Legenda:
«
» =
dialoghi
‘corsivo’ = pensieri
“corsivo
e grassetto” = nomi delle
abilità e attacchi
Spoiler
Capitolo
264!!!
Capitolo
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«Comunque
ragazze…» cominciò Nalu.
«Nani?»
dissero tutte.
«…Ho
qualcosa da dirvi» continuò, con, adesso, un
ghigno che oscillava tra il
maligno e il divertito.
P.O.V Normale
«Sbrigati,
che non abbiamo tempo!»
disse Erza, con tono solenne e un’espressione spaventosa.
«Sì,
sì, calmati ora… guardate dentro la
piscina, non notate niente di strano?».
Le ragazze
andarono tutte a bordo piscina per
scrutare qualcosa ma non notarono niente.
«Nalu
spiegati meglio, noi non vediamo
niente!»Esclamò Lucy.
Natsu che
aveva capito tutto si mise a sudare
freddo, spaventato da ciò che sarebbe potuto accadere.
Nalu
sospirò e disse:
«Guardate
là in fondo, in acqua, non notate nulla
che si muove?».
Le ragazze
si avvicinarono ancora di più ma non
notarono niente.
«Non
c’è nulla…» disse Bisca.
«I
ragazzi vi stavano spiando in una stanza
per guardoni» disse Nalu con un sorriso.
Le ragazze
si congelarono sul posto e girarono
lentamente la testa verso il mago dai capelli biondi.
Erza
sbottò e disse:
«C-che
cosa intendi per stanza per
guardoni?!».
«Un
posto dove i ragazzi possono guardarvi in
costume da bagno senza ritegno» rispose con un sorriso ancora
più
grande.
«Gray-sama
non lo farebbe mai!»
ribatté prontamente Juvia.
«Anche
il mio Al non farebbe mai una cosa del
genere!»
Stanza per
guardoni
(P.O.V. Normale)
Alzak e Gray
starnutirono all’unisono.
«Credo
che qualcuno stia parlando di
noi…» disse il mago del ghiaccio
«Concordo»
disse il pistolero.
«Wakaba,
cosa vedi?» chiese Nab, un
po’ impaziente.
«Le
ragazze sono tutte intorno a Nalu, ma da
qui ho comunque una buona visuale!» esclamò
Wakaba, che, nel momento,
aveva dei cuori al posto degli occhi.
«F-fammi
guardare!» esclamò Bixlow.
«Non
è cosa da tutti poter vedere le ragazze
in costume!» esclamò un uomo che era appena nella
stanza.
«M-master,
cosa ci fa lei qui?» disse
Freed.
«Esattamente
ciò che fate voi!»
‘C-ci
sarà J-Juvia
in costume? Devo assolutamente vederla!’
pensò Gray, arrossendo, dopo di che spinse via
Wakaba dalla sua postazione.
«E-Ehi!»
esclamò, arrabbiato per
essere stato spinto così bruscamente.
Gray non lo
ascoltò e continuò a scrutare per trovare
la fata dell’acqua.
Bordo
piscina
(P.O.V.
Erza era
visibilmente arrabbiata, emanava un’aura
spaventosa da tutto il corpo.
«Come
hanno osato… li farò a pezzi…Ragazze!
Catturiamoli!»
«Aye,
Sir!» risposero tutte in coro,
anch’esse con un’aura maligna intorno a loro.
«Stop!»
urlò Nalu.
«Cosa
c’è, Nalu? Perché non possiamo avere la
nostra vendetta? Sei forse in combutta con loro?!» disse
Erza, ancora
più adirata e minacciosa di prima.
Nalu fece
oscillare le mani davanti a se con fare
difensivo e disse:
«N-no, ma se andate a prenderli vi vedranno e
scapperanno!»
«E
allora cosa dovremmo fare?»
«Ci
penso io a stanarli» rispose Nalu,
con un ghigno malefico intonacato sul viso, dopo di che si mise a bordo
vasca
guardando il punto dove erano situati i ragazzi.
«Che
vuoi fare?» chiese Natsu
«Vi
farò avere un piccolo assaggio dei miei
poteri» detto questo, Nalu tese il braccio destro davanti a
se, aprendo
completamente la mano corrispondente.
«Spero
solo di non ucciderli…» mormorò,
portando poi la mano libera sotto il mento.
«C-cosa?!»
urlarono tutte ma Nalu non
le ascoltò.
«…
allontanatevi, cadranno un mucchio di
detriti» continuò.
«C-cosa
hai intenzione di fare?»
esclamò Lucy.
Nalu
sogghigno e preparò il colpo.
«Angel…»
cominciò a formarsi
una sfera poco più grande del palmo della sua mano, sembrava
fatta di luce a
causa dei suoi riflessi dorati, l’interno pareva composto di
pura energia,
tutti i presenti sentivano l’alto potere contenuto nella
sfera, tanto da
spaventarsi per le conseguenze che potevano derivarne se fosse stata
scagliata
sui ragazzi.
«... Crash!(Distruzione Angelica)»
continuò Nalu, la palla di energia fu
scagliata verso la stanza prendendo sempre più
velocità, quando entrò nella
piscina non fece muovere l’acqua, quasi come se fosse aria.
