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Autore: maria95    08/01/2012    1 recensioni
Due gemelle e due ragazzi talmente differenti e possibile che si innamorino a prima vista e confesarsi in un giorno? Legete per scoprirlo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti ecco a voi il 5° capitolo, buona lettura.

(POV Raf)


Oh mamma, che mi invento con Gabi? Mi staccai da Sulfus controvoglia.

-Ciao amore, come stai?-lo salutai io andando da lui.

-Bene. Sulfus ti ha fatto del male?-mi domandò preoccupato.

-No, anzi, mi ha aiutata. Prima che arrivaste tu e Alin c’erano due ragazzi che non ci lasciavano in pace e Sulfus e Shade ci hanno aiutato.- dissi io sperando che mi credesse, anche se era la verità.

-Allora spiegateci entrambe perché vi stavate per baciare?- chiesi Alin furioso, guardando Shade come se lo volesse uccidere.

-Non ci stavamo per baciare, stavamo per cadere entrambe e loro ci hanno afferrate. Alin, amore, lo sai che non ti farei mai le corna.- disse Lori.

Sperai che mi credessero, altrimenti sarebbe scoppiato il finimondo.

-Come mai, razza di idioti, siete qui?-domandò Sulfus furioso con uno sguardo assassino rivolto Gabi.

-Siamo venuti qui semplicemente perché ci ha chiamato Dolce per fare shopping. E tu e Shade come mai siete qui?-domando Gabi irritato.

Questi due un giorno o l’altro si ammazzeranno, anche se penso che sarà Sulfus ad ammazzare Gabi.

-Sulfus ed io siamo venuti a comprare qualcosa, le abbiamo incontrate davanti all’ingresso del centro commerciale e abbiamo deciso di fare shopping tutti insieme. E voi due venite dopo quattro ore? Era meglio se rimanevate a casa a giocare con le bamboline e le macchinine.- disse Shade furioso.

-Perché non andate voi a giocare con le vostre amichette?- disse Alin.

-A che ora vi ha chiamato Dolce?-domandò Loredana.

-Alle 14:30.-disse Gabi.

-E sentiamo, come mai siete venuti a quest'ora?-dissi io.

A me non conveniva affatto. Noi dovevamo sempre essere puntuali e loro dovevano venire quando volevano, eh no, non se ne parla.

-Perché abbiamo aiutato i nostri genitori.- rispose Alin.

-Io sono d'accordo con Shade. Che senso aveva venire se voi due fate i vostri comodi?- disse Lori.

-Sono d'accordo con Lori. Sono passate quattro ore è vi presentate proprio adesso? Non è che in realtà voi due siete stati con due ragazze che si chiamano per caso Misha e...-dissi io.

-Kabalè.- disse Loredana seccata.

-State dicendo che non vi fidate di noi?-disse Gabi offeso.

-Si, stiamo dicendo proprio questo. Su Sulfus, andiamo.- dissi prendendo Sulfus per mano e andando verso l'uscita del centro commerciale.

-Sono d'accordo con la mia sorellina. Andiamo Shade.- disse Lori prendendolo per mano, seguendoci verso l'uscita.

Ma tu guarda, adesso gli faccio vedere io. Se lui esce con chi vuole, anche io esco con chi voglio.

-Dove andiamo di bello?-domandò Shade appena usciti dal centro commerciale.

-Decidete voi dove andare, va bene tutto, tranne andare a fare sesso, chiaro?-dissi io guardandoli.

-E chi ha detto che noi due vogliamo andare a letto con voi?-disse Sulfus.

-Forse perché da quando ci siamo conosciuti non avete fatto altro che provarci con noi. Non provate a negarlo.- disse Lori.

-Non lo neghiamo, ma abbiamo capito che con voi due non c’è verso.- disse Shade divertito.

-Io ho un’idea, che ne dite se andiamo al “Luna Park”?-propose Sulfus.

-Bella idea amico.- disse Shade, dando il cinque a Sulfus.

-Noi siamo d'accordo.- disse Lori felice.

-Allora cosa aspettiamo? Andiamo.- dissi io guardando Sulfus.

Andammo verso il parcheggio delle moto per andare al “Luna Park”. Salimmo in moto, ovviamente Sulfus mi aiutò a salire e anche Shade aiutò Loredana. Ci dirigemmo verso il “Luna Park”.

