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Autore: Nox594    08/01/2012    2 recensioni
La Sala Comune può essere un buon posto dove dichiararsi o far nascere nuovi amori.
E di questo Ron se ne è accorto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La sala Comune era gremita di gente: chi parlottava con gli amici, chi studiava o ripassava per le lezioni future, e chi, invece, se ne stava buono a farsi correggere il proprio tema di pozioni, poiché la pigrizia era sua vecchia amica.

Il pigrone in questione era bel ragazzo dal fisico alto, slanciato, muscoloso e preciso, con folti e morbidi capelli col colore del fuoco, e scintillanti occhi azzurri come il cielo limpido d’Irlanda.

Insomma, una bella preda per le ragazze di Hogwarts; sfortunatamente era già stato acciuffato da una ragazzetta dalla chioma bionda, un’oca di grandi dimensioni ( e a detta di molti anche stronza), che lo riempiva di baci ad ogni occasione.

Su di un’altra poltrona se ne stava calma e precisa un’altra bella ragazza: il fisico di una giovane donna in crescita, una lunga e folta chioma riccia e castana e dei meravigliosi occhi color cioccolato.

A contrario del rosso, lei era più precisa e composta, e stava correggendo il disastroso tema del medesimo ragazzo, il quale non aveva particolare propensione per le materie teoriche.

 

-         Ti ringrazio infinitamente per l’aiuto, ‘Mione.-

-         Non c’è di che Ronald, ma preferirei che la prossima Tu ti finisca il tema, capito?-

-         Si si si, lo so lo so… sono un pigro e stupido ragazzo dai capelli rossi che non sa fare e non possiede niente di particolare!-

-         Maddai, Ron, tu ti sottovaluti.-

A parlare fu il loro migliore amico, un ragazzo dalla chioma color del corvo perennemente scompigliata, occhiali tondeggianti che nascondevano la visione di splendidi occhi verdi come lo smeraldo più puro, e una curiosa cicatrice a forma di saetta sulla tempia destra.

 

-         Infatti! –

Rispose attivamente la riccia.

I minuti passarono, e sempre più studenti entravano nella Sala Comune.

Ad un certo punto Ron alzò lo sguardo in direzione di Hermione, e disse una cosa che la sorprese non poco.

-         Ti amo.-

-         …Attento Ronald, Lavanda potrebbe sentirti.-

Un piccolo gruppetto dei loro amici si mise a ridacchiare, per aver sentito la trapelante notizia.

Ma lo sguardo serio del rosso non mutò e continuò deciso del suo dire.

-         Non scherzo Hermione!-

A quel punto calò un silenzio serio che nessuno osò rompere.

Ora Hermione guardava preoccupata il volto del rosso che se ne stava li in piedi e imperterrito ad osservarla.

-         Ti amo, Hermione. Ti amo dal nostro secondo anno, quando venisti pietrificato dallo sguardo omicida di quella bestia immonda. Amo vederti ridere, amo vederti studiare, amo vederti sorpresa, amo vederti arrabbiata con me, amo il tuo essere autoritario e protettivo, amo averti accanto, anche quando stiamo camminando per andare a lezione. Odio me stesso per averti fatto piangere al Ballo del Ceppo, e mi odio per essermi messo con Lavanda solo per farti ingelosire. Io voglio starti accanto e proteggerti da tutti i pericoli che la vita pone sui nostri passi. Amo Te, solo Te.-

La Sala Comune era lì immobile ad ascoltare le soavi e dolci parole che fecero sospirare tutte le ragazze presenti, e fece ammutolire tutti i ragazzi. Mai prima di allora c’era stato simil discorso in quelle vecchie mura.

Intanto Ron se ne stava lì in piedi, rosso come i suoi capelli ma con uno sguardo fiero, a guardare titubante la forma di tutti i suoi pensieri e sogni, che lo guardava con gli occhi pieni di lacrime, non tristi, ma di gioia.

-         ‘Mione, io…-

Non fece in tempo a finire che la riccia gli saltò addosso con così tanta foga da farlo cadere, e in seguito baciarlo con infinita passione, sotto le grida esultanti di tutti i loro compagni.

Gioia non fu tanta, certo, per una precisa ragazza bionda che, dall’alto del suo metro e sessanta, guardava la scena con orrore e tristezza, tanto che scappò via.

 

 

 

Ora il rosso Weasley non era più considerato come il pigrone di Grifondoro, ma come il romantico e dolce ragazzo della porta accanto.

Ovviamente tutta la scuola ne prese nota.
  
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