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Autore: crazy_k    11/01/2012    2 recensioni
Severus Piton e Lily Evans; due persone, due amici, un desiderio celato agli occhi del mondo e un amore più forte della morte.
I pensieri del più amato e, allo stesso tempo, odiato professore di pozioni che Hogwarts abbia mai avuto negli anni tra l'omicidio di Lily e l'entrata a scuola di Harry.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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Note dell’autrice: Mentre scrivevo la storia ascoltavo nell’ipod la canzone Lovesong di Adele.









ISTINTI

 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’aula è vuota, affollata da piccole ampolle sporche e calderoni incrostati. Nell’aria aleggia l’odore acro dello zolfo e quello putrido della morte.
 
Fisso con sguardo vuoto quel primo banco cui eri solita sedere con la tua presunzione, con la tua intelligenza e con la perspicacia che ti distingueva.
Immobile, dietro questa cattedra troppo vecchia da dove ora mi diverto a dar giudizi, rimpiango ancora una volta i miei errori e percepisco senza sforzo, scorrermi attorno il tempo.
 
 
 
 
Tu non sai, Lily, con quanto amore avrei stretto la tua mano se solo me ne avessi dato l’occasione, se soltanto io fossi riuscito ad essere più egoista e ti avessi reclamata mia fin da subito.
Ti ho amata così intensamente, così  pienamente e non ho mai potuto trasformare il pensiero in carezza; questo è il mio più grande rimpianto.
Non puoi sapere quante volte il tuo volto è apparso tra la nebbia argentea dei miei sogni.
Non saprai mai quanto intensamente ho sperato che il vento della trasgressione t’investisse o quanto mi detestassi per quei pensieri impuri che mi suscitava il tuo corpo ancora acerbo. Fremevo dalla voglia di sfiorarti, accarezzarti, toccarti e stringerti con forza tra le mie braccia. Volevo assaggiare la tua carne, bearmi dei tuo gemiti, immergermi nel tuo profumo. Sapevo che era sbagliato desiderarti così ossessivamente ma la ragione non può rinchiudere un corpo nel letargo dei sensi.
Ero giovane.
Solo nel mio crocevia restavo in attesa dei tuoi baci e del tuo amore con cui finalmente avrei potuto riempire le mie notti.
 
Per te avrei fatto qualsiasi cosa, non ci sarebbero stati limiti che non avrei saputo superare se solo mi avessi scelto… Ma non mi hai voluto.
Hai preferito un altro.
Ti sei concessa a chi per anni ha deriso il nostro legame.
 
Dal mio amare ardito non troverai angelo che ti salverà, nè dalla mia passione distruttiva riparo.
Dove ti ha condotta il mio amore Lily? Eri diventata il mio ossigeno e ti ho consumata fino all’esaurimento; ho respirato la tua vita.
 
Dal primo istante in cui ti vidi mi sembrasti una dea.
Decisi i meno d’un attimo che solo a te avrei donato la mia anima ma la tua figura era così fulgida di luce che i miei occhi hanno iniziato presto a sanguinare. Così, mi sono ritirato in silenzio, ho calpestato l’oscurità con passo incerto e tra le tenebre mi sono rifugiato.
 
Ora non sei più con me.
Ti hanno estirpata da questo mondo ed io, io sono stato il giardiniere che per errore ha tagliato il giglio più bello di tutto l’eden.
Eppure, questo sentimento che ho cercato di distruggere e dimenticare sembra essere ancor più forte della morte.
Quando il sole bagna la terra con i raggi caldi, mi perdo nel ricordo onirico in cui ti conservo. Quando la luna rischiara le notti vuote, di te rimane la sete degli istinti che corrode il corpo.
 
Per te è stato facile, Lily. Te ne sei andata senza indugio alcuno.
Chi muore non può soffrire il vuoto di una vita smarrita. Chi rimane ancorato alla propria esistenza troverà per ciò l’inferno.
Tutte le sere si riflette negli occhi vuoti di chi non ha più nessuno l’eco di una passione perduta ma mai dimenticata.
 
E’ stato, forse, un sottile modo per vendicarti?
S’insinua malvagio il dubbio nella mia mente ma scuoto prontamente la testa e i pensieri tornan puliti.
No, eri troppo buona per questo.
 
A volte spero che nemmeno nella morte tu abbia trovato la pace che tanto meritavi. Godo nell’immaginare che, chissà, ancor ti struggi per il pensiero di quel figlio che hai abbandonato qui sulla terra. Poi maledico me stesso per queste idee crudeli e ingiuste e alla fine, non mi resta altro da fare se non annegare nell’autocommiserazione e raccogliere il cieco dolore dei resti di un amore impossibile.
Ti prometto, Lily, che sarò un giardiniere più curato per il tuo bambino. Lo proteggerò dalla pioggia e dalla grandine, lo farò crescere forte e sano e diventerà presto un bellissimo fiore. Sarà la mia crociata, per te.
 
 
 
 
Chiudo la porta dell’aula dietro le mie spalle. Il sotterraneo è freddo e il corridoio buio.
Tra le coltri pesanti del letto spengo la luce e mi abbandono alle braccia di Morfeo.
 
In fin dei conti l’ho sempre saputo, Lily. Per noi non ci sarebbe mai stata quell’amletica notte di nuda passione ma solo una lenta, eterna agonia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
THE END
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ave popolo di EFP!
 
Vi presento… Bhè teoricamente dovrebbe essere un fanfictin ma assomiglia più a un obrorio.
L’ho scritta nel mentre la mia professoressa di storia dell’arte spiegava ad un’interessatissima classe (che se ne fregava altamente) gli sviluppi dello stile carolingio nei secoli (credo almeno che fosse questo l’argomento…).
 
Cosa ne pensate signori? Fatemi sapere tutte le vostre impressioni tenendo sempre a mente che le recensioni sono il pane quotidiano per uno scrittore e NON creano dipendenza!

Per tutti coloro che desiderano continuare a seguirmi, potete trovarmi qui  
Detto questo un saluto a tutti!
Baci e abbracci
Crazy_k
   
 
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