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Autore: Hanatamago    10/01/2012    2 recensioni
E se Chris McLean permettesse al Giappone di realizzare una sua versione di “A tutto reality” con i personaggi di Inuyasha?
20 concorrenti.
3 cinici presentatori.
1 lauto premio in palio: la Sfera dei 4 spiriti!
1 unico obiettivo: vincere!
1 unico vincitore: chi sarà?
Scopritelo su … A tutto … Reality … Inuyasha!
***
Tratto dal capitolo 11:
Un acuto urlo di dolore scosse le assi di legno della casetta delle ragazze.
Kagura – armata di servizio da ceretta – guardò Kikyo con aria risentita.
La sacerdotessa era sdraiata per terra, con addosso solo una canottiera e le mutande. Non sembrava affatto felice del servizio che l’altra le stava facendo.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Cut 2# - Il tempo di Naraku! La lettera!

 
Decisi i vari progetti, i gruppetti si sparpagliarono sull’isola.
 
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Bankotsu era nervoso.
- Okaaaay. Quello che stiamo facendo è stupido! Devo trovare Jakotsu e chiarire che quello che volevo dirgli sull’aereo non riguardava nessun fottutissimo panino!
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
Avendo perso le sue tracce dopo la riunione con la squadra (sembrava che si fosse volatilizzato nel nulla), Bankotsu si affacciò timidamente sulla soglia del alloggiamento delle ragazze, sperando di non essere colpito da misteriosi oggetti volenti.
Invece nada. Non c’era nessuno. Stava per andarsene scocciato quando qualcosa di vistoso appoggiato un letto catturò la sua attenzione.
Una busta rosa. Bah una stupida lettera d’amore… “Per Jakotsu”.
Strabuzzò gli occhi: qualcuno aveva mandato una lettera a Jakotsu?
Si guardò intorno per vedere se stava arrivando qualcuno e aprì la busta: sapeva che in teoria era sbagliato, ma era convinto che fosse un suo diritto sapere se Jakotsu aveva un altro ammiratore!
 
Jakotsu, smettila di mostrarti forte quando in realtà stai soffrendo!
Non ero con voi quando sono iniziate le vostre divergenze, però ho capito il problema, sai? Tu lo ami e lui no. So cosa provi. Bankotsu ti sta facendo male, non pensare a lui. Lui non ti vuole. È un ragazzino a cui sei stato simpatico fino a quando ti ha visto come gli piaceva vederti, come un cagnolino fedele.
Se vuoi parlarne incontriamoci questa sera dopo la sfida. Io sarò sempre pronto ad accoglierti a braccia aperte, ricordalo.
Suikotsu
 
In tutta sincerità, dovette rileggere la lettera più volte perché gli sembrava troppo strano. Oltre al mittente, era stupito che Suikotsu potesse conoscere i loro sentimenti… E con quale diritto poi? Che ne sapeva lui se il suo capo ricambiava o meno l’amore di Jakotsu? E questo aveva portato un'altra domanda: Jakotsu allora lo ricambiava? Accidenti! Lui non era un pensatore! L’unica cosa che si sentiva di dover compiere in quel momento era trovare Suikotsu. E forse spaccargli la faccia.
 
- Ho trovato la sala comandi! Sono, tipo, un mito!
Veramente era stato un caso: aveva inseguito un gattino che si aggirava per il castello.
Per quanto Mukotsu si fosse trasformato in un ospite delizioso non avrebbe mai permesso ai due spiriti di interferire con il programma e su questo punto Kiku Honda non poteva intervenire!
Ogni volta che il polacco aveva cercato di persuadere il conduttore, lui l’aveva distratto mostrandogli ora le bellezze dell’isola ora quelle del castello, cambiando sempre discorso.
La sala controllo era scura e spaziosa. Un’intera parete era tappezzata di piccoli schermi, ognuno mostrava un area di isola.
- Sì, certo, Feliks… Ora, per favore, vedi dov’è il tuo amico e torniamo a casa. Abbiamo un mare di lavoro da fare…
Toris era preoccupatissimo per tutto ciò che li attendeva al ritorno e non la finiva più di tenersi lo stomaco.
- Lo so, lo so. Però è stata totalmente una vacanza perfetta!
- Ti sei dimenticato del tuo amico e ti sei divertito, quindi sì, penso di sì – gli ricordò polemico.
- OMG! Tipo totalmente una tragedia!
L’altro aveva urlato all’improvviso, facendo sobbalzare l’amico.
- COSA?
- Naraku è passato all’azione! – sibilò indicando uno schermo.
 
