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Autore: ivi87    08/01/2012    11 recensioni
“Non andare..” sussurrò sua figlia.
Rick restò in silenzio, concentrato sulla ragazzina.
“Non tornare al distretto. Per favore..” riuscì a dire prima che gli occhi le diventassero lucidi.
nuova storia, nuova avventura.
Castle accetta la richiesta della figlia. Riuscirà a stare lontano da Kate? E se venisse a conoscenza di qualcosa di sconvolgente e pericoloso per Kate?
Buona lettura a tutte!! ;D
Genere: Azione, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Rick Castle
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
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# This is for Rick...This is for my mother

 

 

Ryan ed Esposito avanzarono guardinghi seguiti da una unità armata di tiratori scelti.

Trovarono immediatamente la porta sul retro già forzata e si infilarono nel palazzo.

Solo un’ora e mezza prima Ryan stava guardando la televisione sul divano, abbracciato a Jenny; Esposito si godeva una birra all’Old Haunt.

E poi un bip del cellulare cambiò drasticamente l’esito delle loro serate.

Ryan chiamò subito il suo migliore amico che gli confermò di avere ricevuto la stessa e-mail.

E quando Castle non rispose a nessuna delle loro chiamate capirono che mamma e papà erano nuovamente nei guai.

Esposito face dei segnali con la mano e un paio di cecchini seguirono le sue istruzioni.

Ryan mise all’erta gli agenti appostati sul tetto del palazzo di fronte.

Uno dietro l’altro arrivarono alla base delle scale e cominciarono a salire quando un rumore proveniente dall’alto li allarmò.

Istintivamente puntarono tutti i fucili e le pistole verso di lui.

“Whoa, calmi ragazzi sono io!”

“Castle!” esclamò Esposito “Vuoi farti ammazzare?”

Ryan con il braccio segnalò all’unità di abbassare le armi.

“Via libera, Beckett ce l’ha in pugno!” urlò sporgendosi dal corrimano.

Di corsa ripresero a salire.

“State bene?” urlò Ryan preoccupato.

“Più o meno..” Castle era agitato, voleva tornare da Kate.

“Che significa più o meno? Siete feriti?” gridò Esposito in testa alla fila, ormai quasi in cima alle scale, dove lo scrittore li attendeva.

Castle non rispose. Non era attento. Continuava a guardarsi indietro desideroso di tornare da lei per impedirle di commettere un terribile errore.

Si fidava di lei e sapeva in cuor suo che non l’avrebbe fatto.

Così come non aveva ucciso il killer di Royce.

Ma sarebbe bastato un attimo, uno scatto di nervi, per rovinarle per sempre la vita.

 

 

Kate puntava l’arma saldamente contro di lui.

Tutto nella sua testa le diceva di sparare. Di porre fine all’esistenza di quell’uomo così come lui aveva posto fine a quella di sua madre.

Johanna cercava solo la verità, ma si era imbattuta in un terribile gioco di potere ed ora finalmente Kate poteva vendicarla.

“E’ un bluff vero? Non avete prove..” ridacchio divertito Weldon.

Persino da ferito e con un proiettile pronto a perforagli il cranio continuava a parlarle sprezzante.

Cercava forse di distrarla?

Kate si accorse di tremare leggermente.

La voglia di sparare era tanta ma cercava di frenarsi.

“Hai il Parkinson detective?”

La donna pressò la suola del suo stivale sulla gola del sindaco, quasi come se stesse spegnendo un mozzicone di sigaretta“Questo è per Rick!”

Weldon urlò e tossì, sentendo la laringe comprimersi.

Kate lasciò la presa qualche secondo e si allontanò di pochi passi, senza abbassare la pistola.

Quando tornò accanto lui, stringeva il coltellino in mano.

Lo afferrò come fosse un pugnale “Questo è per mia madre!” e si scagliò su di lui.

L’urlo di Weldon si udì in tutto l’edificio.

 

 

Quando Ryan ed Esposito raggiunsero l’ultimo piano trovarono un Castle molto agitato.

“Dobbiamo sbrigarci, forza!” disse ai due.

“Devi calmarti Castle” gli rispose Esposito.

“Amico, hai detto che Beckett ce l’ha in pugno, no?” domandò Ryan perplesso.

“Kate mi ha cacciato via quando ha sentito le sirene..” Castle lasciò cadere la frase dando loro modo di capire.

“Yo, l’hai lasciata sola con l’assassino di sua madre? Cosa vuole fare il giustiziere della notte?”

“Noi tre siamo la sua famiglia, possiamo farla ragionare!”

Il commento di Castle precedette di pochi secondi l’urlo agghiacciante del sindaco.

Si voltarono tutti di scatto per poi precipitarsi nell’ufficio del sindaco.

Quando Castle spalancò la porta vide Weldon tremante, spaventato a morte.

La piccola lama era conficcata nel pavimento a pochissimi millimetri dal suo occhio sinistro.

Poco distante Kate si teneva le ginocchia rannicchiata contro la parete.

Rick la raggiunse immediatamente stringendola tra le braccia.

“Non ce l’ho fatta..non potevo..” singhiozzo contro il suo petto, sfogandosi.

“Sei stata bravissima...è tutto finito ora...” lasciandole un bacio delicato sui capelli.

Castle alzò gli occhi e vide una decina di fucili puntati su Weldon e sentì Ryan chiamare l’ambulanza.

Lasciò andare un lungo sospiro di sollievo “E’ tutto finito”

 

 

Angolo dell’autrice:

capitolo cortino, lo so, ma la vicenda del sindaco andava conclusa qui.

Ora solo caskett! xD un capitolino ancora e poi l’epilogo! Eheheh

E poi stop con le long!!! Mi fanno sclerare di brutto!!! Ahahahahah

Solo oneshot per un po’ almeno..poi si vedrà!

Un bacione a tutte e mille grazie sia a chi commenta sia a chi legge solamente ;)

 

Buona lettura!

 

Ivi87

   
 
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