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Autore: Kizune93    08/01/2012    1 recensioni
eccoci! tranquille.. cambia la presentazione ma la stoRia è sempre la stessa! ^^ di che parla? Tom e Clare..due caratteri talmente diversi da chiamarsi senza sosta.Clare.. così piccola e così dolcemente malefica. un Bill pasticcione e i due poveri Gustav E Georg trascinati nei suoi piani diabolici.. muahahaha.. ce la faranno a essere ciò che sono e ad aprire il loro cuore? ^^ ok.. non è un granchè.. ma leggere..leggere ( la fine della presentazione mi piaceva! xDDD)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO
"...La sua mano si chiuse, mancando la presa, mentre il corpo della ragazza precipitava dalla torre. Dalla sala sottostante le urla eccitate delle fan che reclamavano l'ultima canzone della serata giunsero come un'ondata potente a riempire lo scenario di surreale"

cinque ore prima

"Clare...forse non dovresti venire" proclamò Tom con voce ferma. Ancora. Per la quarta volta.
La mora roteò gli occhi al sentire la solito solfa " La smetterai mai?" borbottò, raccogliendo il necessario in una piccola borsa: il suo cellulare e un pettine.
" Se serve a convincerti si.." rispose il ragazzo, aggrottando le sopracciglia alla vista del pettine nero " E quello a che ti serve?"
" Bhe.. l'aspetto conta! Se devo incontrare di nuovo Carl e John voglio avere un ottimo aspetto.." la ragazza si fermò per una manciata di secondi, poi continuò " Non voglio che capiscano che sono ancora un po' provata..."
Tom sbuffò, facendola voltare verso di lui " Esattamente Clare! Esattamente! Sei ancora provata! Non puoi affrontarli di nuovo.." le alzò il mento con l'indice e la guardò negli occhi " Ti prego... aspetta qui. Ce ne occuperemo noi!"
Clare scosse la testa lentamente, incapace di staccare gli occhi da quelli del fidanzato " I tuoi occhi sono meravigliosi.." mormorò, strappandogli un sorriso " Ma non farò ciò che mi chiedi...lo sai..."
Tom sospirò, staccandosi da lei e lasciandosi cadere sul letto. Si passò una mano sul viso "Non c'è niente che possa dire o fare per convincerti?"
Clare gli sorrise " No... ci ha già provato Dan..."
Si avvicinò al chitarrista e si sedette accanto a lui.
"Senti.." mormorò, stringendo le sue mani " Mi rendo conto di quanto sia pericoloso..."
"Io non credo..." borbottò Tom.
"Invece si! Ed è esattamente per questo che non voglio litigare proprio adesso..." si morse il labbro inferiore " Se qualcosa dovesse andare storto.. io..."
"Clare no!" inveì il ragazzo, liberandosi dalla stretta " Non dirlo nemmeno!"
"No.. ascolta... ti prego..." lo richiamò lei, sporgendosi verso di lui e facendo aderire la fronte alla sua " Mi devi ascoltare! Se qualcosa dovesse andare storto voglio che l'ultimo ricordo di noi due sia bello e dolce!"
Gli accarezzò una guancia " Razza di idiota, ti amo.. lo sai vero?"
Tom ridacchiò, abbassando lievemente lo sguardo " Lo so.. ti amo anche io imbecille..." si sporse e posò le labbra  sulle sue, inspirando l'odore di lei.
" Non voglio perderti..." sussurrò, baciandola di nuovo.
" Non essere così sdolcinato Kaulitz.. non è da te..." gli rispose Clare a fior di labbra. Allungò una mano per scompigliargli i capelli e si alzò in piedi " Forza! Il dovere ci aspetta!" esclamò, afferrando il ragazzo per un braccio e tirandolo verso la porta.
Alzò gli occhi al cielo di fronte ai suoi borbottii sussurrati a mezza voce.
Ad aspettarli, in salotto, le altre quattro coppie ( si lo ammetto, sto cominciando a catalogare Georg e Gustav come una coppia U.U).
Dagli occhi lucidi di Lorena, David e Dan, Clare dedusse che lo stucchevole quanto necessario discorso sul latente pericolo che viaggiava sulle loro teste, non era stato affrontato solo da lei e Tom.
Sospirò e intrecciò le dita con quelle del suo ragazzo.
" Come vi sentite?" chiese, con un sorriso "Tutto ok?"
Vide gli amici annuire e annuì a sua volta.
"Allora andiamo..." mormorò Mike, aprendo la porta d'ingresso alle sue spalle.
Dopodichè, tutti e 10 uscirono di casa senza guardarsi indietro.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

"Sei pronto John?" chiese Carl, caricando la sua pistola.
John ghignò, sfiorandosi la ferita al braccio " Certo..." lanciò uno sguardo fuori dalla finestra della casa che cadeva a pezzi. Erano le 18 passate.
"Vengo a prenderti,bimba, vengo a prenderti..." cantilenò, allegro, afferrando il suo pugnale e nascondendolo dentro il giubbotto di pelle. Fu in quel momento che Carl si rese conto, osservando il suo sguardo, che John era pazzo. Era completamente e straordinariamente pazzo.
Ridacchiò " Sarà davvero una bella serata..."

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*

"Bene...tutto fatto.." dichiarò con orgoglio Aaron, aggiustando l'ultimo cavo " Ora tutte le telecamere di sicurezza sono collegate al computer di Georg... non possono entrare senza essere visti.."
Chriss annuì, seria " C'è una telecamera che riprende l'ultimo piano? Il terrazzo che fa da tetto e le scale che portano di sotto?"
