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Autore: Rejoice96S    11/01/2012    1 recensioni
U2 e Green Day. The Saints Are Coming.
La musica degli Irlandesi si fonde con la musica degli Americani.
Se non è magia questa..
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“Muoviamoci! Non vedo l’ora di arrivare allo studio di registrazione! Oggi mi sento carichissimo!” Urlava Trè saltellando attorno a Billie. Sembrava  un bambino che non vedeva l’ora di entrare in un negozio di giocattoli.
I ragazzi erano visibilmente stanchi. Non avevano chiuso praticamente occhio dopo la fantastica corsa di Trè ed Adam. Ma nonostante le occhiaie, avevano tanta energia da trasmettere nei loro strumenti.
“Mi sembra già di immaginare le note che usciranno dall’Explorer..” Sussurrò The Edge socchiudendo gli occhi con un’espressione beata.
“Oggi il mio basso andrà a fuoco!” Proclamò orgoglioso Mike.
“Allora sarà bene portare un estintore.. Non si sa mai, potresti incendiare la mia batteria...” Scherzò Larry stringendo le sue bacchette come se fossero un tesoro di inestimabile valore.
 
Erano tutti felci. Sapevano che questa volta la giornata avrebbe preso una piega diversa, non come la giornata precedente.
“Basta cianciare e sbrigatevi. Abbiamo una canzone da registrare!” Concluse in fretta Bono, che mentre gli altri parlavano, si era seduto in macchina al posto di guida.
“Oh no! Guarda.. Se hai intenzione di guidare, ti preavviso che me ne andrò a piedi!” Chiarì subito Adam.
Lo sguardo di Larry e The Edge si pietrificò alla vista di Bono al volante. Sapevano che non era un grande guidatore. Meglio attraversare l’Atlantico a nuoto piuttosto che andare in auto con lui.
“Beh, che c’è?” Chiese dubbioso Trè, che era già nell’auto con Bono. Troppo tardi. Ora era troppo tardi per uscire.
“Ehm.. Diciamo che secondo me ha preso la patente per miracolo...” Disse il chitarrista degli U2.
“Ma dai! Non credo che potrà mai essere più pericoloso di Billie ubriaco al volante!” Rispose Mike ridendoci su.
“Giusto! Noi Green Day saliamo... Voi che fate?” Aggiunse Trè.
“Noi.. Noi.. Noi ce ne andremo con la bici!” Pianificò Larry adocchiando tre biciclette nascoste dietro l’albergo.
“E sia! Chi arriva per ultimo paga da bere!” Esultò Bono.
Un irlandese non rinunciava mai ad una scommessa, così i restanti tre musicisti accettarono.
 
Larry, Adam e The Edge corsero verso quelle tre biciclette, sistemarono i loro rispettivi strumenti in modo tale da non danneggiarli durante la corsa  e partirono. Veloci come saette, attraversarono un quartiere dopo l’altro. Larry era il più allenato, non sentiva il peso della corsa. The Edge seguiva subito dietro al batterista. Era leggermente stanco, ma non voleva farlo notare. Così continuò a pedalare in silenzio. Solo ogni tanto si fermava per qualche secondo per riprendere fiato. Adam era decisamente fuori forma. Molti metri lo distanziavano da The Edge. Nemmeno Adam parlava, ma non perché non voleva. Non poteva. Faceva così tanti respiri affannati per recuperare quanta più aria era possibile che dalla sua bocca uscivano solo dei lunghi lamenti.
“Eeeh, la vecchiaia inizia a farsi sentire.. Eh Adam?” Larry rideva di gusto. Così imparava a ‘prenderlo in giro’ con nomignoli, seppur affettuosi, sul fatto che lui era il più giovane del gruppo.
“Anf, anf, auff.. Taci, porta rispetto per i più anziani e pedala!” Fu l’unica sentenza del povero bassista.
Un quartiere dopo l’altro, in un quarto d’ora arrivarono a destinazione. Non c’era ancora nessuno: avevano già vinto la scommessa!
 