(POV Loredana)

Finalmente arrivammo a Luna Park, scesi da sola dalla moto, anche se era un po’ complicato.

-Eccoci arrivati, mia dolce principessa.- mi disse Shade sorridendo. Ma perché mi chiamava cosi? Però, dovevo ammettere che la cosa non mi dispiaceva.

-Ragazze, voi state vicino al ingresso, Sulfus ed io andiamo a comprare i biglietti.- ci disse Shade. Ma non se ne parlava neanche, cosi non valeva!

Perché dovevano essere loro a comprare i biglietti per noi? Non eravamo mica una coppia di fidanzati!

-Non se ne parla minimamente.- disse Raf arrabbiata.

E come facevo a non darle ragione?

-Sono d'accordo con Raf. Non è giusto che dobbiate essere voi a comprare i biglietti, non siamo mica una coppia di fidanzati!- dissi io.

A quella affermazione tutti arrossimmo di botto, ma era vero. Se fossimo stati fidanzati in quel caso si, sarebbe stato giusto se avessero comprato i biglietti per noi, ma visto che non stavamo insieme che senso aveva?

-Appunto. Quindi Lori ed io paghiamo i nostri biglietti e voi i vostri.- disse Raf.

-Possiamo continuare così fino a domani, voi non cederete, vero?-ci domando Sulfus.

-Esatto.- dissi insieme a Raf.

Avevamo la testa più dura noi rispetto al marmo. Era strano che avessero ceduto così velocemente.

-Va bene, avete vinto voi. Ma solo per questa volta.- ci disse Shade scherzando.

-Si, si, si, come no.- dissi io con un occhiata di sfida.

Andammo a comprare i biglietti.

-Buonasera, benvenuti al “Luna Park”. Quanti biglietti vi servono.- ci disse la signora che lavorava lì.

-Quattro biglietti.- dicemmo in coro.

Che rottura stare sempre in coda, ma ne valeva la pena.

-Quattro biglietti vengono…si, 24,00€.-ci disse la signora.

Quando io e Raf stavamo per dare i soldi per i biglietti, Sulfus e Shade pagarono al posto nostro. Ma non valeva, sapevo che c'era qualcosa sotto.

-Grazie e buona giornata.- ci disse la signora.

Shade mi prese la mano per entrare al “Luna Park”. Ma ora mi avrebbe sentita!

-Si può sapere perché lo avete fatto?-dissi io arrabbiata.

-Su, non fatte cosi, l’importante è che siamo qui tutti e quattro,no?-ci disse Sulfus.

-Ma non è giusto!!!E come se vi usassimo!- disse Raf. Appunto.

Raf ed io ci guardammo ed entrambe capimmo che avevamo intenzione di restituire i soldi. Non era giusto. Misi le mani in tasca per dargli i soldi per il biglietto.

-Ragazze, non c’è bisogno che ci restituiate i soldi per il biglietto.- disse Shade.

-Invece si.- dissi io.

A volte ero pericolosa, ma ero sempre stata giusta nei confronti degli altri.

-Facciamo cosi, adesso andiamo alle giostre e voi due vi dimenticate di questa faccenda, ok?-disse Sulfus guardandoci negli occhi.

-Sono d'accordo con Sulfus. Vedete, sapevamo benissimo che avevate due teste dure. Ma anche noi siamo molto cocciuti.- disse Shade.

-Praticamente possiamo continuare cosi fino a domani, voi non cederete?-domandò Raf curiosa.

-Esattamente. E adesso basta chiacchere: andiamo alle giostre.- disse Sulfus prendendo per mano Raf e andando alle giostre.
Shade mi prese per la vita e andammo anche noi. Accidenti, qui adesso tutti avrebbero pensato che stavamo insieme, anche se l'idea non mi dispiaceva affatto. Lori, devi togliti certi pensieri dalla testa.

Dopo aver finito con le giostre, andammo a fare un giro sulle macchinine a scontro, le mi preferite.

-Mi sono sempre piaciute le macchinine, sono troppo divertenti.- dissi sorridendo.

-Puoi dirlo forte, principessa.- mi rispose Shade felice.

Finimmo anche con le macchinine. Peccato, mi divertivo troppo.

-Che ne dite se andiamo nella casa stregata?-ci domandò Sulfus con aria malefica.

