Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ginny090    13/01/2012    3 recensioni
Racconta di come Molly e in particolare Ginny vivono il momento in cui lei abbandona la tana per trasferirsi a vivere con Harry.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Molly Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Prima o poi tutti se ne vanno..

 
“Sei sicura di aver preso tutto?” Harry chiese a Ginny.
“Credo di sì.” Lei disse osservando la sua stanza con nostalgia.
“Allora ti aspetto di sotto.” Disse dandogli un bacio sulla guancia e avviandosi giù per le scale con la bacchetta alzata e due grosse valigie sospese a mezz’aria. Si era accorto, dello sguardo nostalgico di Ginny così aveva deciso di lasciarla da sola, con i suoi pensieri.

La ragazza non gli rispose nemmeno, entrando per l’ennesima volta in quella che era la sua camera, per controllare che non ci fosse più niente, ma in realtà, per osservare un’altra volta quel luogo, che era stato il suo rifugio per molti anni. Rifugio dalle marachelle dei suoi fratelli più grandi, dalle grida della madre, dal caos di quella strana famiglia, che però non avrebbe sostituito per nulla al mondo. In realtà, negli ultimi tempi, tra il fatto che la sua storia con Harry fosse ormai seria e i suoi allenamenti con le Holyhead Harpies, le notti in cui Ginny aveva passato lì erano state molto poche, ciò nonostante quella restava pur sempre la sua camera.

Quante volte, da piccola, si era seduta su quel letto, a sentire i vari racconti dei fratelli, riguardanti Hogwarts. Quante volte aveva condiviso quella stanza con la sua migliore amica Hermione e purtroppo anche con Fleur. E quante volte ci si era imboscata con Harry, all'insaputa di tutti. Facendo un ultimo grande respiro, si avviò verso l’uscita, chiudendosi la porta alle spalle.

Salì al piano di sopra alla ricerca della madre. La stanza dei suoi genitori era deserta, probabilmente si trovava in cucina. Fece per chiudere la porta, quando qualcosa attirò la sua attenzione. Andandosi a sedere sul letto, prese una foto dal comodino della madre. La foto mostrava l’intera famiglia Weasley al completo.
Erano cambiate davvero tante cose da allora pensò Ginny. Ognuno dei suoi fratelli aveva trovato la sua strada, abbandonando quella casa, e adesso era arrivato anche il suo turno. Ricordava ancora quel giorno, quando sua madre gliene aveva parlato. Aveva appena compiuto 11 anni.

-flashback-

“Mamma, mamma!” Urlò lei correndo di corsa giù per le scale.
“Ginny che cosa c’è?” La madre chiese preoccupata.
“Ecco io.. Credo di aver bisogno degli assorbenti.” Aveva balbettato, arrossendo. La madre emozionata, era corsa ad abbracciarla in lacrime. “Oh, la mia piccola Ginny è diventata una donna!”
“Mamma mi stai stritolando.” Cercò di dire lei. La madre allentò la presa, ma non la mollò.

“Piccola mia sono così fiera di te. Presto inizierai Hogwarts e diventerai una splendida ragazza. E So che un giorno, quando sarai più grande, troverai un uomo che ti amerà e allora vi sposerete e abbandonerai questa casa!” Ginny aveva allontanato la madre e l’aveva guardata negli occhi, ancora lucidi.
“Io non me ne andrò mai da questa casa. Resterò sempre con te!” Le aveva risposto decisa. La madre aveva sorriso accarezzandogli i capelli.
“Arriverà un giorno in cui lo farai, come lo faranno tutti i tuoi fratelli.”
“Beh.. Se i maschi sono tutti come i miei fratelli, non lo farò mai!”

-Fine flashback-
  
Molly Weasley trafficava rumorosamente con alcune pentole, cercando di trovare qualcosa da fare. Voleva in tutti i modi tenere la mente occupata, ma senza successo. Era difficile non pensare che Ginny, la sua unica figlia femmina, di li a poco, avrebbe abbandonato la casa, per iniziare una vita sua. Non che lei già non dormisse nell’appartamento di Harry a Londra per la maggior parte delle volte, ma ora che la loro nuova casa era pronta, il suo trasferimento sarebbe stato definitivo e alla Tana sicuramente non ci avrebbe più soggiornato. Sapeva che prima o poi questo sarebbe dovuto succedere, ma ora che stava accadendo, non si sentiva pronta. Le sembrava troppo presto, la casa era già così vuota.

