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Autore: Saffo_00    14/01/2012    2 recensioni
Kahlan riflette su quanto il rapporto con Richard sia cambiato. E quanto invece Cara occupi i suoi pensieri..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo, ma vacanze, compiti e scuola mi hanno impedito di continuare. Volevo finire questa FF con questo capitolo, ma alla fine ho scritto più del previsto, per cui ce ne sarà un altro. Detto questo, ringrazio chi continua a leggere, e chi ha commentato. Alla prossima :D 

Daremo loro una mano” Richard piantò il dito sopra la cartina della città con fare deciso.

 

Zedd annuì, Cara sbuffò, e Kahlan sorrise: la Mord-Sith non sarebbe più riuscita ad evitarla. Erano passati due giorni da quando la bionda le aveva promesso che avrebbero parlato. Giorni in cui questa non aveva fatto altro che sfuggirle.

 

Sono impressionata Lord Rahl, se continuiamo di questo passo invecchieremo prima ti trovare la pietra delle lacrime. Se prima non vi fate uccidere. Questa cosa puzza tanto di trappola”

La Mord-Sith puntò lo sguardo accusatore contro il giovane che li aveva raggiunti poco prima. Questo si fece piccolo piccolo e cominciò a spostare nervosamente gli occhi da Richard a Kahlan, sembrava un animale in trappola. Il genere di persona che il Cercatore non poteva non aiutare.

 

E' deciso Cara” sembrò accorgersi del tono troppo duro, perché poi aggiunse più morbidamente, scandendo bene le parole, come se stesse parlando ad un bambino “Saranno solo un paio di giorni Cara, li aiuteremo a migliorare le loro difese. Hai visto con i tuoi occhi quell'orda di Beneling.. se è vero che si stanno riunendo per attaccare villaggi interni, Alan e la sua gente non avranno speranza”

 

Per tutta risposta Cara scosse la testa e prima di allontanarsi dal gruppo ancora una volta, la sentirono borbottare qualcosa che assomigliava tanto a “Se non ci fossi io, sareste morti molto tempo fa”.

 

Allora ci aiuterete?” il ragazzo chiese speranzoso. Le guance ripresero il colore che avevano perso quando Cara lo aveva accolto al campo con un agiel in mano.

 

Certo Alan. Partiremo domani mattina” Richard gli sorrise.

 

 

*****

 

L'oste, un uomo alto e robusto con la barba incolta e modi minacciosi, sembrò diventare l'uomo più innocuo della terra davanti Cara. “Devi per forza avere un'altra stanza!”

 

Chiedo perdono, questo è solo un piccolo villaggio. Due stanze è tutto quello che posso procurarvi” Quando il sudore dell'uomo superò anche la sporgenza del labbro superiore e finì sul bancone a grandi gocce, Kahlan decise di intervenire.

 

Vi ringrazio, due stanze andranno bene. Consumeremo la cena con il Cercatore e il Mago tra circa un ora” finse di non notare lo sguardo incredulo di Cara, e fu solo quando l'oste, più che contento, si infilò in cucina per informare la moglie sulla cena, che Kahlan si voltò verso la bionda.

 

Cara, hai qualche problema a dormire nella stessa stanza con me?”. Chiese il più cautamente possibile.

 

Perché dovrei avere qualche problema con te? È solo colpa della stanza”

 

Kahlan si massaggiò la fronte e sospirò. “Che ha la stanza che non va?”

 

La bionda distolse lo sguardo. “E' piccola” sembrò accorgersi della scusa troppo banale perché poi aggiunse più convintamente “Sai qualcuno dovrebbe prendersi cura dei cavalli. Qui non hanno nessuno che lo faccia. Che razza di taverna.. dovrei dormire nella stalla, in caso qualche ladro volesse rubarceli”

 

Non essere sciocca Cara, abbiamo bisogno di riposare bene tutte e due. Domani sarà una giornata faticosa. Condivideremo la stanza”. Dopo queste parole Kahlan filò via trattenendo un sorriso prima che Cara potesse trovare qualche altra scusa.

 

Non le avrebbe permesso di sfuggirle ancora.

 

 

*****

 

Se non metto qualcosa sotto i denti a breve, morirò di fame” C'era solo una cosa che poteva mettere Zeddicus zu'l zorander, mago del primo ordine, di cattivo umore: la carenza prolungata -e per prolungata nel suo caso si intendono un paio di ore- di cibo.

