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Autore: Arya__    10/01/2012    4 recensioni
Matilde è una studentessa liceale che viene considerata la secchiona e la sfigata di turno e, nonostante non sia vero, non ritiene importante smentire quelle voci. I suoi veri amici sono quelli del mare, quelli che la conoscono sotto tutti i punti di visti e che lei ogni anno incontra in vacanza. Loro sanno quanto lei ami studiare, ma sanno anche del suo amore per il ballo e per le scarpe alte. Loro la conoscono per davvero ma non riescono a capire perchè lei mantenga la maschera della secchiona sfigata a scuola. E se intervenisse qualcun altro? Se qualcuno riunisse le due Matilde e riuscisse a mostrare la bellezza della ragazza anche a scuola? Come la prenderebbero i suoi compagni di classe? E lei?
Dal Capitolo 3: Brutta. Con gli occhiali. Non ride mai. Sempre vestita informe e non so nemmeno se le abbia le forme a dire il vero. Non vuole mai fare sport con la classe. Non credo abbia amici, è così asociale. Mostro.
Questa non sei tu Matty. Non sei così. Come sei veramente? Cosa nascondi ancora?

Dal capitolo 6: Piacevo a Cristian. Lo avevo baciato. Mi aveva baciata. Quindi gli piacevo ancora
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Fortuite coincidenze

“Nooooo Ila dove vai?? Vieni qui scema! Non ci puoi lasciare così! E il mega torneo in acqua? Siamo dispari e voi perderete! … cioè perderete lo stesso, ma almeno saremo in numero pari!” urlai alla mia amica che intanto si stava dirigendo verso l’ombrellone del bagnino.

“Figurati Matty! Preferisco andare a conoscere quel tizio tutto muscoli lo sai! Su, ti invidierà tutta la spiaggia! Sei circondata da ragazzoni che fanno saltare gli ormoni alle stelle” rispose lei sghignazzando.

“Quanto sei scema quando fai così” risi scuotendo la testa “Spero che ti dia un due di picche enorme!” le urlai allargando le braccia e mostrandole quando doveva essere grande quel due.

E lei, ghignando questa volta, e completamente priva di pudore mi rispose “Oh no spero che mi dia qualcos’altro di enorme..”e si mise a ridere.

“Sei sempre la solita ninfomane, va va..” Che coraggio che ha. Non potrei mai fare come fa lei. Lei è così Libera.

Mentre pensavo tra me e me decisi di ritornare dai boyz che avevano assistito alla scena da lontano.

“Allora l’hai convinta?” mi chiese Cri sorridendo.

“Macché! Quella scema pensa sempre e solo a una cosa!” e mi girai verso Luca che guardava la mia amica abbattuto e gli feci un sorriso di incoraggiamento. Devi trovare il modo per farti notare, mio caro.

“Ragazzi e ora come facciamo? Siamo tre contro due! Vi stracciamo di sicuro!”

“Ehi c’è quel tizio laggiù lo vedi? Quello che ha il costume nero che arriva fin sotto il ginocchio! Potremo chiedere a lui!” propose Ale soddisfatto. Ma quale? Ce ne sono tre col costume nero!

“Si può andare, uno vale l’altro, basta giocare!” Rispose Davi alzando le spalle.

“Certo sarebbe meglio che ci andasse una ragazza a chiederglielo! Magari verrebbe più volentieri” ammiccò sempre Ale verso di me. “Vero Matty?”

“Eh? Cosa? Io? Ma non puoi chiedere a Ila? Io non ci vado da quello li. E poi cosa dovrei dirgli: “Ciao scusa, ci manca un sesto giocatore di pallavolo, ti va di venire?” tu sei scemo non lo farò mai!”

Maledetta me, maledetta me, maledetta me che mi lascio convincere! E per cosa poi? Per una stramaledettissima partitella in acqua! Potevo starmene zitta? NO! Perché sono idiota e devo sempre parlare. Stupida Matilde! Stupida! Stupida! Vabbè è inutile stare qui a maledirsi. Forza e coraggio Matty. E mi stampai in faccia il sorriso più convincente del mio repertorio.

Maledicendomi, mi avvicinai al ragazzo in questione, dopo che ovviamente Ale mi aveva mostrato quale dei tre intendesse. Era un ragazzo normale, niente di esaltante: costume nero fin sotto il ginocchio, ascoltava della musica, capelli neri, aveva un paio di occhialoni da sole che non mi attiravano nemmeno un po’, ma d’altronde dovevo solo invitarlo per fare il sesto in campo, no?

