Libri > Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volar
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Autore: Kooskia    10/01/2012    1 recensioni
Fanfiction-crossover dedicata alla saga di Felidae, dell'autore Akif Pirincci, scarsamente nota in Italia. Ho scritto questa storia cercando di mantenere il più possibile lo stile di scrittura e i temi dell'autore, che sono caratterizzati da un uso della prima persona insieme a toni e tematiche complesse ed oscure in quella che è uno dei pochi libri con animali protagonisti al mondo a dare mostra di un thriller con dosi di horror ed eros. In questa storia ho realizzato una crossover con la ben più famosa Storia di una Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare di Luis Sepulveda. La trama si sviluppa in un periodo successivo a quello del libro di Sepulveda e la scena e le tematiche sono comunque incentrate su Francis, protagonista felino della saga di Felidae, che si ritrova costretto ad aiutare i gatti di Amburgo alle prese con una serie di misteriosi omicidi tra gatti.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12 - Passione nera

Le due ore successive furono a dir poco frenetiche.
Trasportammo il corpo di Kronos all'interno del magazzino, dove si era riunita metà della popolazione felina della città.
Miagolii di cordoglio e disperazione si mischiarono per la prima volta con grida di rabbia e desiderio di vendetta.
- Silenzio!! Silenzio!! Cerchiamo di restare calmi un minuto, Compagni.. -
Il caos rimase inenarrabile per diversi minuti..
Mi accostai a Niya, sempre attenta e silenziosa quando parlavano gli altri.. decisamente un'acuta osservatrice, stava parlando con un altro gatto di Amburgo, un certo Diderot.
Costui mi era sembrato un tipo sveglio, scorgevo in lui un qualcosa di accademico.
- Qui ad Amburgo c'è una grossa comunità di ratti nelle fogne. Ma sono più pericolosi dei ratti normali, hanno una stazza maggiore, sono numerosi e organizzati .. tempo fa tentarono di organizzarsi per invadere la superficie, noi li sconfiggemmo e da allora permane una sorta di Guerra Fredda. A volte permettiamo loro di uscire in superficie e recuperare del cibo in cambio di questa tregua .. -
La cosa però non mi tornava.
Non mi tornava affatto.
Soltanto Niya sapeva del curioso particolare riguardante l'estrazione del cuore delle vittime.
I ratti non avrebbero avuto né il motivo né l'interesse di fare una cosa del genere.
Era pur vero che io stesso aveva sentito quella che sembrava essere una confessione per la morte di Kronos..  del resto le fogne erano territorio dei ratti, essi erano lì quando trovammo il corpo della vittima.
Non si spiegava però il lasso di tempo intercorso tra la morte di Kronos e la precedente vittima.
Certo, era vero che la nostra tattica di aver impedito i movimenti solitari potrebbe averli presi in fallo, ma essi avrebbero potuto attaccare i gatti rimasti in casa passando da cantine o tubature. Vittime facili, pur non trattandosi di membri del Concilio che avevano già subito pesanti perdite.
Ad essere sinceri non avevo prove per negare le tesi degli altri gatti, e non ebbi nemmeno il coraggio di farlo.
La platea era furibonda e tutti i gatti lì presenti gridavano vendetta.
Me ne uscii rapidamente senza farmi notare.
Chiusi gli occhi e cominciai a vagare nella neve, decisi che avrei raggiunto il posto di guardia più vicino per stare un po' al caldo.
Tutto pur di allontanarmi da quella folla inferocita e cercare di riordinare un po' le idee.
Quando qualcosa mi fermò..
Un odore inebriante, estasiante.
Lo seguii, fino a trovarmi all'interno di una piccola via laterale. Il manto di neve si era leggermente ispessito ma per fortuna essa aveva smesso di cadere.
E ciò mi permise di osservare con chiarezza quella visione affascinante.
Una gatta nera come la pece, dall'aspetto elegante e affilato, si dimenava e si rotolava nella neve in preda alle pulsioni di un calore avanzato.
Mossi verso di lei, lentamente e con noncuranza, attardandomi giusto un attimo per lasciare il mio odore contro un sacchetto della spazzatura parzialmente imbiancato dalla neve.
Posai di nuovo il mio sguardo su di lei e osservai i suoi splendidi occhi azzurri.
Avevano l'intensità del cielo più puro, ma li trovai in qualche modo glaciali.
Mossi alcuni passi verso di lei, era di una stazza leggermente inferiore alla mia, probabilmente non per costituzione ma per la sua età.
Mi resi conto che doveva trattarsi di una gatta estremamente giovane, probabilmente alle prese con il primo o uno dei suoi primi calori.