Renkotsu e Suikotsu sedevano all’ombra di un grande albero.
Il primo a volte si lamentava dell’idea di Rin, giudicandola folle quanto l’autrice, il secondo lo ammoniva scherzando, dicendo che in realtà era un piano così semplice che poteva conquistare i giudici. Inoltre era divertente!
A parte questo, entrambi erano rilassati e di buon umore.
Fino a quando non videro Bankotsu dirigersi a passo svelto e sicuro verso di loro, con aria tanto truce e severa che i due si alzarono in piedi.
- Cosa è successo? – chiese allarmato Renkotsu.
Bankostu lo ignarò e fissò Suikotsu.
- I miei complimenti, Suikotsu! Sei sempre rimasto in disparte nel gruppo, in realtà curavi il tuo bel piano, ne?
Il ragazzo chiamato in causa sgranò gli occhi, senza capire. Ovviamente non poteva capire.
- Non capisco di cosa stai parlando.
- Di questa – gli sventolò la lettera sotto il naso – Non ti dice niente?
Suikotsu gliela strappò di mano e iniziò a leggere, diventando man mano sempre più pallido. Renkotsu, curioso, si sporse da dietro la spalla del compagno. Quando incrociò lo sguardo con quello furente di Bankotsu, il moro acquistò un po’ di colore.
- Ma non l’ho scritta io! – sibilò.
Renkotsu annuì: - Ha ragione. Per di più è tutto il giorno che stiamo insieme. Questa è una trappola, Bankotsu.
- Oh bravo, difendilo! Siete una bella coppia!
- Inoltre – continuò imperterrito il secondo in comando – non abbiamo la più pallida idea di cosa sia successo fra voi due. Perché non ce la spieghi, di grazia? Si tratta sul serio di … divergenze sul vostro rapporto?
- Questa lettera è sbagliata! – esclamò paonazzo il giovane.
- Allora dicci come stanno davvero le cose! Perché io non ho scritto nessuna lettera!
Suikotsu stava liberando parte del suo lato rude, notò Renkotsu.
Medicine o no, l’ultima cosa che andava fatta a quell’uomo era aggredirlo ingiustamente.
Si fissarono per qualche secondo in silenzio, confusi e arrabbiati.
- Ehilà!
Jakotsu li aveva salutati da lontano, stringendo una caraffa fra le braccia.
L’unico che lo accolse con un’espressione sollevata quando li raggiunse era Renkotsu. Sperava che potesse chiarire quel gran casino, mentre gli altri due temevano che al contrario lo peggiorasse.
- Biscotti – spiegò Jakotsu con un sorriso, senza notare minimamente l’atmosfera astiosa – Gli ho fregati dalla cucina, qualcosa di commestibile c’è! Volete?
Guardava solo Renkotsu e Suikotsu, ma Bankotsu lo trovava così sorridente e allegro che pensò di provare a chiedergli scusa. La busta era sigillata, quindi Jakotsu non aveva letto il messaggio di Suikotsu! Poteva ancora fare finta di niente!
Si maledì mentalmente: non poteva farsi gli affari suoi?
Ma Suikotsu era bello fresco di arrabbiatura, quindi poco incline a far pace con biscottini e sorrisini.
Piazzò la lettera davanti a Jakotsu e poco ci mancò che non gliela sbattesse in faccia.
- Spiega al tuo amico che io non ti scriverei mai una lettera del genere! – tuonò, tremante  e livido per colpa dell’ira.
- Fermo!
Bankotsu gliela strappò di mano e la stracciò.
- Ma cosa fai?! – esclamò Jakotsu sorpreso.
- Nulla – borbottò Bankotsu – Visto che sei una povera vittima fatti consolare dal tuo Suikotsu! – e si allontanò sotto gli sguardi sbalorditi degli altri.
Renkotsu sospirò e si massaggiò le tempie. Di quel passo ci sarebbe voluta la mano di Dio per convincerli a far pace.
 
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Naraku sogghignava.
- Tutto procede secondo i piani…
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
 

  
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