Quando la
sfera entrò in contatto con la stanza, si
elevò un’enorme colonna di luce, insieme a un
tremendo fragore, e in seguito
una gigantesca esplosione che fece saltare letteralmente in aria
l’edificio,
con tutti quanti al suo interno.
I ragazzi
volarono, insieme a detriti, a bordo
piscina, con grandi ustioni su tutto il corpo, i pezzi della stanza
caddero non
molto lontano da loro.
Tutti
accorsero per vedere se stavano tutti bene.
«Non
siete morti, vero? Perché altrimenti lo
avrò sulla mia coscienza per sempre…»
disse, con noncuranza, Nalu.
«Ma
che discorsi sono?» sospirò Lucy.
«Wow,
hai combinato un bel disastro…»
disse Erza.
«Uffa,
non si fa così, maestro!»
esclamò Mira, rimproverando Makarov.
Erza,
improvvisamente, si ricordò il motivo per il
quale Nalu gli ha stanati.
Con
un’aura che trasudava terrore e malvagità, Erza
si avvicinò al mucchio di ragazzi, che intanto gemevano dal
dolore.
Le ragazze,
vedendo il comportamento della maga dai
capelli scarlatti, ricordarono che cosa stava succedendo poco prima, in
quella
stanza senza ritegno.
L’aura
che mandavano era talmente densa, che i
ragazzi si svegliarono di soprassalto sentendo come una fitta al cuore.
«Voi…»
sibilò Erza.
«…siete…»
continuò Bisca.
«…morti!»
finì Lisanna.
I ragazzi
sussultarono dalla paura, cominciando a
sudare freddo, mentre le ragazze si avvicinavano lentamente con uno
sguardo
colmo di istinti omicidi.
«Mmh,
beh…» mugugno Alzak, senza
riuscire a dare una spiegazione plausibile per il loro comportamento.
«N-noi
non stavamo facendo nulla, lo giuro!»
esclamo Gray, nervosamente.
«Non
mentire…» sibilò ancora Erza,
stringendo le mani a pugno talmente forte che si sbiancarono le nocche.
«F-forse
hai esagerato…» disse Natsu.
«Non
credo, è quello che si
meritavano…» rispose Nalu, sogghignando.
«…e
comunque ora goditi lo spettacolo»
continuò.
«Spettacolo?»
Natsu fu fermato dalle
urla di terrore dei suoi compagni, inseguiti dalle ragazze per tutta la
gilda.
Nalu non
riuscì a trattenersi dal ridere, intanto
Happy e Lucky si erano messi al fianco dei due Dragneel, guardando la
scena.
Gilda Fairy
Tail-anno 811 (P.O.V. Normale)
«Ne,
Lucy…» mormorò Natsu.
«Che
c’è, Natsu?» rispose Lucy,
posando la testa sulla spalla del suo compagno.
«Credi
che Nalu stia bene? Sono un po’
preoccupato…» le disse, mettendo le braccia
intorno a lei e stringendola
a se.
La maga
degli spiriti stellari ridacchiò e mise la
mano sulla sua pancia, ormai sviluppata.
«Sì,
sono sicura che stia bene»
«Tsk,
quell’idiota combinerà sicuramente qualche
guaio» disse un ragazzo dai capelli corvini.
«Leon,
se ti sentisse ci sarebbe da
ridere» disse Natsu, ridacchiando sommessamente.
«Gliela
farò pagare a quel bastardo una volta
che tornerà!» continuò Leon, stringendo
i pugni.
«Stai
litigando, Leon?» sbottò
improvvisamente una ragazza dai capelli scarlatti e occhi verdi.
«N-no
Akane, sono tranquillissimo!»
rispose il ragazzo, mettendo le mani davanti a se e dimenandole in
segno di
difesa.
«Meglio
così…» disse la ragazza, dopo
di che si dileguò.
Natsu e
Lucy, che avevano assistito alla scena,
ridacchiarono.
Gilda Fairy
Tail-anno 791 (P.O.V Normale)
«Capitano!»
«Che
c’è Lucky?» disse Nalu
«Questo
spettacolo non è più adatto per un
bambino come lei!».
«Non
prendermi per un moccioso! E poi cosa
vuoi dire?»
«Erza
ha riequipaggiato nell’armatura del
purgatorio, signore!» rispose il gatto.
Natsu e Nalu
si girarono verso Erza che aveva
effettivamente cambiato armatura e contemporaneamente guardarono gli
schizzi di
sangue provenienti dai ragazzi.
«Credi
che dovrei fermarle?» chiese
Nalu.
«Nah,
non credo stiano esagerando…»
rispose Il Dragon Slayer del fuoco.
«Farò
di voi un’offerta di sangue!»
gridò Erza in preda a una grande rabbia.
«…
tranne Erza» continuò.
Un’ora
dopo
Erza si
trovava in cima a una catasta di ragazzi,
con al di sotto un’estesa pozzanghera di sangue,
riequipaggiando il suo costume
che rivelava molta pelle.
