- IMPREVEDIBILE
Pov. Thiago
Se non vedessi Luna la giù che stava venendo verso di noi, e se non conoscessi la mente diabolica di Mar penserei che mi stesse baciando, perché gli piaccio.
Mar stacco le sue labbra per baciarmi l'orecchio e sussurrarmi: reggi il gioco
non capivo il perché lo facesse era pazza come ragazza, prima inizia una guerra poi mi seduce poi fa la gentile coprendomi con il fratello, poi mi minaccia, poi mi dice che mi ha avvelenato, e poi firma un trattato di pace. Il bacio che ci stavamo scambiando non era come quello scorso ma era dolce tenero quasi timido. Le sue labbra avevano il sapore di fragola .
Luna: i miei complimenti
Mar: scusa parli con noi
Luna: fatti gli affari tuoi
Mar: a scusami ma se c'entra il mio ragazzo Thiago si che sono affari miei
Luna : ma cosa stai dicendo lui è il mio ragazzo
Mar: no mia cara il tuo ragazzo e quello con cui ti baciavi eri al pub
Luna: ma che stai dicendo che ieri ero a casa
Thiago: a si strano perché quella che ho visto ieri assomigliava a te
Luna era senza parole e senza parole. Volevo capire il perché di quel gesto..
ma senza una risposta perché Mar prese le chiavi dell'auto e scappo.
La guardai fuggire..
a casa.
Tacho: come che mia sorella non c'è
Thiago: e uscita
Tacho: a che ora
Thiago: non me lo ricordo stamani
Tacho: sono le 2 della notte e non e tornata
Nacho: calmo
Tacho: si sta parlando di mia sorella, come faccio a stare calmo
Jaz: tranquillo non e scapata
Tacho: tu lo sai dove? Tu lo sai
Jaz: non lo so, sono preoccupata quanto te
Tefi; dove po essere?
Tacho: c'è solo un luogo dove può essere ma non so l'indirizzo
Rama: ragazzi Mar non e scappata tranquilli adesso andiamo a dormire
il consiglio di Rama era saggio era inutile stare li ad aspettare aumentava di piu la tensione
Thiago: vado da Luna.
Scesi presi le chiavi dell'auto di Tacho dato che la mia era stata rubata da quella maledetta diciassettenne, era imprevedibile non si poteva mai capire cosa gli passaste per la testa era dolce, ma allo stesso tempo una vipera, all'aumentare della rabbia aumentava la mia velocità.
Non so il perché stavo andando lì, ma ovvio non volevo rimanere con l'amaro in bocca, volevo chiarire il perché aveva fatto quello, non lo digerivo, ….
correvo correvo, girava a sinistra sempre avanti un incrocio, semaforo rosso, verde si riparte, destra poi dritto poi di nuovo sinistra. Poi stop
si eccomi arrivato a casa sua, non sapevo se citofonare o no, se avrei citofonato magari lei avrebbe creduto che che cado a i suoi piedi.
Poi eccola li, scendere le scalinate, era di nuovo con lui seduti che ridevano e scherzavano,, bella scenetta sembravano una coppia da anni, avvolte mi domandavo che cosa aveva lui più di me.
Era splendida mi costa ammetterlo ma era bella con una tuta maschile, e un paio di scarpe da ginnastica e la cosa che la rendeva ancora di più attraente era il fatto di avere una testa cosi IMPREVEDIBILE