Do you remember?

Ricordi, Undertaker?
Ricordi quel giorno in cui la più bella fra le donne varcò la tua soglia?
Quando ti salutò e sorrise con quegli occhi neri, facendo ondeggiare i suoi boccoli; quando spalancò la bocca in un sorriso, guardandoti con dolcezza.
Ricordi?
Ricordi Marianne ?
Ricordi che ti dispiacque,  quando vedesti al suo seguito quel conte stupido e il suo maggiordomo dalla stessa monotona espressione?
Lei lo ricorderebbe.
Ricorderebbe il tuo sguardo nascosto da quella frangetta, esaminargli ogni singola parte del suo corpo, quel sorriso ebete che ti comparve sul volto dopo averla studiata per bene; tu ricordi la sua risata successiva?
Quella risata dolce, argentina che pervase tutta la sala, facendo illuminare i tuoi occhi, ormai spenti da anni.
Suppongo di sì, vero?
Non dimenticherai mai quel ‘Buongiorno’ flebile uscire dalla sua bocca di ciliegie, non dimenticherai mai quella mano nivea che scostò i capelli dal tuo volto.
Nessuno dimenticherà mai quel gesto che nessuno osò mai commettere; scostare semplicemente delle ciocche dai tuoi occhi verdi, ti fece innamorare di lei.
Dimenticheresti mai, Undertaker, quella notte in cui la stringesti a te?
Quando si avvicinò al tuo orecchio per sussurrarti un ‘Sono felice, grazie’?
Quando la baciasti con foga, quando facesti correre le tue labbra sul suo collo candido?
Quando gli occhi verdi incontrarono i neri? Quelli chiari, affannati e tanto innamorati; quelli scuri, rassicurati e felici.
Potrai anche ricordare quando tutte le mattine, quella stessa manina che ti aveva accarezzato il volto ticchettava dolcemente sulla porta del tuo negozio.
Quel volto latteo fare capolino dalla porta e sorridere beatamente alla sola tua vista.
Per te era una visione, quella donna.. Troppo bella. Troppo giovane. Forse dovevi lasciarla al suo destino di ragazza appena maggiorenne, non di imprigionarla a te per sempre.
Ma no, l’amavi troppo per lasciarla andare, vero?
Lei restò con te, innamorata.
Poi dopo svariati giorni, scomparve dalla tua vista.
Credevi ti stesse tradendo, eri arrabbiato. Furioso.
Non riuscivi a non pensarla.
Anzi, non riuscivi a pensarla fra le braccia di uno sconosciuto; fra le braccia di qualcuno che non fossi tu.
Sempre furioso. Ogni giorno, ad ogni ora. Sbattevi i pungi su tutte le tue bare, ammaccandole, distruggendole.
Fino a quando, un uomo dai lunghi capelli biondi non arrivò con un lenzuolo informe tra le braccia.
‘L’ennesima donna, Undertaker’ disse con voce strascicata.
La poggiasti sul tuo tavolo e, con le mani tremanti, togliesti il velo che vi separava.
Lo sapevi che sotto quel lenzuolo c’era la donna che amavi tanto, vero?

Lo sapevi benissimo. Perciò ti tremavano le mani, perciò stavi per scoppiare in lacrime.
Sul quel bel viso, il sorriso non c’era più, non ci sarebbe più stato.
I suoi occhi scuri spalancati, il suo volto contorto in una smorfia di terrore.
Guardasti il suo corpicino esile, il suo vestito carminio sporcato del suo stesso sangue.
Il suo ventre squarciato, le sue braccia spezzate, come i suoi sogni.
Sapevi che ne sarebbero arrivate altre nella sua eguale condizione, ma per te sarebbero state tutte identiche, tutte donne con il ventre aperto, nessuna aveva nient’altro.
-E’ morta, Undertaker. Per pietà chiudile gli occhi e con le tue dita accennale un sorriso, quello che ti piaceva tanto-
Le chiudesti gli occhi, come ti eri ordinato, e le accennasti il sorriso che amavi di più.
Poi la baciasti, il bacio che ti mancava da morire.
Ricordi?
Si, eh?
Esatto, Undertaker.
Bei sogni, brutti ricordi.




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Per chi ha letto Potter: Si, ho messo la più affascinante frase dell'intera saga, diavolo! 'Gli occhi verdi incontrarono i neri'
Quindi non voglio reclami XD -N.d.A.

 

Wallie-