Videogiochi > Alice Madness Returns
Segui la storia  |       
Autore: Niniel Virgo    12/01/2012    4 recensioni
[Ispirato a Alice: Madness Returns]
La piccola Rose era una bambina come le altre, prima di scoprire di dividere il corpo con Alice Liddell. Da allora la sua vita è cambiata, se in bene o in meglio, questo è da scoprire..
[Dal 3°capitolo.]
Morte. Non ho mai sentito nessuno dei miei coetanei parlare di morte. Ma beh, credo di essere l'unica ad avere nella testa una morta con cui parlare, no?
Genere: Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'We are all mad here.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


E' finalmente arrivato il giorno del mio compleanno. Mamma ha organizzato una piccola festa, verranno anche i miei cugini. Solo loro, d'altronde io non ho amici.

Ben ha promesso con riluttanza che ci sarà, a patto che io gli stia lontana. Probabilmente passerà tutto il tempo a giocare con Arthur, tipico di lui.

“Ignoralo Rosie. Ignorali tutti. Non capiscono quanto tu sia speciale.”

Quante volte Alice mi ha ripetuto questa frase? Ho perso il conto ormai. Non riesco a crederle, io non sono speciale di mio. Sono speciale solo grazie a lei. Se lei non fosse dentro di me io sarei una ragazzina come tutte le altre. Riguardando il medaglione mi chiedo perché tra tutte le persone di questo mondo ha scelto me. Non sono l'unica simile a lei, ne sono sicura. Un'altra cosa che mi chiedo è come sarebbe la mia vita se lei non fosse qui. Forse andrei d'accordo con Ben e con tutti gli altri, mia madre non si preoccuperebbe per me e non avrei bisogno di un dottore.

Sono arrivati gli invitati. Ho salutato mia cugina Lizzie, qualche anno fa siamo andate al mare insieme. Giocavamo ai pirati, e Ben con noi. Era così divertente..

Ci sono tutti: Lizzie, John, Michael, Amber..è da un sacco di tempo che non li vedo. Sono felice.

Mamma ha preparato una torta al cioccolato, come piace a me. Dopo averla mangiata abbiamo giocato un po' in cortile. Di Ben neanche l'ombra.

Ho scartato i regali, sono quasi tutti vestiti. Non che mi importi dei regali, mi basta stare con loro. Avere qualcuno che non mi considera malata, ma per cui sono solo Rose.

Alice è rimasta in disparte tutto il tempo. Non mi ha detto nulla, anche se sentivo che era inquieta a causa di Lizzie. Ho ricordato solo dopo che anche sua sorella si chiamava così.

“Te la ricorda?” Non ho nemmeno avuto bisogno di specificare chi. L'ha capito da sola.

“Non molto. Mia sorella non era così vivace. Era parecchio..rigida, direi.”

“Ti manca?”

“Ogni singolo giorno della mia vita.”

“Mi dispiace.”

Si è zittita di nuovo. Non posso aiutarla, è così frustrante! La mia migliore amica soffre e io posso solo stare a guardare. Ho provato a rivolgerle di nuovo la parola, ma niente. Si è chiusa nel suo dolore.

Ad un certo punto è tornato Ben. Tutti gli altri erano rientrati in casa, io ero rimasta indietro. C'era lui e altri ragazzi che non avevo mai visto. Avevano in mano qualcosa.

“Rose!” Mi ha chiamato lui, serio. Era la prima volta dopo mesi che mi rivolgeva la parola. Ero così felice! Forse voleva fare pace. Ma cosa c'entravano i ragazzi allora?

“E' lei?” Ha chiesto uno di loro, che sembrava un armadio a quattro ante. E' incredibile come un ragazzo di tredici anni possa sembrare così grande.

Ben ha annuito, e gli altri si sono tutti voltati verso di me. L'ho guardato confusa, facendo un passo verso di loro.

“Cosa succe-”

Non ho fatto in tempo a finire di parlare; ho sentito un sibilo nell'aria, qualcosa che prendeva contro la mia fronte e tanto dolore. Mi sono piegata a terra con un grido, osservando il sasso che mi avevano lanciato cadere a terra, sporco del mio sangue.

“Lanciate!” Ha strillato l'armadio agli altri ragazzi. E loro hanno eseguito.

Mi hanno colpita tre, quattro sassi contemporaneamente. Avevo male ovunque, i vestiti strappati e il sangue che colava.

Alice si è fatta più presente. “Rose, scappa! SCAPPA!” Mi ha urlato, e, senza nemmeno accorgermene, ho fatto come mi ha detto. Mi sono rialzata e sono corsa via, in lacrime, sia per il dolore fisico che psicologico.

