Volti contorti dall'agonia. Echi di grida strazianti ancora vibranti nell'aria. Fluidi cerebrali, arti staccati, lacrime e sangue.
È questo il tuo mondo: oscuro, crudele, silenzioso.
Bellissimo.
Lei ti è accanto, come sempre, splendida regina di morte e terrore, tuo biondo specchio in cui ritrovare i tuoi stessi pensieri, le tue stesse emozioni. Unico essere che può calcare i tuoi passi su questa Terra vermiglia.
Stacchi la testa all'ultima tua vittima, interrompendo un 'perché' dal timbro stridulo.
Muoiono tutti con questa domanda sulle labbra, e tu ridi senza rispondere.
La tua vita ti fu strappata quand'eri ancora un bambino, quando non sapevi cosa significasse averne una.
Perché la loro dovresti risparmiarla?