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Autore: Hidden Writer    13/01/2012    5 recensioni
«Bene bene bene... quindi è possibile rintracciarli eh?»
Dal telefono uscì un suono stridulo, quasi deformato dal tono scocciato che l'altro conversante utilizzava, ma si intese chiaramente un “si”.
L'uomo chiuse il cellulare, davanti a lui stava in piedi un energumeno di circa due metri e dieci, scuro di pelle e decisamente scontroso. Poggiò il telefonino sul tavolo, si lasciò andare in un ghigno soddisfatto. Poi sussurrò:
«È fatta, Chef.»

Un nuovo reality.
Un vincitore.
Ventitré perdenti.
Dieci milioni di dollari.
Sarebbe eclatante, ma ho dimenticato una frase:
Chris e Chef.
E a buon intenditor, poche parole. ^.^
Dal capitolo 19:
La rossa posò delicatamente i piedi, correndo per assecondare la spinta del parapendio, mentre l'indiano non era stato alquanto rapido, e strusciava sul terreno con tutto il corpo. Si fermarono dopo circa un minuto. Inanzi a loro c'erano tutti i concorrenti. Lui sputò una boccata di terra.
«Come... come siete arrivati qui?!» Era sbigottito.
«I paracaduti erano sotto le panche.» Spiegò calmo il chitarrista, mentre Izzy osservava lo sguardo in cagnesco del compagno di squadra.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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1910 – Italy wins

part 1

 

 

 

 

Ronzini da Tiro

 

Alex stava sbracato sulla comoda poltrona della prima classe, mentre Justin e Blaineley si dedicavano ai trattamenti di bellezza. Già, perché Chris aveva avuto la pessima idea di invertire i posti, nonostante la sfida fosse stata vinta da altri.

Cody era chiuso nel confessionale, da un po', ormai.

 

FFFZZZ

Cody dormiva sdraiato sul ripiano reggente il gabinetto, parlando nel sonno.

«No... Sierra, ferma! No... non... farlo... Aaagh!» Strillò.

Aprì di colpo gli occhi, si guardò intorno spaurito.

«Ah... era solo un incubo... non so perché non mi sia venuto in mente prima: dormire nel confessionale! La porta è a prova di Sierra!» Annunciò sereno, e si rimise a dormire.

FFFZZZ

 

LeShawna camminava per la prima classe, poi ne uscì per raggiungere il confessionale. Camminando lentamente ed a sguardo alto incespicò improvvisamente in qualcosa all'altezza della sua tibia.

Inorridì. Due gambe spuntavano da un buco nel pavimento.

«Chi...chi è?» Urlò, e si ritrasse immediatamente. La voce di Sierra non la tranquillizzò affatto.

«Sto cercando di entrare nel confessionale... Cody deve aver avuto un incidente... non esce di lì da ieri sera!» Spiegò con semplicità.

La ragazzona si allontanò cauta e spaventata, dirigendosi verso la prima classe. In quel momento si sentì chiamare. Si voltò in più direzioni, senza vedere nessuno. Camminò incerta per alcuni metri, poi si bloccò. Improvvisamente Izzy si calò dal soffitto, atterrando sulle sue spalle e passò uno straccio bagnato sul volto della ragazzona. Lei perse i sensi.

A quel punto sbucarono Deejay e Tyler, che la presero e la trascinarono in una stanza buia.

Dopo una ventina di minuti si riprese, mentre Noah le tastava il polso.

«Non cedo che abbiamo avuto una così ottima idea...» Mormorava.

«Ragazzi... ragazzi?!» Urlò immediatamente LeShawna, alzandosi in piedi e ricadendo subito sulle ginocchia, priva di forze.

«È tutto ok, in poco tempo ti ritroverai a posto...» La rassicurò Melanie.

Lei scattò, reggendosi ad una specie di scaffale sospeso.

«Ma che vi è saltato in mente?» Disse debolmente.

«Dobbiamo parlare.» Le disse deciso Trent.

«Da te non potevo che aspettarmelo, dopo ciò che hai fatto nella seconda stagione...» L'attaccò velenoso Tyler.

«Sai, Harold, prima della cerimonia dei saluti, ci ha detto che tu l'avevi lasciato...» Parlò allora Deejay, sforzandosi di sembrare cattivo, senza successo.