“Mamma.” Ginny la chiamò.  “Noi stiamo per andare.” La madre si voltò e facendo un enorme sospirò rimase ad osservarla. Era inutile negarlo, la bambina timida e minuta, che tanto aveva amato, era scomparsa lasciando il posto a una giovane donna alta e bella.
“Oh Ginny cara, avete già preso tutto? Sei sicura di aver controllato bene?” chiese la madre, quasi come se cercasse, con un ultimo disperato tentativo, di trattenerla.
“Si penso di si. Al massimo se ho dimenticato qualcosa posso sempre tornare a prenderla.”  Non sapeva se era per quello che aveva appena detto o per altro, ma la madre scoppiò a piangere. Questa volta fu Ginny, che corse ad abbracciarla.

“Non piangere mamma! In fondo vado solo a vivere a Londra. E poi mi sposo tra meno di quattro mesi e qualcuno mi dovrà ben aiutare, ad organizzare tutto.” La madre rise tra le lacrime.
“Quattro mesi sono così pochi per pensare a tutto ciò che c’è da fare. Siete proprio sicuri di volervi sposare così presto?”
“Sì, mamma te l’ho già detto, siamo sicuri. E poi che senso avrebbe aspettare? Ma avrò bisogno di te per questo.” Lei annuì.
“Conta pure su di me, ma giurami che anche da sposata verrai spesso a trovarmi.”
“Ma certo che verrò.” Ginny la rassicurò. Con un ultimo forte abbraccio, Molly lasciò andare.

Insieme le due si avviarono verso il cortile, dove Harry con tre grosse valigie le aspettava. Alla vista del ragazzo la donna corse ad abbracciare anche lui.
“Oh caro siete così cresciuti! Promettimi che non le farai mai del male e che ti prenderai sempre cura di lei.” Disse tra i singhiozzi.
“Non si preoccupi Signora Weasley.” Harry rispose un po’ imbarazzato, dandogli delle leggere pacche sulla schiena. Staccandosi da Harry, Molly smise finalmente di piangere e sorrise alla coppietta pronta a smaterializzarsi.
In fondo, lei era sempre stata contenta della scelta di sua figlia, Harry era sempre stato come un figlio per lei, non avrebbe potuto trovare un ragazzo migliore.
“Salutami papà. E non ti preoccupare tornerò presto a farvi visita.” Ginny diede un ultimo sguardo alla Tana prima di smaterializzarsi.

I due ragazzi, atterrarono davanti all’ingresso di una graziosa villetta, di un bel quartiere di Londra.
“Pensi che la mamma ce la farà?” Ginny chiese ad Harry. La ragazza sembrava seriamente preoccupata. Il ragazzo capì immediatamente a chi si stesse riferendo, era bello come loro si capissero anche solo da uno sguardo.
“Starà bene vedrai. Tua madre è una donna forte e poi non è sola. Ha tutti noi, oltre che due nipotine: Victoire e Molly, e un’altra in arrivo.” Rispose lui appoggiandole un braccio sulla spalla.”

“Hai ragione! Ehi, che cosa fai?” Chiese, dopo che Harry l’aveva sollevata, prendendola in braccio.
“Come non lo sai? E’ tradizione portare la donna in braccio oltre la soglia.”
“Ma non bisogna essere sposati? Ti ricordo che noi non lo siamo.” Lei disse scherzosamente.
“Ancora per poco, futura signora Potter.” Rispose prima di premere le proprie labbra contro le sue.
“Signora Potter.” Ginny ripeté. “Mi piace come suona.”
“Anche a me. Ehi, ma non è che sei ingrassata? Non ti facevo così pesante!”
“Idiota!” Ginny disse dandogli una botta. Lui rise, baciandola di nuovo, profondamente, poi dimenticandosi completamente delle valigie la condusse dentro casa.

Molly stava seduta sulla poltrona del salotto, quando sentì del passi provenire dal cortile.
"Ehi, mamma c'è una sorpesa per te!" Era la voce di Bill. La donna accorse fuori e alla vista di Bill, con in braccio la nipotina, gli corse incontro. “Ho pensato che era da un po’ che non venivamo. Fleur ti saluta e spera tanto che tu possa farle una di quelle tue fantastiche torte, perché sai com’è quando si è incinte...” Molly sorrise tra se, mentre ascoltava lo sproloquio di Bill e abbracciava la piccola Victoire. Non era sola. Nessuno di loro l'avrebbe mai abbandonata.

Non sono brava nel descrivere cose tristi, ma volevo rappresentare questo monemto. Mi sembrava una cosa carina.



 

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ginny090