Se
si prestasse più attenzione si riuscirebbe a
sentire il rumore del proprio cuore. La ragazza senza nome è
in silenzio e sta
ascoltando …
Non è difficile, sente un battuto regolare,
cupo, profondo, scandito da flebili respiri. Ha un cuore caldo e
sincero che
troppo spesso è rimasto ferito e che, sanguinante, ha
imparato a non fidarsi
più delle persone diventando bugiardo e freddo …
Ma questa volta c’è qualcosa di diverso, lei
è
stufa di mentire, è stufa di fuggire, il suo cuore urla e la
ragazza è stanca
di sentirlo lamentarsi …
Vuoi sapere cosa desidera?
Desidera avere un altro cuore da ascoltare, ma
non vuole un cuore qualsiasi, vuole quel cuore, il suo cuore.
Vorrebbe trovarsi di fronte a quel ragazzo,
vorrebbe appoggiargli la mano sul petto e ascoltare cosa ha da dire
quel cuore
così misterioso …
Vorrebbe dirgli che le manca, ma non sa come
fare, che odia la distanza e il tempo che passa troppo lentamente , che
non
sopporta il fatto di non poterlo vedere, di non poterlo toccare, di non
poter
essere sicura che sia felice, odia il fatto di non avere nessun potere
i di lui
…
Ma soprattutto odia sé stessa perché non riesce
a dirgli queste cose …
Ha paura che si dimentichi di lei, piccola e
fragile, lasciandola sola, come hanno fatto tutti quelli che ci sono
stati
prima di lui.
Forse lei non è abbastanza per quel cuore così
complicato, forse per lui è tutto un gioco …
No … piccolo cuore, impara a fidarti, se non di
tutti, almeno di lui … Sai che è la cosa giusta
da fare, non scappare, è giusto
che vada così, sorridi …
Promettimi che non ti dimenticherai mai di me,
giurami che non lo farai, nemmeno quando avrò
cent’anni … Io ti prometto che
non lo farò … Lo sai perché?
Perché ti ho amato dal primo giorno che ti ho
visto … Qualunque sia stato …
Ma si odiava lo stesso perché non riusciva a
dirglielo …