CAPITOLO 3.
Io
amo la domenica mattina. L'ho sempre amata fin da quando era bambina
e mio papà mi svegliava venendomi a portare la colazione a
letto, e
non una colazione qualsiasi ma brioche francese, succo all'ananas e
un bel thè caldo, poi andavamo tutti insieme a messa e sulla
strada
del ritorno ci fermavamo a mangiare al ristorante nel centro della
città, chiamato Handy's. Non era molto difficile da trovare,
poiché
la mia città sfiora appena i cinque mila abitanti, e la
piazza
centrale è facilmente riconoscibile con la chiesa e il
grande
campanile bianco appena sulla destra, nell'angolo con High Street. Il
pomeriggio poi andavamo sempre in qualche posto nuovo, o al lago, o
ad un castello e nelle giornate piovose stavamo a casa sul divano e
guardarci un film noleggiato, ma non ci annoiavamo mai.
Ora
le domeniche non sono tante cambiate, papà viene ancora in
camera
mia con la brioche, il thè e il succo ma mi sveglia Stitch
con la
sua solita leccata, poi qualche volta andiamo in chiesa tutti
insieme, oppure vanno solo mamma con la nonna che abita proprio nella
casa accanto alla nostra, mentre io faccio i compiti e Jonhatan cerca
un modo per darmi fastidio, riusciendoci sempre.
Apro
un occhio, e guardo l'ora. Le 9.45, tra poco papà dovrebbe
venire in
camera mia perciò chiudo gli occhi e mi giro dall'altra
parte
cercando di riaddormentarmi, o almeno restare immobile
cosicchè
nessuno si accorga che sono sveglia e inizino ad urlarmi di portare
in giro Stitch o mettere in ordine la camera.
Mi
vibra il telefono, dannazione. L'intero piano potrebbe saltare in
aria.
Faccio
molta attenzione e mi alzo dal letto per andare a prendere il
cellullare che ho lasciato sulla srivania in punta di piedi.
Un
messaggio, sarà l'operatore telefonico come sempre.
Ciao,
mi ha dato il tuo numero Joseph, ti andrebbe di venire a fare
colazione con me? Magari alle 11 al bar di Lake Avenue? Baci, Nick.
Mi
sfrego gli occhi, e rileggo parola per parola con calma. Colazione,
con lui, 11, Lake Avenue, baci. Ma soprattutto Nick? Nicholas Jonas?
Okay, non devo farmi prendere dal panico.
Apro
la porta di camera mia e mi ritrovo papà con il mio vassoio
di
Winnie the Pooh e la colazione pronta “Ciao tesoro, cosa ci
fai già
in piedi?”
“Mi sono svegliata, perchè mi è
arrivato un
messaggio”
“Del
solito operatore telefonico, amore?” Il mio papà
è sempre stato
superprottetivo, e usa sempre nomignoli come amore o tesoro per
ricordarmi che sono la sua bambina. Sono sicura che anche se non l'ha
mai detto chiaramente io sia la sua preferita.
“No,
papà” rispondo “E' Nick Jonas, presente?
Chiede se posso andare
a fare colazione con lui.. posso vero?”
Papà
corruga la fronte “Nick, il fratello di Joe?”
“Si,
proprio lui.. allora posso si o no?” faccio gli occhi dolci,
so che
con lui questa tecnica funziona sempre.
“Okay,
va bene. Ma per l'ora di pranzo devi essere..”
“..da Handy's,
lo so papino. Grazie mille” e gli stampo un bacio sulla
guancia,
prima di precipitarmi in bagno.
Mi
faccio una doccia veloce, immaginandomi già tutte le
conversazioni
che potremmo affrontare, e raccomando a me stessa di non guardarlo
con il mio solito sguardo da stalker, ma cercare di essere il
più
naturale possibile.
Come
se fosse facile, con Nick Bellissimo Jonas.
Mi
stiro i capelli per cercare di definirli almeno un po', e poi mi
trucco.
Lui
è sempre abituato a bionde con tre chili di fard e con tanto
mascara
equivalente all'intero magazzino della Maybeline.