“Ehi ciao! Scusa se ti disturbo. Io e i miei amici laggiù” e mi girai a indicarli mentre Ale e Davi facevano ciao con la manina come due idioti “si sembrano scemi, ma comunque, ci chiedevamo se ti andasse di giocare a pallavolo in acqua! Di solito siamo tre contro tre ma la sesta è andata via e in dispari non vogliono giocare..” dissi mentre cominciavo a sudare freddo per l’imbarazzo.

Lui mi guardò, si levo gli occhiali e si presentò “Ciao, piacere sono Simone! Vengo volentieri, ti avviso però che non so assolutamente giocare! Cioè sì so giocare ma non a livelli agonistici! Ok non è che adesso pensi che faccio schifo a giocare, so muovermi ma non è il mio sport..” lo guardai che arrossiva imbarazzato. Cavolo è tipo il secondo ragazzo che si imbarazza! E ridacchiai.

“Non c’è problema! Vieni che ti presento agli altri! Io mi chiamo Matilde, piacere!”

“Piacere mio, Matty!” mi girai a guardarlo shockata.

“Co-come mi hai chiamata, scusa?” Oddio.

“Matty! Non ti piace? Scusa! È che una volta ho sentito dire questo soprannome da un tizio e mi è piaciuto subito! Però lo cambio eh!” mi disse sorridendo mentre abbassava lo sguardo e un po’ in imbarazzo.

“N-no figurati, Matty va benissimo!” e mi avvicinai a passo svelto dai boyz. Ma non poteva sceglierne un altro Ale? No! Questo qui! E cosa fa la prima volta che mi vede? Mi chiama Matty! Assurdo! Ma chi lo conosce!

“Ah finalmente ce l’ha fatta la piccola gnoma a trascinarti qui eh! Piacere, io sono Ale!” e gli tese la mano.

“Piacere, Simone! Si prima ci siamo presentati e abbiamo fatto conoscenza e poi ho deciso di riportarvela!” rispose facendomi l’occhiolino. No ma che diavolo fa? E questa confidenza da dove sa l’è presa? E lo guardai assolutamente male.

“Occhio a ciò che fai o dici Simo! Quella è una strega! Io sono Davide” Io non sono una strega! E gli feci la linguaccia.

“Piacere, Cristian” lo salutò, freddo come un ghiacciolo che ti scende lungo la schiena mentre ci sono 0°C. Lo guardai storto e Cri mi sorrise. Bah.

“E io sono Luca” mentre guardava Ila ridere insieme a quel bagnino muscoloso.

“Bene direi che possiamo giocare, no?” proseguì Ale “Tu Simo sei in squadra con me e Luca! Speriamo tu sia più bravo di Ila! Ah si poi dopo te la presentiamo” rise guardando di sottecchi Luca che sospirava. Quello nuovo non è proprio il suo tipo, non ti preoccupare. Ila ha gusti ben differenti.

Iniziammo a giocare e Simone si dimostrò più bravo del previsto, ma non avevano speranze contro il Trio dei Miracoli: io Cri e Davi ci eravamo soprannominati così, dopo che l’anno precedente avevo parlato tutta l’estate di quanti adorassi Harry Potter e loro, per farmi stare zitta, avevano accettato questo soprannome senza troppi problemi. Vincemmo, anche se con poco distacco, e quando Cri fece l’ultimo punto, cantammo il nostro inno:

“Qui nell’acqua noi giochiamo,

a pallavolo ci divertiamo;

Alza, schiaccia e un punto fai!

Contro di noi avrai solo guai!

Pensa a noi come a degli ostacoli,

perché noi siamo il Trio dei Miracoli”

e scoppiamo tutti a ridere come matti.

“Siamo davvero scemi! Quasi maggiorenni e facciamo questi balletti” commentai ridendo.

“Ehi strega, la filastrocca l’hai inventata te eh!” mi urlò Davi.

“Infatti è magnifica!” risposi fiera di me.

“Sì magnifica! Peccato che se ci aggiungi anche il balletto che - NO! Non mi abbasserò mai a fare - sembriamo davvero scemi” disse sospirando Cri.

“Tutta invidia la tua! Solo perché quando balli sembri un panda sui trampoli ah ah ah”

“Come osi strega! Adesso te la faccio pagare io! Vieni qui nana!” e cominciammo a schizzarci.

Simone ci guardava stranito mentre io Davi e Cri ci annegavamo a vicenda e lo sentii dire ad Ale:”Ma fanno sempre così?”