«Ecco... non credo che fosse un gesto istintivo... non potresti averlo fatto per indebolirlo?» La punzecchiò Noah.

Lei rimase allibita.

«Io n-non farei m-m-mai una cosa simile!» Si difese lei, balbettando.

«Come no... come hai visto siamo perfettamente in grado di convincere la tua squadra ad eliminare chiunque... sappiamo su cosa far leva, quali tasti toccare...» Sibilò ancora Noah.

«E possiamo ucciderti!» L'aggredì Izzy, ma venne messa a bada dal Giamaicano, che la resse bloccandole il braccio dietro la schiena.

«Tu non vuoi tornare a casa, vero?» Le domandò Melanie, guardandola di sottecchi.

«N...no...» Sussurrò spaurita lei.

«Bene, sai, a noi piacerebbe molto stare in prima classe... tutte le settimane...» Lasciò intendere.

«N-non potete chiedermi questo!» Lei sbarrò gli occhi.

«Oh... sì che possiamo... ci penserai tu a sabotare le sfide, no? Bene, siamo d'accordo.» Le diede un'amichevole pacca sulla schiena.

«Buon lavoro!» La salutarono e se ne andarono.

Lei rimase nella penombra, spaurita e confusa. Uscì e tornò in prima classe.

 

FFFZZZ

Cody dormiva alla grande, appoggiato sul lavandino. La tavoletta del water si alzò e ne uscì Sierra, puzzolente e gioiosa.

«Cody!» Gridò, saltandogli al collo.

«No... Sierra... Sierra! Aaagh!»

FFFZZZ

 

«Che hai, LeShawna? Sembra che tu abbia visto un fantasma...» La canzonò Blaineley.

«Ho visto Sierra.» Troncò, per giustificarsi.

«Ah.» Fu l'unico commento della bionda, che ammutoliva e con sguardo preoccupato si alzava dal sedile.

Uscì dalla prima classe per raggiungere anche lei il confessionale, notò il buco nel pavimento. Immediatamente si scansò, impaurita, poi ne vide uscire una mano. Lanciò un urlo d'orrore, ma prima di scappare vide il volto di Cody. Il ragazzo cercava di uscire, ma la stalker era più forte.

«Aiutami!» La implorò Cody, sudato e terrorizzato.

«Uhm... potrei...» Lei prese tempo.

«Ti scongiuro!» Ribadì il nerd, ormai quasi inghiottito dal buco.

«Però avrei bisogno di una nuova alleanza... sai...» Accennò.

«Quello che vuoi, ma presto!» Strillò alla fine.

Lei afferrò il braccio del concorrente e con uno strattone lo tirò fuori, senza Sierra. Subito dopo prese un mezzobusto di Chris e con esso chiuse definitivamente il foro.

«Libero.» Annunciò rivolgendosi al compagno.

«Per poco, andiamo.» La ammonì Cody, dopodiché si avviò in tutta fretta verso la classe economica.

«Dove vai?» Le chiese Blaineley.

«Non mi troverà, dove penso io!» E corse.

 

FFFZZZ

Sierra ringhiava e lanciava urli rabbiosi, cercando di sfondare la porta.

«Aaagh! Blaineley è una donna morta!» Diceva fra un grugnito e l'altro.

FFFZZZ

 

Chris li aveva radunati tutti in uno stadio.

«Bene concorrenti, dovete sapere che nel 1910 la Nazionale di calcio italiana ha vinto la sua prima partita contro la Francia, precisamente vinse sei a due.

Come gli intenditori avranno capito, l'Italia giocò in casa, ed infatti è qui che ci troviamo: nello stadio di San Siro, alla nebbiosa città di Milano!» Annunciò soddisfatto.

«Ehm... Chris?» Lo richiamò Chef.

«Dimmi, Chef.» Gli si rivolse con un sorriso.

«Dovevamo proprio atterrare nello stadio? Come faremo a rimuovere l'aereo?» Domandò preoccupato.

«Al tempo, caro mio, al tempo...

Bene, dicevo, la sfida di oggi sarà molto faticosa e famosa. Dovrete giocare a calcetto in un campo da calcio, e visto che siete tre squadre, farete un torneo in cui il vincitore resta in campo. Ah, visto che non era molto interessante, abbiamo deciso di prolungare il tempo di gioco, da novanta minuti a sei ore.»