Tutto
ciò portò uno scoppio dei vasi sanguinei nel
naso di Wakaba, con conseguente estensione della sopracitata
pozzanghera.
«Non
è il momento di avere
un’epistassi!» sbottò Nalu.
Erza si
avvicinò ai due Dragneel e disse:
«Nalu
grazie per averci avvertito, quei
pervertiti hanno avuto la giusta punizione!» dopo di che
sparò uno
sguardo di fuoco verso il mucchio di ragazzi.
«D-dove
è andata a f-finire la solidarietà
maschile, Nalu?» disse Macao balbettando.
«Ma
io sono solo un piccolo bambino…»
rispose il Dragon Slayer, mettendo il dito indice delle sue due mani
alle
estremità del suo grande sorriso a trentadue denti.
«…
e i bambini non dicono mai le
bugie» continuò con, adesso, un sorriso malevolo,
Macao intanto era
svenuto a causa della troppa perdita di sangue.
«Ragazze,
sarà meglio iniziare
“l’attività”
che abbiamo programmato» disse Erza.
«Non
mi avete ancora spiegato cosa dobbiamo
fare» chiese Lucy.
«Lo
vedrai…» di Erza con un sorriso,
dopo di che prese per un braccio la maga bionda, portandola verso la
spiaggia
di Fairy Hills.
«Chissà
cosa dovranno fare…» chiese
Natsu.
«Non
lo so e non m’interessa» rispose
Nalu sbuffando.
«Noi
le seguiamo» risposerò tutti i
ragazzi.
«Vi
siete ripresi in fretta…»
«Ti
ricordo che è stata tutta colpa
tua!» urlò Wakaba.
Natsu stava
per mettersi intromettersi e fermarli ma
fu bloccato da Nalu che tese la mano davanti a se creando la stessa
sfera che
aveva distrutto la stanza poco prima, solo molto più grande.
«Se
vuoi, ti elimino direttamente»
disse con un leggero sorriso.
Wakaba si
nascose dietro Gray che intanto aveva
preso la parola.
«Vuoi
combattere? Voglio vedere quanto è
potente il mago più forte di Fairy Tail!».
Nalu fece un
sorriso a trentadue denti prima di
lanciarsi a tutta velocità verso Gray.
Spiaggia di
Fairy
Hill (P.O.V. Normale)
«Ehm,
ragazze, perché ci sono uno schermo e
una scalinata su una spiaggia?» chiese Lucy.
«Siamo
tutti qui riuniti per lo speciale
“Pettegolezzi d’amore” di Fairy
Hills!» esclamò Happy, che indossava ora
uno strano abito da presentatore arancione con un papillon rosso.
«Pettegolezzi
d’amore…» chiese Lucy,
un po’ imbarazzata.
«Sì,
ora dobbiamo annunciare
l’argomento» rispose prontamente Erza.
«L’argomento
di oggi sarà “ chi vorreste come
fidanzato tra quelli di Fairy Tail”».
«Gray-sama,
è tutto» disse chiaramente
Juvia.
«Con
te non c’è divertimento,
un’altra!».
«Alzak,
mi sembra ovvio» disse
eccitata Bisca.
«Niente
cose ovvie! Tu Mira?» chiese
Happy.
Mira
arrossì e cominciò a balbettare qualcosa
d’incomprensibile.
«Un’altra,
Erza?»
La donna dai
capelli rossi abbasso la testa, con
un’espressione malinconica ricordando quello che la sua amica
Bisca le aveva
detto qualche tempo fa.
«Ehm
continuiamo, Evergreen ?»
«Un
uomo che sembri una statua e a cui
piacciano i fiori» rispose prendendo un sorso della sua
bibita.
«Sarebbe
umano?»
«Ho
capito a chi piace Evergreen!»
esclamò Laki tutta eccitata.
«E
chi?» chiese Levy
«Elfman!»
Evergreen
sputò ciò che stava bevendo, arrossendo
vistosamente.
«Ti
sei presa una cotta per il mio
fratellone? È così carino!»
esclamò Lisanna
«Non
è così» ribatte Evergreen.
«E
tu Lisanna? Che ci dici?» chiese
Happy.
«Non
è Natsu?» chiese Laki.
«Non
mi piace Natsu…» disse
tranquillamente Lisanna.
«E
allora chi?» domandò Mirajane.
«Ancora
nessuno, ma spero di trovare qualcuno
un giorno» disse Lisanna con la testa fra le nuvole.
«È
carino da parte tua Lisanna» disse
una sorridente Wendy.
«Wendy
la vedrei bene con Romeo, sono così
carini insieme» affermò la maga degli Spiriti
Stellari.
«I-io
e R-Romeo siamo solo amici»
piagnucolò Wendy, arrossendo vistosamente.
«Ahh,
l’amore giovane…» disse
Evergreen.
«Stai
dicendo che sei vecchia?» ribatté
Erza.
«Io
non sono vecchia!»
Happy
girò di scatto la testa verso Lucy, con un
ghigno sul volto e un luccichio inquietante negli occhi che fece
rabbrividire
la maga dai capelli biondi.
