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Autore: AlyeskaGnac    14/01/2012    2 recensioni
per gli amanti di questa serie ecco una versione un pò rifatta da me con qualche nuovo personaggio,spero vi piaccia ^_^
Ps.:vi anticipo che sarà un pò una storia incentrata su Kyoya e un nuovo personaggio,perciò vi auguro buona lettura
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Capitolo3
 
 

Myu - Ma cosa?
Mi svegliai di colpo trovandomi nel mio letto, poi pian piano iniziai a ricordare qualcosa.
Myu - Sono…sono svenuta durante l’allenamento.
Dissi a bassa voce massaggiandomi la testa.
Myu – Ma…allora come faccio a trovarmi qui?
La risposta venne da se, infatti, sentii il forte russare di qualcuno alla mia sinistra, non potei credere hai miei occhi.

Myu – E così…nonostante tutto…sei stato tu.
Colui che potevo considerare il mio “salvatore” non era altro che Kyoya e,ora, stava dormendo beatamente appoggiato allo schienale della sedia messa al contrario. Per qualche strana ragione mi venne da sorridere.
Myu – In ogni caso…sono costretta a interrompere il suo sonno.
Dissi maliziosamente, poi, scesi dal letto senza far rumore e mi posizionai alla sua sinistra, avvicinai il viso all’orecchio e…
Myu – SVEGLIAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!
Kyoya – AAAAH!!!
Dallo spavento cadde all’indietro.
Myu – Ahahahahah!
Kyoya cerco di mettere a fuoco la situazione, mentre io continuavo a ridere come una matta.
Kyoya – E così…è opera tua?!
Disse infuriato indicandomi con un dito.
Myu – Ahahahah, con te è davvero troppo facile! Me le servi su un piatto d’argento!
Kyoya – Grrrr!
Myu – Perché te la prendi tanto…leoncino.
Kyoya – Come mi hai chiamato?!
Myu – Se preferisci ti chiamo bastardino.
Kyoya si avventò contro di me nella speranza di vendicarsi, ma il risultato fu lo stesso di prima, lui a terra e io in piedi che ridevo.
Myu – Che ore sono?
Gli chiesi poi.
Kyoya – Che vuoi che ne sappia? Sono stato appena svegliato da un mocciosetta ingrata!
Myu – Mmm…sono le 9:45…quanto ho dormito?
Kyoya – Ti sembro forse uno che cronometra il tempo? Più di me, questo è sicuro
Myu – in ogni caso è troppo tardi per farti eseguire lo stesso allenamento di ieri.
Dissi guardandomi attorno cercando Nisha, poi, mi venne un dubbio.
Myu – Come hai fatto a trovare la stanza? Io…non ricordo di averti detto il numero.
Kyoya mi guardò sorridendo, avvicinandosi piano.
 
