Primo giorno d'estate, primo giorno del dolce far niente, e sarà così fino alla fine dell'estate. Un piccolo raggio di sole mi riflette sugli occhi, e mi obbliga ad aprirli. Dopo qualche minuto mi alzo. Apro le imposte di camera mia, fuori fa caldo, c'è un sole assurdo. Non c'è una nuvola. Scendo di sotto, per andare a fare colazione e sul tavolo mi accorgo che c'è un piccolo foglietto. Lo prendo in mano, è da parte di mia madre. -Ciao piccola, sono uscita con papà torniamo per l'ora di pranzo. Un bacio.- Strappo il bigliettino, e lo butto nel cestino. Me la prendo tranquillamente. Mi mangio una brioche e poi torno in camera. Mi guardo allo specchio. Sono sempre la solita ragazza. Capelli castano scuro, occhi castani, con il bordo nero. Bassa, sono sempre stata la più bassa della classe. Mi accorgo che dietro di me c'è il cellulare che si illumina. Lo prendo in mano. Era il mio migliore amico, Louis. Ci conoscevamo dalla prima elementare. Siamo sempre stati legati. Lui è pazzo, davvero. Non sta mai zitto un attimo, è sempre pronto a farti uno scherzo. Ma sa essere dolce, dannatamente dolce. Gli rispondo, e stiamo al telefono per mezz'ora. Decidiamo di uscire a pranzo, e che al pomeriggio saremmo andati a fare un giro. Il mio migliore amico, era davvero un bel ragazzo. Anche lui basso, capelli castani né corti, né lunghi. Due occhi dolci, color cioccolato in cui io mi perdo. I suoi occhi, quelli che mi basta guardarli per stare bene. Mi sdraio sul letto, e mi perdo a guardare una foto appoggiata sul mio comodino. Era una foto scattata quasi dieci anni fa. Ritraeva me e Louis, abbracciati. Vengo distratta dal rumore della porta. Doveva essere arrivato qualcuno. Vado giù a vedere. Era arrivata Lucy, mia sorella. Aveva cinque anni in più di me. La saluto, e torno su in camera. Decido di mettere a posto per poi vestirmi per uscire. Indosso un pantalone corto bordeaux e sopra una maglietta con la bandiera inglese. Superga bianche. Mi metto un po' di matita e sono pronta. Guardo l'orologio erano le undici e trenta. Per arrivare a casa di Louis ci vogliono minimo dieci minuti, così decido di uscire. Saluto mia sorella e mentre sono per strada avviso mamma che sto in giro con Louis. Dice che va bene. Arrivo a casa Tomlinson, citofono e lui esce fuori sorridente. "Ciao carotina" mi dice, venendomi incontro e aprendo le braccia per accogliermi tra le sue. Mi stringo forte tra le braccia del mio migliore amico e iniziamo a incamminarci per andare in centro a mangiare. Mangiamo un boccone, e poi, ci facciamo un giro. Sono quasi le sei, il mio coprifuoco è alle sei e mezza. Ci incamminiamo verso casa, e lui mi accompagna. Non si fida a lasciarmi tornare a casa da sola. "Ci sentiamo domani, ciao ciccio" dissi, davanti alla porta di casa. "Si va bene. A domani bella" mi abbraccia e citofono. Mi aprono la porta, e prima che superassi l'entrata lui mi ferma con un'affermazione. "Alice ho deciso di provarci".