«E
tu Lucy? Chi ti piace nella gilda?»
Tutte le
ragazze smisero di battibeccare e si
voltarono verso Lucy, avvicinandosi lentamente e aspettando una
risposta.
«N-nessuno»
rispose arrossendo
vistosamente.
Happy
colpì Lucy sulla testa con un martello e
disse:
«Risposta
errata!»
«Ma
se avrai due figli con Natsu, è ovvio che
ti piaccia lui!» esclamò Levy.
«Beh,
a me non piace in quel modo!»
urlò disperatamente la maga dai capelli biondi arrossendo
sempre di più.
Tutte le
ragazze scosserò la testa e sospiravano in
sconfitta, fino a quando Lisanna balzò in piedi e disse:
«Un
attimo, Nalu viene dal futuro,
giusto?» tutte annuirono.
«Quindi
sa con chi staremo in futuro!»
Come un
fulmine a ciel sereno, tutte quante
s’irrigidirono immediatamente ripensando continuamente a
quello che aveva
appena affermato Lisanna.
«Ragazze…
andiamo alla gilda!» urlò
Erza tutta eccitata.
«Aye,
Sir!» urlarono tutte,
dirigendosi verso la gilda.
Alla gilda
(P.O.V.
Normale)
Le ragazze
arrivarono di corsa alla gilda, rimanendo
senza fiato a causa della corsa.
Ma fu
un’altra la cosa che le fece rimanere senza
respiro.
I ragazzi
erano sparsi per tutta la gilda,
accasciati e svenuti, quasi senza vita.
Il sangue
non era più presente solo sul pavimento ma
un po’ dappertutto.
Ciò
che però era davvero strano, e allo stesso tempo
spaventoso, era elfman trasformato nella sua “Beast Soul”
ansimante e
con qualche ferita.
Davanti a se
qualcosa di molto strano, Nalu era
ancora in costume da bagno mentre fissava il mago dai capelli bianchi
con la
mano destra sul fianco, tutto quasi normale se non fosse per le due ali
che
spuntavano dalla schiena!
Erano uguali
a quelle di Happy, solo molto più
grandi.
Elfman si
lanciò verso Nalu preparando un pugno, ma
quest’ultimo si spostò talmente velocemente che
sembrò quasi scomparire,
ritrovandosi alle spalle dell’uomo più grande,
volando poco sopra le sue
spalle.
Con un
movimento rapido, Nalu colpì Elfman sul collo
con una gomitata e a seguire, con una ginocchiata sulla schiena, lo
fece volare
lontano, sbattendolo violentemente contro un muro.
Elfman
gemette rumorosamente a causa del dolore,
ritrasformandosi nella sua forma umana e svenendo sul pavimento.
Le ragazze
notarono Natsu non molto lontano che
sudava freddo con un’espressione tra lo stupore e lo
spaventato.
Erza si
avvicinò a quest’ultimo e chiese:
«Che
diavolo è successo qui Natsu?!»
Il Dragon
Slayer del fuoco puntò lentamente il dito
indice verso Nalu e sussurrò:
«H-hanno
voluto sfidare Nalu, ma sono stati
tutti battuti, non voglio pensare cosa sarebbe potuto succedere se
avesse usato
la magia…»
Erza
girò la testa verso il ragazzo e disse:
«V-vuoi
dire che ha usato solo la forza
fisica?!»
«S-sì,
e anche quelle specie di ali»
rispose Natsu, ancora un po’ spaventato dal tono di voce di
Erza.
Quest’ultima
si avvicinò a Nalu per porgergli
qualche domanda.
«Si
può sapere cosa diavolo e successo qui? E
cosa sono quelle ali?»
Prima che
Nalu potesse rispondergli, Lucky si
avvicinò e disse:
«Ve
l’ho detto, Nalu è un angelo, è normale
che abbia delle ali… per la prima domanda, tutti hanno
voluto sfidarlo ma sono
stati messi K.O. in poco tempo»
«Pensavo
tu stessi scherzando sul fatto che
fosse un angelo!»
«In
verità, io sono un umano che può
trasformarsi in angelo, è una cosa un po’
diversa…» ribatté Nalu.
Mentre
questi tre discutevano, le ragazze erano
andate a soccorrere i ragazzi.
Juvia
ovviamente andò da Gray.
«G-Gray-sama
stai bene?» piagnucolò la
ragazza.
Gray si
rialzò in una posizione seduta molto
faticosamente, mentre la fata dell’acqua lo aiutava.
«J-Juvia,
s-sto bene, n-non ti
p-preoccupare» si strinse una mano intorno allo stomaco,
ancora
dolorante.
«Juvia
è così preoccupata!» detto
questo, la maga dell’acqua si gettò sul mago del
ghiaccio stringendolo in una
abbracciò che fece arrossire notevolmente il suddetto.
«Beh,
sei ancora lì per terra?» disse
Evergreen.
«Un
vero uomo sa sempre rialzarsi!»
ribatté Elfman
«Un
vero uomo non si fa battere da un
moccioso» disse con sorriso di beffa.
Elfman
chinò il capo dalla vergogna.