Kyoya – Diciamo che ho incontrato una tua…amica.
Sgranai gli occhi.
Myu – Ehm…amica? Che tipo di amica?
Kyoya – Vediamo…rossa, alta forse 25 cm, devo continuare?
Myu – N – non dirmi che…tu…
Kyoya – Bene, ora sono a conoscenza del tuo piccolo segreto, perciò, se non vuoi che qualcuno lo venga a sapere…
Myu – Non oserai!
Esclamai fissandolo arrabbiata.
Kyoya – Ah, io oserei…eccome se oserei.
Disse poi lui a bassa voce, avvicinando il suo viso al mio, ormai distanti di solo qualche centimetro.
Myu – ( Che gran bastardo )
Pensai.
Myu – A meno che? Cosa vuoi in cambio?
Chiesi allontanandomi, cercando di non mostrare l’imbarazzo.
Kyoya – A meno che tu…non sia un po’ più gentile con me.
Un ghigno beffardo gli comparse sul viso.
Myu – Credimi, lo vorrei tanto ma…non sopporto i cani.
Kyoya mi guardò storto.
Myu – Infondo sei un bastardino giusto?
Kyoya – Tsk! Vorrà dire che più tardi farò una bella visita a Doji.
Continuò a mantenere quel ghigno.
Myu – Provaci e non vedrai il sorgere del sole.
Kyoya – Si certo.
Myu – Dico sul serio!
Kyoya – Specialmente io, perciò o fai come ti dico…o dovrai salutare la tua piccola volpe.
Lo guardai con astio prima di affermare col capo.
Kyoya – Molto bene e adesso…sarà meglio andare ad allenarsi.
Si diresse verso la porta.
Myu – Aspetta!
Gli gridai, lui si voltò.
Myu – Dov’è adesso?
Kyoya – Non lo so, mi ha portato nella tua camera e poi se n’è andata.
Myu – Capisco…comunque oggi non potrai allentarti con quel dispositivo.
Kyoya – Cosa?
                                                        ***
La guardai perplesso.
Myu – Il tuo allenamento deve partire massimo alle 8:10 altrimenti la macchina non immagazzinerà sufficienti dati.
Kyoya – E allora cosa dovrei fare?
Sorrise malignamente.
Myu – Lo scoprirai…prima però avremo bisogno di qualche provvista.
Kyoya – Hai in programma un di pic nic per caso?
Myu – Più o meno, forza muoviti bastardino.
Kyoya – Cosa?!
Urlai, poi mi ricomposi.
Kyoya – Vorrei ricordarti che abbiamo fatto un “patto”.
Myu – Più che altro mi hai ricattata e, comunque…non hai detto come avrei dovuto mostrare più gentilezza nei tuoi confronti.
Sorrise di nuovo, questa volta di gusto, mi aveva incastrato.
Kyoya – Tsk! Dovrò farci l’abitudine immagino.
Myu – Già, anch’io.
La guardai perplesso.
Myu – Bhe, infondo dovrò abituarmi anch’io…ad avere un compagno così scemo.
Kyoya – Grrr! Se continui così giuro che vado subito da Doji.
Myu – Se ci arrivi.
Poi uscì dalla camera, mentre io la seguivo in silenzio e, dopo aver preparato il “cestino del pranzo”, uscimmo dalla base.
 
Circa 30 min. dopo…
Kyoya – Anf,anf,anf…senti…mi vuoi dire quanto manca?
Domandai affannato, ormai era circa mezz’ora che camminavamo, in salita, e, come immaginavo, indovinate a chi toccò portare tutta la roba?
Kyoya – Avevi detto…che dovevi prendere solo il cestino del pranzo.
Myu – Si, ma potrebbero tornaci utili.
Kyoya – Non dirmi che ci sono gli orsi qui in giro.
Myu – No, non è il loro ambiente.
Kyoya – E allora…
Non mi lasciò neanche formulare la domanda, segno che se l’aspettava.
Myu – Ma qualche bel leone di montagna lo trovi di sicuro.
Affermò sarcastica, adesso ero più rilassato, non c’erano orsi, c’erano leoni di montagna!
Kyoya – Spero tu stia scherzando!
Non avevo alcuna intenzione di finire sbranato per colpa di una stupida ragazzina.
Myu – E dai rilassati! Cerca di goderti il panorama!
Chiamarlo panorama era un parolone! Ci trovavamo praticamente ai piedi un burrone!
Myu – Forza! Ora si sale!
Disse con enfasi.
Kyoya – COSA?! Sei impazzita?!
Myu – Perché…c’è qualche problema?
Domandò. Abbassai la testa arrossendo.
Myu – Ehi…non dirmi che…soffri di vertigini.
Arrossii ancora di più, cercando di non guardarla negli occhi.
Myu – Vieni.
Tese la sua mano verso di me, voleva aiutarmi?
Kyoya – Che diavolo…
Myu – Tranquillo…non devi avere paura.
Kyoya – Tsk! Io paura?! Stai vaneggiando.
Mi voltai chiudendo gli occhi, mantenendo il mio solito mezzo sorriso.
Myu – Non c’è niente di male nell’avere paura.
Kyoya – Ti ho detto che io non ho paura! Ma con tutta questa roba addosso non riuscire mai a salire, sarà alta almeno 20 metri.
Myu – 22 per l’esattezza e, comunque sei tu l’uomo…o mi sbaglio?
Cominciò a salire, vedendo che non la seguivo si girò.
Myu – Allora?
La vidi sorridere in segno di sfida, non mi sarei certo tirato indietro.
Kyoya – ( Coraggio, non è poi così difficile ).
Iniziai a salire, aggrappandomi alle sporgenze cercando di tenermi il più saldamente possibile.
Kyoya – ( Un piede, poi l’altro, forza non ho alcuna intenzione di perdere ).
Pensai, finchè non ebbi la pessima idea di guardare giù, subito iniziò a girarmi la testa.
Cercai di continuare, ma scivolai iniziando a cadere, aspettai l’impatto imminente con il suolo, ma, questo non arrivò.
Myu – Lo sai…sei davvero un idiota.
Dalla paura avevo addirittura chiuso gli occhi, che vergogna! Ma la cosa più imbarazzante e che ero stato appena salvato da voi sapete chi e ora mi stava tenendo per la mano.
Myu – Avanti…riesci aproseguire?
Chiese quasi preoccupata.
Kyoya – S – si…tranquilla.
Mi riaggrappai alla parete riprendendo la salita.
Myu – Siamo quasi arrivati.
Kyoya – Quasi arrivati dove?
Myu ( Sorride ) – Lo scoprirai.
Kyoya – Tsk, vi piace fare i misteriosi da queste parti?
Myu – Uhm? Si, di solito si.
Dopo qualche minuto avevamo finalmente raggiunto la cima.
Myu – Ecco! Guarda! Non è magnifico?!
Domandò gioiosa.
Mi trovavo davanti ad una radura talmente surreale che sembrava uscita da un romanzo fantasy.
Myu – Questo è un bosco grandissimo! Adesso noi ci troviamo all’entrata se così si può dire, la nostra destinazione è il centro, li c’è una cascata magnifica! Dammi lo zaino, adesso lo porterò io.
Disse gentilmente. Ok, qualcosa non quadrava, che intenzioni aveva?
 