La casa stregata, e vai!!! Notai l'espressione di mia sorella, aveva sempre avuto paura di entrarci, soprattutto da quando Gabi si era spaventato ed era svenuto lì. Pensammo che fosse morto, poverino. Speravo solo che Sulfus non fosse cosi.

-Non credo che sia il caso.- disse Raf un po’ spaventata.

-Ragazze, state tranquille, tanto ci siamo noi a proteggervi.- disse Shade divertito.

Se lui pensava che la sottoscritta avesse paura si sbagliava di grosso.

-Io non ho paura, più che altro è Raf che trema.- dissi io divertita.- Sulfus, potresti assicurarti che niente le faccia del male?- dissi io continuando a ridere, prendendo Shade per mano e andando con lui dentro. Ora si che c’era da divertirsi.

Shade ed io entrammo dentro e ci sedemmo entrambi su quella specie di treno. La casa era tutta buia. Vidi sbucare dal nulla un vampiro che mi spinse tra le braccia di Shade: eravamo vicinissimi. Shade cercò di avvicinarsi a me per baciarmi, ma non ci riuscì, perché mi staccai da lui.

-Tutto apposto? Ti ho fatto male?-domandai io, visto che quando il vampiro mi aveva spinta tra le sue braccia Shade aveva battuto la testa.

-No, tranquilla, sto bene. Tu piuttosto? Quel robot a forma di vampiro ti ha fatto male?-mi domandò preoccupato ed anche seccato, visto che non gli avevo dato questa soddisfazione.

-Tranquillo, io sto bene.- lo rassicurai. Dopo che il tour fu finito, ci dirigemmo fuori. Vidi mia sorella e Sulfus fuori ad aspettarci. Erano molto più vicini di prima. Di sicuro era successo qualcosa.

-Allora, cosa facciamo adesso?-domandai io.

-Scegliete voi.- disse Shade.
Guardai Raf, visto che eravamo gemelle ci capivamo sempre i pensieri dell’altra e, a volte, potevamo anche leggerli. Notammo una bancherella con il tiro a segno e vidi un bellissimo pupazzo di peluche a forma di orsacchiotto rosso, con occhi gialli: era davvero bellissimo. Io ero decisamente una frana in questo gioco, visto che non avevo mai provato.

-Loredana, scusami un momento, vado in bagno, aspettami pure qui, torno subito.- mi disse Shade.

Notai che anche Sulfus se ne andò con lui. Ma andavano in bagno insieme?

-Il genere maschile è proprio strano.- dissi io.

-Concordo.- disse Raf. Mi guardai intorno e notai un cartellone con la scritta bagno dalla parte opposta a quella dove erano andati i ragazzi. Ma allora dove erano andati quei due?

-Quei due non stanno andando in bagno, il bagno è dalla parte opposta, dove sono andati?- dissi io dubbiosa a Raf.

-Come è andata nella casa stregata con Sulfus?-chiesi maliziosa.

Visto che era successo qualcosa tra me e Shade, qualcosa, di sicuro, era successo anche tra lei e Sulfus.

-Non è successo niente.- mi disse Raf sorridendo. A giudicare dalla sua espressione era successo qualcosa, eccome!!!

-Tu non me la racconti giusta. Ci metto la mano sul fuoco che è successo qualcosa. Sei un po’ troppo felice.- dissi io.

Di sicuro avevo indovinato, in queste cose ero un asso.

-Ok, va bene, te lo racconto. E’ successo che uno scheletro pauroso e talmente brutto mi ha toccato la spalla e mi sono girata verso di lui, mi sono spaventata e mi sono stretta a Sulfus e lui mi ha detto che devo stare tranquilla, che c’è lui a proteggermi.- mi disse Raf rossa in volto.

Accidenti, se volevi avere un contato con il ragazzo che ti piaceva, la casa stregata era il posto ideale.

-E tu dici che non e successo niente, eh...-dissi io maliziosa.

-Dai, smettila Lori. E fra te e Shade, cosa è successo?-mi domandò maliziosa.

Pensai a quello che era successo tra me e Shade. Sentivo il mio cuore battere come una bomba.

-Eh, se sapessi.- dissi io rossa come un peperone.

-E dai, dimmelo, io te l’ho detto.- mi dissi Raf un po’ arrabbiata, mettendo il broncio.

-Bene, adesso te lo dico. Quando eravamo nella casa stregata, è comparso un vampiro bruttissimo che mi ha spinta tra braccia di Shade, ci stavamo quasi per baciare, ma io mi sono staccata da lui.- dissi fiera.