«Elfman,
non abbatterti» disse una
sorridente Lisanna.
«R-Romeo,
stai bene?» chiese una
preoccupata Wendy.
«S-sì,
fortunatamente sono riuscito a
nascondermi prima di essere battuto anch’io»
Wendy
sospirò di sollievo e disse:
«Sono
felice che almeno tu stia bene»
Wendy fece un grazioso sorriso che fece girare di dieci
tonalità di rosso Romeo
che distolse lo sguardo per non farsi scoprire dalla Dragon Slayer.
«C-che
hai? S-sei tutto rosso, forse sei
malato!» Wendy mise la mano sulla fronte di romeo che
arrossì ancora più
di prima.
«N-no
sto benissimo, è solo il caldo,
ahahah» disse nervosamente.
Wendy lo
guardò un po’ incerta sul da farsi.
«Nalu,
forse hai esagerato “un pochino”»
disse Lucy.
«Loro
mi hanno sfidato ed io non mi tiro mai
indietro da una sfida» rispose sinceramente.
«Comunque…
cos’è questa storia che puoi
trasformarti in un angelo?» chiese Erza.
«C’è
ben poco da dire»
Erza era
rossa di rabbia a causa della sua aria
strafottente, ma si calmò e andò avanti.
«Se
puoi trasformarti allora fallo!»
Le ragazze e
i ragazzi, ormai ristabilitosi, si
avvicinarono ai due maghi.
«È
così importante?» chiese Nalu.
«Sì»
rispose un’impaziente Erza.
«Bene»
Nalu gettò il braccio destro
davanti a se, con il palmo della mano completamente aperto.
Una piccola
sfera bianca si generò su di essa,
chiuse gli occhi e recitò le seguenti parole:
«Angel soul: Light!(Anima Angelica: Luce!)» Nalu
riaprì gli occhi e chiuse il palmo della mano, stringendo
quella piccola palla
di luce.
Un cerchio
magico completamente dorato si formò
sopra alla sua testa, oltre ai soliti segni si potevano vedere due
spade
incrociate al centro del suddetto.
Una luce
accecante inghiottì Nalu, tutti i presenti
dovettero coprirsi gli occhi per non rimanere abbagliati.
Quando la
luce scomparve, lentamente i membri della
gilda cominciarono ad aprire gli occhi.
Ciò
che trovarono di fronte li fece sconvolgere.
La persona
davanti a loro era sempre Nalu, ma con
abiti diversi.
Indossava
una tunica bianca che gli arrivava alle
caviglie, le maniche gli arrivavano ai polsi, sulla fronte gli era
apparso un
cerchietto simile a quello di Erza nella sua armatura della ruota
paradisiaca
ma del colore dell’oro, altri due simili a esso erano apparsi
sulle braccia
poco sotto le spalle.
Indossava
ora dei sandali dorati i cui lacci
superavano di poco la caviglia, sotto la tunica portava dei pantaloni
bianchi,
simili a quelli di Natsu, che superavano di poco il ginocchio.
In
corrispondenza delle maniche c’era una bordatura
dorata, sui fianchi portava una cintura nera da cui partivano due
strisce
dorate larghe mezzo centimetro che finivano quasi alla fine della
tunica e che
si congiungevano esattamente in mezzo ad essa.
La sciarpa
era ancora presente, solo che ora era
completamente nera.
Gli erano
spuntate ancora una volta delle grandi ali
bianche.
Per i
presenti sembrava una figura mistica, quasi
celestiale, e bellissima.
«Eccovi
accontentati, questa è la mia forma
di angelo del paradiso» dichiarò Nalu con un
sorriso.
«W-wow…»
mormorò Natsu, ancora in
preda allo stupore.
«È…fantastico!»
strillarono Levy e
Lisanna all’unisono.
«È
così carino!» strillarono tutte le
ragazze, tranne Erza, s’intende.
Nalu
sbottò arrabbiato:
«Non
mi sono trasformato per farmi dire che
sono carino!».
«Hai
altre capacità oltre a questa?»
chiese Erza un po’ impaziente.
«Sì,
posso trasformarmi anche in un angelo
dell’inferno e…» non riuscì a
continuare perché fu fermato da Natsu.
«Allora
trasformati anche in quello!»
«Hai
così tanta fretta di morire?» gli
disse Nalu, con uno sguardo che rivaleggiava con quello di Erza.
«N-no»
mormorò Salamander.
«Bene,
come dicevo, posso usare anche due
armi» continuò il ragazzo.
«Mostramele»
disse Erza in tono serio.
Una spada
apparì in mano a Nalu.
L’impugnatura
era dorata e decorata con due ali
d’angelo, mentre la lama era di un colore argenteo, sembrava
incredibile che un
bambino così piccolo potesse brandire una spada
così grande.
«Questa
è la mia Spada Angelica ed è molto
potente».
«E
l’altra arma?» chiese la maga dai
capelli scarlatti.
La spada che
in precedenza era nelle mani di Nalu
scomparve lasciando posto a una grossa falce.