“Oh no anche peggio” rise lui “Una volta l’anno scorso Ila e Matty stavano prendendo il sole e ascoltavano musica a palla. Cri ebbe l’idea geniale - eh si era davvero geniale - di versare loro addosso l’olio, quello per abbronzarsi, hai presente no? Bene, loro si sono alzate sbraitando e noi le abbiamo fatte rotolare nella sabbia finissima - Matty detesta la sabbia - e sono diventate due cotolette! Dovevi vedere che spettacolo! Le foto le abbiamo messe su Facebook! Non so quanti mi piace hanno ricevuto! C’era da schiantare!”

“Ehi hai finito di raccontargli i fatti nostri?” chiesi ad Ale “Magari non gliene fregava niente!”

“No no mi interessa ogni cosa che ti riguarda, splendore!” ammiccò Simone.

Lo guardai shockata e poi gli scoppiai a ridere in faccia “Splendore?? Oddio ahahahahahahahaha ma se venuto fuori da l’epoca di Edward Cullen?? Ahahahaha è fantastico splendore! Potrei usarlo - Ehi splendore, mi passi il sale? -“ mimai soddisfatta “Anzi no magari così - Ehi splendore, esci con me? - oddio è magnifico ahahahah”

Gli altri ridevano con me, certo non era molto educato come comportamento, ma lui mi aveva chiamata splendore! Ma nemmeno nelle peggiori telenovela brasiliane usavano questo soprannome!

Intervenne Luca “Scusa Simo ma di dove sei?”

“Genova” rispose lui. Oddio no. Gli altri si girarono a guardarmi quando io smisi improvvisamente di ridere.

“E che scuola fai?” continuò Luca curioso.

“Lo Scientifico. Devo fare l’ultimo anno”. Occcavolo no. E sbiancai ancora. Ok calma. Ci sono tre Licei Scientifici a Genova. Non deve per forza andare nel mio, no? Non l’ho nemmeno mai visto!

“Ah bene! E come si chiama?” continuò deciso Luca. Ora lo ammazzo. E lo fulminai.

“Vado al Pascoli, perché?” chiese Simone non capendo. Sono finita. Dite addio a Matty, la vostra ex-amica.

“Che coincidenza” rispose Davi “Anche la nostra Matty va a scuola lì! Ma non vi siete mai incontrati?”

Simone mi guardò per circa dieci secondi con gli occhi sbarrati. Poi si ricompose “No non l’ho mai vista! Eppure l’avrei sicuramente notata! Vabbè ma la scuola è grande e le sedi in realtà sono due! Magari lei è nell’altra!”

Ale continuò “Ma in che sezione sei?”

Simone si girò verso di me “In A! La classe migliore del mondo ovviamente. Te Matty?” mi chiese sorridendo.

“I-in H” riuscii a rispondere. Se ci ho parlato qui non è detto che io ci debba parlare anche a scuola, no? E poi la A è nella sede centrale! Io sono nella palazzina affianco, non dobbiamo per forza incontrarci, no?

“Fammi pensare.. in H c’è Carlo se non sbaglio, gioca a basket con me, lo conosci?” mi chiese. Certo che lo conosco demente! È in classe con me!

“Si, è Pasquali” Sono F-I-N-I-T-A. Spero si conoscano poco e male se no mi prenderà in giro a vita.

“Uh magnifico allora!” disse sorridendo. Ma chi sei, Aro dei Volturi? - Magnifico –

“Dopo lo chiamo e gli chiedo qualche losca informazione su di te!”

“NO” urlai “Cioè.. voglio dire.. non mi sembra il caso, no? Disturbarlo per chiedergli di me non mi sembra un’idea geniale su!” tentai di salvarmi e cambiai discorso “Ragazzi vi va un gelato? Sto morendo di fame!”

“Si dai facciamo merenda! Potrei mangiare polenta e cinghiale!” disse Davi con occhi sognanti.

“Tu stai davvero male! Male, malissimo, malerrimo, male! Polenta ora??? Ma ci sono 40°C! Non ho parole, sei una fogna!”

“Grazie Matty! Anche io tvb!”

E ci avviammo al bar ridendo. Era iniziata una nuova estate. Diversa, originale, brillante. Era pur sempre estate, no? Bisognava divertirsi! Non sapevo quanto  ci sarebbe stato da divertirsi.

 

 

Eccomi qui!! Vi ringrazio tantissimo per le recensioni al capitolo precedente!

Per ora l’ispirazione non mi manca! Devo ancora definire bene i personaggi, ma almeno un’idea ve la siete fatta, no?

Avete pensato a qualche possibile sviluppo? Cosa vi siete immaginati? La trama esiste già vi avviso, però sono curiosa!

Se avete voglia una recensione fa sempre piacere (anche se scommetto che ebeffy avrà qualcosa da ridire su qualche accento mancato xD  )

Alla prossima!

Dafne

  
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