Ormai Tino era a corto d'idee su come far capire a Berwald che mai e poi mai sarebbe diventato sua moglie nè avrebbe assunto degli atteggiamenti che potessero ricordare quel ruolo.
Finchè c'era la luce del giorno, il problema non era neanche poi così grave: Berwald si limitava a trascinarlo in lungo e in largo per l'Ikea e non aveva tempo di pensare ad altro, si annoiava, sì, ma almeno la sua "virtù" era salva...
Tuttavia, non appena giungeva la sera, la situazione diveniva alquanto scottante...
-Moglie. Non credi che dovremmo...-
-No... non credo... Su-san...- rispondeva subito Finlandia pensando al peggio.
-Visto che tu sei mia moglie, noi...-
In quella Hanatamago strisciava lentamente nella stanza con aria sofferente, emettendo strazianti guaiti.
-Oh, no!- Esclamava, il finnico, -Poverina, si sente male! Urge il veterinario!-
E detto fatto, afferrate le chiavi della macchina (quella di Berwald che così non poteva seguirlo), prendeva con sè la cagnolina e andava via fino al mattino successivo.
Svezia li guardava allontanarsi perplesso, scuotendo la testa e pensando che quel veterinario doveva proprio essere un incompetente se una sera sì e l'altra pure la bestiola si sentiva male... senza contare che così non poteva stare con Finlandia!
Quello che non sapeva era che questo era esattamente quello che Tino voleva e che Hanatamago era davvero un'attrice nata...