I concorrenti inorridirono.

«Per questo il torneo si prolungherà anche di notte, dovete fare un totale di tre partite. Il nostro giudice di gara sarà Chef, i guardalinee ce li ha prestati Milano. Bene, iniziamo fra mezz'ora, fatevi trovare qui.» E si voltò di spalle, per poi andarsene.

A questo punto Geoff chiamò a raccolta la sua squadra.

«Ragazzi, io ho fatto calcio per sei anni, mi chiamavano Fuoriclasse,... credo di potervi essere utile!» Enfatizzò.

I suoi compagni, per niente titubanti, accettarono di buon grado e lo seguirono in una metà campo.

Nel frattempo i Ronzini da Tiro andavano in un'altra sezione e i Pensionati Senza Nome prendevano il centrocampo.

Geoff dirigeva gli allenamenti, facendo fare scatti e salti ai sudatissimi compagni di squadra.

«Forza, sì, così, cattivi, andiamo, metteteci un po' di gambe!» Urlò sprezzante.

Ad un tratto Geoff prese un pallone e lo calciò con tutte le sue forze in direzione di Eva, che lo bloccò senza problemi e lo rispedì al mittente alla stessa velocità, ma solo con il braccio.

«Fantastico, abbiamo il nostro portiere! Complimenti Eva!» Si congratulò, poi notò che i restanti cinque ragazzi erano fermi.

«Vi ho forse detto di fermarvi? Correte!» Li rimproverò.

Nel frattempo Izzy sbraitava ordini a destra e a manca facendo fare esercizi inumani ai componenti della sua squadra.

«Saltate, arrampicate, gettate! Avanti, la traversa non è poi così alta, vai Trent!» Urlò.

Trent saltò e si issò su di essa, perdendo l'equilibrio. Deejay lo seguì, riuscendoci senza problemi.

«Wow! Bella forza nelle braccia... portiere!» Si congratulò la rossa.

Cody, Blaineley, Heather e LeShawna stavano chini sulla riga del fallo laterale. Alex si mise le mani a coppa attorno alla bocca.

«Pronti? Via!» Strillò.

Immediatamente Blaineley scattò, portandosi subito in testa, seguita da Heather. LeShawna era forte, ma il suo peso le impediva le alte velocità.

«Bene ragazzi, bello scatto. Blaineley, mi congratulo, abbiamo il centravanti! Mi congratulo anche con LeShawna, che con la sua forza bruta (in senso buono, tranquilla) sarebbe perfetta come difensore. Heather... vedo che ti coordini bene, mezzala destra. Quanto a me, che sono mancino... mezzala sinistra.» Annunciò.

In quel momento Cody raggiunse il traguardo.

«Anf...ehi, un momento... e io?» Esalò.

«Tu hai fatto cinquanta metri in quaranta secondi. Gli altri l'anno fatti in venti secondi. Chi vince?» Lasciò intendere eloquentemente.

 

FFFZZZ

Sierra era furiosa.

«Se Blaineley non fosse esistita, Cody sarebbe rientrato nei primi tre e sarebbe finito in squadra. Blaineley deve tornare a casa!»

Stropicciò un foglietto di carta e se lo mise in bocca, per poi sputarlo con rabbia.

FFFZZZ

 

«Bene, quindi abbiamo Sierra in porta, LeShawna in difesa, io ed Heather a centrocampo e Blaineley come punta. Cominciamo a passarci la palla.» Ordinò incoraggiante.

Poche decine di metri più in la anche le altre squadra avevano fatto la formazione. Geoff e Duncan punte centrali, a centrocampo Greg , in difesa Bridgette ed in porta la letale Eva.

Nell'altra squadra Izzy era punta centrale, Trent e Melanie erano i centrocampisti, in difesa Tyler copriva la fascia e Deejay oscurava la porta.

Chris entrò in campo, mentre tutti si passavano la palla.

«Bene, vedo che avete fatto un buon lavoro... allora, Chef, tira la monetina.» Ordinò.

Il cuoco tirò in aria un dado a sei facce.

«Allora... i primi a giocare saranno... i Pensionati Senza nome!» Annunciò.

Il cuoco ripeté il rituale.

«E gareggeranno contro... i Fenomeni da Circo!»