-Questa si che è una bellissima giornata.- disse Raf.

E come facevo a darle torto? Mi sono divertita decisamente di più con Shade che con Alin. 

-E come mai non l’hai baciato?-mi domandò Raf curiosa.

-Non ci tengo a dargli tutta questa soddisfazione.- Dissi facendole un cenno per farle capire che Sulfus e Shade si stavano avvicinando. Cosi non avrebbero sentito la nostra conversazione. Ma mi sarebbe piaciuto tanto sapere dove diamine erano andati.

-Dove siete andati?-domando Raf dubbiosa, visto che i signorini erano andati da un’altra parte, chissà, forse erano andati da un’altra!!!A questo pensiero mi gelai.

Ma che mi importava, se era andato da un’altra? Che facesse pure quello che voleva. Anche se mi sentivo male solo all’idea.

-Chiudete gli occhi e lo scoprirete.- ci disse Shade con un sorriso a trentadue denti.

Obbedimmo senza storie.
Chi sa che cosa avevano in mente.

-Aprite gli occhi.- ci disse Sulfus.

Quando aprii gli occhi vidi quel pupazzo di peluche a forma di orso, rosso con occhi gialli. Guardai Shade, ero senza parole. Shade e Sulfus erano andati al tiro a segno per me e Raf, che dolce. Non immaginavo minimamente che fosse per questo. Di sicuro Shade aveva notato che guardavo l'orso di peluche. Abbracciai Shade e gli diedi anche un bacio sulla guancia. Accidenti che tenero, come era arrossito, si vedeva che non era abituato al fatto che una ragazza lo baciasse.

-Grazie Shade.- dissi io abbracciandolo di nuovo e anche lui ricambiò l'abbraccio.

-Non mi devi ringraziare Loredana, è stato un vero piacere. Questo orsacchiotto te lo regalo come ricordo di questa giornata insieme.- mi disse Shade con uno sguardo talmente premuroso e dolce che mi sentii sciogliere.

-Ora è meglio se vi accompagniamo a casa, è quasi l'ora di cena ed è pure tardi, visto che sono le 19:30.-ci disse Shade.

Uffa mi divertivo così tanto.

Mi era venuta un’idea che di sicuro sarebbe piaciuta a tutti.

-Io avrei un’idea migliore, che ne dite se ceniamo insieme?-proposi.

-Una fantastica idea.- dissero i ragazzi in coro.

-Allora è meglio se andiamo-disse Raf felice.

Andammo al parcheggio per prendere le moto per andare a mangiare. Raf e io decidemmo telepaticamente che sarebbero stati i ragazzi a scegliere dove andare. Salimmo sulle moto e andammo a cenare tutti insieme. Mi piaceva andare in moto, era davvero divertente. Mi aggrappai di più a Shade per non cadere. E adesso, tutti a cenare.


(POV Sulfus)

Ero in moto con il mio angelo. Volevo portarla in un ristorante dove potevamo rimanere soli. Vidi il ristorante e, Shade ed io, andammo lì. Ci fermammo, e scesi dalla moto per aiutare Raf, ma questa volta ce la fece da sola.

-Eccoci qua, angelo mio.- dissi sorridendo.

-Raf, tu aspettami qui un momento, vengo subito.- dissi di nuovo sorridendo.

Andai dentro con Shade per prenotare due stanze, cosi Raf ed io saremmo potuti stare da soli.

-Buonasera signori, benvenuti al ristorante “Garden”. Avete una prenotazione?-ci chiese il cameriere.

-No. Avete per caso libere due stanze? Ci servono ora.- disse Shade.

-Si. Il colore della stanza che volete?-ci chiese il cameriere.

-Una rossa e nera, per me e la mia ragazza.- disse Shade felice.

-E una azzurra e bianca per me e la mia fidanzata, ovviamente.- dissi soddisfatto.

-Bene, le vostre stanze saranno pronte a momenti per voi e le vostre fidanzate.- ci disse il cameriere.

Shade ed io andammo fuori a chiamarle.

-Ecco fatto, venite dentro.- disse Shade sorridendo.

Le ragazze salirono le scale per venire da noi, entrammo nel ristorante insieme.

-Benvenuti signori, prego accomodatevi, le vostre stanze sono pronte.- ci disse il cameriere.

