Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Norberta_    13/01/2012    2 recensioni
Sappiamo che Allock ha mentito per anni a tutto il Mondo Magico, ma non sappiamo come e perché iniziò tutto questo. Ritorniamo indietro nel tempo e guardiamo come il piccolo Gilderoy è cresciuto e infine è diventato uomo.
QUESTA STORIA SI è CLASSIFICATA PRIMA al Vite Colorate - Contest indetto da So_ sul Forum di EFP.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nick Autore:Norberta
Titolo: Magicamente Io
Personaggi: Gilderoy Allock, Severus Piton, Dama Grigia
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moments, One-shot, Raccolta
Introduzione: Sappiamo che Allock ha mentito per anni a tutto il Mondo Magico, ma non sappiamo come e perché iniziò tutto questo. Ritorniamo indietro nel tempo e guardiamo come il piccolo Gilderoy è cresciuto e infine è diventato uomo.
NdA:  Non sappiamo nulla dell’infanzia di Allock, quindi ho lavorato per lo più di fantasia. Il mio intento era cercare di spiegare come Allock sia diventato l’uomo falso e vanesio di cui ci ha parlato la Rowling.
Alla fine dell’ultimo capitolo pubblicherò il giudizio alla storia.
Ho corretto gli errori che mi ha segnalato la giudiciA.



 
La finestra della mansarda

Casa Allock era immensa e di un bianco splendente, circondata da un giardino verdeggiante, nel quale la signora Allock passava le giornate a potare aiuole e piantare i suoi fiori preferiti. Suo marito non era mai a casa, sempre in giro per il mondo, impegnato nella Cooperazione Magica Internazionale. Il piccolo Gilderoy Allock aveva trascorso la sua infanzia circondato dal lusso e dallo sfarzo, sottostando tuttavia alle rigide regole della madre. Il bambino ormai aveva imparato ad accettare, quasi ad apprezzare, le continue critiche e rimproveri della donna, perché quelle erano le uniche occasioni in cui lei gli rivolgeva la parola.

Ogni giorno, Gilderoy si rifugiava in mansarda, l’angolo della casa che più preferiva, davanti ad un’enorme finestra che dava sul cortile sul retro. Rimaneva ore e ore a guardare fuori, attraverso quella lucida e scintillante lastra trasparente, immaginando come sarebbe diventato da grande, quanti luoghi avrebbe visitato e come sarebbe diventato famoso, un giorno. Sì, perché era quello il suo più grande sogno: ogni mattina si guardava allo specchio, sistemandosi i suoi morbidi capelli biondi, e si vedeva circondato da uno stuolo di ammiratori urlanti in attesa di poter acquistare il suo ultimo libro.
Gilderoy sapeva di essere speciale e se lo ripeteva ogni giorno, da quando aveva scoperto di essere un mago, qualche anno prima.

Quel giorno si trovava, come sempre, davanti alla finestra della mansarda e osservava degli uccellini cinguettanti in un nido sull’albero di fronte. Probabilmente erano in attesa della madre che si era allontanata alla ricerca di cibo. All’improvviso, il più intraprendente dei piccoli si era sporto troppo dal ramo ed era caduto sull’erba ai piedi della pianta, con un tonfo sordo. Il bambino aveva visto il gatto soriano dei vicini avvicinarsi lentamente, con delle ben chiare intenzioni, e l’uccellino, più spaventato che mai, pigolare senza sosta. Gilderoy aveva assistito alla scena inorridito; guardava il gatto e poi l’uccellino, sapendo di dover fare qualcosa. Mentre la sua mente era impegnata a elaborare un piano, una mano invisibile aveva sollevato da terra l’uccellino e lo aveva deposto dolcemente sul ramo, in mezzo ai suoi fratelli. Il bambino non credeva a quello che aveva visto, ma c’era una sola possibile spiegazione: magia. Finalmente aveva avuto la prova di essere un mago, esattamente come i suoi genitori.

Ripensando a quel giorno, Gilderoy Allock appoggiò la fronte al vetro trasparente e sorrise, appannandolo col suo respiro. Guardò il cielo privo di nuvole: aveva lo stesso colore dei suoi occhi. Tuttavia, un puntino nero attirò subito il suo sguardo. Gilderoy si schermò gli occhi con una mano e lo osservò farsi sempre più grande: qualcosa si stava avvicinando. Dopo pochi secondi la sagoma apparve più chiara e il bambino vide un enorme barbagianni color della polvere volare nella sua direzione, con una busta gialla legata alla zampa. 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Norberta_