No,
io voglio essere diversa. Voglio essere naturale, spontanea e
soprattutto me stessa. Così decido di mettermi solo un po'
di
lucidalabbra, un filo di fard per dare un po' di colore alla mia
pelle color mozzarella, e un po' di mascara per risaltare i miei
occhi.
Mi vado a vestire, la parte più difficile, come sempre.
E' una colazione, ma anche una specie di appuntamento, no? E io non
sono abituata ad avere appuntamenti, se non con il dentista.
Dopo
varie prove, do una svelta occhiata all'orologio. Sono le 10.30,
dannazione sono in ritardo. Prendo i jeans a vita alta, e una
maglietta a pois, e poi i miei stivali marroni e scendo al piano di
sotto.
“Papino,
io vado.. allora ci vediamo dopo, ti voglio bene!” gli urlo
mentre
sto prendendo la borsa e la giacca dal guardaroba all'entrata.
“A
dopo tesoro, e stai attenta quando attraversi la strada!” si
raccomanda.
Se
si tratta di attraversare la strada dovrei ancora esserne capace, ma
quando si tratta di fare colazione con Nick allora non so cosa fare.
Mentre
cammino ci rifletto per bene, davvero sto andando al bar dove mi
aspetta Nick? Non è possibile, cosa vorrà da me?
Forse è uno
scherzo progettato con i suoi stupidi amici, e io l'ingenua vittima
che abbocca all'amo facilmente.
Dovrei
tornare indietro, ma le mie gambe non ne vogliono sapere e al posto
di rallentare sembrano andare ancora più veloci. Grandioso,
non sono
nemmeno in grado di controllare il mio corpo.
In
poco più di venti minuti sono davanti al bar, chiamato molto
semplicemente Break Cafè. E' un bel posto, i camerieri
simpatici e
il servizio ottimo.
Tutti
si rintanano in questo bar durante le fredde giornate d'inverno, per
una cioccolata, o in estate per un buon gelato. Per non parlare
quando c'è il Super Bowl e tutta la comunità si
riunisce per
guardarlo insieme, tifare la propria squadra e maledire l'altra.
Entro
nel bar, quasi sicura che Nick non sia ancora arrivato, quando lo
vedo seduto al tavolino al fondo, che mi sorride e mi saluta con un
braccio.
Mi
avvicino, un po' titubante, perchè mi aspetto un cartello
gigante
con scritto 'scherzo' e poi tutti i suoi amici che escono da sotti
gli altri tavoli e iniziano a ridere di me, la povera illusa. Invece
si alza solo lui e mi viene a dare un bacio sulla guancia, leggero ma
riesco a sentire il suo profumo, quel buonissimo profumo che sono
sicura si chiami 'fragranza dell'amore'.
“Ciao
Nixie” mi saluta, mentre sposta la mia sedia e fa cenno di
sedermi,
proprio da perfetto gentiluomo.
“Ciao..
Wow, che gentile che sei!” gli dico, sorridendo timidamente.
“Tu
sei molto carina invece!”
Faccio
di tutto per non arrossire, ma sento le mie guancie che vanno a fuoco
“Grazie, anche tu non sei niente male!”
Arriva
il cameriere proprio in quel momento, tempismo perfetto, forse mentre
ordiniamo le mie guancie riescono a spegnersi “Cosa vi
porto?”
Dopo
aver preso le ordinazioni il cameriere se ne va, promettendoci di
fare il più in fretta possibile.
“Allora
che mi dici, Nixie?”
“Non
saprei, non sono molto brava a parlare di me! Invece tu?"
Forse
se non mi fa complimenti riesco a sembrare abbastanza calma.
Lui
sorride, e io mi sento morire “Io? Sono stanco, sai? Gli
allenamenti di football mi stanno uccidendo, il coach vuole sempre di
più da me, perchè è convinto io sia
forte e sia il vero talento
della squadra e come se non bastasse ci sono le pressioni che
derivano da essere il quaterback!” spiega.
“Deve
essere difficile essere te, dopottutto nemmeno tu te la passi
bene”
sospiro.
Forse
ha ragione, non deve essere facile essere il più popolare
della
scuola, appena fai qualcosa di sbagliato o qualcosa che gli altri non
si aspettano da te, ti giudicano e sparlano di te, basta poco per
essere buttato via dal trono di cristallo.