Erano due camerieri.

-Prego, seguitemi, vi porto nella vostra stanza.- ci disse l'altro cameriere facendoci strada.

Presi il mio angelo per mano. Il cameriere si fermò davanti ad una porta e l’aprì. Era una stanza azzurra e bianca con degli effetti da far paura, proprio i colori preferiti del mio amore. Volevo che stesse bene con me, e chissà, forse avrebbe mollato Gabi per me. In questo caso sarei stato di sicuro l'uomo più felice dell’universo.

-Ecco la vostra stanza. Il menù l’ho lasciato sul tavolo, quando volete ordinare chiamatemi pure con quel campanellino. Buona serata.- ci disse il cameriere andandosene, lasciandomi finalmente solo con Raf.

-Grazie.- sentii dire da Raf al cameriere. 

Che bella voce che aveva.

Mi avvicinai ad un tavolo, e tirai una sedia verso di me, lì si sarebbe seduta Raf, volevo che si sentisse bene con me questa sera.

-Siediti pure madama.- dissi io scherzando. 

Che qualcuno ci creda o no, era la prima volta che facevo il gentiluomo.

-Grazie.- mi disse anche lei scherzando.

-Allora angelo mio, cosa vuoi da mangiare?-domandai curioso.

-Non saprei. Tu?-mi domando Raf. 

Prendemmo entrambi i menù.

Aprii il menù e guardai. Vediamo un po’...Ecco avevo deciso, avrei preso un piatto di pasta con i frutti di mare, una Coca-Cola e per dessert un gelato al limone.

-Allora angelo mio, hai deciso?-domandai sorridendo.

-Si, voglio solo delle patate al forno, con carne al forno e legumi, da bere acqua naturale con limone e, per dessert, una macedonia. Tu, invece?- mi domandò guardandomi negli occhi.

-Io prendo un piatto di pasta con i frutti di mare, una Coca-Cola e per dessert un gelato al limone.- dissi.

Presi il campanellino e suonai. Il cameriere venne dentro per prendere le nostre ordinazioni.

-Cosa desiderate da mangiare?-ci domandò il cameriere.

-Per me un piatto di pasta con i frutti di mare, una Coca -Cola e per dessert un gelato al limone, invece per la mia ragazza delle patate al forno con carne al forno e legumi, da bere acqua naturale con limone e, per dessert, una macedonia.- dissi io.

Mi sentii al settimo cielo per aver detto che Raf ed io stiamo insieme, peccato che non siamo fidanzati. Vidi la sua espressione arrabbiata. Di sicuro dopo dovevo darle delle spiegazioni.

-Volete qualcos'altro?-ci domandò il cameriere. Ah, già dimenticavo.

-Ah, si, una bottiglia di vino rosso.- dissi io. 

Il vino era per festeggiare, nel caso in cui ci fidanzassimo quella sera.

-Bene, le vostre pietanze saranno pronte tra mezz'ora.- disse il cameriere andando via e lasciandoci da soli, finalmente.

-Si può sapere perché hai detto di essere il mio ragazzo?-mi domandò Raf.

-Semplice angelo mio, perché volevo dare questa impressione.- dissi malizioso.

-Adesso siamo soli per mezz'ora, che vorresti fare? Sono a tua completa disposizione.- dissi nuovamente malizioso.

-Che ne dici se parliamo un po’? Ti conosco solo da una giornata e non so quasi niente di te.- disse Raf guardandomi negli occhi. 
In effetti aveva ragione, non sapeva niente di me, solo poche cose. Le stavo mettendo troppa fretta. Meglio parlare un po’.

-In effetti hai ragione, cosa vorresti sapere di preciso?-domandai.

-Non saprei, il tuo colore preferito, i tuoi fiori preferiti, cosa ti piace fare, cosa non ti piace fare, ecc.- mi disse 

Raf. Wow, era la prima che mi voleva conoscere per come ero, pazzesco, tutte le ragazze con cui ero stato non mi avevano mai chiesto di conoscermi meglio.

-Ah, ok, angelo mio. Il mio nome è Sulfus Zolfanelli, i miei colori preferiti sono il rosso e il nero, non mi piace nessun fiore, ma mi piace andare in moto, stare con te e fare le risse a scuola. Adesso, anche tu mi devi raccontare qualcosa in più.- dissi io.

