Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Raffaele992    10/01/2012    12 recensioni
Dopo i 7 anni passati, tutto sembrerebbe tornato alla normalità, ma cosa potrebbe accadere se il tempo continuasse a rivelarci delle sorprese?
NatsuxLucy, GrayxJuvia, GajeelxLevy OcxOc, varie ed eventuali.
Buona lettura.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Legenda:

« » = dialoghi

corsivo’ = pensieri

corsivo e grassetto” = nomi delle abilità e attacchi

 

Spoiler Capitolo 264!!!

 


Capitolo Precedente

 

«Comunque ragazze…» cominciò Nalu.

«Nani?» dissero tutte.

«…Ho qualcosa da dirvi» continuò, con, adesso, un ghigno che oscillava tra il maligno e il divertito.


P.O.V Normale

 

«Sbrigati, che non abbiamo tempo!» disse Erza, con tono solenne e un’espressione spaventosa.

«Sì, sì, calmati ora… guardate dentro la piscina, non notate niente di strano?».

Le ragazze andarono tutte a bordo piscina per scrutare qualcosa ma non notarono niente.

«Nalu spiegati meglio, noi non vediamo niente!»Esclamò Lucy.

Natsu che aveva capito tutto si mise a sudare freddo, spaventato da ciò che sarebbe potuto accadere.

Nalu sospirò e disse:

«Guardate là in fondo, in acqua, non notate nulla che si muove?».

Le ragazze si avvicinarono ancora di più ma non notarono niente.

«Non c’è nulla…» disse Bisca.

«I ragazzi vi stavano spiando in una stanza per guardoni» disse Nalu con un sorriso.

Le ragazze si congelarono sul posto e girarono lentamente la testa verso il mago dai capelli biondi.

Erza sbottò e disse:

«C-che cosa intendi per stanza per guardoni?!».

«Un posto dove i ragazzi possono guardarvi in costume da bagno senza ritegno» rispose con un sorriso ancora più grande.

«Gray-sama non lo farebbe mai!» ribatté prontamente Juvia.

«Anche il mio Al non farebbe mai una cosa del genere!»

 

Stanza per guardoni (P.O.V. Normale)

 

Alzak e Gray starnutirono all’unisono.

«Credo che qualcuno stia parlando di noi…» disse il mago del ghiaccio

«Concordo» disse il pistolero.

«Wakaba, cosa vedi?» chiese Nab, un po’ impaziente.

«Le ragazze sono tutte intorno a Nalu, ma da qui ho comunque una buona visuale!» esclamò Wakaba, che, nel momento, aveva dei cuori al posto degli occhi.

«F-fammi guardare!» esclamò Bixlow.

«Non è cosa da tutti poter vedere le ragazze in costume!» esclamò un uomo che era appena nella stanza.

«M-master, cosa ci fa lei qui?» disse Freed.

«Esattamente ciò che fate voi!»

‘C-ci sarà J-Juvia in costume? Devo assolutamente vederla!’ pensò Gray, arrossendo, dopo di che spinse via Wakaba dalla sua postazione.

«E-Ehi!» esclamò, arrabbiato per essere stato spinto così bruscamente.

Gray non lo ascoltò e continuò a scrutare per trovare la fata dell’acqua.

 

Bordo piscina (P.O.V.

Erza era visibilmente arrabbiata, emanava un’aura spaventosa da tutto il corpo.

«Come hanno osato… li farò a pezzi…Ragazze! Catturiamoli!»

«Aye, Sir!» risposero tutte in coro, anch’esse con un’aura maligna intorno a loro.

«Stop!» urlò Nalu.

«Cosa c’è, Nalu? Perché non possiamo avere la nostra vendetta? Sei forse in combutta con loro?!» disse Erza, ancora più adirata e minacciosa di prima.

Nalu fece oscillare le mani davanti a se con fare difensivo e disse:
«N-no, ma se andate a prenderli vi vedranno e scapperanno!»

«E allora cosa dovremmo fare?»

«Ci penso io a stanarli» rispose Nalu, con un ghigno malefico intonacato sul viso, dopo di che si mise a bordo vasca guardando il punto dove erano situati i ragazzi.

«Che vuoi fare?» chiese Natsu

«Vi farò avere un piccolo assaggio dei miei poteri» detto questo, Nalu tese il braccio destro davanti a se, aprendo completamente la mano corrispondente.

«Spero solo di non ucciderli…» mormorò, portando poi la mano libera sotto il mento.

«C-cosa?!» urlarono tutte ma Nalu non le ascoltò.

«… allontanatevi, cadranno un mucchio di detriti» continuò.

«C-cosa hai intenzione di fare?» esclamò Lucy.

Nalu sogghigno e preparò il colpo.