“Non
lo so, so solo che vorrei essere qualcun'altro alcune volte, certo
non dico che non mi piace la mia vita. Ma alcune volte vorrei essere
invisibile”
“Alcune
volte non è bello essere invisibili, al tal punto che gli
altri non
si accorgono se stai male, o stai bene, e tu fai di tutto per farti
notare”
Lui
mi guarda, senza dire niente. Mi mette a disagio, perchè mi
fissa?
Si accorgerà di tutte le mie piccole imperfezioni,
così abbasso lo
sguardo.
In
quel momento arrivano le nostre brioche, e i nostri caffè,
espresso
per lui e macchiato per me.
“Che
buone queste brioche” boffonchia mentre ha la bocca piena.
“Non
te l'hanno insegnato che non bisogna mangiare con la bocca
aperta?”
e inizio a ridere. Nick prima mi lancia un'occhiattaccia e poi si
unisce alla risata.
“Cosa
c'è di tanto divertente?” chiede qualcuno.
Qualcuno
chi? Mi giro, e mi accorgo che è Lucy. Avrei dovuto
riconoscere la
sua voce da oca, ma che ci fa lei qui?
“Ciao Nick” si
avvicina, cercando di baciarlo sulla bocca ma lui prontamente si
sposta e lei lo bacia sulla guancia.
“Ciao,
che vuoi ora?” gli chiede Nick, visibilmente irritato dalla
sua
presenza.
“Niente,
ti ho visto e sono passata a salutarti” si gira verso di me
“e tu
saresti?”
“Una
persona, forse? Sono Arizona, e vengo in classe con te, se non
ricordi”
Lei
mi squadra dalla testa ai piedi, sicura che stia pensando -chi cavolo
sei tu che indossi stivali del mercato?-
“Forse
mi ricordo di te, ma non ne sono sicura.. Nicholas dopo vuoi
raggiungerci? Andiamo tutti a casa di Mike, sai ha la
piscina!”
“No,
preferisco passare per questa volta e ora puoi anche andare! Sai,
sono con Arizona e tu mi stai dando leggermente in testa,
ciao”
Lei
mi fulmina con lo sguardo “Ciao Nick, addio Texas”
dice, mentre
fa un'uscita di scena ad effetto.
“Scusala,
è senza cervello! Texas?! Come l'è venuto in
mente? E' solamente
un'oca, e sono stato scemo io ad uscirci insieme”
“Non mi
ferisce nemmeno, persone così valgono meno di zero per
me.”
“Dovresti darmi lezioni” dice.
“E
su cosa?”
“Su
cosa imparare a fregarsene degli altri! Vorrei essere tanto come te,
a te non interessa il parere degli altri, e vivi la tua vita molto
più tranquillamente!”
“Ti sbagli, mi interessa il parere
degli altri.. solo che sono brava a far finta non sia
così” gli
spiego.
Lui non dice niente, ma si alza e mi porge la giacca, e poi andiamo
verso la cassa
“Lascia, pago io.. altrimenti che razza di uomo
sarei?” mi dice,
sfiorando involontariamente la mia mano. Complimento e mano. Sento un
incendio in arrivo sulle mie guancie.
“Grazie”
gli dico timidamente, e Nick mi sorride.
Salve, ecco il terzo
capitolo. Non sapevo cosa scrivere, ma volevo aggiornare e
così ho buttato di getto questo specie di capitolo, lo so
non è niente di che, è un po' lungo e noioso, ma
non sapevo assolutamente cosa scrivere D: E' un capitolo dedicato solo
alla coppia Nick e Nixie, vi piace? Non so quando riuscirò
di nuovo ad aggiornare, perchè la scuola mi tiene sempre
impegnata e arrivo a casa la sera stanchissima e senza voglia di fare
niente.. perciò scusate in anticipo! Se volete che vi avvisi
quando ho postato un capitolo chiedetemelo pure su twitter, sono
@_lovenss :)
Grazie mille perchè questa storia è tra le
preferite di 7 persone, è ricordata da una e seguita da 9,
vuole dire tantissimo per me *-*
Baci, Mara x