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Autore: AyrinL    12/01/2012    4 recensioni
Cosa succederebbe se tra l'amore di due ragazzi,tenuto ancora nascosto e al sicuro dal resto del mondo,ci fosse un male troppo forte da sconfiggere? E se l'amore fosse più forte di tutto,anche della morte?
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[dal 2°capitolo]...si ritrovarono subito nudi,abbracciati,intenti a far brillare quell’amore,quasi a farlo bruciare più del sole,più delle stelle. Erano solo loro due quella notte ,spettatrice solamente la Luna,i quali raggi illuminavano i loro corpi;la Luna che oramai portava il segreto di tante notti passate a fare l’amore nel modo più dolce possibile,sussurrandosi ti amo, stringendosi le mani, guardandosi negli occhi,nascondendosi dal mondo. Celando sulle loro labbra tutta quella passione che la paura impediva loro di urlare al mondo intero,forse perché nessuno avrebbe potuto capire,forse perché le gente avrebbe solo parlato ,a vanvera,giudicandoli. Darren si chiedeva spesso perché molti non potessero o volessero capire: l’amore non ha sesso,l’amore è amore,incondizionatamente. Forse nessuno amava nel modo in cui lui amava Chris,nessuno poteva capire.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Grazie mille a tutti ,siete speciali. Mi sorprende di riuscire add aggiornare ogni giorno. AAH,la nullafacenza scolastica. Vi lascio il capitolo!


Era successo tutto troppo in fretta.
La casa si era svuotata circa un’ora dopo,la famiglia Criss si era ritirata,e lo sguardo di Tim era più eloquente di mille parole. Non ne servivano,in fondo. I discorsi sono solamente un complesso di congetture superflue che amalgamano tutte le nostre sensazione,spesse volte in modo sbagliato. Le parole rimpiccioliscono o ingrandiscono cose che nella nostra testa sembrano sconfinate,riducendoli in errati parametri.
E suo padre sentiva tutto quel disappunto crescergli dentro,e sapeva che discutendo con suo figlio avrebbe solo peggiorato la situazione.
Si limitava a quello sguardo truce.
Perché gli occhi possono penetrarti dentro,affilarti l’anima,quasi a farti sentire il sangue scivolare dentro te stesso.
Chris aveva davvero tanta paura ad affrontarlo. Non voleva sentire nulla. Perché dal suo sguardo aveva capito tutto: Tim non era d’accordo. Suo padre non supportava quella decisione. Sicuramente per quelle ragioni,a suo parere futili,che tanto temeva e lo avevano torturato in quella settimana.
L’età. Il lavoro. Il non essere ancora completamente sistemato e indipendente.
Suo padre l’aveva semplicemente guardato,e poi era andato a dormire.
Chris si gettò sul divano: magari si stava facendo solo paranoie.
Avrebbero parlato domani.
Era come se il silenzio lo illudesse che sarebbe andato tutto bene.
E si addormentò li,non accorgendosi che nel torpore del sonno ,una lacrima gli stava rigando la guancia.
*
Chris si risvegliò tutto anchilosato quella mattina,gli scoppiava la testa. Sentì delle voci provenire dalla cucina: erano già tutti svegli. Si diresse dai suoi familiari,sua madre e sua sorella erano intenti a preparare qualcosa ai fornelli.
-       Ciao signore!
Chris posò un lieve bacio sulla fronte di Chris,la quale,esordì con allegria:
-       Frittelle!
Quel giubilo mattutino sarebbe durato fin troppo poco: infatti, due secondi più tardi,il ragazzo incrociò gli occhi del padre.
Duro e freddo come la pietra,intento a leggere il suo giornale.  Si fissarono per alcuni secondi.
-       Ok,ragazze,potreste lasciarci un attimo soli?
Sul volto di Karyn si dipinse un’aria leggermente triste,incrinata. Prese per mano la piccola Hannah e uscirono fuori dalla cucina.
Chris si sedette al tavolo. Cercò di mostrarsi forte, tranquillo…in realtà,le sue gambe tremavano dalla paura,e una volta seduto, non poté fare a meno di deglutire rumorosamente.
-       Bene,bando alle chiacchiere. Perché lo fai ?
-       Faccio cosa?
-       Chris,non fare il bambino,sai benissimo di cosa parlo. Parlo di ieri sera,di quell’annuncio in grande stile che avete fatto.
-       Papà,hai per caso ancora dei problemi per il fatto che io sia gay?
Chris cercava di divagare,voleva scappare via di li,voleva essere lontano,abbastanza lontano da non sentire la voce di suo padre rimproverarlo per qualcosa di cui non poteva pentirsi,ne cambiare idea,perché era il suo cuore ad averlo deciso.
-       Chris,smettila! Ti conosco,so cosa stai cercando di fare.
-       Cosa starei cercando di fare,sentiamo.
Tim sospirò profondamente. Cominciava ad innervosirsi parecchio.
-       Io non so cosa di preciso abbia partorito la tua mente malata,ma Chris,questo è il punto: sei troppo giovane. Hai solo 21 anni. Sono fiero del successo che hai tenuto,si,ma ci sogni che non possono essere realizzati alla tue età. Tu non…non capisci…cosa sai del tuo futuro,cosa stai facendo per progettarlo? Niente,un matrimonio è pericoloso , è fuori discussione.
Chris odiava con tutto il cuore quel lato cinico di suo padre. Magari qualcuno in passato gli aveva spezzato tutti i suoi sogni , catapultandolo immediatamente nella realtà. Ma per Chris le cose erano diverse.
-       La mia mente malata? Papà, io non voglio pensare al mio futuro,ma al presente. Nessuno può sapere cosa ci accadrà tra cinque o dieci anni,magari domani sarai al fresco sotto un cipresso ,chi lo sa.
-       Grazie tante,figliolo. – Il tono sarcastico del padre fece innervosire anche Chris.
-       Il punto è,papà,che non voglio passare questi giorni pensando cosa ne sarà della mia vita,voglio godermi ogni minuto della mia attuale realtà,e al momento è vicino a Darren. E,sai,il matrimonio non è solo un pezzo di carta o un investimento che in futuro potrebbe costarmi caro. Io lo voglio nella mia vita,voglio uscire allo scoperto,e non m’importa di quello che pensi tu o qualsiasi altra persona. E’ un errore? Chi lo sa,so da me che è una follia,ma io voglio commetterla,tra tutti gli sbagli che commetterò nella mia vita,allora questo sarà il più bello,quello che rifarei altre mille volte.
 