 

FFFZZZ

Heather si osservava le unghie a braccio teso.

«Ma guarda un po'... persino in un sorteggio siamo i più sfortunati...»

FFFZZZ

 

I giocatori erano schierati, si scrutavano con fare bellicoso, la verdeggiante tera pulsava sotto i loro scarpini. Chef si portò il piccolo oggetto metallico alle labbra, immise aria in esso.

Un fischio risuonò nel campo.

 

 

 

Angolo dell'autore

Allora... mi scuso con quelli a cui il calcio non piace, ma a me piace, questo è il mio reality e decido io. ù.ù

Mi scuso anche per la brevità di questo capitolo, perdonatemi.

Spero apprezzerete il dialogo multicolore, e spero apprezziate che i rispettivi colori hanno una certa attinenza con un'altra mia fanfiction... e chi vuole intendere, intenda.

Mi auguro che il capitolo sia stato di vostro gradimento, a te la linea, Josh!

Enjoy it!

 

 

 

FFFZZZ

Grazie, Fede. Allora... abbiamo qui Katie e Sadie squittenti, Beth, Harold ed Ezekiel inespressivi e Alejandro con uno stranissimo tic all'occhio sinistro...

Heather ed Alex? A centrocampo?

Andiamo, Alejandro... lo dici come se il centrocampo fosse la freccia di Cupido...

Freccia... Cupido... roba da mangiare, per caso?

No, Cupido è un dio greco, rappresenta l'amore, si dice che chi venisse colpito dalla sua freccia s'innamorasse di chiunque! Io so tutto in materia, terrò una conferenza su questo ed i fossili quaternari il quindici gennaio al teatro che ho affittato, se qualcuno vuole acquistare gli ultimi biglietti... su avanti, gli ultimi biglietti! Gli ultimi ventimila biglietti...

Ventimila? Che teatro hai affittato, Harold?

Ha solamente cinquecento posti, ma grazie ad un prestito che ho preso in banca li moltiplicherò per quaranta. I lavori sono già iniziati. Ho calcolato tutto, Ezekiel!

Come farai a ripagare tanti soldi?

Ottocentomila dollari, speravo di farcela vincendo il milione, ma posso benissimo guadagnare il doppio con il ricavo della vendita di questi biglietti, Owen!

Ragazzi... dovremmo parlare dello show...

Sì... esatto... Harold? Ci presti la freccia di Cupido per Trent?

Un momento, Sadie, ma sbaglio o Trent ha limonato con Melanie?

Sì, è vero Katie, ma poi ha detto che qualcun'altra gli piace di più!

Passa un lungo silenzio, loro cambiano lentamente espressione.

Sono io!

No, io!

Si azzuffano.

Basta, basta così! Abbiamo pochi minuti, vedete di sbrigarvi!

Non so... che dire... sembra che loro non se la cavino male senza di me...

Alex ha le ore contate!

Calmati Alejandro, non siamo qui per sentirti ripetere sempre la stessa cosa.

Credo invece che non le abbia per niente contate, si fa voler bene da tutti. Specialmente da Heather, in fondo hai usato anche tu questo trucco, nella scorsa edizione...

Alejandro si lancia contro Harold ringhiando a denti scoperti, riesco a fermargli il busto in tempo, aiutato da Owen.

Devi calmarti. Il calcio nei gioielli dalla tua ragazza ti ha dato alla testa? Sei stato eliminato perché avevi patteggiato con l'altra squadra per gelosia. Ti sembra furbo?

Tu non parlare, animale!

Mi avevi sguinzagliato contro Heather, abbandonandomi ai miei istinti primordiali, potevi essere più crudele e più ingegnoso? Ora hai disinnescato le mine e hai staccato la corrente sotto gli occhi dei tuoi compagni, senza contare che non ha preso precauzioni per l'alleanza, potevi essere più...

Stupido?

Esatto.

Un rivolo di saliva esce dalla bocca dell'ispanico, mentre i suoi occhi si socchiudono.

Sentite, qui abbiamo finito il tempo, avevamo solo cinque minuti. Mi dispiace, ma sono costretto a chiudere.

No, aspetta, questo è un messaggio per la mia mamma, mamma, se mi stai guardando in TV sappi che ti voglio bene, salutami nonn...

FFFZZZ

  
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