Aaron alzò lo sguardo su di lei, confuso " Pensi che potrebbero entrare da lì? Comunque si.. si trova esattamente.. aspetta un attimo.." armeggiò un paio di secondi con il computer portatile ed evindenziò una delle piccole celle in cui era suddiviso lo schermo. Vi si vedeva il cielo che andava ad imbrunirsi e lo spiazzo perfettamente lineare del tetto, di un grigio grezzo.
" Eccola qui..."
La bionda annuì di nuovo, con le mani ben nascoste nelle tasche " Ottimo lavoro..." mormorò, accennando un sorriso mentre si appoggiava con la schiena al muro del back stage.
La band era andata a  prepararsi per la serata e nella stanza spoglia erano rimasti solo lei, Aaron, Clare e Dan.
Fu proprio quest'ultimo a prendere parola " Sei preoccupata?"
"Ovvio che non lo è!"  proruppe Clare, con stizza " Sa per certo che andrà tutto benissimo! Vero Chriss?"
La ragazza rimase in silenzio, con gli occhi chiusi.
"Chriss?" chiamò allora la più piccola.
"Mmmh?"
" Vero che andrà tutto bene?"
Chriss si girò verso di lei con un sorriso tirato " Clare posso parlarti un attimo?" le chiese, avvicinandosi, prendendola per mano e trascinandola fuori dalla porta senza darle tempo di rispondere.
Prima che la bionda chiudesse la porta che dava sul corridoio, Clare fece in tempo a vedere le espressioni basite di Dan e Aaron.
"Chriss! Questa è maleducazione! Non possiamo lasciarli soli!" si lamentò, indicando con l'indice la porta nera.
" Vuoi stare zitta una buona volta?"
" Ma è vero!"
"Clare..."
"Ma io.."
"Clare!!"
"Ok sto zitta..." sospirò la più piccola, appoggiandosi al muro del corridoio e incrociando le braccia al petto " Che succede?"
Chriss non rispose subito. Si avvicinò a lei , intrecciando le dita con le sue e posandole sul muro, un paio di centimetri più in alto della sua testa.
"Chriss.. che diavolo stai facendo?" le domandò Clare, con un velo di preoccupazione nella voce.
Avrebbe potuto fare peso sui suoi palmi e tentare di allontanarla, ma, pensandoci bene, ebbe la certezza che non ce l'avrebbe mai fatta. Chriss era forte... ed era veloce.. ed era, per lei, pressochè invincibile.
"Clare..." mormorò la bionda, senza però avvicinarsi ulteriormente " Io.. voglio solo che tu sappia... voglio che tu sappia tutto quello che provo per te prima che... bhe... prima che sia troppo tardi per dirtelo..."
Clare scosse la testa, lentamente " Ma che stai dicendo?"
Chriss si morse il labbro " Lo sai vero che qualcuno potrebbe essere ucciso questa sera?"
La mora non rispose. No, non era pronta per discorsi del genere.  E soprattutto non era pronta a discorsi del genere intrappolata tra il suo corpo e un muro rosso magenta.
"Chriss..." cominciò con titubanza " Io sono sicura che nessuno si farà male.."
"E se non fosse così? Se una delle due dovesse morire?" Chriss la guardò negli occhi e Clare socchiuse istintivamente le labbra, sconvolta dalla loro potenza mistica.
"Cosa vuoi?" sussurrò, sperando che il tono della sua voce sembrasse sufficientemente duro.
Chriss aspettò un paio di secondi prima di rispondere. Tutto a un tratto non sapeva più quali fossero le sue intenzioni. Avvertiva solo il cuore pomparle il sangue all'impazzata. Che doveva fare? Forse avrebbe dovuto liberarla da quella posizione scomoda.. e se fosse andata via? No.. non poteva permetterlo, non in quel momento.
" Voglio farti capire che ti amo..." rispose semplicemente.
"Ma non ce n'è bisogno! Me lo hai già fatto capire così tante volte!" obbiettò Clare, arrossendo visibilmente.
Chriss ridacchiò, chinando la testa verso il basso, prima di ritornare a parlare " Corretto. Ma non credo sia abbastanza..." si girò per guardarsi attorno " E credo che dovremmo fare in fretta..."
Clare sgranò gli occhi appena la vide avvicinarsi"Chriss.. no..." sussurrò " Io non posso! E se Tom uscisse adesso??"
"Capirà che non ha l'esclusiva..." sussurrò a sua volta la bionda, posandole un bacio sul collo.
"Si che ha l'esclusiva! Lui è il mio ragazzo!"protestò la mora, cercando di spingerla di lato.
Chriss si staccò da lei, slacciando le loro mani e portando le sue sul suo viso " Solo un bacio.." promise, sorridendole.
In un primo momento pensò che Clare sarebbe andata a fuoco. Le sue guance erano rosse d'imbarazzo ed ebbe l'impressione che, se avesse potuto, si sarebbe fusa con il muro. Ciò che non la fece ritrarre fu, però, un piccolo luccichio nei suoi occhi.
" Pensi davvero che potremmo non rivederci dopo questa notte?" chiese Clare, a mezza voce. Dio! Odiava essere così vulnerabile! Chissà da chi aveva preso tutto quel lato sensibile... probabilmente da suo padre.
Chriss annuì " Potrebbe essere..."
" Allora fallo..." mormorò la bruna, mordicchiandosi il labbro infeiore.
Non seppe esattamente capire  nè decodificare ciò che successe in seguito.
Chiuse gli occhi mentre il corpo di Chriss si faceva più vicino e, ben presto, avvertì il suo, compresso contro il muro.