Ben..mio fratello, la persona a cui volevo più bene, colui a cui avrei perdonato qualsiasi cosa mi aveva tradito. Passino gli insulti e tutto il resto, ma questo..questo non potevo sopportarlo. Mi sono nascosta dietro un cespuglio, li ho sentiti passare a pochi metri da me. Per fortuna non mi hanno notata. Appena se ne sono andati, ho iniziato a singhiozzare. Ben mi aveva fatto del male di sua volontà! Non lo credevo possibile. Mi fidavo così tanto di lui, ero certa che prima o poi si sarebbe accorto di essere nel torto e sarebbe tornato da me. E invece..

All'improvviso ho sentito il medaglione regalatomi dallo Stregatto farsi più pesante. L'ho tirato fuori, stava brillando. Forse significava che era il momento di andare.

“Alice, sei pronta? E' ora di andare a far visita al Tricheco.”

“Certo che sono pronta, Rose.”

Ho chiuso gli occhi e preso un respiro profondo. I ricordi dell'ultima volta mi hanno gelato il sangue nelle vene, ma non dovevo lasciarmi scoraggiare. Coraggio, è l'unica cosa di cui ho bisogno. Non posso vivere nel terrore per sempre. Ho aperto il medaglione con uno scatto deciso, e una luce accecante ha illuminato tutto quello che c'era intorno a me. Chissà se anche Ben e gli altri l'hanno vista, ma poco importa. Quando verranno a controllare, non ci sarà più nulla.

Ho iniziato a cadere nel vuoto, come sempre, ma non ho urlato questa volta. Avrei voluto che lo Stregatto mi vedesse in quel momento.

Ho dato un'occhiata all'abbigliamento, per vedere com'ero vestita questa volta. Gli abiti sembravano quasi liquidi, mi sentivo come un enorme pesce, o come una sirena. Il secondo paragone mi piace di più.

Appena atterrata, mi sono subito resa conto che il secondo mondo da visitare era parecchio diverso dal primo. Perché? Semplice. Eravamo sott'acqua.

Istintivamente ho trattenuto il respiro, chiudendo di scatto gli occhi. Dove cavolo era la superficie? Non avrei resistito per molto!

“Rose, respira. Puoi riuscirci qui.”

Anche se sospettosa, ho fatto come ha detto Alice, che era al mio fianco. Ho riaperto gli occhi e, prendendo coraggio, ho respirato. Ci riuscivo perfettamente, ora sì che mi sentivo un pesce!

Mi sono guardata intorno, cercando di ignorare il sorriso di Alice, cosa parecchio difficile, dato che quando sorride illumina tutto quello che ha intorno.

“E'..parecchio inquietante.” Ho ammesso, dopo un po'. Non c'era anima viva intorno a noi, le case stavano crollando e il silenzio assoluto mi metteva ansia.

Lei ha annuito. “Sì, è strano. L'ultima volta non era così.”

Ha fatto qualche passo, e l'ho seguita, ma mi ha fermata subito. “Aspetta qualche attimo qui, ricordi il nostro patto?”

Ho annuito, anche se di controvoglia. “Basta che ti sbrighi, e non cercare il Tricheco senza di me.” Ho borbottato, incrociando le braccia al petto e sedendomi a terra.

“Te lo prometto. E tu promettimi di non muoverti di qui, a meno che qualcuno non ti attacchi.”

“Va bene. Vai.”

Si è allontanata rivolgendomi un ultimo sorriso, di corsa. Non mi restava che attendere.

Mi sento quasi come se fossi un intralcio per lei. Non so combattere, non ho i nervi saldi, sono solo una bambina che si spaventa facilmente. Se ci trovassimo in mezzo a una battaglia, non le sarei di alcuna utilità, e finirei per farci uccidere entrambe. Devo diventare più forte, per aiutarla, per dimostrarle che anche io posso farcela da sola, che non sono una bambina di dieci anni qualunque.

Ho sentito dei passi. Non erano leggiadri come quelli di Alice, sentivo che chiunque si stava avvicinando era ferito. Zoppicava.

Ho stretto la Lama Vorpale tra le mani, iniziando a sudare freddo. Niente panico, dovevo solo difendermi. Non doveva essere così difficile, e se avessi vinto Alice avrebbe capito che non sono una buona a nulla.

Davanti a me, distruggendo tutti i miei film mentali su un possibile nemico, è apparsa Alice. Sanguinava, aveva un taglio profondo sulla gamba destra e perdeva sangue dalla tempia destra.

“Alice!” Le sono corsa incontro, facendola sedere a terra. “Che è successo?”