                                                    ***
 
Camminammo per un altro po’, mentre lo sfaticato dietro di me non faceva altro che lamentarsi finchè…
Myu – AH! Basta non ce la faccio più! Ti ho detto che siamo quasi arrivati perciò zitto e cammina!!!
Avevo cercato di mantenere fede al patto, ma continuava a martellarmi le orecchie! Per lo meno oranon parlava più!
Myu – Bene! Siamo arrivati contento?!
Lo vidi sgranare gli occhi alla vista di quel paradiso, il mio paradiso segreto.
Kyoya – è magnifico!
Sorrisi, poi, prendendolo per mano, andammo a sederci vicino al lago che la grande cascata aveva formato, riparati dagli alberi e comiciai a tirar fuori la roba dallo zaino
Myu – Questo luogo è perfetto per allenarsi con i bey, perciò dopo aver mangiato faremo qualche lancio.
Kyoya non disse nulla, si limitava a stare zitto come gli avevo detto.
Myu – puoi parlare ora.
Dissi ridacchiando.
Myu – Ehi?
Quando faceva così proprio non lo capivo e, questo, m’irritava parecchio, non riuscire a capire gli altri m’infastidiva, perché mi bastava guardare qualcuno negli occhi…per capire a cosa stava pensando, strano direte voi, eppure era così…con Kyoya invece no, e dovevo sforzarmi di    
“comprenderlo“. Addentai il mio panino, mentre vari pensieri mi affollavano la mente.
Kyoya – Senti…volevo ringraziarti per prima.
COSACOSACOSA????
Myu – Ehm…figurati.
Arrossii senza motivo.
Kyoya – Avevi ragione tu…ho paura di salire, di arrivare in alto, perché so che cadendo potrei farmi male.
Riflettei un attimo su quanto aveva appena detto.
Myu – Bhè, è naturale avere paura di scalare un burrone senza protezioni.
Kyoya – Non intendevo questo…non riesco a raggiungere la vetta, ad essere il migliore! Ogni volta trovo sempre un dannato ostacolo che intralcia il mio cammino! Non riesco a utilizzare pienamente la potenza del mio bey! Anche se agli altri sembro imbattibile…non è così.
Myu – è per questo che ti trovi qui?
Chiesi tendendo lo sguardo abbassato.
Kyoya - …tu perché sei qui?
Ragionai un attimo su quell’ ultima domanda, indecisa dal risponderli o meno.
Myu - …senti…non devi avere  paura di salire se questo è quello che vuoi, ricorda: La vita è una scalata, difficile e piena d’ostacoli pronti a metterti i bastoni tra le ruote, ma non ti devi mai arrendere, perché una volta raggiunta la vetta…la vista sarà grandiosa! E se cadi rialzati!
Kyoya sorrise tenendo lo sguardo sempre basso.
Kyoya – Parole sagge per una mocciosa di…quanti anni hai?
Myu – 15 compiuti da poco, te?
Kyoya – Devo farne 16, comunque…parole sagge per una mocciosa di appena 15 anni.
Ridacchiammo insieme, era la prima volta che mi succedeva, ero stata così impegnata a cercare di torturarlo che non mi ero accorta di quanto invece mi sbagliassi sul suo conto, ma in effetti erano passati appena tre giorni.
Myu – Ok! Ora in piedi è il momento di allenarsi!
Dissi tirando fuori il mio bey.
Myu –Sono fiera di presentarti la mia fedele compagna, Ninetales!
Il mio era un bey totalmente bianco, tranne per il disco di fusione che invece era dorato, sul face era raffigurata una volpe a nove code.
Kyoya – Vedremo se sarà in grado di fermare il mio Rock Leone.
Ribattè, tirando fuori anch’esso il suo bey.
Myu – Bene, allora sei pronto?
Kyoya – Un momento…e lo stadio?
Myu – C’è l’hai intorno, l’intero bosco sarà il nostro stadio!
Kyoya – Che cosa?...la faccenda si fa interessante!
Disse sghignazzando.
Myu – Tre!
Kyoya – Due!
Myu – Uno!
Kyoya e Myu – Pronti lancio!
Myu – Attacca Ninetales!
Ordinai al mio bey, che partì subito all’attacco, colpendo Rock Leone facendolo saltare in aria.
Myu – Avanti! È tutto qui quello che sai fare?!
Dissi provocandolo.
Kyoya – La battaglia è appena cominciata! Forza Rock Leone!!!
Anche il suo bey attaccò, ma la mia Ninetales lo schivò senza difficoltà.
Myu – Pessima mossa mio caro! Ti farò vedere la vera potenza del mio bey!
Cominciai a correre inseguita da Kyoya, mentre i nostri bey lottavano, Ninetales schivava in continuazione.
Kyoya – Che c’è? Hai deciso di scappare dal cacciatore?!
Il mio bey scomparì davanti hai suoi occhi, feci lo stesso anch’io.
Kyoya – Ma che…
Myu – Non provocare mai una volpe!
 