Intanto, Bono, Billie, Mike e Trè se la passavano alla grande.
Aveva ragione il batterista dei Green Day: nessuno era peggiore di Billie ubriaco al volante. Nemmeno Bono. Finalmente il frontman degli U2 aveva trovato qualcuno con cui spassarsela e che non doveva correre al bagno per mal d’auto ogni volta che scendeva dalla sua macchina. Billie era seduto sul sedile anteriore affianco a Bono e cantava a squarciagola ‘Jesus Of Suburbia’. Dietro, sui sedili posteriori, Mike e Trè seguivano con un coro.
I don’t care if you don’t. I don’t care if you don’t. I don’t care if you don’t caaaaaaare!
Anche Bono scandiva il tempo con le mani al volante, aggiungendoci ogni tanto qualche colpo di clacson.
“Ha un ritmo sorprendente questa canzone! In studio, dopo le prove, me la fate sentire!” Disse poi ai Green Day.
Tra una sterzata, una sgommata, un colpo di clacson e una curva presa un po’ troppo larga, anche loro arrivarono. Sani e salvi. Anche se purtroppo erano arrivati secondi.
 
I tre ciclisti erano strabiliati. Tre persone erano riuscite a sopravvivere alla guida di Bono!
“Oh.. Siete ancora vivi?” Chiese Larry.
“Eccome! Ora però muoviamoci.. Ci attendono ore di prove!” Esclamò Billie.
“Mmmmh.. Ok. Ah Bono, comunque.. Ci devi una birra!” Sottolineò The Edge.
Dopo aver pagato il pegno della scommessa, i sette compositori iniziarono a mettersi all’opera. Prima eseguirono le due canzoni pattuite da suonare singolarmente, Beautiful Day e Wake Me Up When September Ends. Poi passarono a The Saints Are Coming.
 
“Bene.. Il testo originale della canzone ce l’ho io qui. Iniziamo a lavorarci un po’ su..” Disse The Edge sventolando un foglio di carta bianca.
Musica è magia. Bastò dare un occhiata a quel foglio che una marea di idee iniziarono ad affluire nelle menti dei ragazzi. Ogni nota che usciva dalle chitarre di Billie e di The Edge, ogni colpo ai tamburi di Larry e Trè, ogni accordo di Mike e Adam, ogni parola di Bono e BJ era qualcosa di speciale. Certo, non rispettava i loro standard musicali, però funzionava. Una canzone da far venire i brividi alla schiena. Erano solo le prove, la registrazione vera e propria ci sarebbe stata agli Abbey Road Studios di Londra, però poteva andare benissimo già così com’era. Due batterie, due bassi, due chitarre e quattro voci. I santi della musica stavano arrivando, e presto avrebbero fatto vedere al mondo cosa erano capaci di fare insieme.
“Mmmmh.. Ci manca qualcosa in questo punto della canzone, ma non so cosa..” Disse Billie mentre suonava affianco a The Edge.
“Riproviamo dall’ultimo accordo.. Ho un’idea.” Disse Bono facendo interrompere di colpo la musica. “Tre.. Due.. Uno.. Via..!” La musica ripartì. “BOOM CHA EHY!” Urlò poi cantando.
I versi di Bono non potevano mancare. Tre parole senza nesso logico, però calzavano a pennello. Era fatta. Non restava che provarla un’ultima volta per vedere cosa ne era uscito fuori.
“Ma è fantastico! Non vedo l’ora di suonarla al Superdome di New Orleans!!” Gridò Trè eccitato.
“A chi lo dici! Manca solo una settimana al live… Già mi vengono I brividi..”Sussurrò Larry immaginando le urla di gioia della gente.
“E se tutto andrà bene aiuteremo un sacco di persona con Music Rising!” Proclamò The Edge, soddisfatto dall’idea che la musica potesse aiutare molta gente.
“Bene.. Per oggi basta così. Andiamo a riposarci un po’ di là e poi ritorniamo in albergo, sono distrutto!” Supplicò Billie. “Ma che ore sono.. Cavolo sono le sette e mezza! Abbiamo suonato per otto ore di fila senza nemmeno mangiare!”
La musica aveva bloccato il tempo, sembrando che questo non passasse mai, per poi farlo riprendere a scorrere solo a fine giornata. La musica aveva occupato totalmente le menti e i cuori dei musicisti. Quando si sta bene, quando si sta veramente bene con qualcuno, vorresti che il tempo non passasse mai e invece scorre più veloce di quanto tu possa immaginare. Quando te ne accorgi, è già troppo tardi.
 
Anche quella giornata era inesorabilmente passata. Ma questa volta aveva scolpito  un segno profondo di grande bellezza. Era l’inizio di un nuovo inizio. Finalmente la musica era riuscita a ritrovare la strada per rientrare nei cuori dei Green Day e degli U2.
  
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