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Autore: Gaea    10/01/2012    1 recensioni
Una punizione, una scelta incauta, qualche incidente, ormoni da adolescenti e troppa magia possono creare mix esplosivi. Tutti sanno della passione che James Potter nutre, sebbene non corrisposta, per Lily Evans. Ma quanti sanno fino a dove si spingerebbe, per uscire con lei?
Classificatasi terza al contest "Le tragedie greche" di Ray08
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nick autore: Gaea – (Gaea) sul forum
Titolo storia: Scambio di persona
Avvertimenti : potrebbe esserci un leggero OOC: se c’è, vi chiedo scusa, ma sono talmente assuefatta ai Malandrini di eleanor89 che mi è difficile distinguere.
Genere: Slice of life, Romantico, Erotico
Raiting: Arancione
Introduzione: Una punizione, una scelta incauta, qualche incidente, ormoni da adolescenti e troppa magia possono creare mix esplosivi. Tutti sanno della passione che James Potter nutre, sebbene non corrisposta, per Lily Evans. Ma quanti sanno fino a dove si spingerebbe, per uscire con lei?

Nda: Ringrazio Ely79 per avermi involontariamente dato l’idea: se vi chiedete perché Sirius e James siano in punizione, leggete il suo Il migliore di loro!

 

 

Scambio di persona

passione

[pas-sió-ne] s.f.

1.Sentimento di grande violenza e intensità
2.Trasporto amoroso, forte attrazione erotica; anche, la persona che ne è oggetto
3 estens. Inclinazione, interesse molto vivo per qlco.; anche, l'oggetto di tale interesse

 

1.

“Tu COSA?” gridò un improvvisamente arrabbiatissimo James Potter, lanciandosi sul suo migliore amico e mancandolo per un soffio.

“Non è stata colpa mia James, te lo giuro! – urlava intanto questo, correndo per la stanza, cercando di evitarne gli agguati – ero fuori dall’ufficio della McGranitt  ad aspettarvi con Peter …e lei è arrivata lì, così, e mi ha imposto di andare con lei, giuro che io non ho fatto nulla!”

“Avresti dovuto rifiutare!” ruggì, mentre Sirius si rotolava fra le lenzuola ridendo e Peter scommetteva con Paciock sul risultato della zuffa. Alla fine l’animo da Cercatore ebbe la meglio e Remus cadde a terra, acciuffato per una caviglia e successivamente placcato per le gambe. Si girò, divincolandosi, finché non vide una bacchetta puntata direttamente sul suo naso.

“Dì le tue ultime preghiere, Lupin “ sibilò James, gli occhi socchiusi.

“Adesso basta – intervenne alla fine Sirius, tentando di nascondere il ghigno divertito che gli deformava il viso – forza James, non l’ha mica voluta lui, chi sano di mente vorrebbe la Evans? Certo, ha delle belle gambe, e anche il culo non è male, le tette poi sono…”. Non riuscì a terminare la frase. Un lampo turchino lo spedì dritto contro la parete, dove cozzò contro il calendario da meccanico Babbano che aveva appeso giusto il giorno prima.

Allibiti, gli altri presenti nella stanza fecero rimbalzare lo sguardo dall’uno all’altro, sperando ardentemente che Sirius fosse svenuto e che lo rimanesse per lungo, lungo tempo, o che James imparasse a Smaterializzarsi in Australia. Un vero e proprio ruggito, proveniente dall’angolo, mandò in frantumi le loro fantasie.

“Io ti uccido! Ma come osi lanciarmi un incantesimo?”. A parti quasi invertite – ora era James a correre – i due iniziarono a duellare per la stanza, finché non presero la porta, uscendo nella sala comune. Sebbene sbigottiti dalla piega degli eventi – ma diciamolo: Lupin era sommamente sollevato di non aver più la bacchetta di James tra gli occhi- i tre non poterono non scoppiare a ridere alla vista dei visi ben più sconcertati degli altri Grifondoro: tutti sapevano che Sirius e James erano come fratelli, molti sapevano della loro bravura con le bacchette, pochi si immaginavano che quel rapporto così intimo comprendeva anche enormi, immense litigate, risolte con montagne di incantesimi o con una scazzottata alla babbana. Tentando di schivare un colpo, Sirius montò i primi scalini del dormitorio femminile, facendo scattare l’incantesimo difensivo e ritrovandosi a terra. James gli fu sopra, trionfante.

“Smettetela immediatamente!” Lily Evans scivolò elegantemente dal suo dormitorio. La spilla da Prefetto brillava appuntata sulla divisa. “Voi – soffiò fra i denti – c’era da aspettarselo, solo due cretini come voi potevano provocare questo trambusto. Comunicherò la cosa alla McGranitt che provvederà a …ah, ma – ghignò loro in faccia alla fine – voi siete già in punizione, giusto?”

Il viso infuriato di Sirius fu una risposta sufficiente. Quello imbambolato di James non lo degnò nemmeno di uno sguardo.

“Black, Potter, vi conviene sistemare subito questo casino. E anche voi due – disse indicando Frank e Minus - dategli una mano. Quanto a te, Lupin…mi aspettavo più senno da un Prefetto. In ogni caso, ti aspetto nel corridoio fuori dall’ufficio di Lumacorno alle otto. Niente storie. E vestiti elegante, non voglio che tu mi faccia sfigurare. Per tutti gli altri, lo spettacolo è finito, sgomberate”. Così dicendo, toccò con la bacchetta le scale che ripresero subito la loro forma originaria e sparì nelle camere. Il pubblico accorso per la rissa si disperse – in realtà già molti avevano lasciato la stanza alla sola apparizione della Evans. Rimasti davanti al camino acceso, i cinque si diedero da fare per riattaccare gli arazzi strappati, aggiustare le poltrone e le varie suppellettili più o meno distrutte dal passaggio dei duellanti.

 

“A questo cosa sarà successo?” chiese James studiando con interesse un cuscino dorato da cui dipartivano strani tentacoli verdastri. “Credo sia stato quando mi hai attaccato con una fattura Orcovolante e io l’ho deviata con un Forunculus…singolare commistione”  rispose Sirius avvicinandosi incuriosito. Vedendoli nuovamente così affiatati, nessuno avrebbe potuto pensare che fino a pochi istanti prima entrambi avessero cercato reciprocamente di uccidersi. O, almeno, che lo avessero dichiarato.

“Ottimo, direi che adesso ci siamo – osservò alla fine Frank con sguardo clinico – scendo in Sala Grande prima che uno di voi faccia altri danni, preferirei subire una Cruciatus piuttosto che cucire ancora qualche arazzo” e, così dicendo, uscì dal buco nel quadro. I Malandrini rimasero soli, immersi in un silenzio imbarazzato.

“Avanti – sbottò alla fine James, sedendosi su una delle poltrone e togliendosi gli onnipresenti occhiali- spiegami perché Lily Evans avrebbe chiesto proprio a te, su tutto il genere umano, con uno come me che ci prova tutti i giorni, di accompagnarla alla festa natalizia del Lumaclub”.

Dopo essersi assicurato della presenza della propria bacchetta in tasca e che la via di fuga più vicina fosse sgombra, Remus Lupin, reprimendo un singulto, iniziò a raccontare le vicende di quella mattina, che da normale si era trasformata in una sorta di incubo.

 

 

   
 
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