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Autore: Emily27    10/01/2012    5 recensioni
Una notte di passione potrà trasformarsi nella parola "amore"?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Derek Morgan, Emily Prentiss, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VENTUNESIMO CAPITOLO

 

 

 

Emily uscì dal suo palazzo e trovò già Garcia ad aspettarla sulla sua auto, ferma proprio lì davanti. Salì sulla macchina e Penelope la squadrò da capo a piedi.
“Ehi, dove credi di andare vestita così?” le domandò con quello che voleva essere un complimento.
“A divertirmi” rispose Prentiss risoluta. Indossava una minigonna nera, un top celeste con le paillettes e dei sandali col tacco alto. “Anche tu non scherzi però” commentò osservando il sexy vestitino rosso dell'amica. “Kevin ti ha per caso vista così?”
“Prima di raggiungere gli altri è passato a controllare” rispose Garcia alzando gli occhi al cielo e immettendosi in strada. “Pretendeva che mi vestissi da suora per andare a questo addio al nubilato.”
“Per niente geloso il tuo fidanzato” scherzò Emily ridendo.
In breve raggiunsero l'abitazione di JJ, una graziosa villetta con un piccolo e ben curato giardino. Penelope vi parcheggiò davanti e le due donne scesero a suonare il campanello posto sul cancelletto d'entrata. In quel mentre un'altra auto accostò al marciapiede e ne scesero due giovani uomini, i quali guardarono Emily e Garcia con aperta ammirazione.
“Immagino siate amiche di JJ” disse uno dei due.
“Amiche e colleghe” specificò Penelope. “Ed io scommetto che siete venuti a prendere Will.”
“Esatto” confermò l'altro.
Gli amici di Will, peraltro discretamente attraenti, si presentarono come Ryan e Greg. Quest'ultimo, dopo aver lanciato un fugace sguardo alle forme delle due amiche, commentò: “Se tutti gli agenti federali sono così credo correrò ad iscrivermi all'accademia dell'FBI.”
“Temo dovrai metterti in fila” replicò Emily scambiandosi un'occhiata divertita con Penelope.
“Smetti di importunare queste ragazze” intervenne Will che in quel momento stava uscendo di casa insieme a JJ.
“Sanno come difendersi” fece Greg sorridendo a Prentiss.
“Ci puoi scommettere” affermò lei in modo scherzoso.
Garcia osservò JJ, bellissima in un abitino nero senza spalline.
“Fatti un po' vedere tesoro... Sei uno schianto!”
“Sono pronta a fare follie” annunciò Jennifer compiendo una giravolta, per poi finire nell'abbraccio di Will.
“Guarda che sarai controllata...” disse lui dandole un leggero bacio sulla bocca.
“Non ci contare” fece Emily prendendo per mano l'amica e conducendola alla macchina di Penelope.
Tutti si salutarono, dopodichè JJ e Will se ne andarono con i loro rispettivi amici a trascorrere quella che si prospettava come una divertente serata.

