E siccome voglio
giocarmi tutte le carte con i Finley, questa loro canzone si chiama
‘Per Sempre (Nei Sogni Miei), e casca proprio a fagiolo!
^^.
Divertitevi!
Pinkstone
Non ti scorderò mai
[Mai mi scorderò di
te
Per sempre tu
sarai
Dentro ai pensieri
miei
Apro un album di
foto
E vedo te
ridere
Ora sei nel tuo
letto
Ed io non so come
fai
A sopportare questo
male
Io non resisto
più
Mai mi scorderò di
te
Per sempre tu
sarai
La stella che
lassù
Da guida mi
farà]
Ginny Weasley era seduta sugli spalti del Quidditch, quel pomeriggio d’estate. Era l’ultimo giorno a Hogwarts, e invece di essere – come tutti – a preparare la valigia, stava lì a pensare.
Il sole stava
cominciando la sua parabola discendente, e si rifletteva fiocamente sulle
lacrime della giovane.
« Come mai qui?
»
« Nostalgia.
Quest’anno è stata una buona squadra, no? »
« Già. Peccato che
io abbia avuto la malaugurata idea di farmi mettere in punizione.
»
« Solo per una
partita. »
« Ma era l’ultima!
»
Ginny si strinse
nelle spalle « Abbiamo vinto lo stesso, alla fine.
»
Harry rimase in
silenzio. Forse stava pensando al dopo
partita…
« Dove andrai dopo
il matrimonio? » gli domandò, per rompere il
silenzio.
Harry però non
rispose. Si limitò a guardare il sole
tramontare.
Questo suo modo di
fare irritò Ginny. Si alzò e lo fronteggiò mani sui
fianchi.
« Piantala Harry!
Questa tua idea di proteggermi è senza senso! Te l’ha detto anche Hermione una
volta, non ti ricordi? L’ha definita “mania di salvare la gente”. E aveva
ragione! Cosa credi, che non dicendomi dove andrai, o lasciandomi… » Ginny
piangeva come poco prima. Calde lacrime rigavano le sue guance, mentre parlava
ad un – all’apparenza – imperturbabile Harry. « … io sarò sempre in
pericolo, come qualunque dei miei fratelli o dei membri dell’Ordine. Io ti amo,
Harry, e voglio sapere che quando tutto questo finirà tu tornerai da me. Dimmelo
dannazione! » cominciò a tempestare di pugni il petto il petto del ragazzo, che
si era alzato, e ora la circondava con le
braccia.
« Non lo so, Ginny.
Non sono sicuro di niente. » rispose stringendola più
forte.
Ginny, sempre
singhiozzando, nascose il viso nel suo
petto.
Gli ultimi raggi
del sole morente illuminarono quelle due figure abbracciate sugli spalti, poi
calò la notte, e la conclusione di un altro – e forse ultimo – anno ad
Hogwarts.
[Senti gli occhi pian
piano
Chiudersi come
se
Fosse il
sonno
Ma è un dolore che
rimarrà
Legato sempre al mio
domani
Io spero solo
che
Nel continuare questo lungo
viaggio
Non ti
deluderò
Mai mi scorderò di
te
Per sempre tu
sarai
La stella che
lassù
Da guida mi
farà]
Il controllore fece
loro segno di procedere.
Si diressero verso
la colonna ed entrarono nella stazione babbana.
«
Ron! Hermione! Harry! » Molly
Weasley corse verso di loro e li strinse uno ad uno in un abbraccio stritola costole.
« Come state cari? Che esperienza… il funerale e tutto… ma voi state bene,
si? » li guardò e poi sorrise « Ron, dobbiamo discutere sul tuo abito per
le nozze… » prese il figlio per il gomito e cominciò a tempestarlo di domande e
proposte.
Hermione si diresse
verso i suoi genitori per spiegar loro la situazione, e Harry, guardandola
andarsene, incrociò nel suo campo visivo i
Dursley.
Ginny era ancora al
suo fianco, così la prese per un braccio e la portò in un
angolo.
« Io torno dai
Dursley. E dopo il matrimonio andrò via. Con Ron e
Hermione.
« Io sono sempre
convinto che tu non devi sapere niente. » le accarezzò una guancia, guardandola
negli occhi « Ma c’è una cosa che devi sapere. Io tornerò da te, perché ti amo,
e cercherò con tutto me stesso di vederti un’ultima volta.
»
La baciò a lungo,
dolcemente, e Ginny gli strinse forte la mano. Poi prese il carrello e si avviò
verso i suoi zii.
Ginny lo guardò andare
via, e una parte del suo cuore andò con lui, con quel ragazzo che era riuscito a incantarla dal loro
primo incontro.
[Mai mi scorderò di
te
Per sempre tu
sarai
Dentro ai pensieri
miei
Mai mi scorderò di
te
Per sempre tu
sarai
La stella che
lassù
Da guida mi
farà]
The End!