Sentì le labbra di Chriss posarsi sulle sue con delicatezza e, d'istinto, si ritrasse in quel poco di spazio che aveva a disposizione.
"Va tutto bene..." sentì mormorare la bionda che, intanto, aveva portato le mani della mora dietro il suo collo " Va tutto bene..."
Poi Chriss la baciò nuovamente e lei non si ritrasse. Accolse quel contatto con sicurezza inesperta.
Sentì Chriss sorridere sulla sua bocca, un gesto che le fece una tenerezza infinita.
Quando il contatto si fece più intimo, pensò che non le dispiaceva per nulla.Certo, era diverso dal tipo di baci che di solito riceveva da Tom ma non seppe o non volle catalogarlo come migliore o peggiore, solo diverso.
Continuarono così per un tempo che nessuna delle due seppe monitorare.
Quando finalmente i loro corpi si staccarono, Clare si rese conto di essere stata arpionata alle sue spalle per tutto il tempo e le braccia le mandarono segnali di protesta.
Entrambe rimasero in silenzio per qualche minuto. Clare evitava accuratamente gli occhi dell'altra, troppo imbarazzata per muovere anche solo un muscolo.
Fu il rumore di qualcuno che si schiariva goffamente la gola a  farle recuperare la mobilità motoria.
Lei e Chriss si girarono di scatto, trovando Aaron con le braccia incrociate al petto, appoggiato al muro con un sorrisino sulle labbra.
"N-noi.. " cominciò la bruna " Non so quello che hai visto.. ma non era assolutamente..."
"Non mi interessa..." la bloccò il ragazzo con un sorriso " Non voglio sapere nè entrare in questo triangolo, anche se ne apprezzo l'aspetto melodrammatico...I ragazzi sono usciti e mi hanno chiesto dove eravate...." si passò una mano tra i capelli, facendo loro l'occhiolino " Gran bella fortuna che sia uscito io a chiamarvi, vero?"
"Aaron..." fece Chriss, accennando un passo verso di lui.
"Non vi preoccupate, non dirò una parola!" il ragazzo la guardò negli occhi " Bacio fantastico, comunque..." commentò, prima di spostarsi di lato, permettendo alle due ragazze di entrare nella stanza.
Mentre varcava la porta della camera, Clare sentiva la sua mente scindersi in due con uno schiocco quasi dolorante.
Poteva avvertire il rimorso e l'eccitazione fondersi assieme.
Come avrebbe fatto a guardare negli occhi Tom dopo aver baciato Chriss in quel modo?
Certo, avrebbe potuto convincersi che quello era stato un bacio da amiche, amiche molto legate, ma sarebbe stata una bugia. Non capiva esattamente cosa avesse significato per lei, ma sapeva con assoluta certezza cosa aveva significato per Chriss.
Respirò profondamente, prima di incontrare il viso di Tom che le sorrideva dall'altro lato della camera.
Aveva messo la maglietta rossa a maniche corte che avevano comprato assieme a New York e il suo sorriso brillava, nonostante la preoccupazione.
Amava Tom. Si, quello era sicuro! Era follemente innamorata di Tom! Non lo avrebbe cambiato con nessun'altro, lui era perfetto.
-Amo Tom... è questo l'importante...quello con Chriss è stato solo un bacino tra amiche.. niente di più Era solo l'equivalente di un bacio sulla guancia...- pensò, mentre si avvicinava al suo ragazzo e lo abbracciava forte.
Chriss la guardò per un istante con un poco di risentimento, prima di buttarsi in una conversazione di incoraggiamento con Bill e Gustav.
"Che ci facevi fuori con Chriss?" chiese Tom alla sua ragazza, sistemandole un ciuffo dietro l'orecchio.
" Io... cose da ragazze..." rispose lei,sperando che il rossore non ricomparisse sulle guance.
" Ok..." mormorò il chitarrista, chinandosi per baciarla " Come stai? Sembri nervosa..."
"Bhe si... un po' nervosa lo sono..." fece Clare " Ma tu pensa solo a suonare bene per la prima parte della serata..."
" Mi ripeti il piano per favore?"
"Certo.. allora... voi suonate il vostro repertorio, come da programma. Aaron ha piazzato più di dodici telecamere che controllano tutti gli ingressi e il tetto... Appena intercettiamo John e Carl, Aaron provocherà un contocircuito nella sala del concerto che vi permetterà di allontanarvi dal palco. Ovviamente qualcuno dovrà rimanere per le fan... rimarranno David, Gustav e Georg in modo da rassicurarle e temporeggiare. Avrete un periodo di tempo limitato che varierà dai dieci ai quindici minuti..."
"Fin qui tutto chiaro.."
"Bene...il piano è quello di attirarli sullo spiazzo del tetto, in modo da non mettere in pericolo il pubblico.."
"E come si fa?"
Clare si strinse nelle spalle " Il piano ideato finisce qui! Il resto è improvvisazione..."
Tom sgranò gli occhi " Come IMPROVVISAZIONE??"
Clare gli sorrise " John e Carl sono imprevedibili.. ci sembrava inutile creare un piano più dettagliato!" si girò a guardare la spia rossa che lampeggiava sopra la porta,sospirò e si girò verso il ragazzo, alzandosi sulle punte per baciarlo " Dolcezza... si va in scena..."
Tom annuì " Fa attenzione..."
"Anche tu!" si raccomandò Clare, guardandolo prendere la sua chitarra e dirigersi verso il corridoio rosso.
Rispose all'abbraccio di Bill, Gustav, David, Mike e Georg e osservò il magenta inghiottire anche loro, dopodichè si avvicinò alla cugina, prendendola sottobraccio.