 

Richard sorrise al nonno “Sono sicuro che il tuo arrosto starà arrivando, Zedd”

 

Lo spero per lui, figliolo. Lo spero lui” Il mago accarezzò lo stomaco sporgente.

 

Non ho mai visto un vecchio mangiare tanto”

 

Cara dovresti essere più gentile con Zedd” l'ammonì Richard.

 

Questo è un ordine Lord Rahl? Perché se è solo un suggerimento verrà ignorato”

 

Il Cercatore scosse la testa, ma non riuscì a nascondere l'ampio sorriso che prontamente infastidì Cara. La Mord-Sith non era abituata a persone che si prendevano gioco di lei, e Richard non era abituato a dare ordini. Non che lo volesse, ma con Cara spesso era l'unico modo per comunicare. Lo aveva usato raramente, e poi si era sempre sentito tremendamente in colpa.

 

Mettiamola così, se sarai più gentile per questa sera, prenderò i tuoi turni di caccia per una settimana intera” intervenne Kahlan.

 

Richard sapeva quanto Cara odiasse la caccia, o almeno, quanto Cara odiasse abbassarsi a ruoli così poco importanti come la caccia, quando al campo aveva un Lord Rahl da proteggere. Fu sorpreso però quando Kahlan decise di prendere parte alla piccola discussione, se così la si poteva chiamare. Solitamente lei era quella che metteva fine al battibecco, in quei casi a Richard era sempre sembrata una maestra intenta a rimproverare i suoi allievi. Persino Cara in quelle occasioni non aveva osato protestare.

 

Dieci giorni e chiudo il becco”

 

Allora siamo d'accordo”

 

Richard osservò lo scambio delle due donne, il modo in cui Kahlan sorrise soddisfatta, e il modo in cui Cara rotolò gli occhi. Fino qualche mese fa avrebbe dovuto faticare perché quelle due non si uccidessero a vicenda e le loro poche conversazioni erano sempre state strettamente legate alla sua protezione. Con il tempo, realizzò, Kahlan era finita con il legare con Cara molto più di quanto non fosse riuscito a fare lui. Richard si era sentito spesso escluso dallo strano legame che le coinvolgeva. Aveva sempre pensato che riguardasse il loro essere donne. In quel momento però non riuscì a trattenere un piccolo moto di gelosia venuto a galla da chissà dove.

 

Kahlan che ne dici di una passeggiata dopo cena?”

 

La vide abbassare lo sguardo, arricciare gli angoli della bocca in un mezzo sorriso forzato, e poi cercare gli occhi di Cara.

 

Certo Richard, perché no”

 

Qualcosa non andava con lei. Aveva notato che Kahlan era sempre più distratta, lo aveva trascurato e spesso era stata anche fredda nei suoi confronti. E lo strano sguardo che aveva condiviso con Cara ne era stato la prova. Probabilmente la bionda era a conoscenza del suo problema, e se non fosse riuscito a parlarne direttamente con Kahlan quella sera, Richard decise che avrebbe ordinato alla Mord-Sith di rivelarglielo.

 

La serata trascorse velocemente. Richard, con l'aiuto di Cara, cominciò ad ideare un piano per il giorno seguente: c'erano persone che andavano addestrate alle armi e i lavori da organizzare per migliorare le mura della città e le difese in generale. Il villaggio di Alan era solo un piccolo agglomerato di case, distrutto dalla guerra e dai banditi che erano soliti bazzicare nei dintorni. Di tanto in tanto si era rivolto a Kahlan, alla ricerca di suoi consigli o pareri. Ma come al solito, o almeno, come negli ultimi tempi, questa se ne era stata con la mente chissà dove tutto il tempo e quindi non era mai stata di grande aiuto.

 

Quando finalmente Zedd terminò le riserve di cibo della taverna decisero che era ora di andare. Richard diede la buonanotte a Cara, che come al solito rispose con un grugnito e aspettò con impazienza che Kahlan infilasse il mantello per la loro passeggiata. Si sentiva come un bambino che stava per ricevere un dono. Del resto non rimanevano soli da molto tempo, e tutto quello che desiderava era stringerla tra le sue braccia.

