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Autore: Yami no Yoake    13/01/2012    4 recensioni
Ciao a tutte. Questa è la mia prima pubblicazione, alcune song-fic sui pensieri di Bulma dopo l'abbandono di Vegeta. Spero vi piacciano. Ringrazio in anticipo chiunque leggerà o commenterà.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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COME SE NON FOSSE STATO AMORE

 

Ieri ho capito che, è da oggi che comincio senza te,

e tu, l’aria assente, quasi come se io fossi trasparente.

E vorrei fuggire via, nascondermi da tutto questo,

ma resto immobile qui, senza parlare,

non ci riesco a staccarmi da te,

e cancellare tutte le pagine con la tua immagine

e vivere come se non fosse stato mai amore.

 

So che non dovrei più pensarti, che dovrei accettare il fatto che ora sono sola, ma non ce la faccio. Ormai sei scappato già da qualche giorno e io mi sento già morire, soprattutto se ripenso a come mi hai guardato quando ti ho implorato, io, Bulma Brief, ti ho implorato di non lasciarmi sola. In realtà non mi hai davvero guardato. I tuoi occhi d’ebano, che mai mi erano sembrati tanto maligni, mi hanno attraversato, come se io non esistessi, come se davanti a te non ci fosse nessuno. Quando finalmente mi hai risposto ho sentito l’impulso di scappare, perché sentivo l’indifferenza nella tua voce:-Non dire sciocchezze, tra un po’ avrai il marmocchio, sempre se deciderai di tenertelo. Io devo diventare un Super Sayan e battere Kakarot. Il resto non ha importanza.-

Volevo scappare, ma sono rimasta immobile, volevo replicare, chiederti di restare almeno per il piccolo, il nostro piccolo, perché l’avrei certamente tenuto, ma sapevo già la risposta, perciò non ho detto nulla. Dopo che la tua navicella è sparita nel cielo sono tornata in casa, ma all’inizio è stato ancora peggio, perché dovevo vivere in un posto dove tutto mi parlava di te e dove io dovevo fingere che non fosse successo nulla. E tra pochi mesi avrò accanto a me un vero e proprio ricordo vivente e onnipresente.

 

Io sopravviverò, adesso ancora come non lo so,

il tempo qualche volta può aiutare a sentirsi meno male,

ma adesso è troppo presto

e resto immobile qui, senza parlare

non ci riesco a staccarmi di te

e cancellare tutte le pagine con la tua immagine

e vivere come se non fosse stato mai amore.

 

Ora ho deciso che, con te o senza di te, io dovevo andare avanti con la mia vita, far nascere e poi crescere mio figlio. Penso sempre a quel vecchio detto: Il tempo guarisce tutte le ferite. Già, forse è vero, ma di tempo ne è passato pochissimo e io non sono ancora pronta a cancellarti dai miei pensieri e dal mio cuore. Forse, anzi, certamente, non lo sarò mai. Devo solo attendere che i ricordi facciano meno male. La prima settimana, ho fatto preoccupare tutti:non mi muovevo, non parlavo, tenevo sempre gli occhi chiusi per la paura di ricordarti. Ho ricominciato a vivere solo per la paura di perdere l’unica cosa reale che ancora mi lega a te:il nostro bambino, quello che probabilmente non ti vedrà mai e ti conoscerà solo attraverso le parole degli altri.

 

 E vorrei fuggire via, vorrei nascondermi,

ma resto ancora così, senza parlare,

senza dirti non mi lasciare,

tra queste pagine con la tua immagine

e poi, e poi, e poi vivere come se non fosse stato mai amore.

 

Oggi ho fatto l’ultima ecografia. Il nostro piccino sarà un maschio. Trunks. Se tu tornassi ora potrei chiederti se ti piace, se vuoi proporne un altro. Strano, mi illudo ancora che tornerai nonostante non ti veda da quasi sei mesi, solo per sapere come stiamo io e Trunks.

Quanto vorrei averti fermato quel giorno.

Eppure so che non sono illusioni. Un giorno tornerai, Trunks avrà un magnifico padre e io potrò finalmente smettere di vivere fingendo di aver dimenticato te e il nostro amore bellissimo e speciale.

Perché so che anche tu, a modo tuo, ci ami.

 

Angolo dell’autrice

Dopo il primo capitolo, ci riprovo, sempre con sottofondo Laura Pausini, la mia cantante preferita.

Ringrazio chi commenta e chi legge.

  
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