"Andrà bene..." mormorò.
"Io... lo so..." mormorò l'altra a sua volta.
In quell'istante, una chioma nera e cotonata fece nuovamente capolino nella stanza, l'attraversò veloce e si buttò al collo di Lorena, stringendola forte.
"Amore...." esclamò Bill, strofinando il naso contro il suo collo e posando, poi, la fronte sulla sua " Non posso andare prima di averti chiesto un cosa..."
"Dimmi..." lo incitò la ragazza, con la voce ridotta a un sussurro e il cuore martellante.
Bill incatenò i suoi occhi con determinazione e si aprì in uno di quei sorrisi che l'avevano fatta innamorare " Vuoi sposarmi?"
Lorena sgranò gli occhi e spalancò la bocca. Dovette schiarirsi un paio di volte la gola prima di riuscire a parlare " Come?"
"Sposami!" esclamò di nuovo il vocalist " L'idea mi frullava già nella testa da tempo e ora non posso più aspettare!" le prese il viso tra le mani " Dimmi di si! Lo so che non ci conosciamo da molto tempo e che potresti avere paura ma.."
Lorena cercò di fermare le lacrime di felicità, senza risultato " Si..." sussurrò emozionata.
"Come??"
"Si!"
Bill la strinse nuovamente a sé, inspirando il suo profumo " Dio...Ti amo..." si staccò da lei, con gli occhi lucidi e un sorriso tremante a trentadue denti " Ora è meglio che vada, prima di piangere e di rovinarmi il trucco.." mormorò, con la voce rotta, indietreggiando lentamente.
Quando si dileguò, lasciò dietro di sé una scia di visi stupefatti.
"MIO DIO!" Urlò Clare, gettandosi ad abbracciare la cugina " MIO DIO TI SPOSI!"
La cugina l'abbracciò meccanicamente, ancora sconvolta " Si.. lo faccio davvero!" mormorò, senza riuscire ancora a crederci.
"E la serata si fa sempre più interessante!" commentò Dan, stringendo la mano dello sposo " Visto amore? Tra poco seguiranno il nostro esempio!"
"Già.." commentò Aaron con un sorriso dolce " Congratulazioni Lore..."
Anche Chriss ammiccò alla mora con un sorriso " Voi e il matrimonio..." mormorò divertita " Non vi capirò mai..."
"Grazie.." rispose lei, ancora sommersa dall'abbraccio della cuginetta.
La serata, dopo quell'inaspettato fuoco d'artificio, passò abbastanza lenta.
Aaron, Dan, Clare e Lorena passarono la prima ora  attaccati al monitor delle telecamere.
La band era arrivata al quindicesimo pezzo, contando i bis, quando qualcosa attirò la loro attenzione.
"Hey! Ragazzi! Guardate qui!" esclamò Lorena ,indicando la telecamera 6, che riprendeva l'ingresso secondario del quinto piano.
Due figure stavano risalendo la scala antincendio.Guardando meglio, notò che non avevano fatto nulla per mascherarsi.
"Che sfacciati! Senza neanche un travestimento!" commentò, stizzita " E per di più con un'entrata così banale!"
" Non è l'entrata di cui ti devi preoccupare, se guardi attentamente noterai le fondine delle pistole e un paio di coltelli nascosti sotto la giacca e negli stivali..." le rispose Clare, concentrata sulle immagini " Naturale che non si siano preoccupati di mascherarsi! Sapevano che non avremmo chiamato la polizia... inoltre sono quasi sicura che sappiano di essere controllati..."
"Oh lo credo anche io!" fece Dan, indicando uno dei due uomini " Questo ci ha appena ammiccato!"
"Non farci caso.. è solo John..." borbottò Clare " Forza Aaron... fai partire il cortocircuito!"
"Agli ordini!" rispose il ragazzo, posizionandosi al suo computer centrale.
Poche mosse e le luci del sala si spensero, contemporaneamente alla musica.
Subito l'edificio fu invaso dalle urla di protesta delle ragazze e dalla voce di Bill che raccomandava loro di stare calme.
"Forza ragazzi... veloci..." mormorò Lorena, preoccupata, osservando John e Carl risalire velocemente la scala. Stavano entrando dal quinto piano mentre la sala del concerto era al quarto " Clare, noi siamo al sesto piano! E se quei due incontrassero Bill, Mike e Tom mentre salgono da noi??"
Clare scosse la testa " Ho detto loro di passare dalle scale principali e non da quelle laterali che coincidono con le porte antincendio.. non dovrebbero esserci problemi se si danno una mossa!"
Nel giro di un paio di minuti,fortunatamente, i tre fecero il loro ingresso nella camera.
"Veloci veloci veloci!" li esortò Clare, senza dar loro neanche il tempo di salutare " Non abbiamo tempo! Stanno entrando in questo momento!"
Porse a Tom una pistola " Non so se sei capace di usarla... fai del tuo meglio..."
Mike tirò fuori la sua da sotto il giubbotto "Tranquilla, ci penso io a proteggerlo..."
Clare annuì, seria e si girò verso Lorena "Tu e Bill salite all'ultimo piano e nascondetevi nel magazzino dell'inserviente, quello di fianco alla porta che da sul tetto. Appena vedete Carl, John me e gli altri arrivare sullo spiazzo del tetto dovete uscire e chiudere la porta dall'interno, potete farlo?"
Bill e Lorena annuirono, prendendosi per mano.
"Forza allora.." mormorò la più piccola, facendo cenno al corridoio  "Andate, vi copriamo noi..."
