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Autore: shesmara    11/01/2012    6 recensioni
Mi chiamo Arizona, ma tutti mi chiamano Nixie.
Sono una tipa che passa abbastanza inosservata tra le tante bellezze platinate che inondano la nostra scuola.
Ma amo Nick, il più bel ragazzo che abbia mai visto. E vorrei tanto che si accorgesse davvero di me, e non mi vedesse solo come l'amica sfigata del fratello sfigato.
Farei qualsiasi cosa per far si che Nick si accorgesse che esisto anche io. Persino esprimere desidere alle 11:11.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3.


Io amo la domenica mattina. L'ho sempre amata fin da quando era bambina e mio papà mi svegliava venendomi a portare la colazione a letto, e non una colazione qualsiasi ma brioche francese, succo all'ananas e un bel thè caldo, poi andavamo tutti insieme a messa e sulla strada del ritorno ci fermavamo a mangiare al ristorante nel centro della città, chiamato Handy's. Non era molto difficile da trovare, poiché la mia città sfiora appena i cinque mila abitanti, e la piazza centrale è facilmente riconoscibile con la chiesa e il grande campanile bianco appena sulla destra, nell'angolo con High Street. Il pomeriggio poi andavamo sempre in qualche posto nuovo, o al lago, o ad un castello e nelle giornate piovose stavamo a casa sul divano e guardarci un film noleggiato, ma non ci annoiavamo mai.
Ora le domeniche non sono tante cambiate, papà viene ancora in camera mia con la brioche, il thè e il succo ma mi sveglia Stitch con la sua solita leccata, poi qualche volta andiamo in chiesa tutti insieme, oppure vanno solo mamma con la nonna che abita proprio nella casa accanto alla nostra, mentre io faccio i compiti e Jonhatan cerca un modo per darmi fastidio, riusciendoci sempre.
Apro un occhio, e guardo l'ora. Le 9.45, tra poco papà dovrebbe venire in camera mia perciò chiudo gli occhi e mi giro dall'altra parte cercando di riaddormentarmi, o almeno restare immobile cosicchè nessuno si accorga che sono sveglia e inizino ad urlarmi di portare in giro Stitch o mettere in ordine la camera.
Mi vibra il telefono, dannazione. L'intero piano potrebbe saltare in aria.
Faccio molta attenzione e mi alzo dal letto per andare a prendere il cellullare che ho lasciato sulla srivania in punta di piedi.
Un messaggio, sarà l'operatore telefonico come sempre.
Ciao, mi ha dato il tuo numero Joseph, ti andrebbe di venire a fare colazione con me? Magari alle 11 al bar di Lake Avenue? Baci, Nick.
Mi sfrego gli occhi, e rileggo parola per parola con calma. Colazione, con lui, 11, Lake Avenue, baci. Ma soprattutto Nick? Nicholas Jonas? Okay, non devo farmi prendere dal panico.
Apro la porta di camera mia e mi ritrovo papà con il mio vassoio di Winnie the Pooh e la colazione pronta “Ciao tesoro, cosa ci fai già in piedi?”
“Mi sono svegliata, perchè mi è arrivato un messaggio”

Del solito operatore telefonico, amore?” Il mio papà è sempre stato superprottetivo, e usa sempre nomignoli come amore o tesoro per ricordarmi che sono la sua bambina. Sono sicura che anche se non l'ha mai detto chiaramente io sia la sua preferita.
No, papà” rispondo “E' Nick Jonas, presente? Chiede se posso andare a fare colazione con lui.. posso vero?”
Papà corruga la fronte “Nick, il fratello di Joe?”