 
David, Aaron, Derek, Spencer e Kevin stavano aspettando Will davanti ad uno dei ristoranti più alla moda di tutta Washington, dove avrebbero consumato sia aperitivo che cena.
Tutti vestivano in modo elegante e allo stesso tempo sportivo. Hotch, diversamente dal solito, non portava la cravatta e Reid indossava gli abiti che aveva acquistato proprio quel giorno, seguendo i consigli di moda di Emily.
Rossi stava guardando Kevin, il quale da quando era arrivato continuava ad armeggiare con il telefonino. Il ragazzo, sentendosi lo sguardo di David puntato insistentemente addosso, alla fine cedette.
“Le ho inviato un messaggio dieci minuti fa e non mi ha ancora risposto” disse in tono impaziente.
“Credo che per questa sera Penelope abbia altro a cui pensare...” sostenne Rossi dandogli di gomito.
“Tipo?” domandò Kevin già in allarme.
“Saranno andate in un locale per sole donne...” rispose Dave, lasciando che il giovane traesse le ovvie conclusioni.
Kevin sbarrò gli occhi e fece per comporre il numero di Garcia, ma prima che lo potesse fare Derek gli sfilò il cellulare di mano, mentre tutti ormai ridevano apertamente. A porre fine alla simpatica schermaglia fu l'arrivo di Will e dei suoi amici, e il telefonino tornò al legittimo proprietario.
Entrarono nel locale e si fermarono all'angolo bar, dove il festeggiato ordinò per tutti uno Spritz.
“Ehm, non ci sarebbe qualcosa di analcolico?” domandò Reid aggrottando la fronte, dopo aver visto il barman versare nello shaker ciò che per i suoi gusti aveva una gradazione alcolica un po' troppo alta.
“Mi dispiace, ma per questa sera non serviranno nulla di adatto agli astemi” lo informò Will circondandogli le spalle con un braccio.
“E questo è solo l'inizio” aggiunse Derek mettendogli fra le mani il bicchiere con lo Spritz, che Spencer osservò dubbioso. Ne assaggiò un sorso, trovandolo meno forte di quanto si era aspettato, e dovette ammettere che aveva anche un buon sapore, così ne bevve un altro po'.
Kevin, seduto al bancone, rimise il cellulare nella tasca dei pantaloni e trasse un lungo sospiro.
“Spegni quel coso e divertiti” gli suggerì Morgan andando a prendere posto accanto a lui.
“So che di Penelope mi posso fidare, ma è più forte di me...”
“Allora è grave, parola di profiler” sentenziò Derek dandogli una pacca sulla spalla, pur ammettendo con se stesso di non essere tanto da meno in fatto di gelosia. Inevitabilmente pensò ad Emily ed al suo prossimo trasferimento a Houston. Questa idea lo stava facendo soffrire sempre di più, ma allo stesso tempo i sentimenti che provava verso di lei gli stavano diventando maggiormente chiari.
Intanto Ryan e Greg, poco lontano, avevano iniziato a parlare fra di loro di qualcosa che attirò l'attenzione di Kevin e Derek.
“Le tipe che sono andate a prendere JJ non erano niente male” stava dicendo Ryan.
“Già, Penelope... mi pare si chiami così... ragazzi che curve! E hai visto le gambe della mora, da paura!”
“Greg, soltanto un cieco non le avrebbe notate.”
“Io con quelle un pensierino ce lo farei...”
“Pure io...”
A sentire quei commenti Kevin e Derek si fecero quasi andare di traverso l'aperitivo che stavano bevendo, e quando Greg e Ryan si allontanarono li seguirono con uno sguardo che avrebbe anche potuto incenerirli.

 
Dalla parte opposta di Washington JJ, Emily e Penelope, in compagnia di Mary e Grace, due amiche della festeggiata, stavano entrando al Montego Bay, un locale aperto da poco tutto in stile giamaicano. Le ragazze furono accompagnate al loro tavolo da una gentile cameriera, mentre si guardavano intorno ammirando l'originale arredamento: tavoli con ombrelloni di paglia, enormi piante qua e là, in fondo al locale c'era una vera cascata e come sottofondo musicale Could you be loved di Bob Marley.
Il gruppetto prese posto al tavolo, su cui si trovavano alcune candele colorate a forma di fiori che la cameriera accese per loro.
E' bellissimo questo posto, chi ha avuto l'idea di venire qui?” domandò JJ eccitata.
Lei!” esclamò Garcia indicando Emily, la quale sorrise a Jennifer.
Sono contenta che ti piaccia.”
Ma ditemi ancora una cosa: perchè il cameriere del bar in cui siamo state per l'aperitivo non ha fatto altro che provarci spudoratamente con me?” chiese ancora la futura sposa rivolgendo a tutte uno sguardo indagatore.
Forse semplicemente perchè sei una donna bellissima e affascinante...” ipotizzò Mary alzando le spalle con indifferenza.
Ho capito, qui c'è il vostro zampino...” disse JJ puntando l'indice su di lei e Grace, mentre quest'ultima le faceva l'occhiolino.
Beh, se proprio non ti piace me lo prendo io molto volentieri.”
Le ragazze scoppiarono a ridere e intanto la cameriera ritornò a portare loro il menu, da cui scelsero una grigliata di carne che accompagnarono con un buon vino.
Più tardi con il dolce venne loro servito dello champagne e quando tutti i bicchieri furono riempiti Penelope inaspettatamente si alzò dalla sedia tenendo alto il calice.
Brindiamo a JJ, che domani si sposa!” esclamò in tono abbastanza alto da essere udita dagli occupanti dei tavoli vicini, i quali divertiti si levarono in piedi a loro volta, mentre Emily, Mary e Grace facevano lo stesso, obbligando anche Jennifer a tirarsi su. Dopodichè si udirono svariati “viva la sposa” e le guance delle festeggiata si tinsero di un leggero rossore. JJ non fece in tempo a dire niente, perchè fu travolta dall'abbraccio delle amiche.