 I due fidanzatini attraversarono velocemente il corridoio rosso assieme a Mike che copriva loro le spalle. Nello stesso istante in cui la mano di Lorena scivolava celere sullo scorrimano della scala principale, qualcosa sibilò, sfrecciando nell'aria e si piantò nel muro dietro di lei, a pochi centimetri dalla sua testa.
Lorena trattenne il respiro, barcollando e cadendo sulla scala, sorretta da Bill e Mike.
"Lo" gemette Clare, facendo per precipitarsi fuori ma la mano di Tom, premuta sulla sua spalla, la trattenne.
"Tranquilla...c'è Mike! Aspettiamo almeno che John e Carl escano allo scoperto..."
"E se sparassero ancora?? Tom, dobbiamo fare qualcosa!"
"Hanno anche loro pistole con il silenziatore..."
"Ovvio! Pensavi che avrebbero usato armi normali giusto per attirare poca attenzione??"
"Perchè devi sempre...HEY!" Tom si interruppe, spostato di lato da Chriss "Che fai?"
"Vado avanti io... hanno sparato per attitare la nostra attenzione...Voi cercate di far capire a Bill e Lorena che devono muoversi e salire quelle maledette scale!"
"Come puoi aspettarti che si muovano dopo essere stati quasi uccisi?? Saranno terrorizzati!"
Chriss guardò il ragazzo e controllò che la pistola fosse carica "Saranno morti se non si sbrigano... John e Carl avrebbero potuto ucciderli ad occhi chiusi, hanno sbagliato mira di proposito ma se decideranno di sparare di nuovo i due futuri sposini e il tenero poliziotto non saranno così fortunati.."
Detto questo, si rivolse a Clare " Fa attenzione..."
"Sei tu che stai uscendo allo scoperto, non io..."
La bionda le sorrise, prima di impugnare l'arma e uscire dalla stanza.
"HEY!"
La voce di Chriss risuonò forte e chiara anche tra il vociare delle fan, proveniente dai due piani sottostanti.
Quando John e Carl avanzarono lentamente dalla porta antincendio, Clare si ritrovò a trattenere il respiro e a stringere spasmodicamente la giacca di Tom. Non si accorse nemmeno dello sguardo di quest'ultimo che guizzava da lei al viso della bionda.
Tom sospirò appena. Per quanto si sforzasse di capire,sentiva di essere lasciato costantemente indietro.
Non riuscì comunque ad articolare questo pensiero perchè la voce di Carl lo riportò alla realtà in modo fin troppo veloce.
" Bambina! Che piacere vederti!" Stava esclamando, con le braccia aperte in un rozzo invito di abbraccio " Constatare che il tuo caratterino aggressivo non è stato alterato è una gioia!"
Chriss serrò le mascelle con forza, mentre impugnava la pistola e la puntava contro di lui.
Entrambi gli uomini ridacchiarono.
Clare notò con orrore come la pistola di John, stretta tra le sue mani e ancora fumante, sobbalzasse al movimento della sua risata. Poteva uno strumento di morte apparire divertito? Avrebbe risposto sicuramente di no... se non avesse visto quella pistola.
" Sei sola?" chiese il più anziano dei due, allungando il collo per guardare oltre la sua figura " Speravamo di vedere anche la tua amica...sta bene? Si è ripresa del tutto?" fece una pausa, grattandosi il mento " Avrebbe anche potuto avvertire prima di andarsene.. John, il mio amico, ci è rimasto parecchio male..."
Mike, accucciato dietro la scala,cominciò lentamente a spingere Lorena verso il gradino successivo con non poca difficoltà visto che il corpo della ragazza era rigido per lo schock.
"Forza!" le sussurrò all'orecchio, continuando ad osservare Tom che gesticolava, incitandoli a proseguire " Ragazzina devi muoverti!"
Bill scosse piano la sua ragazza "Amore.. amore ascolta...ce la possiamo fare...avanti!" la prese per mano, tirandola dolcemente mentre strisciava sul gradino superiore.
Con suo grande sollievo, Lorena annuì, pur conservando una vaga espressione attonita, e lo seguì, strisciando a sua volta.
Appena la coppia ebbe salito altri quattro gradini, Mike si concesse di riconcentrarsi su Chriss e, con grande sorpresa e orrore, si accorse che Clare le era accanto.
"Ma che cazzo..." imprecò a mezza voce, stringendo la sua pistola e cercando disperato lo sguardo di Tom che, bianco come un cencio, stava stritolando la maniglia della porta del backstage.
Capì che, ovviamente, Clare aveva agito senza interpellarlo.
"Come sempre... razza di imbecille, sconsiderata, idiota!" inveì nuovamente.
Cercò di calmarsi, agitarsi non avrebbe portato nulla di buono!Almeno l'uscita di Clare avrebbe distolto totalmente l'attenzione di Carl e John da Bill e Lorena e questo era un vantaggio.  Tentò di concentrarsi su ciò che stava dicendo la moretta..
"....Il tempo è denaro! Di sotto ci sono talmente tante ragazze che aspettano di poter risentire la band suonare! Siete solo una stupida perdita di tempo..."
Carl ridacchiò " Lo credi davvero?"
"Si.." fece Clare alzando le spalle " Siete semplicemente un inutile spreco di spazio..." la ragazza barcollò leggermente quando Chriss le diede una leggera gomitata.
" Non esagerare..." la sentì sussurrare " Bill e Lori sono già saliti.. non c'è bisogno di provocarli...."
"..Ma io mi diverto.. " fu la risposta sussurrata di Clare.