Lei ha tossito, appoggiando la propria arma al suo fianco. Anche quella era piena di sangue, ma non suo. “Ribelli. Mi hanno colta di sorpresa, ma ce l'ho fatta. Non sono facile da battere.”

Ho sospirato, passandole una mano tra i capelli, e ritirandola piena di sangue. Santo cielo, stavo per sentirmi di nuovo male. Ho scosso la testa, evitando di pensare al Cappellaio, pulendomi la mano sul vestito.

“Dovremmo tornare a casa.”

Lei in risposta ha scosso violentemente la testa. “Certo che no. Siamo arrivate fin qui, dobbiamo trovare il Tricheco.”

“E se incontriamo altri nemici?”

“Staremo attente.” Mi ha posato una mano sul braccio, sorridendomi rassicurante. “Non ti faranno nulla, se ci sono io a proteggerti.”

Ho trattenuto a stento uno sbuffo. Non mi considera sua pari, e solo il pensiero mi fa star male. Mi vede solo come una bambina incapace di impugnare un'arma, ma mi pare di averle già detto che non vedo l'ora di combattere, nonostante l'incontro con il Cappellaio mi abbia spaventata.

L'ho aiutata a rialzarsi, ma mi ha allontanata con dolcezza, dicendomi che poteva farcela da sola. L'ho lasciata fare, anche se zoppicava vistosamente e morivo ogni volta che la vedevo cedere.

Abbiamo girato per un po' per la città, in cerca del teatro in cui, Alice ne è certa, il Tricheco si nasconda, ma non è affatto facile dato che tutti gli edifici o sono in procinto di crollare o sono crollati del tutto.

“Là! Rose, guarda, riconosco l'insegna!” Ha gridato dopo un po', indicando l'edificio, o meglio, quello che ne rimaneva, davanti a noi. Mi sono trattenuta dal correre per rimanerle di fianco, avvicinandoci con lentezza decisamente snervante. L'ho aiutata a salire sulle assi (Anche se ha protestato un po', ma l'ho zittita subito.) e abbiamo raggiunto quello che un tempo doveva essere il palco.

Vi era sopra adagiato un enorme tricheco, anzi meglio dire una palla di lardo. Gli mancava un gran pezzo di una zanna, ed era sdraiato con un'espressione decisamente malinconica dipinta in viso. Sentendoci arrivare non si è nemmeno mosso, anche se credo che sia impossibile dato l'incredibile quantità di ciccia che possiede.

“Tricheco, quanto tempo.” Ha salutato Alice, fermandosi. Lui ha alzato lo sguardo su di noi, depresso. Chissà come mai sta così male..

“Ciao Alice. Cosa vuoi dal povero Tricheco?”

“Ho bisogno di informazioni sul Carpentiere.”

Il Tricheco, al solo sentir nominare l'amico, ha lanciato un grido di sofferenza. “Mi ha abbandonato qui! Se n'è andato da un giorno all'altro, senza dirmi nulla! Io! Il suo migliore amico! Dimmi Alice, ti sembra una bella cosa?”

Non mi ha neanche guardata. Era totalmente assorbito da Alice. “Beh, certo che no. Sai dov'è ora?”

“Se lo sapessi non sarei qui a piangermi addosso.” Ha risposto con un ringhio di dolore lui. “Se vuoi trovarlo devi chiedere al Brucaliffo. Forse lui può aiutarti.”

Alice ha annuito, pensierosa. “Non c'è nulla che possiamo fare per te?”

Lui ha scosso a fatica l'enorme testa, sorprendendomi. E io che ero certa che non fosse in grado di muovere il minimo muscolo! “Se potessi portarmi qualche Ostrica..”

La mia amica non lo ha fatto nemmeno finire, e ha fatto dietrofront. Sapevo il perché, me lo aveva raccontato. Io stessa non volevo aiutarlo a uccidere altre Ostriche, come aveva fatto in passato.

Così ce ne siamo andate, lasciandolo al suo dolore, amareggiate per il secondo buco nell'acqua.

L'angolo delle meraviglie di Niniel.

Okay, questo capitolo non è nulla di che, lo ammetto. Nemmeno il prossimo sarà sto granché, perché ho intenzione di fare un po' di casino nell'undicesimo! :D
L'unica cosa interessante qui, secondo me, è Ben. Piccolo, non vedo l'ora di farti riscattare çwç
Ah, per chi fosse interessato, ho intenzione di scrivere altre due long, quindi state con gli occhi aperti! :D
Baci, Niniel.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Alice Madness Returns / Vai alla pagina dell'autore: Niniel Virgo