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Autore: SpitFireScar    09/01/2012    3 recensioni
[“Oh signora dai capelli biondi,
canta per me dalla bella antica terra.
La tua voce divina
sussurra la poesia della magia
che fluisce attraverso il vento,
come l’acqua dal sapore dolce del Boyne”
Erano le parole che sussurrava sua madre prima di rimboccarle le coperte la notte, la leggenda voleva che una piccola donna, dalla lunga chioma dorata, con una luce verde che circondava la sua figura, cantasse nel bosco attorno al piccolo paese, durante le fresche mattine di primavera, del futuro dei mortali.]
One-Shot ispirata alle favole celtiche.
Nami x Zoro
Genere: Fantasy, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Nuovo personaggio, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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THE LITTLE BLONDE WOMAN

THE LITTLE BLONDE WOMAN



“Oh signora dai capelli biondi,
canta per me dalla bella antica terra.
La tua voce divina
sussurra la poesia della magia
che fluisce attraverso il vento,
come l’acqua dal sapore dolce del Boyne”

Erano le parole che sussurrava sua madre prima di rimboccarle le coperte la notte, la leggenda voleva che una piccola donna, dalla lunga chioma dorata, con una luce verde che circondava la sua figura, cantasse nel bosco attorno al piccolo paese, durante le fresche mattine di primavera, del futuro dei mortali.
Nami era la bambina, ora ragazza ventenne, cresciuta con la convinzione di poter incontrare la donna delle sue fiabe, il nome derivava dal colore della sue pelle, candida come la neve delle montagne più alte, aveva lunghi capelli rossi come il fuoco, mossi come le onde dei torrenti che rendevano fertili quelle terre, i suoi occhi erano grandi, di color nocciola e il suo carattere rispettava il colore dei capelli, forte e impetuoso, ma allo stesso tempo fragile come il cristallo più raro.
Viveva in una famiglia di campagna, i loro beni maggiori erano il piccolo orto e le due vacche da latte, aveva una sorella maggiore, ormai sposata con un giovane soldato della guardia cittadina, inoltre c’era suo padre, uomo burbero ma dal cuore caritatevole e sua madre, una donna che l’aveva cresciuta con ideali di rispetto, soprattutto nei confronti delle entità del bosco.

Camminava con le fronde degli alberi ad ostacolarle il passaggio, aveva lasciato i due animali in uno spiazzo del bosco a pascolare, come ogni giorno, ammirava lo spettacolo della natura, amava il profumo dei fiori primaverili che sbocciavano in quel periodo. Il rumore del vento che muoveva le foglie e che le  scompigliava i capelli la tranquillizzava dalle tensioni accumulate.
Una voce dolce richiamò la sua attenzione, era venuta con il vento, seguì quel suono soave fino ad arrivare ad un albero più grande degli altri, sembrava che il bosco nascesse dai suoi semi, come il padre di tutto il verde presente, ma non fu quella visione a sorprenderla, ma all’interno di un buco nel tronco, dove la vecchia corteccia si apriva, una luce verde come il muschio, poco più grande del palmo della sua mano.
Da lì proveniva quella voce celestiale.
-Magnifico!- Pronunciò sorpresa, stupefatta da quella bellezza eterea.
-Grazie.- Sussurrò la stessa voce dolce che l’aveva incantate -Tu chi sei giovane mortale?-
-Io sono Nami figlia di Genzo e Bellmer e potrei avere la cortesia di sapere il vostro nome nobile creatura?-
A quelle parole, la luce diminuì mostrando un piccola donna, bellissima, dai lunghi capelli color grano e dalla pelle di una sfumatura verdognola, probabilmente dovuta alla luce che la circonda.
Gli occhi azzurri erano sicuri e arroganti.
-Siccome sei stata gentile e educata ti concederò due onori.- Pronunciò quelle parole con un sorriso gentile -Il primo è il mio nome, sono Lady Siofra signora dai Far Gorta.- Alla ragazza si illuminarono gli occhi dalla commozione, era a conoscenza dell’essere che aveva di fronte, era la protagonista delle storie che sua madre le raccontava.
-Il secondo è la possibilità di chiedermi qualsiasi cosa e io ti dirò il futuro, ma ricorda lo faccio solo perché non hai cercato di catturarmi come cerca di fare da secoli la tua razza e il rispetto che mi porti.-
-Qualsiasi cosa?- Chiese titubante.
-Qualsiasi cosa tu desideri veramente.-
Nami iniziò a pensare a ciò che desiderava, ricordò i sogni da bambina, ma sapeva che non era quello che voleva veramente, ripensò al matrimonio di sua sorella Nojiko, era felice per lei, l’aveva sempre vista come una guida, alla sua età si era sposata con Ace e lei desiderava lo stesso, ma non aveva mai trovato l’uomo adatto a lei a suo padre.
-Io desidero trovare un marito, un uomo che mi ami veramente e che mi sappia proteggere.-
-Così sarà.- Ammise Siofra –Esattamente fra due anni da questo giorno arriverà un uomo,un uomo che avrà una particolarità, il colore dei suoi capelli, questi saranno come il verde della mia entità e così sarà l’uomo della mia promessa, inoltre in questi due anni il dolore ti colpirà e tu non potrai evitarlo.-
Dopo quelle parole la signora dei folletti sparì lasciando la ragazza spiazzata e paralizzata dalla premonizione.