"CHE AVETE DA BISBIGLIARE??" tuonò la voce di John, subito bloccata da una mano di Carl sulla spalla.
"Suvvia!" fece quest'ultimo con tono di rimprovero " Non si urla addosso alle ragazze!"
"La bionda va con le ragazze! Secondo la mia spicologia rientra nella categoria maschile!"
Fu in quel momento che Chirss sparò il suo primo colpo, facendogli saltare via il berretto blu.
"Bastarda!" imprecò John, sparando a sua volta. La mira, contaminata dal nervosismo, risultò pessima e il proiettile andò a piantarsi nella parete, a diversi metri di distanza.
Più preciso fu il colpo di Carl che colpì di striscio Chriss al braccio destro.
Clare si girò a guardare la maglietta strappata dell'amica all'altezza dell'avambraccio e riuscì a scorgere del sangue oltre i lembi di stoffa lacerata.
Si bloccò , impietrita per qualche secondo e sarebbe rimasta ferma per ore se la sua visuale non fosse stata interrotta da Tom che, uscito dal nascondiglio, si piazzò davanti a lei, sparando a John e colpendolo alla gamba.
L'uomo, incapace di reggersi in piedi, crollò momentaneamente a terra, sorretto dal compagno.
"Ora! Via!" inveì Tom, tirando Clare verso la scala dove li aspettava Mike.
I tre corsero senza guardarsi indietro, tenendosi per mano.
"Tom!!" esclamò Clare col fiatone mentre macinava gradini sotto le scarpe " Da quando sai sparare??"
"Stavamo per morire e l'unica cosa che ti è rimasta impressa è che so sparare?!"
"....Quindi perchè sai sparare??"
"Ci sono tante cose che non sai di me! Non sei mica l'unica ad avere segreti!"
"Piantatela!" li rimproverò Mike, tirando un coppino a Tom.
Le urla dei due uomini dietro di loro si facevano sempre più vicine e il rumore ritmico delle loro scarpe sul parquet lo riempiva di angoscia e terrore  " Possibile che voi facciate discorsi esistenziali solo durante sparatorie o pericoli mortali?"
" Che ti posso dire... probabilmente le trovano stimolanti!" si intromise Chriss, girandosi a guardare Clare che arrossì violentemente, borbottando qualcosa di incomprensibile.
La bionda scoppiò a ridere, scuotendo la testa e indicò una porta nero fumo davanti a loro. Era di una grandezza più o meno equivalente a due macchine sportive "Andiamo!"
 Spalancò  la porta e lasciò che Tom, Clare e Mike entrassero prima di lei, dopodichè uscì a sua volta sullo spiazzo del tetto.
L'aria fresca li investì in pieno.
Le stelle brillavano come diamanti.
"Hai paura?" chiese Tom, stringendo la mano di Clare che annuì lentamente.
"Tranquilla..."
"Tu hai paura?"
"..Già..."
"Alla grande..."
Quando Carl e John arrivarono a loro volta sul tetto, Bill e Lorena uscirono dal ripostiglio.
"La chiave Lori..." chiese Bill, stendendo una mano verso di lei.
"Bill.. non possiaimo chiuderli lì fuori da soli!" si lamentò la ragazza, stringendo a sè le chiavi tintinnanti.
"Andrà tutto bene tesoro! Ma solo se ci atterremo al piano!" Bill si avvicinò a lei, posando una mano sulla sua.
"Non lo so..."
"Amore..."
Torturandosi il labbro inferiore, Lorena allentò la presa, permettendo al suo ragazzo di afferrare le chiavi e chiudere la porta.
" E se li avessimo condannati a morte??"
Bill si girò verso la sua ragazza e appoggiò la schiena contro la porta.
"Vieni qui.." mormorò, tendendo una mano verso di lei.
La attirò a sé e posò il mento sui suoi capelli, per poi scivolare con la schiena sulla porta di vetro opaco.
La ragazza si modellò tra le sue braccia, sospirando " Mi sento male... non potrei sopportare l'idea che... che..."
Bill scosse la testa con convinzione " Non accadrà nulla..." e sospirò a sua volta avvertendo la ragazza che annuiva sul suo petto.
Rimasero fermi in silenzio per un tempo imprecisato, ( in seguito seppero che si erano trattati solo di cinque minuti, anche se al momento sembrarono più o meno un paio d'ore) decisi a non prestare attenzione ai rumori provenienti da fuori e ai sibili orribili dei proiettili che sfrecciavano nell'aria.
Sempre trattenendo il respiro,cercarono di focalizzarsi su pensieri positivi.
La prospettiva del matrimonio sembrava così dannatamente lontana e irranguibile in quell'istante da sembrare un miraggio privo di consistenza ma , nonostante questo, era paradossalmente l'unica ancora che ancora li teneva ancorati alla realtà.
Rimasero immobili fino a che qualcosa non cominciò a battere furiosamente sulla porta.
I due futuri sposi sussultarono all'unisono, alzandosi poi in piedi di scatto.
"Cazzo.." mormorò Lorena, artigliando il braccio di Bill.
"..Chi è?" chiese quest'ultimo.
Ce la mise tutta per far si che la sua voce suonasse ferma e spavalda e fu soddisfatto nel sentire che ci era riuscito.
Quando la voce gli rispose dall'altra parte del vetro, il ragazzo credette di sentire il suo cuore rompersi in due.
Si liberò con delicatezza dalla stretta di Lorena e armeggiò con la chiave per aprire la porta.
" TOM!" pianse, saltando al collo del gemello " Oddio, Tom!"
Il chitarrista rispose allo slancio emotivo del fratello con un paio di pacche sulla schiena, sorridendo felice.