Il manico
era completamente nero, la lama era lunga
e sottile, divisa a metà da una linea zigzagata con la parte
inferiore del
colore del sangue, mentre la parte superiore di colore argenteo.
Sembrava
talmente affilata che potesse tagliare
l’aria.
«Questa,
invece, è la mia Falce dell’Inferno
ed è quella che preferisco tra le mie due armi»
«Sembrano
molto potenti, sarò felice di
scontrarmi con te un giorno o l’altro» disse Erza,
chiudendo gli occhi e
inclinando la testa leggermente verso il basso.
«Perché
non adesso?» Nalu aggrottò la
fronte, fissando la maga dai capelli scarlatti.
«Oggi
dovrebbe essere una giornata di riposo,
quindi niente combattimenti!»
«Forse
sarebbe stato meglio che fosse venuta
prima, allora» mormorò un debole Gray.
Tutti in
gilda ridacchiarono, intanto Natsu si
avvicinò a Nalu, prendendolo in braccio e toccando le sue
ali per vedere come
fossero.
Di rimando
il Dragon Slayer più piccolo lo colpì con
le ali scagliandolo lontano.
«Non
toccare le mie ali!»
‘Promemoria
per il futuro: non toccare le ali di
Nalu’ comincio a pensare Lucy, che intanto si
avvicinò a Nalu.
«Puoi
volare con quelle?» chiese un
po’ titubante.
Nalu solo
sorrise e si alzò in volo, prendendo Lucy
per i fianchi e alzandola fino al soffitto.
La maga dai
capelli biondi urlò dallo spavento,
pregando Nalu di riportarla a terra.
Quest’ultimo
ridacchiò e la portò a terra.
«Che
fifona che sei»
«Z-zitto!»
mormorò Lucy.
Prima che
potessero continuare i loro battibecchi,
le porte della gilda si spalancarono, rivelando Leon, Sherry e,
inaspettatamente, Gerard, Meredy e Ultear.
Improvvisamente
scese un silenzio tombale in tutto
l’edificio.
Tutti
guardavano le persone che erano appena
entrate, un po’ con soggezione, un po’ con paura.
La prima a
ricomporsi fu Erza, che però mormorò solo
una parola:
«Gerard…»
«Salve
Fairy Tail, ma soprattutto…» Leon
corse da Juvia prendendole e baciandole la mano.
«…salve
Juvia» Juvia arrossì un po’,
ritraendo velocemente la mano.
Gray fece un
ringhio basso che non sentì nessuno e disse:
«Cosa
ci fate qui, voi di Lamia Scale? Ma
soprattutto voi tre…»
«Io
sono venuto per accompagnare questi tre
membri di Crime Sorciere e, ovviamente, rivedere la bellissima
Juvia»
rispose Leon, con, adesso, un grande sorriso.
Juvia
arrossì ancora, mentre Sherry aveva un’aura
oscura e tenebrosa e continuava a ripetere:
«Rivale
in amore…»
Erza intanto
si era avvicinato a Gerard per
parlargli.
«Quindi
è vero che sei scappato dalla tua
prigionia…» disse Erza, con un pizzico di
malinconia nella voce
«Già»
«Possiamo
andare in spiaggia per parlare… da
soli?»
Gerard
annuì e la seguì fuori dalla gilda.
Juvia si
avvicinò a Meredy e cominciò a parlare.
«Meredy
sei cresciuta!»
«Anche
tu, Juvia!» le rispose
sorridendo.
‘ora
ha un
bellissimo sorriso’
pensò Juvia.
«Perché
avete dovuto scortare Gerard, Meredy
e Ultear?» chiese Lucy.
«Perché
Gerard è un fuggitivo mentre Meredy e
Ultear hanno fatto parte di Grimoire Heart, Lamia Scale è in
buoni rapporti con
Crime Sorciere» rispose Leon.
«Piuttosto
chi è quel ragazzo? Sembra un
angelo, è così carino!» disse Meredy
riferendosi a Nalu, che corse a
prenderlo e ad abbracciarlo.
«Non
sono un pupazzo…» disse Nalu,
ritrasformandosi nella sua forma normale.
«Sei
carino lo stesso!» disse Meredy,
stringendolo più a se.
«Sto
soffocando~»
«Meredy,
lascia Nalu…» disse Juvia con
una grande goccia di sudore sulla testa.
Meredy
lascio Nalu giù mettendo il broncio, poi
prese la parola Ultear:
«Sbaglio…
o quel bambino è quasi uguale a
Natsu?».
«Sono
il figlio di Natsu e vengo dal
futuro».
«Capisco…
il mio arco del tempo aveva
rivelato una distorsione temporale, devi essere stato tu a
crearla».
«Probabile»
«Siete
venuti qua anche per altri
motivi?» chiese Gray.
«Sì,
ma di questo ne parleremo domani, a
presto allora» Ultear rialzò il cappuccio e usci
insieme a Meredy e ai
membri di Lamia Scale.
«Possibile
che capitino tutte a noi?!»
sbraitò Gray.
«Beh,
non credo che il ritorno di Gerard
abbia infastidito Erza, anzi» disse un’eccitata
Mirajane, in preda ai
suoi soliti raptus.