In due anni il mondo della ragazza cambiò, all’inizio pensò che quell’incontro fosse stato frutto della sua immaginazione, però in seguito capì che non era vero, la sorella abortì due volte lasciandola spenta agli eventi, una carestia fece morire entrambi gli animali della casa, causando la difficoltà a trovare sostentamento a la madre morì assassinata da un gruppo di briganti, perché si rifiutò di pagare le imposte a cui aveva assoggettato il villaggio.
Con il tempo era sempre andata più spesso a pregare la signora all’albero del loro incontro,  non aveva possibilità di ripensare o rinunciare al desiderio, la sua massima aspirazione era diventata una falce che disintegrava la famiglia e la lasciava nella sofferenza.
Nami capì di essere il problema che aveva scatenato il tutto, cercò di stare vicino alla sorella, facendole capire che aveva altre possibilità di poter diventare madre, aiutò il padre a vivere per portare avanti lo spirito della madre deceduta e lei si occupò dell’acquisto dei nuovi animali.
Con questi atti di carità, dove si era resa disponibile ad aiutare i compaesani, si attirò le attenzioni del capo dei briganti, inoltre la figura snella della giovane donna e il bell’aspetto non avevano tenuto più lontano le mire dell’uomo.
Una notte, l’uomo sotto gli effetti dell’alcool, aveva cercato di prenderla e portala via, tirandola per i capelli, picchiandolo davanti a tutto il villaggio, il padre e il cognato erano stati legati per impedire che intervenissero e la sorella si era chiusa nell’abitazione per non vedere la scena, ma quella notte erano passati due anni esatti dalla promessa.
Uno scalpitio di zoccoli provenienti dal bosco fermò i presenti, il nitrito dei cavalli e il clangore delle armature e delle armi, fecero sudare freddo tutti i presenti, ricordando a tutti il rumore del carro della morte, quando comparvero le figure di una decina di cavalieri, nella loro armature, che riflettevano la luce lunare e delle fiaccole.
Quando quegli uomini capirono la situazione, si lanciarono alla carica, anche se inferiori numericamente, l’abilità e la forza degli uomini travolse i briganti trucidandoli tutti.
Nami rimase in mezzo alla strada, dolorante per le botte subite, quello che doveva essere il capo dei loro salvatori scese da cavallo, si avvicinò alla ragazza distesa sul terreno, si tolse l’elmo a piastre mostrando un giovane un poco più vecchio della rossa, aveva la pelle bronzea, gli occhi profondi color ebano, di cui uno segnato da una cicatrice che lo attraversa in verticale e la strana cute verde muschio.
La  ragazza ebbe una scossa a quella vista, ricordò ogni parola “Esattamente fra due anni da questo giorno arriverà un uomo, un uomo che avrà una particolarità, il colore dei suoi capelli, questi saranno come il verde della mia entità e così sarà l’uomo della mia promessa…“, una calda lacrima scese dagli occhi della giovane mentre veniva sollevata a portata all’interno della propria casa, ricordò tutto, tutte le sofferenze solo per avere vicino un uomo che si occupava affettuosamente di lei come fosse veramente suo marito, un animo nobile e che l’aveva protetta come era stata la sua richiesta.
L’uomo era il Duca Roronoa Zoro, ambasciatore di un regno del continente, figlio del Governatore di Kuraigana Roronoa Drakul Mihawk e della Duchessa di Amazon Lily, Hancock Boa, nonché nipote del Generale Roronoa Ryuma, venuto a parlare con il re dell’isola per degli scambi commerciali.
La leggenda narra che il Duca stette con i propri uomini nel villaggio di Nami, per tre giorni, alla mattina del terzo giorno l’uomo e i suoi compagni partirono e che in sella col giovane ci fosse la ragazza dei capelli ramati.
Con il tempo la sorella riuscì ad avere la famiglia che tanto desiderava insieme ad Ace, il padre si ricreò una vita serena e tranquilla con una nuova donna al fianco.



SpitFireScar
Mi sono ispirato alle favole celtiche, spero che apprezziate!

  
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