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Autore: coccinellanna    13/01/2012    1 recensioni
"Elena chiuse gli occhi. Dopo qualche minuto Damon si avvicinò al suo orecchio e sussurrò –Ti amo…-. Si rese immediatamente conto che la ragazza non stava dormando, a causa del battito accelerato del suo cuore. Elena, dal canto suo, continuò a fingere di dormire pacificamente, pur sapendo di essere stata tradita dal suo cuore, che batteva all’impazzata."
E' la mia prima fanfiction. E' totalmente ambientata dopo la puntata 3x10 (quindi contiene spoiler per tutti coloro che non seguono il telefilm in contemporanea con gli USA).
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Era passato un giorno.

Jeremy aveva fatto le valigie.

Elena si era sorpresa a guardarlo, di nascosto, e a pensare cosa stesse succedendo nella sua mente. Cosa aveva dimenticato esattamente? Avrebbe sentito la sua mancanza? Era la cosa giusta da fare? Si poteva tornare indietro o non vi era altra scelta?

Voleva fare al suo fratellino tutte queste domande, ma se ne stava lì, vicino al muro, a vederlo trafficare per la stanza con vestiti, accuratamente “appallottolati” all’interno di una valigia. Lo avrebbe aiutato, prendendolo in giro e facendogli notare che a sedici anni i vestiti avrebbe dovuto piegarli un po’ meglio… Non ne aveva la forza, non aveva la forza di incontrare il suo sguardo.  

La cornice con la foto dei loro genitori are stata accortamente posizionata accanto alle chiavi della macchina, per non scordarla prima di partire. Elena sentì le lacrime agli occhi. Non voleva delle risposte a quelle domande… aveva paura. L’unica cosa di cui aveva bisogno in quel momento era Damon che le dicesse che tutto sarebbe andato per il verso giusto. Aveva bisogno di un muro, come quello che aveva alle sue spalle, capace di sostenerla.

Alaric si era offerto di accompagnare Jeremy a Denver e di rimanere lì con lui per un paio di giorni. Voleva assicurarsi che tutto fosse perfettamente a posto. Era gentile da parte sua… Era sorprendente come Alaric si era affezionato a suo fratello. Erano partiti di mattina presto, all’alba. Elena non era più riuscita a chiudere occhio e vagava tra la cucina e il soggiorno guardando il sole che sorgeva dalla finestra.

Il campanello suonò. Sapeva perfettamente chi ci sarebbe stato dall’altra parte della porta e questo la fece cadere nel panico. Damon era in grado di guardarle dentro e sapere di non poter nascondere niente la metteva terribilmente in soggezione.

-Ciao…

-Ciao, entra…- un invito, seguito da un sorriso abbozzato. Era il meglio che Elena sapeva offrire.

I loro occhi si incontrarono per un istante. Damon capì subito che non sarebbe stata una giornata facile.   

-allora è partito?

-Sì, Alaric lo ha accompagnato. Stara con lui un paio di giorni, sai, per evitare problemi.-

-Ah… E’ stato gentile…

-Sì. Sono sicura che si troverà bene a Denver. Bonnie era furibonda… Ho avuto paura che gli dicesse la verità. Le mancherà un sacco. Sto cercando di convincere me stessa di aver fatto la scelta giusta…

 Incredibile! Si vergognava di se stessa. Sarebbe stata disposta a parlare di Jeremy per ore e ore pur di non affrontare l’altro problema all’ordine del giorno. In fondo lei e Damon erano bravissimi nel non affrontare certi argomenti. Avevano fatto molta pratica, quella di Damon era di quasi 150 anni.

-Hai fame?- Damon non attese la risposta di Elena e si mise ai fornelli. Mangiarono la omelette in silenzio. Non potrebbe essere stato altrimenti. Elena fu molto attenta a non lasciare che i loro sguardi si incrociassero.

Elena cominciò a raccogliere nel lavandino i piatti e a sciacquarli lentamente. Non aveva voglia di parlare, men che meno con Damon, ma si costrinse a rispondere alle sue domande. Era assurdo. Sembrava stesse dosando le sillabe.

Damon continuava a parlare nonostante tutto. La voleva aggiornare su tutto quello che stava succedendo: Tyler aveva scoperto che Rebekkah era fuori combattimento fino a nuovo ordine di Klaus, Bonnie stava continuando i suoi incantesimi sperimentali, Stefan era totalmente fuori controllo.

Le cadde dalle mani… Se lo aspettava. Non ce la faceva più, era troppo! La sua testa, al contrario della sua bocca, non rimaneva in silenzio per un istante… Damon la stava fissando, Jeremy non era più lì con lei, Stefan l’aveva sostituita con delle stupide bare, Rebekkah  avrebbe voluto vendetta, Klaus avrebbe continuato ad essere Klaus.

Chinò un poco il capo… Non voleva piangere, lo faceva sempre. Non riuscì ad evitarlo, si sedette sul pavimento con la schiena appoggiata al mobile della cucina, ancora con uno strofinaccio tra le mani e i cocci del piatto sparsi per la stanza. Si era distratta. Aveva sentito il nome di Stefan e le era tornato in mente lo sguardo di Damon, quando aveva scelto di risalire quei due scalini e di baciarla. Lei amava Stefan, vero? Sapeva che Stefan non era più Stefan, ma Elena era convinta che prima o poi… Forse non ne era più tanto convinta?  Damon si accorse che tratteneva a stento i singhiozzi e si sedette accanto a lei.

Disse soltanto… -Andrà tutto bene!-.

  
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