Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
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Autore: GiuliaVengeance    11/01/2012    2 recensioni
Dal capitolo 6:
“Ti prometto che questa sarà la vacanza più bella della tua vita,esattamente come la mia. Due anni fa,quando arrivai ad Huntington Beach, sentii che questo sarebbe stato il mio posto,questa la mia gente,questa la mia vita. Fu una sensazione bellissima. In effetti non mi sbagliavo, questa città ha veramente qualcosa di magico. Poi incontrai loro,i miei idoli di sempre e lì capii che non la avrei più lasciata. È il mio sogno, Bee. Mi sembra di essere la protagonista di un film,è tutto così meraviglioso qui. Per questo ho voluto che anche tu vivessi quello che sto vivendo io,conoscendoti,sapevo che sarebbe stato il regalo più bello che tu potessi ricevere. Poi beh,Lui è veramente tutto ciò di cui ho bisogno, non sono mai stata così felice. Spero che anche tu lo sarai,un giorno. Magari sempre con qualcuno della band.” E concluse il filosofico discorso con una delle sue battutine sarcastiche,non ne poteva fare a meno. Beth trovò intenso quel pensiero,a parte l’ultima frase che la lasciò in sospeso con quello che voleva rispondere; guardò sconsolata la bionda che nel frattempo beveva un sorso di the,nascondendo un sorriso malizioso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                            Dear Huntington 

 
 


Un sogno.
Solo così poteva chiamarlo Beth. Mentre era in macchina guardava il paesaggio che scorreva. Era meraviglioso. Huntington era meravigliosa. Le strade larghe e pulitissime,il sole cocente,le palme,l’oceano,tutto perfetto. Come nei film. Avrebbe voluto trovare qualche difetto a quella splendida città ma il compito era alquanto difficile.
Gli altri parlavano tranquillamente quando lei era immersa nei suoi pensieri,Matt e Zacky seduti davanti,lei,Chris e Val sedute dietro. Le ragazze al suo fianco si erano sporse leggermente in avanti per partecipare meglio alla discussione. Di cosa stessero parlando,poi,mica lo sapeva. E sinceramente non le interessava più di tanto. Da quando aveva poggiato piede sul suolo americano,da quando era scesa da quell’aereo,Beth si sentiva bene. Si sentiva libera,sentiva un senso di pace e positività,che difficilmente ti abbandona. Proprio guardando dal finestrino si accorse di un’auto che li stava sorpassando con all’interno quei tre pazzi esauriti di Jimmy,Johnny e Brian assieme alle “misteriose” ragazze,ovvero Dana e Francy. Zacky li vide e fece suonare il clacson a Matt e di risposta lo suonò anche Jimmy che stava al posto del guidatore,aggiungendoci un bel dito medio mentre tutti gli altri passeggeri se la ridevano svisceratamente.
 «Chi arriva ultimo alla spiaggia paga un giro di birra per tutti» Urlò Rev per poi spingere sull’acceleratore.
“Com’è maturo,oh” pensò Bee,sempre ridendo. Anche se non facevano niente, gli Avenged Sevenfold davano comunque nell’occhio e facevano sempre scappare un sorriso; figuriamoci quando facevano qualcosa. «Dai Matt,dai!» lo incitò Zee. Non era per i soldi,per quello non c’era problema ma il gusto di sfottere quei decerebrati una volta arrivati in spiaggia,oh sì,per quello avrebbero pagato altro che un giro di birra.
E che ci vuoi fare, sono uomini.
Magicamente  arrivò prima l’auto di Matt,nessuno sa il perché,forse quegli altri lo avevano fatto apposta ad arrivare tardi. O forse no. Fatto sta che dovettero pagare la birra a tutti. Dopo essersi rinfrescati con la deliziosa bevanda e aver presentato Beth alle altre due ragazze,la carovana di mosse verso la spiaggia vera e propria,quella fatta di sabbia. Disposero i teli-mare tutti molto vicini. Che poi i posti mica erano decisi,uno se voleva si sdraiava pure se l’asciugamano non era il suo e poi sicuramente la disposizione sarebbe cambiata nell’arco della giornata,anche in base al sole. Si spalmarono tutti la protezione o l’olio solare,insomma, si spalmarono tutti qualcosa.  Ma quando si trattò di doverla spalmare sulla schiena,tutti avevano il proprio ragazzo/a,tranne Beth -e Brian-. Lo chiese a Chris,che però stava massaggiando Zacky,quindi era fottuta. Doveva chiederlo a Brian. «Aaah non guardatemi così,io non mi faccio mettere le mani addosso da nessuno» obiettò la ragazza rivolgendosi alla coppietta che aveva di fronte. «Vabbè,allora bruciati» ribatté calma l’amica. Niente,doveva farlo,doveva farsi mettere l’olio da Brian. L’ importante era non fare figure di merda. Facile,no?
Neanche il tempo di pensarlo che se lo ritrovò dritto in piedi accanto a lei,con una boccetta in mano: «Mi spalmi l’olio sulla schiena?» sorrise.
«Prima tu a me,poi io a te» ordinò titubante.
«Ok,sdraiati».
Rassegnata, si sdraiò a pancia in sotto e chiuse gli occhi. Sentì subito le mani di Syn sulla sua schiena e non poté fare a meno di sorridere compiaciuta. Le piaceva essere accarezzata. Soprattutto da quelle mani. No, aspetta. L’ultimo pensiero andava cancellato. Bene. Quando il ragazzo sollevò il laccio del pezzo superiore del costume per fare in modo che l’olio sia spalmato anche sotto l’indumento, la mora ebbe un brivido che lui percepì e ne fu soddisfatto.
 Brian aveva finito,infatti non la stava più toccando ma lei continuava a tenere gli occhi chiusi. Era troppo rilassata.
«Ehi,ora tocca a te!» le ricordò,scrollandola.  Beth aprì lentamente gli occhi e altrettanto lentamente si alzò. L’altro si mise comodo sul suo asciugamano e pose il proprio olio alla ragazza la quale se lo spalmò bene sulle mani e iniziò a cospargervi la schiena del Gates. «Buono! Sa di cocco!» esclamò Beth mentre nella sua testa viaggiavano pensieri riguardanti tutt’altro che il profumo di quella sostanza. “Mio Dio che schiena!” Non aveva tutti i torti,la schiena di Syn era assai notevole vista la sua stazza e muscolatura. Non era neanche tanto piena di tatuaggi,solo la scritta “HANER” sulle spalle,non dava assolutamente fastidio.  Bee era famosa per la sua bravura nel fare i massaggi, tutti i suoi amici la chiamavano quando ne avevano bisogno.  L’idea le venne in mente in quel momento,l’idea di sfruttare questo suo pregio in quella situazione; mise in campo tutte le sue abilità e ne uscì fuori un massaggio eccezionale. Il successo dell’operazione si intuiva dalla faccia di Brian che era molto rilassato e se ne stava buono buono a godere di quelle piccole attenzioni. Una volta terminato, Beth si avvicinò all’orecchio del ragazzo e gli sussurrò languidamente: «Piaciuto?»
«Sei molto brava» rispose lui pacatamente,senza aprire gli occhi.
Lei gli diede un bacino leggero sulla guancia e si alzò,diretta verso il suo telo.
Nel frattempo Francy li aveva fissati per tutto il tempo,soprattutto a Beth,che si stava avvicinando.
«Sai,ti ci vedo bene con Brì» affermò annuendo,la rossa. Già,la fidanzata di Johnny era rossa naturale,di un rosso abbastanza scuro. Aveva i capelli lisci e morbidi,a parere di Bee,spettacolari, gli occhi castano scuro quasi nero,il naso e le labbra praticamente disegnati,la pelle chiara e qualche lentiggine sugli zigomi. Alta pochi centimetri più di Beth,con un corpo tonico al punto giusto. Molto bella.
«Dici così solo perché nel gruppo siamo gli unici single e ti piacerebbe vederci insieme ma per ora no,grazie»  rispose tutto d’un fiato l’altra,un po’ infastidita. «Per ora?» Francy la guardò allibita e soddisfatta allo stesso tempo. In fondo,se lo immaginavano tutti come sarebbe andata a finire. 
«Si, per ora,io che ne so,può anche essere che da un giorno a un altro mi innamoro di lui e..» finì la frase gesticolando e dando così origine a una risata fragorosa.