A questo punto credo di dovere delle spiegazioni a i miei lettori umani.
Sì, è vero.. appena qualche giorno prima mi ero accoppiato con Niya e adesso flirtavo con una ragazzina pubescente mai vista prima.
Ma eventuali freni sessuali a tal proposito hanno a che fare con la razza umana, la cui sessualità, permettetemi di dirlo, è soddisfacente, appagante e naturale meno di un centesimo della nostra.
La natura spinse me e lei ad unirci in quella viuzza poco trafficata, tra cassonetti della spazzatura coperti di neve e terrazzini con piante congelate dal freddo.
La presi con forza, senza riguardo per i suoi deboli miagolii di protesta che presto si mischiarono con acuti suoni di piacere.
Afferrai saldamente la sua collottola con le mie zanne, senza affondarle nella carne grazie ad un efficiente ed istintivo meccanismo di parziale paralisi muscolare tipico di noi gatti maschi in amore.
Quando rilasciai il mio seme dentro di lei mi ritrassi rapidamente, in attesa della tipica reazione violenta ma.. sorprendentemente, questo non accadde.
Anzi, la ragazzina rotolò sulla sua schiena, mostrandomi soddisfazione e incredibile a dirsi una sorta di sollievo..
-Fi.. finalmente.. dopo tutto questo tempo.. finalmente.. ti prego, torna da me-
L'istinto non mi concesse di indagare oltre e mi unii a lei diverse volte nell'arco di un paio d'ore.
Quando finalmente (stanco ma soddisfatto) distolsi lo sguardo da lei e mi guardai intorno,  notai l'immobile presenza di Niya su di un terrazzino.
- Ti stai divertendo Francis?-
La magnifica femmina dorata aveva assistito tutto il tempo, probabilmente mi aveva seguito fin da quando ero uscito dal capanno.
La sua voce era incredibilmente dura e tagliente nei miei confronti..
-Beh… ammetto che la nostra giovane amica qui non abbia l'esperienza di altre gatte che ho conosciuto ma..-
Lo sguardo magnetico di Niya sembrò trapassare da parte a parte il cranio della giovane gatta nera, che si accucciò con un'espressione intimidita.
-Questo è poco ma sicuro.. un po' giovane la tua nuova amica Francis..-
Dude apparve da dietro le spalle di Niya, la sua espressione era indecifrabile.
Non aggressiva, non nei miei confronti almeno.. i suoi occhi incrociarono quelli della giovane femmina, che sembrò essere ancora più intimidita di prima.
Forse addirittura spaventata.
Dude fece spallucce e il suo tono di voce divenne più amichevole
- Non è l'ideale farsi trascinare dalla passione e rischiare di diventare bersagli facili Francis, anche questo zuccherino nero avrebbe dovuto starsene rinchiusa a casa sua dai suoi padroni come le era stato chiesto di fare. Comunque io me ne tiro fuori e me ne torno a casa, per la cronaca Francis se  ti andasse di passare a casa mia sarei più che lieto di ospitarti, abito in quella vecchia casa abbandonata di fronte al magazzino di vernici in fondo alla parallela a questo viottolo.-
Trovai le parole di Dude encomiabili, mi offriva una scappatoia per evitare di passare una nottata sotto lo stesso tetto di Niya.. gentile da parte di Dude ma non avevo intenzione di mollare su questo punto.
Quando Dude se ne era andato cercai di parlare con Niya..
-Sai.. non per essere troppo diretto Niya, ma credo che tu debba scusarti almeno con la ragazza qui.. mi sa tanto che era al suo primo calore e non si rendeva evidentemente conto di correre dei rischi.-
Gli occhi di Niya trapassarono i miei questa volta
E vi confesso che ebbi paura
-Francis.. vattene.-
Non alzò il pelo, non snudò gli artigli, ma il suo tono di voce mi gelò il sangue nelle vene.
Chiamatemi pure codardo se volete.
Ma me ne andai.
Lasciai sole le due gatte dentro le quali risiedeva il mio seme, e dal quale sarebbero nate delle nuove vite.
Non avevo nessun altro legame con entrambe.
Non conosceva quella piccola lolita dal pelo nero, e Niya beh.. non sapevo che pensare di lei.
Tornai al capanno. Mi sorbii il caos dei gatti inferociti per alcuni minuti, fino ad addormentarmi.
Non sognai nulla.
Strano.

Note
Ci risiamo... direte voi XD
No.. state tranquilli, la realizzazione di un secondo capitolo-scena erotica è stata solo parzialmente frutto della mia mente perversa XD
Ad esser sinceri il personaggio di questa gatta di mia invenzione e l'incontro con Francis e le sue conseguenze sono assolutamente vitali per lo sviluppo e la risoluzione del caso. Inizialmente non ci sarebbe dovuta essere la scena di sex nel loro incontro, ma nella prima bozza poi non tornavano dei moventi, e allora è stato abbastanza inevitabile inserire nuovamente una scena VM.
  
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