 
Dopo cena Will e la sua allegra combriccola avevano continuato la loro serata recandosi in un locale in cui le cameriere che servivano ai tavoli non erano troppo vestite, e quelle al bar alternavano la preparazione dei cocktails a provocanti balletti dietro al bancone.
Will e gli altri, seduti ad un tavolo, avevano ormai perso il conto dei brindisi e sembrava non si fossero mai divertiti tanto. David si era messo a raccontare barzellette, seguito anche da Aaron, il quale si era calato completamente nell'atmosfera allegra e amichevole di quella serata.
Derek ad un certo punto decise di uscire a prendere una boccata d'aria, lasciando Will alle prese con le simpatiche avances di una cameriera e con le battute degli amici. All'esterno c'erano due tavolini occupati da alcuni ragazzi che fumavano parlando di donne. Derek si mise in disparte e appoggiandosi con la schiena ad un muro osservò il cielo, che in quella notte serena appariva punteggiato di stelle. Per tutta la sera aveva cercato di non pensare a lei, ma la cosa gli era riuscita praticamente impossibile. Non riusciva ad immaginare la sua vita senza Emily, senza averla accanto ogni giorno, senza i suoi sorrisi e i suoi sguardi. Non poteva permettere che se ne andasse, non ora che aveva finalmente capito ciò che provava per lei. Si domandò perchè soltanto allora lo avesse compreso e cosa lo avesse reso cieco di fronte ai suoi stessi sentimenti. La paura? L'insicurezza? In fondo ebbe poca importanza nel momento in cui Derek fu sopraffatto dall'incontenibile desiderio di rivelare ad Emily quello che sentiva per lei. Non poteva più attendere oltre, doveva farlo. Subito.
Si diresse quasi di corsa all'entrata del locale, dove si imbattè in Rossi che stava uscendo.
Dave, giusto in tempo.”
Cosa succede?” domandò l'uomo notando la sua impazienza.
Devo andare in un posto, puoi accompagnare tu Reid a casa? Ero passato io a prenderlo...” chiese Morgan con frenesia.
Certamente...” rispose David, mentre intuiva la natura di tutta l'euforica agitazione dell'amico. “Vai, cosa aspetti!”
Derek non se lo fece ripetere due volte e corse a prendere il suo suv.
Guidò per le strade di Washington come se stesse inseguendo un pericoloso s.i., eccitato all'idea di ciò che stava per fare. Credeva di sapere dove le ragazze stavano festeggiando l'addio al nubilato, un locale carino e molto frequentato in quel periodo.
Quando arrivò a destinazione parcheggiò lungo la strada e si precipitò all'ingresso, dove un grosso buttafuori dall'aria annoiata lo bloccò parandogli un braccio muscoloso all'altezza del petto.
Non puoi entrare, per il momento il locale è troppo affollato” gli disse in tono autoritario.
Devo vedere una persona, è molto importante” insistette Morgan. Non sarebbe stato certo quel pallone gonfiato a fermarlo.
Sarai la trentesima persona che me lo dice” affermò l'omone sogghignando.
Derek, con molta calma, estrasse dalla tasca dei pantaloni il suo distintivo e glielo piazzò davanti agli occhi.
Scommetto invece di essere il primo a mostrarti questo.”
A quella vista il buttafuori, perdendo tutta la sua ostentata sicurezza, gli permise subito di varcare la soglia dell' Heaven and Hell.
Una volta dentro Derek si guardò intorno, scrutando fra la gente ai tavoli e quella in piedi vicino al bar, dopodichè fece un attento giro del locale, ma di Emily e delle altre nemmeno l'ombra. Aveva creduto che quello fosse il posto giusto, ma evidentemente non era così. La delusione si impadronì di lui, ma subito cercò di reagire cercando di farsi venire in mente un altro possibile luogo in cui le ragazze potessero essere andate. All'improvviso si ricordò di aver sentito Emily e Penelope parlare in ufficio di un nuovo locale in cui c'era anche il karaoke. Con rinnovato entusiasmo Derek si precipitò fuori, ora sapendo dove andare.