La giornata trascorse piacevolmente tra scherzi,gavettoni, sole e oceano. Fu una giornata in cui Beth riuscì a conoscere meglio gli altri,stando più a contatto con loro; di questo passo, sarebbe diventata amica di tutti molto presto. Mentre nuotava pensò a quello che si era detta con Francy e in effetti il pericolo c’era. Lei e Brian erano gli unici a stare da soli e come si era verificato con la questione dell’olio,di situazioni particolari se ne sprecavano,eccome. Cercò di non prestare molta attenzione all’argomento e uscì dall’acqua,aveva sete.
«Ragazzi io non ce la faccio più,è stata una giornata stupenda ma dopo un po’ sclero.» Annunciò prima di bere un sorso d’acqua. Jim la appoggiò: amava le giornate in spiaggia ma quel giorno era d’accordo con lei. Erano quasi le sei del pomeriggio,erano lì da un sacco di ore e in effetti non sarebbe dispiaciuto a nessuno andarsene. Dovettero tornare tutti a casa di Matt per riprendersi la rispettiva autovettura,successivamente ognuno tornò a casa propria. Beth ovviamente andò a casa di Zacky e Chris,doveva ancora sistemare la valigia. 
«Wow» bisbigliò,appena dinanzi all’abitazione. La villa di Baker era strepitosa. Era contornata da un giardino gigantesco dove scorrazzava felice il suo cagnone, Majesty e sulla destra c’era anche una piscina bellissima oltre che smisurata. Quando entrò,Bee rimase estasiata. Quella casa era fatta apposta per Chris,possedeva tutto ciò che la faceva impazzire,era tutto come voleva lei. Molto probabilmente aveva gli stessi gusti di Zacky,lui non era un uomo che si faceva spostare i mobili di casa da una donna. Almeno così dicevano i suoi amici. Appena aperta la porta d’ingresso,si ritrovò di fronte le scale che portavano alle meravigliose stanze da notte e al bagno. Sulla sinistra c’era lo studio di Vee,in cui non poteva metterci piede nessuno,solo i Sevenfold. Sulla destra si apriva un enorme salone: il soggiorno si alternava al tavolo circondato dalle sedie di legno,con alle spalle una vetrata che dava sulla piscina. Si salivano tre gradini per arrivare in cucina,completamente bianca. Un’altra porta,infine, introduceva alla sala Hobby.
 Era serena e tranquilla,mentre visitava la villa si immaginava delle scene con i ragazzi,le feste che vi si sarebbero svolte nel corso di quelle settimane,prevedeva anche litigate e,sicuramente,tanto divertimento. Si, quella sarebbe stata la vacanza più bella della sua vita. Ne era sicura.

  
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