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Autore: MaryLouise    11/01/2012    5 recensioni
Gli occhi di Silente la fissarono, tristi e penetranti come lame di ghiaccio, onde di un mare in tempesta.
«Quale sottile scienza! Il silenzio vale più di mille parole per chi sa ascoltarlo».
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Science of silence

 
 

Era una notte buia e senza luna.
Il cielo era trapuntato da punti di tenue luce, piccole stelle appese agli scuri drappi celesti.
L'ufficio del Preside era al buio quando Minerva vi entrò, avvolta in una pesante vestaglia scozzese.
Si fermò sulla soglia e i suoi occhi verdi scrutarono l'oscurità, non riuscendo a distinguere la familiare figura che andava cercando.
Come se avesse percepito la sua presenza, il Preside parlò. «Vieni pure avanti, Minerva».
Avanzò incerta nel buio, muovendosi con cautela, le mani leggermente in avanti per evitare di urtare qualcosa.
Lo trovò in piedi di fronte alla finestra, lo sguardo perso nel vuoto.
La fioca luce esterna gli illuminava la barba bianca, pareva un complicato intreccio di fili d'argento.
L'espressione del suo viso era malinconica, quasi sofferente.
«Professor Silente, sta bene?»
Albus la guardò con gli occhi azzurri inumiditi da un sottile velo di lacrime.
«P-professore?», balbettò disorientata.
Si avvicinò a lui, poggiando una mano sulla sua spalla. Il Preside continuò a guardarla in silenzio.
Minerva rimase impietrita sul posto, le pupille dilatate dalla preoccupazione.
Silente si girò di nuovo verso la finestra.
La quiete che avvolgeva il suo studio era disturbata solo dai respiri dei due interlocutori, lento e pacato il primo, rapido e ritmato il secondo.
«Per la barba di Merlino, Albus», cominciò, «Che sta succedendo? Non sopporto di vederti così».
L'uomo sorrise lievemente. «Se solo sapessi, Minerva».
«Questa notte mi assenterò da scuola», proseguì dopo una breve pausa. «Entro l'alba dovrei ritornare».
«Dove andrai?»
Albus inspirò profondamente. «Non posso dirtelo».
«Non puoi dirmelo?», ripeté la donna, la voce incrinata dalla delusione. «Perché?»
Il Preside fece per parlare, ma lei lo interruppe. «Ti ho appoggiato in qualsiasi tua decisione. Sono sempre stata al tuo fianco, Albus. Sempre».
«Lo so, Minerva».
«Perché mi ripaghi così, allora? Non ho mai posto domande sui tuoi affari o sulla tua vita personale. Quello che so è ciò che hai voluto confidarmi di tua spontanea volontà. Ora spiegami perché la tua ricompensa è il silenzio».
«Il silenzio, quale sottile scienza! Vale più di mille parole, per chi sa ascoltarlo», sospirò.
La professoressa esplose. «Basta parlarmi per enigmi, Albus!»
Gli occhi di Silente la fissarono, tristi e penetranti come lame di ghiaccio, onde di un mare in tempesta.
«Voglio la verità», singhiozzò la donna.
«La verità è una cosa meravigliosa e terribile, per questo va trattata con cautela», sussurrò senza dare risposta all'implorazione ricevuta.
«E' così che vuole vedermi, professore? Brancolare nel buio e vederla soffrire, per poi soffrire io stessa? Non è molto altruista da parte sua», concluse dandogli freddamente del lei, la voce infranta dal pianto.
Il Preside si avvicinò alla collega lentamente, quasi misurando ogni passo che li separava.
La strinse a sé, cercando di calmare i gemiti che ne scuotevano il corpo e le lacrime che scorrevano copiose lungo la barba argentea.
La stanza era silenziosa, si percepiva solo il battito di due cuori sofferenti, lacerati dal dolore.
Albus le accarezzò una guancia, guardandola con gli umidi occhi azzurri.
La baciò sulla fronte teneramente, con un sorriso triste.
Minerva chiuse gli occhi, cercando di carpire ogni singola sfumatura del suo profumo, cercando di conservare ogni singolo particolare di quel momento.
Tempo un battito di ciglia e Silente era sparito.
Nell'ufficio del Preside non rimase che un cuore solitario, infranto dal dolore.
Non rimase che un cuore solitario a battere in silenzio.
 


La fic sta partecipando al 
Flashback contest - con citazioni da Harry Potter! di Polvere_di_stelle, di cui devo ancora ricevere i risultati da molto tempo *sospira*. Suppongo che prima o poi arriveranno.
Dovevo utilizzare alcuni prompt (nel mio caso ho usato: stelle, sguardo e mare -andavano bene anche solo se citati) e, soprattutto, la citazione, segnata in rosso nel testo.
Il mio lavoro non mi entusiasma particolarmente, potevo fare sicuramente di meglio, mi pare di non essere riscita ad esprimere il momento, i sentimenti, le emozioni. Ma questo sarete voi a giudicarlo.
Fatemi sapere ;D
Jo

 The One Hundred Prompt Project

 
   
 
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