Cercava di non far notare a Bill la ferita sulla spalla che bruciava orribilmente ma aveva la netta sensazione che non ce l'avrebbe fatta visto che il vocalist portava una camicia bianca e si stava sfregando candidamente sul sangue fresco.
Sciogliendosi dall'abbraccio, infatti, notò una macchia di denso liquido rosso che sporcava il bianco dell'indumento del fratello.
Bhe, se ne sarebbe occupato più tardi.
Allacciando un braccio alla vita di Lorena, si girò verso l'esterno dell'edificio e avanzò nella notte, seguito da Bill.
"CLARE!" urlò Lory, consumando come un lampo la distanza che la superava dalla cugina, in piedi di fronte allo strapiombo della torre. Chriss le stava accanto, una mano a cingerle la vita " Che è successo?"
" Sono caduti..." mormorò Clare in un sussurro atono, lasciando che il suo sguardo vagasse ovunque, tranne che in basso.
" Questa è una notizia grandiosa!" commentò la cugina,abbracciandola " Vuol dire che abbiamo vinto!"
"..Si..." sorrise Clare, girandosi verso di lei " Ma non avevo ancora visto due uomini cadere giù da un grattacielo..."
Fu mentre si sporgeva verso la cugina e l'abbracciava che successe.
Successe velocemente e senza il minimo avviso: una mano robusta e callosa si strinse attorno alla caviglia di Chriss,come un'orribile ventosa, facendola cadere e slittare verso lo strapiombo.
Clare scattò in avanti a si protese verso di lei, urlando. La sua mano si chiuse, mancando la presa, mentre il corpo della ragazza precipitava dalla torre. Dalla sala sottostante le urla eccitate delle fan che reclamavano l'ultima canzone della serata giunsero come un'ondata potente fino a riempire lo scenario di surreale.
"CHRISS!" urlò Clare,affacciandosi sull'oblio della notte, illuminato solo dai lampioni posti a avariati metri sotto di loro.
Guardò la bionda, attaccata in malo modo al cornicione verde salvia, che lottava disperatamente per evitare che il corpo di Carl la trascinasse di sotto e si girò con le lacrime agli occhi verso Tom.
"Lasciami  bastardo!!" sibilò intanto Chriss a denti stretti, scalciando.
Carl sogghignò, lanciando una rapida occhiata a John, steso in una pozza di sangue sul marciapiede "Se scendo, madomoiselle, tu scendi con me!!" ringhiò, di una furia folle.
"CHRISS" urlò Tom, accorso di fianco a Clare, allungando una mano verso di lei " Afferrala"
La ragazza tentò di far leva sul busto pe sollevarsi verso la mano di Tom. Inutilmente.
"NON POSSO!" urlò di rimando "SE MI TENGO CON UNA MANO SOLA NON RISUCIRO' A SOSTENERE IL PESO DEL FACOCERO!"
Tom raddrizzò le spalle e si passò una mano sul viso.
C'era una sola cosa da fare.
Si alzò velocemente e afferrò la pistola di Mike, prima che questo avesse tempo di agire, dopodichè si posizionò direttamente al ciglio del muro e puntò l'arma contro Carl.
"Lasciati andare" gli ordinò, facendo scattare il caricatore.
Il ghigno dell'uomo non gli diede più alternative: puntando alla testa ( e sperando con tutto il cuore che l'adrenalina migliorasse la sua mira) fece fuoco.
Vide Chriss urlare, senza avvertirne il suono, e il corpo di Carl che mollava la presa sul suo, precipitando nel vuoto in uno schizzo di sangue.
Gli occhi dell'uomo, vitrei e senza vita, sembrarono guardarlo mentre cadeva e in quell'istante ne fu sicuro, non avrebbe mai dimenticato quegli occhi marroni e gelidi. Mai, in tutta la sua vita.
Aiutò Chriss a risalire sullo spiazzo grigio fumo e le tolse qualche residuo di intonaco dalla magliettina militare.
I due si guardarono per un istante che sembrò interminabile, poi Chriss gli gettò le braccia al collo, stringendosi a lui.
"Mi hai salvata..." sussurrò al suo orecchio " Ti sono debitrice.. ma se me lo farai pesare giuro che ti ucciderò..."
" Ne sono certo..." rispose Tom, dandole leggere pacche sulla schiena.
Clare, intanto, seduta per terra, alzò la testa verso il cielo e sospirò a fondo.
Era finita. Era veramente finita.
Lacrime di sollievo cominciarono a scorrerle sulle guancie e la mora tentò di asciugarle prima che qualcuno potesse accorgersene.
Senza abbassare gli occhi, sentì Tom sedersi dietro di lei e abbracciarla, appoggiando il mento sulla sua spallla sinistra.
Quasi subito, anche Chriss si sedette vicino a lei, appoggiandole la testa sulla spalla destra.
Poco dopo, capì che tu
tti si erano seduti.
Che fossero stanchi? Oh, io non credo.
Credo che fosse destino. Credo che si dovessero sedere per forza, per vedere la stella cadente che, veloce come un razzo, tracciò una scia luminosa nel manto della notte.
Per poi scomparire per sempre.

***Diversi mesi dopo***
"Clare, Tom! Venite a ballare! Forza!"
Era la decima volta , e le avevano contate, che Lorena li invitata a fare il loro ingresso sulla pista da ballo.
Lorena.
La stessa Lorena che aveva maledetto per anni le scuole di ballo e aveva tentato di dar fuoco a una di queste.
La stessa Lorena che, da bambina, annunciava spesso a voce alta e fiera, che non avrebbe mai sposato nessuno.