-Il mio nome è Raf Serafini, i miei colori preferiti sono l’azzurro, il bianco e il rosa pastello, i miei fiori preferiti sono i fiori blu; mi piace fare sport, stare con le amiche e aiutare le persone, non mi piacciono i maniaci, le persone viziate che pensano di essere chissà chi e, odio la moda.- mi disse Raf.

-Anche tu?-domandai incredulo. Di solito le ragazze adoravano seguire la moda.

-Si, perché, nemmeno a te piace la moda?-mi domando Raf.

-Hai indovinato, e odio soprattutto i pappamolle e i figli di papà. Non possono considerarsi uomini per me.- dissi con disgusto. 

Soprattutto perché mi riferivo a “Gabinetto”.

-Sono d'accordo con te.- mi confidò Raf. 

Allora perché stava con “Gabinetto”? Di sicuro quello le aveva raccontato qualche stronzata per averla, adesso si spiegava tutto. Era meglio se lo chiedevo direttamente a lei.

-E allora spiegami, perché stai insieme a quel “Gabinetto”?-domandai.

-Semplice, perché e un bravo ragazzo, mi ama, mi vuole bene e non è viziato.- mi rispose Raf. 

Questo lo diceva lei. Quante cazzate si era inventato quello scemo? Domani giuro che lo avrei ammazzato di botte.

-Si, è vero quello che hai detto tu, ma è un figlio di papà, fifone, codardo, non è un vero uomo e non sa nemmeno cos’è il sesso.- dissi maligno.

-E questo che c’entra?-mi chiese Raf. 

Si vedeva che non voleva perdere la verginità adesso ma quando sarebbe stata l'ora, secondo me, “Gabinetto” sarebbe morto dissanguato vedendo Raf in biancheria intima.

-C’entra eccome!!!!Il “Gabinetto” non è il ragazzo adatto a te!!-dissi sicuro di me.

-E sentiamo, chi sarebbe adatto a me?-mi domandò Raf.

Io sarei il ragazzo perfetto per te, io e nessun altro.

-Un ragazzo bellissimo, super figo, che dimostra di avere spina dorsale, che non è un codardo, né viziato, né figlio di papà e che sappia farti divertire, con gli occhi ambrati, i capelli blu notte e un fisico da sballo.- risposi facendo la mia descrizione.

-Praticamente, il ragazzo adatto a me saresti tu?- domandò Raf alzando un sopracciglio.

-Esattamente.- risposi.

-Mi dispiace per te mio caro diavoletto, io questa soddisfazione non te la do. Se vuoi sapere la verità, a me non interessa che carattere abbia. Io voglio avere un ragazzo che mi ami e che mi voglia bene, che non mi metta le corna e che mi comprenda sempre. Non mi importa chi sia o che carattere abbia.- mi dissi Raf. 

Io rimasi sorpreso dalla sua risposta, poi sorrisi.

-Tu ti innamoreresti anche di uno come me?-domandai curioso.

-Si, anche di uno come te mi innamorerei.- mi rispose Raf.

Basta non ce la facevo più, dovevo assolutamente confessarle i miei sentimenti per lei, altrimenti sarei impazzito per davvero. Io la amavo veramente.

-Senti Raf, non ce la faccio, devo assolutamente confessarti una cosa.- dissi.

Vidi Raf con uno sguardo curioso, ma sincero e dolce, se mi guardava così mi sentivo sciogliere veramente. Era il momento.

(POV Shade)

Ero in moto con Lori. Mi sentivo molto felice con lei, quando era accanto a me sentivo di poter toccare il cielo con un dito. Vidi il ristorante “Garden”: perfetto. Andai con la mia moto nel parcheggio. Scesi dalla moto con Lori. Dio, questa sarebbe stata una serata indimenticabile. Lori mi stava sorridendo, come era bella quando sorrideva. Sperai che anche per lei fosse una serata indimenticabile. La vidi un po’ pensierosa, chissà a cosa pensava?

-Tutto apposto Lori? Ti vedo pensierosa.- mi chiese Shade premuroso.

-Si tranquillo, sto bene.- mi disse Lori sorridendo.

-Lori, tu aspettami qui, ok? Torno subito.- dissi andando con Sulfus dentro il ristorante.

Entrai nel ristorante con Sulfus.

-Buonasera signori, benvenuti al ristorante “Garden”. Avete una prenotazione?-ci chiese il cameriere.

