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Autore: Rayleigh    12/01/2012    6 recensioni
Come sarebbe la vita di tutti i giorni se... foste piccoli come una formica? Costretti a vivere una vita fra mille pericoli, avvenuture e, perché no, anche un pizzico di divertimento?? Potrete scoprirlo leggendo questa storia, nella quale sono raccontate le avventure quotidiane di Sandro, il nostro "piccolo" (è davvero il caso di dirlo xDxD) protagonista che, con una dose non indifferente di ironia, cerca di guardare con il sorriso ad una vita rischiosissima per via del suo essere minuscolo... come un insettino =DDD
Dal testo:
"Ebbene sì. Il mio nome è Sandro, e... beh, purtroppo, come immagino sia abbastanza chiaro, le mie dimensioni non sono molto... normali. Infatti (ahimé), purtroppo sono piccolo proprio come una formica."
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNA VITA DA FORMICA


Capitolo 12

Non riesco a credere a ciò che vedo: Giorgia ha appena iniettato qualcosa nel braccio di mia sorella... che sarà mai?
Purtroppo, non devo aspettare qualche millennio o la discesa del Padreterno del saperlo: perché, infatti, subito dopo alcuni secondi mia sorella comincia a vacillare, e la vedo cadere a terra, mentre Giorgia si rivolge a sua sorella:
«Se vuoi, per adesso puoi andare in un'altra stanza; - le dice - ti chiamerò io quando... sarà pronto!»

Pronto? Pronto che? Non starà intendendo...?
Mi blocco, il flusso dei pensieri si interrompe: perché non devo neanche immaginarlo, tutto sta accadendo ora davanti ai miei occhi. E innanzi a me, vedo mia sorella che, fra urla che man mano si affievoliscono, rimpicciolisce alle mie stesse dimensioni.

«Sara!!!», urlo quasi disperato, tanto che perfino Giorgia, ferma acora all'uscio della porta, mi sentì.
«Mi spiace, moscerino: - si rivolge quindi a me - ma adesso questa la terrò io. Non so se lo sai, ma ho sempre desiderato averne uno...», replica lei.
«Allora intendeva questo...?», mormoro fra me e me, e lei ovviamente non poté sentirmi. Mi stavo riferendo chiaramente a ciò che mia sorella mi aveva detto giusto qualche minuto prima: aveva detto sì che lei voleva studiarmi unicamente perché anche a lei sarebbe piaciuto avere un fratellino minuscolo, ma se proprio voleva, perché non ha preso me?
Tuttavia, subito realizzo: mia sorella Sara le avrebbe certamente impedito di portarmi con sé, ma così rimpicciolita, adesso è del tutto innocua. Ma perché dice di voler portar via lei, e non me? Non ebbi neppure il tempo di formulare quest'altra domanda, che lei, capita la mia perplessità, mi risponde con fare quasi menefreghista:
«Non c'è dubbio che mi piaccia avere con me una persona così piccola: potrò farla vedere a tutti, sarà il mio vanto; ma se ora posso scegliere, sicuramente scelgo il più... carino dei due; vero, piccolina?», concluse quasi ghignando, rivolgendosi a mia sorella che, adesso, si trovava ai suoi piedi.

«Maledetta!!», urla con furia Sara, e si accalca al piede di Giorgia, prendendolo a pugni e calci. Ma è inutile dire che Giorgia non sente assolutamente nulla, tantopiù che mia sorella, viste le sue minuscole dimensioni, riesce soltanto a smuovere di poco la sua scarpa, senza neanche quindi che i suoi colpi raggiungano la sua pelle; ciononostante, Giorgia non resta impassibile: e sollevato il piede, lo posa direttamente sopra mia sorella.
«Sta' ferma, se non vuoi essere schiacciata! - le ordina - È vero che preferisco te, ma non dimenticare che c'è anche tuo fratello... e in ogni caso, con questa sostanza posso rimpicciolire alle tue stesse dimensioni chi voglio io! E quindi, se anche qualcuno avesse di che recriminare per la tua scomparsa... farebbe la stessa fine. Presto la sua fama si diffonderà, e nessuno oserà contrastare il mio volere per paura di essere rimpicciolito: sarò... assolutamente indiscussa.»: e mentre diceva ciò, io la guardavo con aria atterrita. Tuttavia, continuò.

«Ci ho messo due anni per arrivare a estrarre questo composto, ho scoperto che è una sostanza molto comune nel sottosuolo, e che solo di rado esce in superficie, spesso a causa di qualche eruzione vulcanica. Vostra madre ne sarà entrata, per caso, in contatto durante la gravidanza di Sandro; la quantità era troppo piccola per fare effetto su di lei, ma lo ha fatto sull'embrione di Sandro: ed ecco il perché del suo stadio. Estrarre una tale sostanza è impossibile, si trova soltanto a grandi profondità: però in questi anni di ricerche ho raccolto tutti i dati necessari, ho confrontato le mie ricerche con quelle di alcuni colleghi... e alla fine ho trovato la formula. Una bella formula, eh...?», diceva, contenta.

Maledizione! Quell'idiota... aveva rimpicciolito mia sorella! E chissà se c'era un metodo, per tornare alle proprie dimensioni originali! Ma intanto, avevo soltanto un pensiero in testa: quello di salvare mia sorella, che stava per essere schiacciata sotto quel piede.

Ma... come fare?

  
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