«Angel…» cominciò a formarsi una sfera poco più grande del palmo della sua mano, sembrava fatta di luce a causa dei suoi riflessi dorati, l’interno pareva composto di pura energia, tutti i presenti sentivano l’alto potere contenuto nella sfera, tanto da spaventarsi per le conseguenze che potevano derivarne se fosse stata scagliata sui ragazzi.

«... Crash!(Distruzione Angelica)» continuò Nalu, la palla di energia fu scagliata verso la stanza prendendo sempre più velocità, quando entrò nella piscina non fece muovere l’acqua, quasi come se fosse aria.

Quando la sfera entrò in contatto con la stanza, si elevò un’enorme colonna di luce, insieme a un tremendo fragore, e in seguito una gigantesca esplosione che fece saltare letteralmente in aria l’edificio, con tutti quanti al suo interno.

I ragazzi volarono, insieme a detriti, a bordo piscina, con grandi ustioni su tutto il corpo, i pezzi della stanza caddero non molto lontano da loro.

Tutti accorsero per vedere se stavano tutti bene.

«Non siete morti, vero? Perché altrimenti lo avrò sulla mia coscienza per sempre…» disse, con noncuranza, Nalu.

«Ma che discorsi sono?» sospirò Lucy.

«Wow, hai combinato un bel disastro…» disse Erza.

«Uffa, non si fa così, maestro!» esclamò Mira, rimproverando Makarov.

Erza, improvvisamente, si ricordò il motivo per il quale Nalu gli ha stanati.

Con un’aura che trasudava terrore e malvagità, Erza si avvicinò al mucchio di ragazzi, che intanto gemevano dal dolore.

Le ragazze, vedendo il comportamento della maga dai capelli scarlatti, ricordarono che cosa stava succedendo poco prima, in quella stanza senza ritegno.

L’aura che mandavano era talmente densa, che i ragazzi si svegliarono di soprassalto sentendo come una fitta al cuore.

«Voi…» sibilò Erza.

«…siete…» continuò Bisca.

«…morti!» finì Lisanna.

I ragazzi sussultarono dalla paura, cominciando a sudare freddo, mentre le ragazze si avvicinavano lentamente con uno sguardo colmo di istinti omicidi.

«Mmh, beh…» mugugno Alzak, senza riuscire a dare una spiegazione plausibile per il loro comportamento.

«N-noi non stavamo facendo nulla, lo giuro!» esclamo Gray, nervosamente.

«Non mentire…» sibilò ancora Erza, stringendo le mani a pugno talmente forte che si sbiancarono le nocche.

«F-forse hai esagerato…» disse Natsu.

«Non credo, è quello che si meritavano…» rispose Nalu, sogghignando.

«…e comunque ora goditi lo spettacolo» continuò.

«Spettacolo?» Natsu fu fermato dalle urla di terrore dei suoi compagni, inseguiti dalle ragazze per tutta la gilda.

Nalu non riuscì a trattenersi dal ridere, intanto Happy e Lucky si erano messi al fianco dei due Dragneel, guardando la scena.

 

Gilda Fairy Tail-anno 811 (P.O.V. Normale)

 

 

«Ne, Lucy…» mormorò Natsu.

«Che c’è, Natsu?» rispose Lucy, posando la testa sulla spalla del suo compagno.

«Credi che Nalu stia bene? Sono un po’ preoccupato…» le disse, mettendo le braccia intorno a lei e stringendola a se.

La maga degli spiriti stellari ridacchiò e mise la mano sulla sua pancia, ormai sviluppata.

«Sì, sono sicura che stia bene»

«Tsk, quell’idiota combinerà sicuramente qualche guaio» disse un ragazzo dai capelli corvini.

«Leon, se ti sentisse ci sarebbe da ridere» disse Natsu, ridacchiando sommessamente.

«Gliela farò pagare a quel bastardo una volta che tornerà!» continuò Leon, stringendo i pugni.

«Stai litigando, Leon?» sbottò improvvisamente una ragazza dai capelli scarlatti e occhi verdi.

«N-no Akane, sono tranquillissimo!» rispose il ragazzo, mettendo le mani davanti a se e dimenandole in segno di difesa.

«Meglio così…» disse la ragazza, dopo di che si dileguò.

Natsu e Lucy, che avevano assistito alla scena, ridacchiarono.

 

Gilda Fairy Tail-anno 791 (P.O.V Normale)

 

«Capitano!»

«Che c’è Lucky?» disse Nalu

«Questo spettacolo non è più adatto per un bambino come lei!».

«Non prendermi per un moccioso! E poi cosa vuoi dire?»

«Erza ha riequipaggiato nell’armatura del purgatorio, signore!» rispose il gatto.

Natsu e Nalu si girarono verso Erza che aveva effettivamente cambiato armatura e contemporaneamente guardarono gli schizzi di sangue provenienti dai ragazzi.

«Credi che dovrei fermarle?» chiese Nalu.

«Nah, non credo stiano esagerando…» rispose Il Dragon Slayer del fuoco.