-No. Avete per caso libere due stanze?.- domandai.

-Si. Quali colori ed effetti speciali volete nella stanza?-ci chiese il cameriere.

-Una rossa e nera per me e la mia ragazza.- dissi felice. Se per caso Alin fosse venuto con Lori qui, di sicuro avrebbero pensato che fossero amici o che mi tradisse, meglio non pensarci. 
Sapevo bene che i colori preferiti di Lori erano il rosso e nero e, con gli effetti speciali che i muri tecnologici di questo ristorante creano, sarebbe stata una serata indimenticabile. 
Voglio che questa serata sia indimenticabile per lei.

-Una invece azzurra e bianca per me e la mia fidanzata, ovviamente.- disse Sulfus sodisfatto. 

Ovviamente anche lui voleva stare da solo con Raf. Io non vedevo l'ora di stare da solo con Lori.

-Bene, le vostre stanze saranno pronte a momenti, per voi e le vostre fidanzate.- ci disse il cameriere.

Sulfus ed io andammo fuori per chiamarle.

-Ecco fatto, venite dentro.- dissi sorridendo.

Entrammo dentro con le ragazze.

-Benvenuti signori, prego, accomodatevi. Le vostre stanze sono pronte.- ci disse il cameriere. Erano due camerieri.

Uno portò Raf e Sulfus in un’altra direzione. L'altro si avvicinò a noi.

-Prego, seguitemi, vi porto nella vostra stanza.- ci disse il cameriere facendoci strada.

Arrivammo davanti ad una porta.

-Ecco la vostra stanza signori, il menù è sul tavolo, quando siete pronti per ordinare mi chiamate e verrò subito da voi.- ci disse il cameriere.

-Grazie.- disse Lori. 

Finalmente il cameriere se ne andò, lasciandomi solo con Lori. 

Mi avvicinai al tavolo e spostai la sedia per far sedere Loredana. Volevo fare una buona impressione su di lei.

-Prego, siediti, my lady.- dissi scherzando. 

Non potevo fare a meno di ridere, un comportamento simile non era da me, però era divertente.

-Grazie, troppo gentile.- mi disse Lori scherzando.

-Non ti facevo così gentiluomo.- mi disse, di nuovo scherzando. 

Iniziammo entrambi a ridere. Le davo ragione.

-Dimmi principessa, cosa ti piacerebbe mangiare?-le chiesi curioso.

-Non lo so a dire il vero. Tu cosa vorresti mangiare?-mi chiese lei.

-Non lo so nemmeno io, meglio guardare il menù.- dissi prendendo il menù in mano.

Non sapevo proprio cosa prendere. Accidenti qui c’era di tutto e di più. Avrei visto cosa prendeva Lori, così avrei ordinato lo stesso.

-Allora, hai già scelto qualcosa Lori?-domandai.

-A dire il vero, no. Tu?-mi domandò Lori.

-Nemmeno io.- dissi. -Ho un’idea, che ne dici se ordiniamo due pizze, ti va?- chiesi.

-Per me va più che bene. Che gusto?-mi domandò Lori curiosa.

-Al prosciutto. Tu, invece?-domandai curioso.

-Io voglio la pizza margherita.- mi disse sorridendo.

-Da bere io vorrei una birra, tu?-le chiesi.

-Io dell’acqua naturale con del limone. E per dessert, tu che cosa vorresti?-mi domandò Lori.

-Io vorrei un tiramisù. Tu?- chiesi di nuovo.

-Io vorrei una fetta di torta alle fragole con la cioccolata.- mi disse Lori.

Suonai il campanellino che era sul tavolo, e il cameriere entrò nella stanza.

-Ditemi, cosa posso servirvi?-ci disse il cameriere.

-Io vorrei una pizza con prosciutto, una birra e un tiramisù e, invece, per la mia fidanzata una pizza margherita, dell’acqua naturale con del limone e una fetta di torta a cioccolato e fragola.- dissi al cameriere. 
Vidi Lori che mi guardava storto e sembrava anche confusa. Dopo me le avrebbe suonate, sicuramente.

-Volete che vi porti anche qualcos'altro?-ci domandò il cameriere. 

Ah, vero, dimenticavo, un piccolo aperitivo diciamo.

-Si, una bottiglia di vino rosso.- dissi. Se fosse successo qualcosa tra me e Lori dovevo assolutamente festeggiare con lei, no?

