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Autore: love is outlaw    14/01/2012    4 recensioni
saalve, no niente ho deciso di fare una piccola one-shot! spero vi piaccia D: recentise, se vi va.
grazie :3 kiss kiss, gossip girl (?)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avrei avuto una sola possibilità. Una sola possibilità che mi avrebbe cambiato la vita.
Niente aspettative, niente sentimenti, solo destino.
Mi avvicinai a quello che ancora mi sembrava un sogno, con la cartina di Londra stretta fra le mani, per evitare che tremassero. 
Respirai a fondo senza farmi notare, e lui a sua volta si avvicinò a me, sorridendo.
Avevo le palpitazioni.
Quando mi fu abbastanza vicino, parlò. "Ciao", sorrise ancora, "Come ti chiami?" Guardò quello che per lui doveva essere un foglio da autografare, ed aggrottò le sopracciglia nel vedere la sua natura di cartina stradale.
"Come scusa?" Impressionai un'espressione di sgomento.
"Oh, scusami. Credevo fossi una fan.. che ti serve?" Non sorrideva più.
"Fan? Scusami, ti senti bene?" Azzardai indietreggiando di poco. 
Si portò la mano dietro alla testa, massaggiandosi la nuca. "Non sai chi sono?" Notai una nota di amarezza nella sua voce. 
Merda, forse ci era rimasto male.
"No", lo guardai seria e perlpessa, sperando con tutta me stessa di non ferirlo od offenderlo. "Comunque, mi serve solo un'indicazione" Conclusi posando lo sguardo sulle strade tracciate in giallo canarino.
Indicai il 'siamo qui' della libreria in cui l'avevo acquistata, e tornai a guardarlo, notando che lui già lo stava facendo.
Respirai cercando di non agitarmi mandando tutto all'aria.
"Ecco, io ero qui. Solo che credo di essermi persa"
"Ah, okay. Beh ecco gira a destra", prima posò il dito su una via segnata in verde chiaro, percorrendola, e poi alzò lo sguardo allungando il braccio ed indicando alle mie spalle. "Vai per di la, sempre dritta. Dovresti trovare un Hotel, si chiama Laurin" Mi accennò un sorriso abbassando il braccio.
"Daccordo, grazie mille" Dissi sorridendogli e ripiegando la cartina riponendola nella borsa.
"A te" Mi fece un cenno e si girò allontanandosi da me con qualche passo. 
Dovevo agire, ora.
"Senti scusa" Gridai avanzando verso di lui. 
Si girò.
"Sì?" Mi chiese tornando indietro.
Guardai a terra e poi ridacchiai come se stessi pensando a qualcosa di bizzarro "Posso sapere la storia della fan?"
"Ah niente, faccio parte di una band" Mi guardò negli occhi mettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni ed alzò le spalle.
Avrei voluto abbracciarlo, o come minomo urlare.
Ma così sarebbe saltato tutto il mio piano.
"Che band?" Chiesi con aria sorpresa.
"One Direcion, siamo arrivati terzi ad XFactor nel 2010" Disse lasciandosi scappare un sorrisino. 
Sapevo quanto amasse parlare della band, e quanto ne fosse orgoglioso.
"Scherzi? Oh mio dio, non ci credo. Fantastico. Giuro che però non ne ho mai sentito parlare.. cavolo, sono proprio tagliata fuori dal mondo" Scossi la testa in senso di disapprovazione.
"Sì infatti sembra strano anche a me. Però, posso sapere da dove vieni? Non credo tu sia inglese, vero?"
"No", annuii, "Infatti. Sono italiana. E nemmeno tu mi sembri inglese dalla pronuncia."
"Nemmeno io lo sono, vengo dall'Irlanda. Amo l'Italia, fanno il cibo migliore del mondo"
"Già", ridacchiai, "E' così"
Rise anche lui.
Non dovevo incantarmi o sarebbe stata la fine.
Mi trattenni.
"Bene, scusa ma devo andare. E' stato un piacere.." Mi guardò aspettando che gli dicessi il mio nome.
"Anna", gli sorrisi rispondendo alla sua domanda, "E tu sei?"
"Niall" Sorrise anche lui.
"Cavolo, sono davanti ad una star, che strano" Ridacchiai.
Non volevo che se ne andasse.
"Star, addirittura" Sorrise quasi ridendo. "Beh dicevo, scusa Anna ma devo andare. Spero che tu non ti perda ancora" Rise.
Rideva sempre.
La mia farsa sarebbe crollata a momenti se non l'avesse smessa di guardarmi con quegli occhi infiniti.
"Già. Ma se mi perdo?"
"Ehm", ridacchiò alzando le spalle, "So che non mi pentirò, ma, tieni", Frugò nella tasca dei pantaloni e tirò fuori un bigliettino stropicciato. Me lo porse.
Lo afferrai guardandolo e poi iniziai ad aprirlo. C'era sopra un numero scritto con una penna a biro nera.
Non ci credevo.
"Me lo sono preparato per, boh, ogni evenienza. Ripeto, è sbagliato. Ma è l'unica. Mi auguro che tu non sia una maniaca, o una stalker. Chiamami se hai bisogno. Tiprego però, non venderlo su E-Bay, sarebbe davvero brutto"
"Scherzi? Un cantante mi ha appena dato il suo numero, mica sono così cogliona. Fidati, anche se è assurdo dirlo visto che non mi conosci, ed io non conosco te" Mentii spudoratamente, sapevo anche il suo codice fiscale.
"Daccordo, grazie, davvero. Scappo ora. Ah, cercati chi siamo su youtube!" Mi fece un cenno e poi si girò allontanandosi a passo svelto, senza nemmeno lasciarmi il tempo di aprire bocca.
Volevo buttarmi per terra e morire.
Mi aveva dato il suo numero. Lo aveva fatto davvero.
  
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