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Autore: Piccola scrittrice    08/01/2012    1 recensioni
Camilla. Dalla morte della madre la sua vita è andata di male in peggio. Oltre alla sorellina Rosa da , dovrà affrontare mille difficoltà col padre, manesco che si è abbandonato al bere. Riscirà a ritrovare il sorriso negli anni? La sua vita non sarà mai rose e fiori, ma ricomincerà a sorridere con l'arrivo di un ragazzo. Però una terribile esperienza non le permetterà di vivere a pieno la sua vita.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve ! Questa è la prima storia che pubblico, Nessuno ha mai letto le mie storie esclusa la mia prof di italiano. Sperò di essere stata coerente.  Vi lascio al primo capitolo. Accetto tutte le recensioni, siate pure duri, dovrò imparare no ?  
                    
                                                                                                           Vi saluto, Piccola Scrittrice.



Capitolo 1: Adorata mamma

Camilla ha 11 anni, è solamente una bambina ma la sua infanzia è stata segnata dalla morte della madre.
Camilla aveva 9 anni quando sul letto dell'ospedale sua madre l'aveva salutata per l'ultima volta, tra le lacrime e i singhiozzi di una bambina ancora troppo piccola per abbandonare la sua "adorata mamma" come la chiamava lei.

Quel giorno, quel maledetto giorno aveva cambiato Camilla, non era più solamente una bambina spensierata, era una bambina con un vuoto immenso dentro a se, una bambina che aveva vissuto una sofferenza troppo grande, non ancora calibrata per la sua troppo giovane età.

-Camilla, sei già grande- le disse sua madre sul letto dell'ospedale, con una voce soffocata accompagnata da una calda lacrima che le scese solcando gli zigomi di una donna troppo bella e giovane per abbandonare questo mondo - devi badare a tua sorella, Rosa è ancora troppo piccola, ha solo tre anni, tienila stretta a te,- abozzò un sorriso per confortare la figlia -E..- esitò un momento -non lasciarla mai - terminate queste parole si abbandonò a un pianto muto, le lacrime scendevano senza sosta, la donna avrebbe voluto fare qualcosa, ma era troppo debole. Chiuse gli occhi e lasciò così, sotto ai loro occhi gonfi e pieni di lacrime, il marito e la figlia che veniva stretta forte da padre.

" Il mostro si era preso la mamma ".
Il mosto è così che camilla chiamava la malattia che le aveva rubato troppo precocemente la sua mamma.

Ora camilla si stava occupando della sorellina, era per Rosa come una madre, perchè la piccola non ricordava bene quella vera, quella che la aveva data alla luce, il ricordo di Annalisa, questo era il bellissimo nome della donna, era per la piccola Rosa sfocato, quasi inesistente.

Come poteva ricordarsi di lei? Aveva solamente 4 anni quando l'aveva lasciata. Ma Camilla se ne ricordava bene, lei si, ricordava benissimo il sorriso della madre durante l'ultimo Natale passato assieme, entusiasta per il disegno che Camilla aveva fatto per la sua adorata mamma. Camilla era solo una bambina, ma alcuni pensieri erano molto più profondi di quelli di alcuni adulti.
Come suo papà.



Il prossimo capitolo lo pubblicherò  il 15 Gennaio.
  
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