-La vostra ordinazione sarà pronta in mezz'ora.- ci disse il cameriere che uscì, lasciandomi solo con la mia principessa.

-Bene, adesso sono a tua disposizione, principessa.- dissi malizioso. 

Visto che dovevamo aspettare una mezz’ora, era meglio divertirsi un po’.

-Senti Shade, posso farti una domanda?-mi chiese Lori curiosa. 

Chissà cosa mi voleva domandare.

-Cosa mi vuoi chiedere?-domandai.

-Voglio sapere per quale ragione tu e Sulfus non volete innamorarvi. Insomma, un motivo ci deve essere.- mi disse Lori. 

A quella domanda mi pietrificai, mi ritornò in mente quel triste ricordo. Ma come mai a Loredana interessava saperlo? Sentivo di potermi fidarmi ciecamente di lei.

-E’ successo molto tempo fa, quando Sulfus ed io avevamo dieci anni. A un nostro amico, di nome Gas, è capitato di innamorarsi. Diceva che l'amore era un sentimento meraviglioso, bellissimo, ecc. Si innamorò di una ragazza che si chiamava Cristina. Per un po’ i due stettero insieme, a dire la verità passarono solo tre giorni. La ragazza era una ossessionata dal sesso ed era anche crudele. Dopo che quella aveva portato via la verginità a Gas, gli spezzò il cuore in un modo incredibile, e crudele soprattutto; il povero Gas pianse per un anno, non voleva sapere niente di niente. Cristina gli disse che l'amore non esisteva, che era solo una fantasia. Da allora, Sulfus ed io, non crediamo nel amore, non vogliamo innamorarci ed è per questo che spezziamo il cuore alle ragazze. Abbiamo promesso a noi stessi che troveremo quella giusta e le spezzeremo il cuore come lei ha fatto con lui.- dissi triste e arrabbiato.

Vidi Loredana piangere, forse era meglio se non le raccontavo la verità.

-Lori, non piangere.- dissi alzandosi dalla sedia ed avvicinandomi a lei, mi inginocchiai davanti e lei e fermai le lacrime accarezzandole la guancia.

-Come faccio a non piangere? Quella Cristina è stata crudele e spietata! Come ha potuto spezzare il cuore in questo modo a Gas? Adesso capisco perché né tu e né Sulfus vi volete innamorare. Ma è sbagliato lo stesso quello che fate.- mi disse Lori guardandomi negli occhi. 

Come? Sbagliavamo lo stesso? Non capivo.

-Che intendi dire Lori?-le domandai.

Mi accarezzò la guancia guardandomi dolcemente.

-Non tutte le persone sono cosi Shade, te lo assicuro. Vedi, l'amore non bussa alle porte di tutti. Tu e Sulfus vi state comportando come quella Cristina, cioè siete crudeli e spietati. Vedi io, fin da quando ero bambina, sognavo di innamorarmi follemente di un ragazzo, insomma di considerarlo l'amore della mia vita, il mio principe, dissi sempre che non mi sarebbe importato niente di cosa ne pensavano gli altri su di lui. Da quando mi sono messa con Alin, be’, a me lui piaceva, ma non l'amavo e non lo amo tutt'ora.- mi confidò Lori.

Aspetta un momento, non era mai stata innamorata di Alin, le piaceva solo? E vai. Che dolce che era, era diversa dalle altre, aveva detto che non le importa niente di cosa ne pensava la gente bastava che la amasse e che le fosse fedele. Avrei dato qualsiasi cosa affinché Lori mi considerasse il suo amore, il suo principe. Chissà se una come lei si sarebbe potuta innamorare di uno come me?

-Lori, tu...insomma...ti innamoreresti anche di uno come me?-domandai.

Mi guardò più dolcemente e sembrava più sincera adesso.

-Si, certo.- mi disse Lori guardandomi dolcemente.

Non avrei mai immaginato di innamorarmi così disperatamente di una ragazza. Sentivo il mio cuore che diceva che Loredana era la principessa che avevo atteso da tempo, e finalmente l’avevo trovata. Avevo deciso, volevo confessarle che l’amavo.

-Senti Lori, ti devo fare una confessione.- dissi io sicurò di me.

-Cosa mi vorresti dire?-mi domandò curiosa.

Era arrivato il momento della verità. Sperai che ricambiasse i miei sentimenti.

Continua...

  
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