La stessa Lorena che, adesso, dopo cinque mesi dal giorno del concerto, danzava come se la sua fosse una dote innata, fasciata dal vestito azzurro pastello e stretta a Bill che, da quel giorno di quell' autunnale Settembre, sarebbe stato suo marito per il resto della vita.
Clare piegò la testa di lato.
Era consapevole del sorriso ebete che le stava allargato sul volto dall'inzio della cerimonia, ma non poteva farci nulla.
Era tutto perfetto.
Sua cugina si stava sposando, erano circondati da un prato meraviglioso e...
"Sta per piovere..." bofonchiò Tom, incrociando le braccia al petto e fulminando con lo sguardo il cielo ombroso.
"Lo so.." rispose felice Clare " Ma se non l'hai notato siamo al chiuso.."
Era estasiata dall'idea avuta dalla cugina per la struttura  post- cerimonia.
Era una specie di enorme gazebo bianco, anche se la parola "gazebo" non rendeva decentemente l'idea, il cui tetto era fatto da un materiale simile al cristallo che permetteva di vedere il cielo, pur rimanendo al chiuso.
Senza contare che il tutto era decorato a regola d'arte! C'erano perfino tre cascate di cioccolata deliziosa! ( che aveva avuto modo di conoscere più di una volta)
"Il rumore delle gocce mi da fastidio!" brontolò ancora il ragazzo.
Clare alzò gli occhi al cielo, senza rispondere. Lo sapeva, in realtà il problema non erano le gocce, o la pioggia in generale.
Il suo cattivo umore era generato dallo smoking che il gemello lo aveva costretto ad indossare.
" Sei bellissimo in smoking..." commentò allora, tentando di strappargli un sorriso.
"Dici?" chiese Tom, cercando di nascondere un sorrisino compiaciuto.Sorriso che si trasformò in una smorfia insofferente quando fu Chriss a rispondere, appena tornata dal giro perlustrativo in cerca di cibo.
" Oh ma certo che sei bellissimo! Sembri proprio un damerino coccoloso coccoloso!" cinguettò la bionda, posando il piatto pieno di tartine e pizzette sulla tovaglia di un'azzurro immacolato e pizzicandogli la guancia " Ti mangerei tutto!"
" Non ti basta quello che hai nel piatto? Dio mio! Sei un pozzo senza fondo" le ripose Tom, togliendole la mano dalla sua faccia.
" Io posso permettermelo! Non ingrasso di cinque chili ogni volta che assaggio una briciola di pizzetta!"
" Non ingrasso di cinque chili!"
"Di tre allora! Sai che differenza!"
"OH andiamo! Avete intenzione di fare così per tutto il giorno??"
borbottò Clare, leggermente infastidita " Era una domanda retorica!" si affrettò ad aggiungere notando che entrambi avevano aperto bocca per ribattere.
" Dio ti ringrazio..." mormorò, accorgendosi che la cugina e suo marito si stavano avvicinando al tavolo, mano nella mano.
"Come andiamo qui?" chiese Bill, appena furono abbastanza vicini da sovrastare le risate degli invitati. Non sembrava avere accenni di fiatone, diversamente da Lorena che boccheggiava come un pesciolino rosso costretto a ballare il tip tap.
Bhe, i polmoni da cantante dovevano pur servire a qualcosa, no?
Clare alzò i pollici " Fantastico! Il posto è maginifico a voi anche!"
" Il cibo è meraviglioso!" commentò Chriss, prima di infilarsi in bocca una tartina intera e tirare una gomitata a Tom che le aveva borbottato " pozzo senza fondo " ad un orecchio.
Bill e Lorena risero, bellissimi nei loro abiti da cerimonia ( nota dell'autrice per sua cugina che starà sicuramente leggendo la ff: giuro che per abito da cerimonia non intendo quello di Ron Weasley.. anche se, alla luce della mia natura perversa e sadica, potrei farlo).
" E che mi dite di voi?" chiese Lorena, facendo passare una mano attorno alla vita del compagno.
Clare aggrottò le sopracciglia, togliendo dalle mani di Tom una tartina imbrattata di salsa con la quale il ragazzo stava meditando di colpire la bionda " Di noi cosa?"
"Bhe.." cominciò Lorena, girandosi a guardare Bill " Ci chiedavamo se tu e Tom avevate intenzione di seguire il nostro esempio.."
Ne seguì un silenzio adatto perfettamente al *cri *cri di un grillo canterino, interrotto solo dai versi di Chriss e Tom che si stavano strozzando con le tartine al salmone.
"..Credo che Tom e Chriss vi abbiamo già dato la risposta.." commentò Clare, sarcastica e versò dell'acqua per entrambi.
"Clare.. pensi di sposarti?" chiese Chriss, appena la coppia si fu allontanata.
La mora si strinse nelle spalle, prese il suo bicchiere e lo alzò, guardando alternativamente l'amica e il fidanzato "E come faccio a saperlo?" chiese, con un sorriso "Un brindisi?!"

Potrei dilungarmi.
Potrei raccontare di come la vita di Clare, Tom e Chriss diventò estremamente più complicata e divertente.
Potrei raccontarvi di come siano finiti a trascorrere una notte nella prigione di Los Angeles o, infine, se Clare e Tom decisero effettivamente di seguire l'esempio di Bill e Lorena. Ma questa è un'altra storia :)
La mia termina qui :) con un bacio enorme, un abbraccio e la speranza che vi sia piaciuta!
A presto :)

Chiara :)
PS: ringrazio TUTTI! Nessuno escluso :)

  
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