 

Qualunque fosse il problema di Kahlan, lo avrebbero risolto insieme.

 

 

******

 

Stava arrivando l'inferno, e quella sera l'aria era abbastanza tagliente da far pentire Kahlan di non aver tirato fuori dalla sua sacca il mantello di pelliccia. Si strinse in quello di semplice stoffa, cercando di proteggersi dal leggero venticello. Il cielo, sgombro di nuvole, ospitava una maestosa luna piena, il cui bagliore avrebbe permesso loro di avviarsi tra le stradine strette e maleodoranti della cittadina senza dover ricorrere all'aiuto di alcuna torcia.

 

Da questa parte” Richard la prese per il gomito e la condusse sulla strada che avevano percorso quel pomeriggio, al loro arrivo, guidati da Alan.

 

E' una bella serata” disse sorridendole.

 

Forse un po' freddina” Kahlan tentò di ricambiare il sorriso. Ma dallo sguardo addolorato e preoccupato di Richard capì subito di aver fallito.

 

Forse posso fare qualcosa per il freddo” si avvicinò e le passò le braccia attorno le spalle. Ma quello che doveva essere un abbraccio divenne una situazione imbarazzate. Kahlan non aveva avuto il coraggio di fermarlo quando le si era avvicinato, ma non aveva avuto neanche il coraggio di ricambiare il gesto affettuoso che prima erano soliti scambiarsi frequentemente.

 

Lo sapevo.. c'è qualcosa che non va con te” disse, mentre si staccava da lei.

 

Non dire sciocchezze Richard, sono solo stanca”.

 

Non sei mai stata brava a mentire Kahlan”

 

La barba che aveva deciso di far crescere e gli occhi nocciola spenti lo facevano sembrare più vecchio di quello che era, decisamente più cresciuto del ragazzo che aveva trovato e portato via da Hartland. Anche se il Cercatore conservava ancora quel suo lato fanciullesco che l'aveva tanto ammaliata all'inizio, le grandi responsabilità che non aveva scelto di assumersi lo avevano trasformato in un uomo. Kahlan era stata testimone di questa trasformazione, ne era stata forse la causa, in un certo senso.

 

E come il giovane Richard, anche lei era cambiata durante il loro lungo viaggio. Erano cresciuti insieme, sostenendosi a vicenda ed imparando ad amarsi l'un l'altro nonostante molti prima di loro avessero già stabilito l'impossibilità del loro amore.

 

Con Cara era successa la stessa cosa.

 

Kahlan ci aveva messo così tanto tempo per capire che la fiamma che la stava divorando dentro non era altro che amore, amore per Cara, che si era meravigliata di sé stessa. Se c'era una cosa in cui era sempre stata brava, quella era capirsi. La Mord-Sith aveva dovuto baciarla per aprirle gli occhi. E anche dopo quello splendido bacio, il contatto più lungo che avevano avuto, ci aveva messo giorni per arrivare alla soluzione. E quando finalmente ci era arrivata, il mondo le era crollato addosso.

 

Il senso di colpa verso Richard, i dubbi, e la paura del rifiuto di Cara l'avevano assillata giorno e notte, fino a quando non era arrivata alla decisione che non avrebbe mentito né a uno né all'altra.

 

Non si aspettava però che la difficile conversazione con Richard sarebbe arrivata così presto.

 

Richard.. io credo di non amarti più nel modo in cui vorresti” la gola divenne improvvisamente secca e le parole aveva dovuto tirarle di bocca con fatica, ma Richard meritava le sue bugie tanto quanto meritava di essere ferito.

 

Lo vide scuotere la testa e posare la grande e callosa mano sull'elsa della spada. “Credo di non capire, Kahlan”

 

Per un attimo si chiese perché. Perché doveva ferirlo in quel modo quando lui era stato l'unico ad avvicinarsi senza aver paura dei suoi poteri? Perché doveva tradirlo quando lui le era stato accanto e l'aveva sempre amata con tutto se stesso? Perché lei non poteva amarlo come meritava?

 

Poi le venne in mente il modo in cui Cara rotolava gli occhi, il modo in cui sbuffava e piegava le labbra piene in sorrisi beffardi, e dimenticò tutte le incertezze.

 

Lei sapeva il perché.

 

Sperò solo che Richard potesse capirla.

 

  
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