Sulla
spiaggia
(P.O.V. Normale)
«Così…
ti ricordi tutto?» chiese Erza
«Sì,
fino al più piccolo
dettaglio»rispose Gerard
Erza era
ancora un po’ titubante sul continuare il
discorso o meno, ma voleva andare fino in fondo a questa faccenda.
Gerard, dal
fatto suo, era anch’egli ansioso e un
po’ preoccupato per le reazioni che avrebbe potuto avere Erza.
«Ricordi
anche Simon?»
«L’ho
ucciso» mentre Gerard diceva
queste parole, tutte le immagini di Simon li ritornavano in mente,
quasi come
se volessero perseguitarlo.
«Hai
creato la gilda Crime Sorciere per
espiare i tuoi peccati, giusto?»
«Non
sono sicuro…» rispose Gerard con
un sospiro, la pesantezza della situazione stava cominciando a sentirsi
e
l’aria era tesissima, Gerard avrebbe voluto farla finita
lì.
«Cosa?!»
sbottò improvvisamente.
«Il
peccato della Torre del Paradiso è un
peccato troppo grande per essere espiato…»
continuò Gerard.
Prese un
respiro profondo e continuò.
«…forse
sarebbe meglio se io morissi»
Gerard aveva un groppo alla gola, c’era voluto un grande
sforzo per dire quelle
parole, adesso aveva la testa china verso la sabbia della spiaggia
sotto il suo
corpo, aspettando la reazione di Erza, che non si fece di certo
aspettare.
La maga dai
capelli scarlatti diede un forte
schiaffo sulle gote di Gerard, lasciando un segno rosso.
«Che
razza di stronzate stai dicendo?»
sibilò Erza, che stentava a trattenere la sua rabbia.
«Io
non sono forte come te…» Gerard
non riusciva a guardare negli occhi Erza, per quanto ci provasse non
riusciva a
guardarla, forse perché si vergognava o forse
perché lui pensava che non
meritasse di farlo.
«Stronzate!
Non puoi dire che non meriti di
vivere solo perché non sei forte! Vivere è la
forza!»
«Erza…»
sussurrò Gerard, alzando
lentamente lo sguardo verso la maga dai capelli scarlatti, ma
continuando
ostinatamente a non fissarla negli occhi.
«Tu
non sei la persona che conoscevo prima!
La persona che viveva la sua vita fino al limite!»
c’era una nota amara
nella voce di Erza.
«Forse
io non lo sono…»
«Coglione!»
esclamò una furente Erza, prendendo
per il colletto Gerard.
La maga dei
capelli scarlatti inciampò
distrattamente su un sasso, cadendo sul mago dai capelli blu, rotolando
più in
là.
Gerard si
ritrovo disteso su un altrettanto Erza,
quest’ultima aveva un leggero colore rosso sulle gote.
«Forse
avevi ragione Erza, come l’avevi
sempre avuta…».
«Io
non sto cercando di aver ragione…»
rispose Erza.
«Erza…»
sussurrò Gerard, avvicinando
il viso a quello della maga dai capelli scarlatti e mettendo una mano a
coppa
sul viso.
A Erza scese
una lacrima silenziosa e solitaria, che
diceva tutto ciò che aveva provato in tutto quel tempo, e
parlò:
«Pensavo…
pensavo che non ti avrei mai più
rivisto» Erza cominciò a tremare leggermente,
mentre Gerard era sempre
più vicino al suo viso.
«Gerard…»
Erza smise di tremare e
lentamente avvicinò il suo viso a quello del mago dai
capelli Blu.
Usa sequenza
d’immagini era iniziata nelle menti dei
due giovani, mostravano i momenti passati insieme nella torre del
paradiso, la
pazzia di Gerard e le lacrime versate dai due maghi a causa della loro
separazione.
I ricordi
finirono quando le loro labbra si
toccarono, fu delicato come il battito d’ali di una farfalla
ma trasmetteva
tutti i sentimenti che provavano l’uno per l’altro.
Il bacio
durò una manciata di secondi, prima che
Gerard si rialzò insieme a Erza, respingendola, con il volto
arrossato
dall’imbarazzo.
«I-io
non posso, Erza… Ho una fidanzata».
Erza
allargò gli occhi dallo stupore e disse:
«Ah…
uhm… io non stavo… eh…»
Erza vide
che Gerard stava arrossendo e tremava.
Capì
subito che stava mentendo, ma se quella era la
sua decisione, lei non si sarebbe dovuta intromettere.
Quell’attimo
di felicità che aveva provato poco
prima non sarebbe mai più accaduto.
La
realizzazione colpì Erza subito dopo.
Sapeva che
anche Gerard stava soffrendo perché altrimenti
non l’avrebbe baciata, quindi sarebbe stata lei ad aiutarlo,
lei sarebbe stata
per sempre al suo fianco, vivendo la felicità che avrebbe
poi riempito la
tristezza e la solitudine nata nei loro corpi e che aveva creato
un’armatura
intorno al cuore del mago dai capelli scarlatti.