«Farò di voi un’offerta di sangue!» gridò Erza in preda a una grande rabbia.

«… tranne Erza» continuò.

 

Un’ora dopo

 

Erza si trovava in cima a una catasta di ragazzi, con al di sotto un’estesa pozzanghera di sangue, riequipaggiando il suo costume che rivelava molta pelle.

Tutto ciò portò uno scoppio dei vasi sanguinei nel naso di Wakaba, con conseguente estensione della sopracitata pozzanghera.

«Non è il momento di avere un’epistassi!» sbottò Nalu.

Erza si avvicinò ai due Dragneel e disse:

«Nalu grazie per averci avvertito, quei pervertiti hanno avuto la giusta punizione!» dopo di che sparò uno sguardo di fuoco verso il mucchio di ragazzi.

«D-dove è andata a f-finire la solidarietà maschile, Nalu?» disse Macao balbettando.

«Ma io sono solo un piccolo bambino…» rispose il Dragon Slayer, mettendo il dito indice delle sue due mani alle estremità del suo grande sorriso a trentadue denti.

«… e i bambini non dicono mai le bugie» continuò con, adesso, un sorriso malevolo, Macao intanto era svenuto a causa della troppa perdita di sangue.

«Ragazze, sarà meglio iniziare “l’attività” che abbiamo programmato» disse Erza.

«Non mi avete ancora spiegato cosa dobbiamo fare» chiese Lucy.

«Lo vedrai…» di Erza con un sorriso, dopo di che prese per un braccio la maga bionda, portandola verso la spiaggia di Fairy Hills.

«Chissà cosa dovranno fare…» chiese Natsu.

«Non lo so e non m’interessa» rispose Nalu sbuffando.

«Noi le seguiamo» risposerò tutti i ragazzi.

«Vi siete ripresi in fretta…»

«Ti ricordo che è stata tutta colpa tua!» urlò Wakaba.

Natsu stava per mettersi intromettersi e fermarli ma fu bloccato da Nalu che tese la mano davanti a se creando la stessa sfera che aveva distrutto la stanza poco prima, solo molto più grande.

«Se vuoi, ti elimino direttamente» disse con un leggero sorriso.

Wakaba si nascose dietro Gray che intanto aveva preso la parola.

«Vuoi combattere? Voglio vedere quanto è potente il mago più forte di Fairy Tail!».

Nalu fece un sorriso a trentadue denti prima di lanciarsi a tutta velocità verso Gray.

 

Spiaggia di Fairy Hill (P.O.V. Normale)

 

«Ehm, ragazze, perché ci sono uno schermo e una scalinata su una spiaggia?» chiese Lucy.

«Siamo tutti qui riuniti per lo speciale “Pettegolezzi d’amore” di Fairy Hills!» esclamò Happy, che indossava ora uno strano abito da presentatore arancione con un papillon rosso.

«Pettegolezzi d’amore…» chiese Lucy, un po’ imbarazzata.

«Sì, ora dobbiamo annunciare l’argomento» rispose prontamente Erza.

«L’argomento di oggi sarà “ chi vorreste come fidanzato tra quelli di Fairy Tail”».

«Gray-sama, è tutto» disse chiaramente Juvia.

«Con te non c’è divertimento, un’altra!».

«Alzak, mi sembra ovvio» disse eccitata Bisca.

«Niente cose ovvie! Tu Mira?» chiese Happy.

Mira arrossì e cominciò a balbettare qualcosa d’incomprensibile.

«Un’altra, Erza?»

La donna dai capelli rossi abbasso la testa, con un’espressione malinconica ricordando quello che la sua amica Bisca le aveva detto qualche tempo fa.

«Ehm continuiamo, Evergreen ?»

«Un uomo che sembri una statua e a cui piacciano i fiori» rispose prendendo un sorso della sua bibita.

«Sarebbe umano?»

«Ho capito a chi piace Evergreen!» esclamò Laki tutta eccitata.

«E chi?» chiese Levy

«Elfman!»

Evergreen sputò ciò che stava bevendo, arrossendo vistosamente.

«Ti sei presa una cotta per il mio fratellone? È così carino!» esclamò Lisanna

«Non è così» ribatte Evergreen.

«E tu Lisanna? Che ci dici?» chiese Happy.

«Non è Natsu?» chiese Laki.

«Non mi piace Natsu…» disse tranquillamente Lisanna.

«E allora chi?» domandò Mirajane.

«Ancora nessuno, ma spero di trovare qualcuno un giorno» disse Lisanna con la testa fra le nuvole.

«È carino da parte tua Lisanna» disse una sorridente Wendy.

«Wendy la vedrei bene con Romeo, sono così carini insieme» affermò la maga degli Spiriti Stellari.

«I-io e R-Romeo siamo solo amici» piagnucolò Wendy, arrossendo vistosamente.

«Ahh, l’amore giovane…» disse Evergreen.