Tim lo guardava sconcertato,quasi paonazzo in viso.
-       Ma se sai già che è un errore,perché lo fai?
-       L’errore in se conta poco,papà. Ciò che conta davvero,è come si trasforma la mia vita mentre lo faccio,come incide su di me,come mi rende. Magari mi migliora. Magari soffrirò da cani perché un giorno ci lasceremo,ma almeno avrò guadagnato anni di felicità con la persona che amo!
-       Perché lo fai?! – Suo padre si era alzato in piedi,quasi catapultando la sedia. – Dimmi Chris,perché? Perché sei diventato una di quelle celebrità che trovano la loro vita improvvisamente noiosa e vogliono provare qualcosa? Una volta pensavo che vip del genere si riducessero all’alcool o la droga,ma questa…questa mi è nuova!Davvero i miei complimenti star,una trovata pubblicitaria innovativa!
 
Chris stava perdendo ogni briciola di lucidità,si alzò anch’egli,nonostante il peso di quelle parole lo stavano facendo sprofondare,stavano piegando in due il suo cuore,costringendolo ad un dolore lancinante.
-       Magari la mia vita non è ancora davvero abbastanza,papà!Se ho l’opportunità di renderla migliore,perché non posso?
Tu non capisci. Io lo amo.
Tim non volle sentire altro. Ed eccolo li,di nuovo,quello sguardo cupo e tetro fece capolino di nuovo sui suoi occhi azzurri. Azzurri e altrettanto profondi come quelli di Chris.
Il ragazzo,con quello sguardo,ricevette l’ultima pugnalata al cuore. E cadde sconfitto. Cadde perché non aveva la forza di sentire un’altra sola parola da chiunque.
Si accasciò sulla sedia.
Cominciò a piangere.
E dopo dieci minuti , decise di salire in macchina. Voleva starsene solo,guidare per un po’,un bel po’,senza preoccuparsi di dove sarebbe arrivato.
*
Era sera. Darren aveva terminato un altro dei suoi spettacoli. Ma quella sera,non era stato di certo al massimo.
Era preoccupato per Chris.
Cercava di chiamarlo dalla mattina,ma nulla. Era sparito.
Aveva provato a casa Colfer,ma li nessuno sapeva dove fosse.
Scomparso dal nulla.
*
Darren era nella sua camera. Erano le due di notte,e non riusciva a dormire. Come poteva? A
Aveva paura,era rimasto ore fissando lo schermo del suo cellulare. Sperando in una chiamata,un qualcosa.
Anche in un segno divino ,se necessario.
Erano le sei del mattino,quando,appoggiato con la fronte al vetro brinato della finestra della sua camera,sentì il rumore di una macchina accostare vicino casa sua.
La riconobbe immediatamente: era Chris.
Si catapultò fuori la casa,non curandosi affatto di essere in pigiama.
Quandò arrivo,Chris scese dalla macchina: l’aria decisamente stanca,i suoi occhi spenti e glaciali. E a quella scena a Darren gli si spezzò il cuore.
Nessuno dei due voleva parlare,semplicemente,Chris si gettò nelle braccia di Darren,aggrappandosi al suo corpo,mentre il sole cominciava a sorgere,e la luce dell’alba cominciava a dipingere di una luce rosea i loro visi,mentre si alzava il vento,mentre il mondo intorno a loro taceva,dimenticandosi entrambi di tutto,senza trascinarsi dietro inutili pensieri.




Spazio dell'autrice: 
Ringrazio infinitamente ancora una volta chi recensisce e segue la storia! 
Ho aggiunto il genere "drammatico" ,perché si,questa storia voleva essere qualcosa di infinitamente dolce,ma ahimè,sono portata solamente per storie tristi,a quanto pare,chi legge le mie one-shot,lo sa!Amo il pathos,e cristo,quanto è macabra quest'ultima frase. Quindi,io vi ho avvisato! Ma il FLUFF non mancherà mai,questo è certo. Molto probabilmente aggiornerò domenica,o luned'. (:Ho intitolato il capitolo "speechless",proprio per aver sottolineato parecchio il concetto di quanto a volte le parole siano superflue,e quanto siano espressivi gli occhi,lo specchio dell'anima. 

A presto!
   
 
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