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Autore: hipster    10/01/2012    6 recensioni
Kurt cerca solo una persona che lo ami davvero; Blaine cerca anime, tante anime, per soddisfare la sua sete. Ma cosa succede quando nemmeno le regole dell'Inferno riescono a mettere in riga un Angelo dannato? Cosa succede quando un Demone si innamora di un Umano? Sicuramente tanti guai.
[Demon!Blaine]
Genere: Angst, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Angels and Demons'
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«Che ne dici di dirmi chi sei e perché sei venuto qui?» continuò Kurt, lottando con sé stesso per mantenere la voce ferma.
Blaine sospirò. «Hai ragione, Kurt. Io… sono un demone. Di primo livello. Significa che… sono ancora piccolo – disse con un sorrisino – il nostro compito, Kurt, è mantenere l’ordine. Sai cosa mantiene l’ordine nel mondo? – Kurt scosse la testa – La morte, Kurt. Noi… prendiamo le vostre anime. Ogni volta che raggiungiamo il nostro “obiettivo”, ovvero un certo numero di anime, saliamo di livello.» disse Blaine, incapace di guardarlo negli occhi.
Temeva che avrebbe letto paura o, peggio ancora, disgusto.
«Quindi è per questo che sei venuto qui… per prendere le anime» continuò Kurt.
Per la prima volta, Blaine alzò lo sguardo e lo fissò negli occhi di Kurt: non riusciva a leggere che determinazione nel suo sguardo, niente paura, niente disgusto.
Non sapeva se essere sollevato o no.
«Sì, il motivo per cui sono venuto qui sulla Terra è per raccogliere anime, ma… volevo conoscerti».
«Conoscere… me?!» lo interruppe Kurt, stupito. «Vuoi dire che sapevi chi ero già prima di conoscermi?!». Lo spavento di Kurt ora si faceva sentire.
Blaine sorrise, gentile.
«Ricordi quando, da bambino, scappavi a dormire con tuo padre per “il mostro nell’armadio”?» continuò Blaine, sempre con lo stesso sorriso.
«Eri… tu? Mi prendi in giro?! Era solo un’ombra!» esclamò Kurt, sorpreso.
«Noi siamo ombre, Kurt. E sì, ero io. Ero… curioso. Avevo conosciuto tua madre, come anima, e…».
«Aspetta, frena, conosci mia madre?!» lo interruppe ancora Kurt.
«Ci stavo arrivando… tua madre fu presa da un mio compare… ed era affascinante. L’unico suo rammarico era lasciarti solo, perciò volevo… conoscerti. Ma francamente, da bambino non eri poi così interessante. Ma qualche anno fa… mi sei tornato in mente, perciò ho ricominciato a “seguirti” per così dire… e ho desiderato che anche tu mi conoscessi; perciò mi sono iscritto alla tua stessa scuola».
Kurt lo fissò a bocca aperta: ora non era più tanto spaventato, era solo dannatamente curioso.
«Cavolo, questo non me lo aspettavo…» mormorò, abbandonandosi contro la porta.
«Mi dispiace, non avresti dovuto scoprirlo… volevo solo che… mi concedessi un sorriso, solo uno, e non uno sguardo di terrore; poi mi ero ripromesso che sarei andato via. Ma dopo il sorriso ho cominciato a desiderare di stringerti la mano, e poi di accarezzare la tua guancia, e poi di baciarti… mi… sono innamorato di te, Kurt. Sei come tua madre, sei… affascinante» disse Blaine, con aria colpevole.
La mascella di Kurt finì tre metri sotto terra: ok Kurtie, respira. Blaine è un demone, ti segue da quando eri bambino e ora si è riscoperto innamorato di te. Ha senso, no?
No, non aveva senso.
Blaine sembrava in attesa di una risposta, ma Kurt non sapeva cosa dire.
«Io… ho tentato di prenderti» continuò poi Blaine, in un soffio.
«Che vuoi dire? Spiegati…» lo incitò Kurt, quando vide che il ragazzo aveva lo sguardo incollato a terra e non aveva intenzione di continuare.
«La sera del nostro primo appuntamento, quando stavo per baciarti… volevo prenderti. Avrei preso la tua anima se non fosse stato per quei due che ci hanno interrotti. Io… ti volevo, Kurt. Ti volevo come un trofeo… e anche la mattina dopo, proprio qui… ho… deciso di non farlo. Mi dicevo che volevo sapere come ti saresti comportato nei miei confronti, fino a che punto ti saresti spinto… non volevo ammettere di essere già completamente innamorato di te. Poi quando mi hai detto… che anche tu provavi qualcosa per me… non ce l’ho fatta…»
Blaine si fermò, sembrava stesse per piangere.
Kurt non poteva vederlo così, doveva consolarlo in qualche modo. Si avvicinò cauto, poi lo strinse tra le sue braccia.
Un singhiozzo sfuggì dalle labbra di Blaine.
«Non mi importa chi sei, Blaine. Io… sono innamorato di te e non ho intenzione di rinunciare a noi. Sei diventato importante e non permetterò…».
«Ma non capisci? – lo interruppe Blaine, ormai incapace di trattenere il suo dolore – non capisci?! Questa non è una fiaba, Kurt, è la realtà. I demoni non si innamorano degli umani, non si innamorano delle loro prede! Quando lo scopriranno Giù ti uccideranno! Io non posso permettere che ti succeda qualcosa, io… non posso perderti!» urlò alla fine Blaine, quasi soffocato dalle lacrime.
«Non mi perderai mai – disse Kurt, nascondendo il suo terrore – io ti amo.» sussurrò, cercando le labbra di Blaine.
Con animo disperato, il ragazzo si gettò sulle labbra di Kurt, come se cercasse sollievo.
«Troveremo un modo per restare insieme, è una promessa Blaine» disse Kurt, risoluto.
«E io ti prometto che sarai al sicuro. Non permetterò a nessuno di farti del male, mai» ribatté Blaine, tornando a baciarlo.
«Dobbiamo solo avere il coraggio di continuare… Courage».

   
 
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