«Stai dicendo che sei vecchia?» ribatté Erza.

«Io non sono vecchia!»

Happy girò di scatto la testa verso Lucy, con un ghigno sul volto e un luccichio inquietante negli occhi che fece rabbrividire la maga dai capelli biondi.

«E tu Lucy? Chi ti piace nella gilda?»

Tutte le ragazze smisero di battibeccare e si voltarono verso Lucy, avvicinandosi lentamente e aspettando una risposta.

«N-nessuno» rispose arrossendo vistosamente.

Happy colpì Lucy sulla testa con un martello e disse:

«Risposta errata!»

«Ma se avrai due figli con Natsu, è ovvio che ti piaccia lui!» esclamò Levy.

«Beh, a me non piace in quel modo!» urlò disperatamente la maga dai capelli biondi arrossendo sempre di più.

Tutte le ragazze scosserò la testa e sospiravano in sconfitta, fino a quando Lisanna balzò in piedi e disse:

«Un attimo, Nalu viene dal futuro, giusto?» tutte annuirono.

«Quindi sa con chi staremo in futuro!»

Come un fulmine a ciel sereno, tutte quante s’irrigidirono immediatamente ripensando continuamente a quello che aveva appena affermato Lisanna.

«Ragazze… andiamo alla gilda!» urlò Erza tutta eccitata.

«Aye, Sir!» urlarono tutte, dirigendosi verso la gilda.

 

Alla gilda (P.O.V. Normale)

 

Le ragazze arrivarono di corsa alla gilda, rimanendo senza fiato a causa della corsa.

Ma fu un’altra la cosa che le fece rimanere senza respiro.

I ragazzi erano sparsi per tutta la gilda, accasciati e svenuti, quasi senza vita.

Il sangue non era più presente solo sul pavimento ma un po’ dappertutto.

Ciò che però era davvero strano, e allo stesso tempo spaventoso, era elfman trasformato nella sua “Beast Soul” ansimante e con qualche ferita.

Davanti a se qualcosa di molto strano, Nalu era ancora in costume da bagno mentre fissava il mago dai capelli bianchi con la mano destra sul fianco, tutto quasi normale se non fosse per le due ali che spuntavano dalla schiena!

Erano uguali a quelle di Happy, solo molto più grandi.

Elfman si lanciò verso Nalu preparando un pugno, ma quest’ultimo si spostò talmente velocemente che sembrò quasi scomparire, ritrovandosi alle spalle dell’uomo più grande, volando poco sopra le sue spalle.

Con un movimento rapido, Nalu colpì Elfman sul collo con una gomitata e a seguire, con una ginocchiata sulla schiena, lo fece volare lontano, sbattendolo violentemente contro un muro.

Elfman gemette rumorosamente a causa del dolore, ritrasformandosi nella sua forma umana e svenendo sul pavimento.

Le ragazze notarono Natsu non molto lontano che sudava freddo con un’espressione tra lo stupore e lo spaventato.

Erza si avvicinò a quest’ultimo e chiese:

«Che diavolo è successo qui Natsu?!»

Il Dragon Slayer del fuoco puntò lentamente il dito indice verso Nalu e sussurrò:

«H-hanno voluto sfidare Nalu, ma sono stati tutti battuti, non voglio pensare cosa sarebbe potuto succedere se avesse usato la magia…»

Erza girò la testa verso il ragazzo e disse:

«V-vuoi dire che ha usato solo la forza fisica?!»

«S-sì, e anche quelle specie di ali» rispose Natsu, ancora un po’ spaventato dal tono di voce di Erza.

Quest’ultima si avvicinò a Nalu per porgergli qualche domanda.

«Si può sapere cosa diavolo e successo qui? E cosa sono quelle ali?»

Prima che Nalu potesse rispondergli, Lucky si avvicinò e disse:

«Ve l’ho detto, Nalu è un angelo, è normale che abbia delle ali… per la prima domanda, tutti hanno voluto sfidarlo ma sono stati messi K.O. in poco tempo»

«Pensavo tu stessi scherzando sul fatto che fosse un angelo!»

«In verità, io sono un umano che può trasformarsi in angelo, è una cosa un po’ diversa…» ribatté Nalu.

Mentre questi tre discutevano, le ragazze erano andate a soccorrere i ragazzi.

Juvia ovviamente andò da Gray.

«G-Gray-sama stai bene?» piagnucolò la ragazza.

Gray si rialzò in una posizione seduta molto faticosamente, mentre la fata dell’acqua lo aiutava.

«J-Juvia, s-sto bene, n-non ti p-preoccupare» si strinse una mano intorno allo stomaco, ancora dolorante.

«Juvia è così preoccupata!» detto questo, la maga dell’acqua si gettò sul mago del ghiaccio stringendolo in una abbracciò che fece arrossire notevolmente il suddetto.

«Beh, sei ancora lì per terra?» disse Evergreen.