 
Dopo cena al Montego Bay le luci si erano abbassate, il volume della musica alzato e in un angolo era stato allestito un karaoke su di un piccolo palco.
Non so come ringraziarvi per questa splendida serata” disse JJ mentre venivano serviti al tavolo cinque cocktail ornati con ombrellini e frutta esotica.
Emily le accarezzò affettuosamente un braccio.
Non devi farlo, per noi è stato un piacere organizzarla.”
Ti vogliamo bene” aggiunse Mary.
Ed io ne voglio a voi...” fece JJ lasciando trapelare dalla sua voce un po' di commozione.
In quel momento fu annunciato il primo partecipante al karaoke, un ragazzo con la camicia hawaiana che si esibì in una discreta performance vocale, e dopo fu la volta di una giovane ragazza dalle discutibili doti canore. Poi vennero chiamate Emily, Penelope e JJ, le quali sorridenti ed eccitate salirono sul palco, mentre già si udivano le note iniziali di Girls just want to have fun. Le ragazze cercarono di dare il meglio, cantando con allegria e impegno e sorprendendosi loro stesse del buon risultato. Quando ebbero terminato la loro esibizione tornarono a sedersi tra i sinceri applausi dell'intero locale.
Siete andate alla grande!” commentò Grace con entusiasmo, battendo ancora le mani.
Se venissimo licenziate dal Bureau potremmo sempre fare carriera come cantanti” disse JJ bevendo un po' del suo cocktail.
Giusto, sono sicura che avremmo un futuro nel mondo della musica” si trovò d'accordo Emily.
Dai Mary, andiamo anche noi a cantare qualcosa” propose Grace all'amica, la quale fece un risoluto cenno di no con la testa.
Non se ne parla.”
Sarebbe divertente” insistette l'altra.
Se sono riuscita io a stare a tempo con la musica lo può fare chiunque” tentò Garcia incoraggiando Mary, che però sembrava non voler cambiare idea.
Non è per quello... Solo che con tutta questa gente a guardarmi...”
Una volta sul palco vedrai che...” iniziò a dire Emily, ma subito si bloccò con un tuffo al cuore. Al loro tavolo era comparso Derek.
Per alcuni istanti si guardarono, lei sorpresa, lui come se cercasse qualcosa da dire. Poi Derek si rivolse alle altre, che lo stavano osservando con stupore misto a preoccupazione.
Tranquille, non è successo niente” le rassicurò, mentre Penelope gli sorrideva mostrandogli la mano chiusa col pollice alzato, avendo intuito il motivo della sua presenza lì.
Lui portò nuovamente la sua attenzione su Emily.
Devo parlarti” le disse in tono serio.
Lei annuì e si alzò, iniziando istintivamente ad avvertire una forte emozione. Morgan la prese per mano e la condusse attraverso il locale fino all'uscita e una volta fuori si fermarono vicino ad alcune piante, un po' lontano dall'ingresso. Derek, sempre tenendola per mano, la guardava senza dire niente, con il cuore che accelerava i battiti. Tutto ciò di cui aveva bisogno, tutto quello che aveva davvero importanza era lì con lui in quel momento. Emily.
Cosa volevi dirmi?” domandò lei nella speranzosa attesa di sentirgli pronunciare le parole che a lungo aveva desiderato di poter udire.
Derek le prese il viso fra le mani, gli occhi in quelli di lei.
Non andare a Houston...” disse a pochi centimetri dalle sue labbra.
Perchè?” mormorò Emily diminuendo ulteriormente la distanza fra le loro bocche.
Perchè ti amo da impazzire.”
Così dicendo lui la baciò dolcemente, finchè lei gli si strinse contro con il cuore che le batteva forte. Derek l'abbracciò a sua volta, mentre la dolcezza diventava passione e le loro labbra incapaci di staccarsi. Lo fecero solo per un istante, il tempo di un sorriso, poi ritornarono ad unirsi in un lungo bacio, nel quale Emily e Derek languidamente si persero, dimenticando tutto il resto. In quel momento sotto al cielo stellato esistevano soltanto loro due e il loro amore.

  
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