Che cosa devo fare con
lei, Holmes?
Watson stava esaminando un
cadavere portato in casa niente poco di meno che da
Sherlock Holmes.
Morte lenta. Nessun segno presente
sul corpo. Bava alla bocca.
«Dev'essere morto per
avvelenamento, giusto questa mattina. E' stato legato a
lungo e deve aver patito la fame.»
Proclamò John Watson, aprendogli la
bocca e
tastandogli le gengive con le dita, occasionalmente protette da guanti
di
gomma.
«Osservazione giusta, mio buon
amico.» Holmes stava fumando tranquillamente la
sua pipa.
Le braccia dietro la schiena, una
mano nell'altra, guardando la
finestra.
«Tuttavia, questo veleno ha
qualcosa di insolito...» Affermò, osservando il
petto contratto
«Ha tutti i muscoli completamente
tesi, e non ho mai visto un
veleno che lasciasse le ghiandole salivarie produrre, per l'appunto, saliva.»
Watson,
alzò lo sguardo, guardandolo torvo. «Holmes.»
Lo chiamò, usando un tono che era
un mix tra avvilimento e rassegnazione.
L'uomo era già di fronte a lui, che
lo guardava con un sorriso/smorfia in volto.
Watson scosse la testa, levandosi i
guanti e buttandoli sul
"cadavere", per poi andare a poggiarsi sul mobile di fronte a lui.
«Che cosa devo fare con lei?»
«Semplicemente? Amarmi come sempre,
Watson!» Entusiasta del suo esperimento
riuscito, bevve un bicchiere di gin e si accese un'altra pipa.
Note dell'autrice.
Piccola e semplice drabble scritta
prima di coricarmi.
E' stato il primo giorno di scuola e
già sono stanca e demoralizzata, dannazione.
Il problema è che questa porta con
sé non solo studio e stress, ma anche monotonia!
E io ODIO la monotonia.
Sapete, forse scriverò qualcosa di
alquanto yaoi tra Holmes e Watson.
Robert e Jude...diavolo, mi hanno
conquistato con le loro interviste.
Non perché fanno di tutto pur di
sembrare una "coppia", ma perché hanno un carattere perfetto l'uno per
l'altro!
Li amo, punto.
Pensare che alla Fnac mi conoscono
come quella che ama Jude Law.
E' imbarazzante!