«Un vero uomo sa sempre rialzarsi!» ribatté Elfman

«Un vero uomo non si fa battere da un moccioso» disse con sorriso di beffa.

Elfman chinò il capo dalla vergogna.

«Elfman, non abbatterti» disse una sorridente Lisanna.

«R-Romeo, stai bene?» chiese una preoccupata Wendy.

«S-sì, fortunatamente sono riuscito a nascondermi prima di essere battuto anch’io»

Wendy sospirò di sollievo e disse:

«Sono felice che almeno tu stia bene» Wendy fece un grazioso sorriso che fece girare di dieci tonalità di rosso Romeo che distolse lo sguardo per non farsi scoprire dalla Dragon Slayer.

«C-che hai? S-sei tutto rosso, forse sei malato!» Wendy mise la mano sulla fronte di romeo che arrossì ancora più di prima.

«N-no sto benissimo, è solo il caldo, ahahah» disse nervosamente.

Wendy lo guardò un po’ incerta sul da farsi.

«Nalu, forse hai esagerato “un pochino”» disse Lucy.

«Loro mi hanno sfidato ed io non mi tiro mai indietro da una sfida» rispose sinceramente.

«Comunque… cos’è questa storia che puoi trasformarti in un angelo?» chiese Erza.

«C’è ben poco da dire»

Erza era rossa di rabbia a causa della sua aria strafottente, ma si calmò e andò avanti.

«Se puoi trasformarti allora fallo!»

Le ragazze e i ragazzi, ormai ristabilitosi, si avvicinarono ai due maghi.

«È così importante?» chiese Nalu.

«Sì» rispose un’impaziente Erza.

«Bene» Nalu gettò il braccio destro davanti a se, con il palmo della mano completamente aperto.

Una piccola sfera bianca si generò su di essa, chiuse gli occhi e recitò le seguenti parole:

«Angel soul: Light!(Anima Angelica: Luce!)» Nalu riaprì gli occhi e chiuse il palmo della mano, stringendo quella piccola palla di luce.

Un cerchio magico completamente dorato si formò sopra alla sua testa, oltre ai soliti segni si potevano vedere due spade incrociate al centro del suddetto.

Una luce accecante inghiottì Nalu, tutti i presenti dovettero coprirsi gli occhi per non rimanere abbagliati.

Quando la luce scomparve, lentamente i membri della gilda cominciarono ad aprire gli occhi.

Ciò che trovarono di fronte li fece sconvolgere.

La persona davanti a loro era sempre Nalu, ma con abiti diversi.

Indossava una tunica bianca che gli arrivava alle caviglie, le maniche gli arrivavano ai polsi, sulla fronte gli era apparso un cerchietto simile a quello di Erza nella sua armatura della ruota paradisiaca ma del colore dell’oro, altri due simili a esso erano apparsi sulle braccia poco sotto le spalle.

Indossava ora dei sandali dorati i cui lacci superavano di poco la caviglia, sotto la tunica portava dei pantaloni bianchi, simili a quelli di Natsu, che superavano di poco il ginocchio.

In corrispondenza delle maniche c’era una bordatura dorata, sui fianchi portava una cintura nera da cui partivano due strisce dorate larghe mezzo centimetro che finivano quasi alla fine della tunica e che si congiungevano esattamente in mezzo ad essa.

La sciarpa era ancora presente, solo che ora era completamente nera.

Gli erano spuntate ancora una volta delle grandi ali bianche.

Per i presenti sembrava una figura mistica, quasi celestiale, e bellissima.

«Eccovi accontentati, questa è la mia forma di angelo del paradiso» dichiarò Nalu con un sorriso.

«W-wow…» mormorò Natsu, ancora in preda allo stupore.

«È…fantastico!» strillarono Levy e Lisanna all’unisono.

«È così carino!» strillarono tutte le ragazze, tranne Erza, s’intende.

Nalu sbottò arrabbiato:

«Non mi sono trasformato per farmi dire che sono carino!».

«Hai altre capacità oltre a questa?» chiese Erza un po’ impaziente.

«Sì, posso trasformarmi anche in un angelo dell’inferno e…» non riuscì a continuare perché fu fermato da Natsu.

«Allora trasformati anche in quello!»

«Hai così tanta fretta di morire?» gli disse Nalu, con uno sguardo che rivaleggiava con quello di Erza.

«N-no» mormorò Salamander.

«Bene, come dicevo, posso usare anche due armi» continuò il ragazzo.

«Mostramele» disse Erza in tono serio.

Una spada apparì in mano a Nalu.

L’impugnatura era dorata e decorata con due ali d’angelo, mentre la lama era di un colore argenteo, sembrava incredibile che un bambino così piccolo potesse brandire una spada così grande.

«Questa è la mia Spada Angelica ed è molto potente».

«E l’altra arma?» chiese la maga dai capelli scarlatti.

La spada che in precedenza era nelle mani di Nalu scomparve lasciando posto a una grossa falce.