Si, proprio lui.. allora posso si o no?” faccio gli occhi dolci, so che con lui questa tecnica funziona sempre.
Okay, va bene. Ma per l'ora di pranzo devi essere..”
“..da Handy's, lo so papino. Grazie mille” e gli stampo un bacio sulla guancia, prima di precipitarmi in bagno.
Mi faccio una doccia veloce, immaginandomi già tutte le conversazioni che potremmo affrontare, e raccomando a me stessa di non guardarlo con il mio solito sguardo da stalker, ma cercare di essere il più naturale possibile.
Come se fosse facile, con Nick Bellissimo Jonas.
Mi stiro i capelli per cercare di definirli almeno un po', e poi mi trucco.
Lui è sempre abituato a bionde con tre chili di fard e con tanto mascara equivalente all'intero magazzino della Maybeline.
No, io voglio essere diversa. Voglio essere naturale, spontanea e soprattutto me stessa. Così decido di mettermi solo un po' di lucidalabbra, un filo di fard per dare un po' di colore alla mia pelle color mozzarella, e un po' di mascara per risaltare i miei occhi.
Mi vado a vestire, la parte più difficile, come sempre. E' una colazione, ma anche una specie di appuntamento, no? E io non sono abituata ad avere appuntamenti, se non con il dentista.
Dopo varie prove, do una svelta occhiata all'orologio. Sono le 10.30, dannazione sono in ritardo. Prendo i jeans a vita alta, e una maglietta a pois, e poi i miei stivali marroni e scendo al piano di sotto.

Papino, io vado.. allora ci vediamo dopo, ti voglio bene!” gli urlo mentre sto prendendo la borsa e la giacca dal guardaroba all'entrata.
A dopo tesoro, e stai attenta quando attraversi la strada!” si raccomanda.
Se si tratta di attraversare la strada dovrei ancora esserne capace, ma quando si tratta di fare colazione con Nick allora non so cosa fare.
Mentre cammino ci rifletto per bene, davvero sto andando al bar dove mi aspetta Nick? Non è possibile, cosa vorrà da me? Forse è uno scherzo progettato con i suoi stupidi amici, e io l'ingenua vittima che abbocca all'amo facilmente.
Dovrei tornare indietro, ma le mie gambe non ne vogliono sapere e al posto di rallentare sembrano andare ancora più veloci. Grandioso, non sono nemmeno in grado di controllare il mio corpo.
In poco più di venti minuti sono davanti al bar, chiamato molto semplicemente Break Cafè. E' un bel posto, i camerieri simpatici e il servizio ottimo.
Tutti si rintanano in questo bar durante le fredde giornate d'inverno, per una cioccolata, o in estate per un buon gelato. Per non parlare quando c'è il Super Bowl e tutta la comunità si riunisce per guardarlo insieme, tifare la propria squadra e maledire l'altra.
Entro nel bar, quasi sicura che Nick non sia ancora arrivato, quando lo vedo seduto al tavolino al fondo, che mi sorride e mi saluta con un braccio.
Mi avvicino, un po' titubante, perchè mi aspetto un cartello gigante con scritto 'scherzo' e poi tutti i suoi amici che escono da sotti gli altri tavoli e iniziano a ridere di me, la povera illusa. Invece si alza solo lui e mi viene a dare un bacio sulla guancia, leggero ma riesco a sentire il suo profumo, quel buonissimo profumo che sono sicura si chiami 'fragranza dell'amore'.

Ciao Nixie” mi saluta, mentre sposta la mia sedia e fa cenno di sedermi, proprio da perfetto gentiluomo.
Ciao.. Wow, che gentile che sei!” gli dico, sorridendo timidamente.
Tu sei molto carina invece!”
Faccio di tutto per non arrossire, ma sento le mie guancie che vanno a fuoco “Grazie, anche tu non sei niente male!”
Arriva il cameriere proprio in quel momento, tempismo perfetto, forse mentre ordiniamo le mie guancie riescono a spegnersi “Cosa vi porto?”
Dopo aver preso le ordinazioni il cameriere se ne va, promettendoci di fare il più in fretta possibile.

Allora che mi dici, Nixie?”
Non saprei, non sono molto brava a parlare di me! Invece tu?"
Forse se non mi fa complimenti riesco a sembrare abbastanza calma.
Lui sorride, e io mi sento morire “Io? Sono stanco, sai? Gli allenamenti di football mi stanno uccidendo, il coach vuole sempre di più da me, perchè è convinto io sia forte e sia il vero talento della squadra e come se non bastasse ci sono le pressioni che derivano da essere il quaterback!” spiega.

