Dunque. Questo è un esperimento che volevo fare già da un po’, ovvero tentare uno stream of conciousness. Tutto molto joyceiano.
All’inizio ho pensato di farlo in prima persona, poi la seconda mi è venuta spontanea e così è stato.
Quindi, le ripetizioni e l’uso parossistico delle congiunzioni sono perfettamente voluti. Il corsivo indica le frasi pronunciate o quelle che si vorrebbe pronunciare. La seconda persona dovrebbe dare l’effetto di una specie di sdoppiamento della personalità che la confusione e il rimorso creano in Peter. Una cosa a metà  tra la voce della coscienza e un delirio.

Sotto tutta la ff c’è il prompt ‘Fra due settimane’, per la Maritombola.

Due settimane

Mancano due settimane.
Per strada superi dei bambini con il naso schiacciato contro le vetrine, che indicano agli amici il costume preferito per la notte di Halloween; ridono, e a te danno fastidio quelle voci felici. Che motivo c’è di essere felici?
Affretti il passo e bussi alla porta della casa; è lei ad aprirti la porta, con Harry tra le braccia, e ti sforzi di non pensare che sarà forse l’ultima volta che vedi quei capelli così rossi, ti sforzi di non pensare che tra due settimane saranno pieni di polvere e coperti di terra.

Poco dopo siete tutti seduti nel salotto dei Potter e James ha aperto una bottiglia di vino elfico sotto l’occhio vigile di Lily, che non vuole avervi tutti ubriachi nel giro di qualche minuto. Quando James ti allunga da bere tu vorresti fermarlo e dirgli no, Prongs, non sprecarlo per me, non darlo a un traditore, ma tu sei il solito Peter, quella sera, il timido e affabile Peter, e non c’è proprio motivo per cui tu debba rifiutare quel bicchiere.
Il tuo amico si è accorto che c’è qualcosa che non va, ti chiede preoccupato se stai bene e tu lo odi, perché ti fa sentire ancora più inadeguato, ancora più sporco, e vorresti ucciderlo e lo farai, ma James questo non lo sa e non può odiarti in cambio; così rispondi no, James, va tutto bene, forse ho già bevuto troppo!, e gli altri ridono, perché il bicchiere è ancora pieno.
Ridono tutti, anche Harry gorgheggia felice tra le braccia di Sirius; ridono perché hai fatto proprio una bella battuta, Peter, perché hai scherzato come sempre, e non c’è motivo di credere che tra due settimane debba essere diverso da così.

Vi ritroverete tra poco, perché i Marauders non possono stare distanti l’uno dall’altro per troppo tempo. Vi ritroverete di sicuro, Lily farà ancora i suoi magnifici cupcakes e andrà tutto bene, anche se là fuori ci sono voci che parlano di guerra e di morti; a voi andrà tutto bene, perché è così bello essere insieme e lo sarete sempre, vero, Peter, è bello essere qui insieme, non trovi?
Tu alzi lo sguardo dal bicchiere che ti trema tra le mani e provi a sorridere; vorresti rispondere sì, Remus, è bello davvero, ma il senso di nausea è più forte ogni minuto che passa e stavolta ti aggrappi alla scusa di prima, non sto troppo bene, ragazzi, forse è solo stanchezza, ma preferisco andare a casa.

Fermi Remus che si è offerto di riaccompagnarti, davvero, non è il caso, ce la faccio, sì, vi mando un gufo appena arrivo, e poi esci appena in tempo per rimettere la cena; dai la colpa al vino, ma sai che è il rimorso.
Ti allontani da Godric’s Hollow, corri a Londra, e nel tuo appartamentino c’è un calendario appeso al muro; è il 17 ottobre e quel calendario dice ‘tra due settimane’, vorresti essere capace di smentirlo e di dire che tra due settimane proprio non succederà niente, per cui non è il caso di sottolinearlo, ma non ce la fai.

Mancano due settimane, ma la vita è già tutta qui che ti chiede il conto delle tue scelte.
Mancano due settimane, Peter.
Due settimane.