Il manico era completamente nero, la lama era lunga e sottile, divisa a metà da una linea zigzagata con la parte inferiore del colore del sangue, mentre la parte superiore di colore argenteo.

Sembrava talmente affilata che potesse tagliare l’aria.

«Questa, invece, è la mia Falce dell’Inferno ed è quella che preferisco tra le mie due armi»

«Sembrano molto potenti, sarò felice di scontrarmi con te un giorno o l’altro» disse Erza, chiudendo gli occhi e inclinando la testa leggermente verso il basso.

«Perché non adesso?» Nalu aggrottò la fronte, fissando la maga dai capelli scarlatti.

«Oggi dovrebbe essere una giornata di riposo, quindi niente combattimenti!»

«Forse sarebbe stato meglio che fosse venuta prima, allora» mormorò un debole Gray.

Tutti in gilda ridacchiarono, intanto Natsu si avvicinò a Nalu, prendendolo in braccio e toccando le sue ali per vedere come fossero.

Di rimando il Dragon Slayer più piccolo lo colpì con le ali scagliandolo lontano.

«Non toccare le mie ali!»

‘Promemoria per il futuro: non toccare le ali di Nalu’ comincio a pensare Lucy, che intanto si avvicinò a Nalu.

«Puoi volare con quelle?» chiese un po’ titubante.

Nalu solo sorrise e si alzò in volo, prendendo Lucy per i fianchi e alzandola fino al soffitto.

La maga dai capelli biondi urlò dallo spavento, pregando Nalu di riportarla a terra.

Quest’ultimo ridacchiò e la portò a terra.

«Che fifona che sei»

«Z-zitto!» mormorò Lucy.

Prima che potessero continuare i loro battibecchi, le porte della gilda si spalancarono, rivelando Leon, Sherry e, inaspettatamente, Gerard, Meredy e Ultear.

Improvvisamente scese un silenzio tombale in tutto l’edificio.

Tutti guardavano le persone che erano appena entrate, un po’ con soggezione, un po’ con paura.

La prima a ricomporsi fu Erza, che però mormorò solo una parola:

«Gerard…»

«Salve Fairy Tail, ma soprattutto…» Leon corse da Juvia prendendole e baciandole la mano.

«…salve Juvia» Juvia arrossì un po’, ritraendo velocemente la mano.

s

 Gray fece un ringhio basso che non sentì nessuno e disse:

«Cosa ci fate qui, voi di Lamia Scale? Ma soprattutto voi tre…»

«Io sono venuto per accompagnare questi tre membri di Crime Sorciere e, ovviamente, rivedere la bellissima Juvia» rispose Leon, con, adesso, un grande sorriso.

Juvia arrossì ancora, mentre Sherry aveva un’aura oscura e tenebrosa e continuava a ripetere:

«Rivale in amore…»

Erza intanto si era avvicinato a Gerard per parlargli.

«Quindi è vero che sei scappato dalla tua prigionia…» disse Erza, con un pizzico di malinconia nella voce

«Già»

«Possiamo andare in spiaggia per parlare… da soli?»

Gerard annuì e la seguì fuori dalla gilda.

Juvia si avvicinò a Meredy e cominciò a parlare.

«Meredy sei cresciuta!»

«Anche tu, Juvia!» le rispose sorridendo.

‘ora ha un bellissimo sorriso’ pensò Juvia.

«Perché avete dovuto scortare Gerard, Meredy e Ultear?» chiese Lucy.

«Perché Gerard è un fuggitivo mentre Meredy e Ultear hanno fatto parte di Grimoire Heart, Lamia Scale è in buoni rapporti con Crime Sorciere» rispose Leon.

«Piuttosto chi è quel ragazzo? Sembra un angelo, è così carino!» disse Meredy riferendosi a Nalu, che corse a prenderlo e ad abbracciarlo.

«Non sono un pupazzo…» disse Nalu, ritrasformandosi nella sua forma normale.

«Sei carino lo stesso!» disse Meredy, stringendolo più a se.

«Sto soffocando~»

«Meredy, lascia Nalu…» disse Juvia con una grande goccia di sudore sulla testa.

Meredy lascio Nalu giù mettendo il broncio, poi prese la parola Ultear:

«Sbaglio… o quel bambino è quasi uguale a Natsu?».

«Sono il figlio di Natsu e vengo dal futuro».

«Capisco… il mio arco del tempo aveva rivelato una distorsione temporale, devi essere stato tu a crearla».

«Probabile»

«Siete venuti qua anche per altri motivi?» chiese Gray.

«Sì, ma di questo ne parleremo domani, a presto allora» Ultear rialzò il cappuccio e usci insieme a Meredy e ai membri di Lamia Scale.

«Possibile che capitino tutte a noi?!» sbraitò Gray.