Erza si
girò di scatto verso Gerard, che la guardò
un po’ sorpreso, e si lanciò su di lui, atterrando
un’altra volta sulla sabbia,
distesi, ma con stavolta la maga dai capelli rossi su quello dai
capelli blu,
con le mani ai lati della testa per sorreggersi, mentre Gerard le
aveva,
inavvertitamente, cinto la vita con le braccia.
Erza
avvicinò lentamente la testa verso quella di
Gerard, facendo toccare le fronti e disse con un risolino:
«Non
sei un gran racconta frottole,
vero?».
«Erza,
io…» Gerard distolse ancora lo
sguardo, adesso un po’ imbarazzato dalla situazione.
«Resta
al mio fianco…» Erza cominciò
ad avvicinare sempre di più le labbra a quelle di Gerard.
«Non
posso… non posso innamorarmi di qualcuno
che percorre la via della luce… non
posso…» il mago dai capelli blu alzò
lo sguardo, fissando negli occhi Erza, mordendosi il labbro per cercare
di
diminuire la tensione e l’ansia che si era creata nel suo
cuore.
«Allora
percorreremo la via della luce…
insieme» mormorò Erza, dopo di che le labbra dei
due maghi s’incontrarono
un’altra volta.
Erza avvolse
le braccia intorno al collo di Gerard
in un abbraccio, senza staccarsi dal bacio.
Quest’ultimo
mise la mano destra sul capo di Erza
per approfondire il bacio.
Si
staccarono un minuto dopo, leggermente a corto di
fiato.
Per Erza
questa era come una fiaba, anche se non era
una principessa, era un cavaliere.
Ma anche i
cavalieri possono avere un lieto fine,
giusto?
Gilda di
Fairy Tail
– 21:30 P.M. (P.O.V. Normale)
«Uff,
sono accadute tante cose oggi, e poi
dov’è Erza? È uscita con Gerard e non
si è più fatta vedere» disse
un’esasperata
Lucy.
«Chissà
poi cosa ha fatto tutto questo tempo
con Gerard, eh eh» disse una maliziosa Levy, che non
aspettava altro che
sapere i dettagli su ciò che era accaduto a quei due.
«Sono
così carini~, formano una bella coppia~»
Mirajane era sognante come al solito, sembrava quasi che almeno la
metà del
tempo lo spendesse per formare nuove coppie.
Lucy
sospirò e disse:
«Beh,
si sta facendo tardi
ragazze, è meglio che vada a casa prima che faccia buio;
Nalu andiamo a casa!».
Nalu stava
ascoltando, con aria
molto annoiata, un discorso sull’essere uomini di Elfman, che
non si staccava
un attimo da lui, sembrava che lo aveva preso in simpatia, nonostante
poche ore
prima lo avesse messo al tappeto.
Il giovane
Dragon Slayer sorrise
al pensiero di poter avere una scusa valida per non ascoltare quello
che l’uomo
dai capelli bianchi aveva ancora da dirli.
Scese dallo
sgabello e corse
verso Lucy, senza, però, che Elfman finisse dicendo:
«Questo
è quello che devi
fare se vuoi essere un vero uomo, capito Nalu?!»
Nalu
sventolò semplicemente la
mano in segno di saluto e si diresse verso la porta.
Prima che
potessero aprirla,
entrarono in gilda Erza e Gerard.
Levy e
Mirajane non riuscirono a
trattenersi e corsero da loro facendogli tutte le domande che le
venivano in
mente, quasi come se fossero delle madri apprensive:
«Dove
siete stati? Che
cosa avete fatto? Ma soprattutto, vi siete baciati? State insieme?
Forza
rispondete!»
Gerard ed
Erza arrossirono
vistosamente e chinarono il capo, un po’ imbarazzati e
comincio a parlare Erza:
«P-potremmo
p-parlarne
d-dopo? Comunque G-Gerard entrerà in F-Fairy
T-Tail…»
«Quindi
è successo
qualcosa? Racconta, racconta!»
Lucy e Nalu
li lasciarono battibeccare
tra loro e si diressero verso casa.
Casa
di Lucy (P.O.V Normale)
Lucy e Nalu
aveva finito di
cenare e si erano messi i pigiami, dopo di che si erano sul letto,
sotto le
coperte.
«’notte
Nalu»
«’notte…»
Nalu
diede un leggere bacio sulla guancia di Lucy, dopo di che si
accoccolò contro
di lei.
Lucy
arrossì un po’ a quel gesto
e strinse le braccia intorno a Nalu, per tenerlo più al
caldo.
Entrambi
caddero nel mondo dei
sogni poco dopo.
Chiedo
perdono, perdono e ancora
perdono, non ho alcuna scusa per questo mega ritardo >.<
Siete
autorizzati a linciarmi D:
Spero che
questo capitolo vi piaccia,
è più lungo degli altri (circa 5000 parole)
Il prossimo
capitolo sarà sul
Natale, quindi è un capitolo speciale.
Ovviamente
la parte di Erza e
Gerard sulla spiaggia è la versione che volevo che accadesse
( maledetto
Mashima <.<)
Ringrazio
quelli che recensiscono
e quelli che leggono ^^