La Vera Strega

Una ragazza osservava il cielo. Grigio, infinito.
Aveva i capelli neri sciolti lunghissimi, che volano nel vento, le labbra sottili, ma di un rosso scuro, la pelle di porcellana, macchiata da lividi violacei, gli occhi scuri, pieni di lacrime che pregavano di uscire.
Quella ragazza, di cui nome era stato perso, era stata processata per stregoneria, messa su una croce e legata, con indosso solo un vestito nero pece.
Le fiamme procedevano lentamente dai rami verso di lei, che ormai si era rassegnata alla morte.
Una piccola anima innocente, sarebbe morta quel pomeriggio di fine estate.
Riuscì solamente a pensare che forse Dio la odiava. Forse, non ne era certa.
Non riusciva a sentire le braccia a causa dei fili che avevano usato per legarla stretta.
Non sentiva più niente, non vedeva più niente.
Ah, gli esseri umani sono proprio stupidi.
Sentiva i piedi farsi più caldi ad ogni secondo che passava. In poco tempo la sua pelle cominciava a bruciare, ed il fumo nero le entrava nei polmoni impedendole di respirare.
Eppure non urlò e non pianse. Neanche una volta.
I suoi occhi erano stanchi ed ormai era certa che sarebbe morta, ma poi sentì una goccia d’acqua rigarle lo zigomo e spalancò quelle pozze di petrolio.
Se ne accorse quasi per caso, quella fanciulla, ma aveva cominciato a piovere e le gocce d’acqua si facevano sempre più forti, andando a spegnere il fuoco che la stava lentamente bruciando.
Per qualche motivo i fili si sciolsero dalle sue braccia e lei cadde a terra, guardandosi intorno.
Tutta la folla si era ammutolita, non sapeva cosa dire, un attimo prima quella “strega” sarebbe dovuta morire ed ora era si alzava lentamente, tremando.
Quella ragazza senza nome, anche se a fatica, cominciò a correre tra la gente, che si spostava impaurita.
Solo una donna, con un lungo mantello scuro non si mosse. Aveva il viso leggermente abbronzato, con dei corti capelli biondi, le labbra carnose, le sue mani che sporgevano dal suo soprabito sembrano artigli, e le unghie erano colorate di nero. I suoi occhi ambrati incontrarono i corvini dell’altra ed il tempo sembrò fermarsi. Quella persona era di una bellezza inumana.
La donna dai capelli biondi fece un sorriso felino e si spostò lentamente, facendo passare quella fanciulla tremante e quasi nuda, che corse verso il bosco.
La ragazza dai capelli neri era terrorizzata.
Aveva capito chi l’aveva salvata, aveva capito chi aveva fatto piovere.
Era stata lei, quella donna dagli occhi ambrati.
Una Vera Strega.

Si dice che le streghe siano creature orribili e senza pietà.
Non è vero.
In realtà sono molto più umane di quanto lo siamo noi.

Note dell'autrice: mi è venuta l'ispirazione nell'ora di letteratura, mentre leggevamo i Promessi Sposi. Spero vi sia piaciuta e se avete tempo, mi piacerebbe se lasciaste un commento, per sapere cosa ne pensate! (Di solito non scrivo Originale, ma avevo l'ispirazione XD)