«Beh, non credo che il ritorno di Gerard abbia infastidito Erza, anzi» disse un’eccitata Mirajane, in preda ai suoi soliti raptus.

 

Sulla spiaggia (P.O.V. Normale)

 

«Così… ti ricordi tutto?» chiese Erza

«Sì, fino al più piccolo dettaglio»rispose Gerard

Erza era ancora un po’ titubante sul continuare il discorso o meno, ma voleva andare fino in fondo a questa faccenda.

Gerard, dal fatto suo, era anch’egli ansioso e un po’ preoccupato per le reazioni che avrebbe potuto avere Erza.

«Ricordi anche Simon?»

«L’ho ucciso» mentre Gerard diceva queste parole, tutte le immagini di Simon li ritornavano in mente, quasi come se volessero perseguitarlo.

«Hai creato la gilda Crime Sorciere per espiare i tuoi peccati, giusto?»

«Non sono sicuro…» rispose Gerard con un sospiro, la pesantezza della situazione stava cominciando a sentirsi e l’aria era tesissima, Gerard avrebbe voluto farla finita lì.

«Cosa?!» sbottò improvvisamente.

«Il peccato della Torre del Paradiso è un peccato troppo grande per essere espiato…» continuò Gerard.

Prese un respiro profondo e continuò.

«…forse sarebbe meglio se io morissi» Gerard aveva un groppo alla gola, c’era voluto un grande sforzo per dire quelle parole, adesso aveva la testa china verso la sabbia della spiaggia sotto il suo corpo, aspettando la reazione di Erza, che non si fece di certo aspettare.

La maga dai capelli scarlatti diede un forte schiaffo sulle gote di Gerard, lasciando un segno rosso.

«Che razza di stronzate stai dicendo?» sibilò Erza, che stentava a trattenere la sua rabbia.

«Io non sono forte come te…» Gerard non riusciva a guardare negli occhi Erza, per quanto ci provasse non riusciva a guardarla, forse perché si vergognava o forse perché lui pensava che non meritasse di farlo.

«Stronzate! Non puoi dire che non meriti di vivere solo perché non sei forte! Vivere è la forza!»

«Erza…» sussurrò Gerard, alzando lentamente lo sguardo verso la maga dai capelli scarlatti, ma continuando ostinatamente a non fissarla negli occhi.

«Tu non sei la persona che conoscevo prima! La persona che viveva la sua vita fino al limite!» c’era una nota amara nella voce di Erza.

«Forse io non lo sono…»

«Coglione!» esclamò una furente Erza, prendendo per il colletto Gerard.

La maga dei capelli scarlatti inciampò distrattamente su un sasso, cadendo sul mago dai capelli blu, rotolando più in là.

Gerard si ritrovo disteso su un altrettanto Erza, quest’ultima aveva un leggero colore rosso sulle gote.

«Forse avevi ragione Erza, come l’avevi sempre avuta…».

«Io non sto cercando di aver ragione…» rispose Erza.

«Erza…» sussurrò Gerard, avvicinando il viso a quello della maga dai capelli scarlatti e mettendo una mano a coppa sul viso.

A Erza scese una lacrima silenziosa e solitaria, che diceva tutto ciò che aveva provato in tutto quel tempo, e parlò:

«Pensavo… pensavo che non ti avrei mai più rivisto» Erza cominciò a tremare leggermente, mentre Gerard era sempre più vicino al suo viso.

«Gerard…» Erza smise di tremare e lentamente avvicinò il suo viso a quello del mago dai capelli Blu.

Usa sequenza d’immagini era iniziata nelle menti dei due giovani, mostravano i momenti passati insieme nella torre del paradiso, la pazzia di Gerard e le lacrime versate dai due maghi a causa della loro separazione.

I ricordi finirono quando le loro labbra si toccarono, fu delicato come il battito d’ali di una farfalla ma trasmetteva tutti i sentimenti che provavano l’uno per l’altro.

Il bacio durò una manciata di secondi, prima che Gerard si rialzò insieme a Erza, respingendola, con il volto arrossato dall’imbarazzo.

«I-io non posso, Erza… Ho una fidanzata».

Erza allargò gli occhi dallo stupore e disse:

«Ah… uhm… io non stavo… eh…»

Erza vide che Gerard stava arrossendo e tremava.

Capì subito che stava mentendo, ma se quella era la sua decisione, lei non si sarebbe dovuta intromettere.

Quell’attimo di felicità che aveva provato poco prima non sarebbe mai più accaduto.

La realizzazione colpì Erza subito dopo.

Sapeva che anche Gerard stava soffrendo perché altrimenti non l’avrebbe baciata, quindi sarebbe stata lei ad aiutarlo, lei sarebbe stata per sempre al suo fianco, vivendo la felicità che avrebbe poi riempito la tristezza e la solitudine nata nei loro corpi e che aveva creato un’armatura intorno al cuore del mago dai capelli scarlatti.