Deve essere difficile essere te, dopottutto nemmeno tu te la passi bene” sospiro.
Forse ha ragione, non deve essere facile essere il più popolare della scuola, appena fai qualcosa di sbagliato o qualcosa che gli altri non si aspettano da te, ti giudicano e sparlano di te, basta poco per essere buttato via dal trono di cristallo.

Non lo so, so solo che vorrei essere qualcun'altro alcune volte, certo non dico che non mi piace la mia vita. Ma alcune volte vorrei essere invisibile”
Alcune volte non è bello essere invisibili, al tal punto che gli altri non si accorgono se stai male, o stai bene, e tu fai di tutto per farti notare”
Lui mi guarda, senza dire niente. Mi mette a disagio, perchè mi fissa? Si accorgerà di tutte le mie piccole imperfezioni, così abbasso lo sguardo.
In quel momento arrivano le nostre brioche, e i nostri caffè, espresso per lui e macchiato per me.

Che buone queste brioche” boffonchia mentre ha la bocca piena.
Non te l'hanno insegnato che non bisogna mangiare con la bocca aperta?” e inizio a ridere. Nick prima mi lancia un'occhiattaccia e poi si unisce alla risata.
Cosa c'è di tanto divertente?” chiede qualcuno.
Qualcuno chi? Mi giro, e mi accorgo che è Lucy. Avrei dovuto riconoscere la sua voce da oca, ma che ci fa lei qui?
“Ciao Nick” si avvicina, cercando di baciarlo sulla bocca ma lui prontamente si sposta e lei lo bacia sulla guancia.

Ciao, che vuoi ora?” gli chiede Nick, visibilmente irritato dalla sua presenza.
Niente, ti ho visto e sono passata a salutarti” si gira verso di me “e tu saresti?”
Una persona, forse? Sono Arizona, e vengo in classe con te, se non ricordi”
Lei mi squadra dalla testa ai piedi, sicura che stia pensando -chi cavolo sei tu che indossi stivali del mercato?-

Forse mi ricordo di te, ma non ne sono sicura.. Nicholas dopo vuoi raggiungerci? Andiamo tutti a casa di Mike, sai ha la piscina!”
No, preferisco passare per questa volta e ora puoi anche andare! Sai, sono con Arizona e tu mi stai dando leggermente in testa, ciao”
Lei mi fulmina con lo sguardo “Ciao Nick, addio Texas” dice, mentre fa un'uscita di scena ad effetto.

Scusala, è senza cervello! Texas?! Come l'è venuto in mente? E' solamente un'oca, e sono stato scemo io ad uscirci insieme”
“Non mi ferisce nemmeno, persone così valgono meno di zero per me.”
“Dovresti darmi lezioni” dice.

E su cosa?”
Su cosa imparare a fregarsene degli altri! Vorrei essere tanto come te, a te non interessa il parere degli altri, e vivi la tua vita molto più tranquillamente!”
“Ti sbagli, mi interessa il parere degli altri.. solo che sono brava a far finta non sia così” gli spiego.
Lui non dice niente, ma si alza e mi porge la giacca, e poi andiamo verso la cassa “Lascia, pago io.. altrimenti che razza di uomo sarei?” mi dice, sfiorando involontariamente la mia mano. Complimento e mano. Sento un incendio in arrivo sulle mie guancie.

Grazie” gli dico timidamente, e Nick mi sorride.

Salve, ecco il terzo capitolo. Non sapevo cosa scrivere, ma volevo aggiornare e così ho buttato di getto questo specie di capitolo, lo so non è niente di che, è un po' lungo e noioso, ma non sapevo assolutamente cosa scrivere D: E' un capitolo dedicato solo alla coppia Nick e Nixie, vi piace? Non so quando riuscirò di nuovo ad aggiornare, perchè la scuola mi tiene sempre impegnata e arrivo a casa la sera stanchissima e senza voglia di fare niente.. perciò scusate in anticipo! Se volete che vi avvisi quando ho postato un capitolo chiedetemelo pure su twitter, sono @_lovenss :)
Grazie mille perchè questa storia è tra le preferite di 7 persone, è ricordata da una e seguita da 9, vuole dire tantissimo per me *-*
Baci, Mara x


  
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