Erza si girò di scatto verso Gerard, che la guardò un po’ sorpreso, e si lanciò su di lui, atterrando un’altra volta sulla sabbia, distesi, ma con stavolta la maga dai capelli rossi su quello dai capelli blu, con le mani ai lati della testa per sorreggersi, mentre Gerard le aveva, inavvertitamente, cinto la vita con le braccia.

Erza avvicinò lentamente la testa verso quella di Gerard, facendo toccare le fronti e disse con un risolino:

«Non sei un gran racconta frottole, vero?».

«Erza, io…» Gerard distolse ancora lo sguardo, adesso un po’ imbarazzato dalla situazione.

«Resta al mio fianco…» Erza cominciò ad avvicinare sempre di più le labbra a quelle di Gerard.

«Non posso… non posso innamorarmi di qualcuno che percorre la via della luce… non posso…» il mago dai capelli blu alzò lo sguardo, fissando negli occhi Erza, mordendosi il labbro per cercare di diminuire la tensione e l’ansia che si era creata nel suo cuore.

«Allora percorreremo la via della luce… insieme» mormorò Erza, dopo di che le labbra dei due maghi s’incontrarono un’altra volta.

Erza avvolse le braccia intorno al collo di Gerard in un abbraccio, senza staccarsi dal bacio.

Quest’ultimo mise la mano destra sul capo di Erza per approfondire il bacio.

Si staccarono un minuto dopo, leggermente a corto di fiato.

Per Erza questa era come una fiaba, anche se non era una principessa, era un cavaliere.

Ma anche i cavalieri possono avere un lieto fine, giusto?

 

Gilda di Fairy Tail – 21:30 P.M. (P.O.V. Normale)

 

«Uff, sono accadute tante cose oggi, e poi dov’è Erza? È uscita con Gerard e non si è più fatta vedere» disse un’esasperata Lucy.

«Chissà poi cosa ha fatto tutto questo tempo con Gerard, eh eh» disse una maliziosa Levy, che non aspettava altro che sapere i dettagli su ciò che era accaduto a quei due.

«Sono così carini~, formano una bella coppia~» Mirajane era sognante come al solito, sembrava quasi che almeno la metà del tempo lo spendesse per formare nuove coppie.

Lucy sospirò e disse:

«Beh, si sta facendo tardi ragazze, è meglio che vada a casa prima che faccia buio; Nalu andiamo a casa!».

Nalu stava ascoltando, con aria molto annoiata, un discorso sull’essere uomini di Elfman, che non si staccava un attimo da lui, sembrava che lo aveva preso in simpatia, nonostante poche ore prima lo avesse messo al tappeto.

Il giovane Dragon Slayer sorrise al pensiero di poter avere una scusa valida per non ascoltare quello che l’uomo dai capelli bianchi aveva ancora da dirli.

Scese dallo sgabello e corse verso Lucy, senza, però, che Elfman finisse dicendo:

«Questo è quello che devi fare se vuoi essere un vero uomo, capito Nalu?!»

Nalu sventolò semplicemente la mano in segno di saluto e si diresse verso la porta.

Prima che potessero aprirla, entrarono in gilda Erza e Gerard.

Levy e Mirajane non riuscirono a trattenersi e corsero da loro facendogli tutte le domande che le venivano in mente, quasi come se fossero delle madri apprensive:

«Dove siete stati? Che cosa avete fatto? Ma soprattutto, vi siete baciati? State insieme? Forza rispondete!»

Gerard ed Erza arrossirono vistosamente e chinarono il capo, un po’ imbarazzati e comincio a parlare Erza:

«P-potremmo p-parlarne d-dopo? Comunque G-Gerard entrerà in F-Fairy T-Tail…»

«Quindi è successo qualcosa? Racconta, racconta!»

Lucy e Nalu li lasciarono battibeccare tra loro e si diressero verso casa.

 

Casa di Lucy (P.O.V Normale)

 

Lucy e Nalu aveva finito di cenare e si erano messi i pigiami, dopo di che si erano sul letto, sotto le coperte.

«’notte Nalu»

«’notte…» Nalu diede un leggere bacio sulla guancia di Lucy, dopo di che si accoccolò contro di lei.

Lucy arrossì un po’ a quel gesto e strinse le braccia intorno a Nalu, per tenerlo più al caldo.

Entrambi caddero nel mondo dei sogni poco dopo.

 

 


 

Chiedo perdono, perdono e ancora perdono, non ho alcuna scusa per questo mega ritardo >.<

Siete autorizzati a linciarmi D:

Spero che questo capitolo vi piaccia, è più lungo degli altri (circa 5000 parole)

Il prossimo capitolo sarà sul Natale, quindi è un capitolo speciale.

Ovviamente la parte di Erza e Gerard sulla spiaggia è la versione che volevo che accadesse ( maledetto Mashima <.<)

Ringrazio quelli che recensiscono e quelli che leggono ^^

  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Raffaele992