                                                             ***
 
Myu – Non provocare mai una volpe!
Alzai lo sguardo, era proprio sopra di me, o meglio, sopra un ramo insieme al suo bey.
Kyoya – Che intenzioni hai? Sai solo scappare?!
Dissi in tono provocatorio.
Myu – Ti avevo avvertito…avanti Ninetales, Saetta celeste!!!
Un lampo blu illuminò il cielo, colpendo poi il mio Rock Leone.
Kyoya – No Leone!
Myu – Come ti avevo già ripetuto prima…non provocare mai una volpe.
Kyoya – Umpf! Non è ancora finita, ora tocca a me! Mossa speciale! Leone muro insormontabile!!!
Myu – E quella la chiami mossa speciale?
Kyoya – Che intendi dire?
Myu – è un po’ carente…sai…Ninetales dispone di molte mosse speciali.
Kyoya – Che cosa?
Un po’ carente?! L’avrei uccisa! Nessuno può permettersi d’insultare il mio bey!
Kyoya – Questa me la lego al dito!
Myu – Si abbaia pure bastardino tanto non ti servirà a niente, la furia della mia Kiuby ti travolgerà! Ora Ninetales! Assalto incroffiammante della volpe a nove code!!!
Kyoya – AAAAAAAHHHHHH!!!!
Fui travolto da un immensa vampata di calore, per un istante temetti che il mio bey si fosse liquefatto. Per fortuna era ancora integro…ma aveva perso…di nuovo.
Raccolsi Leone stringendolo forte, non potevo crederci, stavo collezionando sconfitte! Prima contro quel Ginka, poi contro Doji e adesso anche contro Myu! Cosa c’era che non andava?! Perché non vincevo più?! Era Rock Leone ad avere dei problemi? Oppure non riuscivo ad utilizzare la sua potenza? Sapevo che la risposta a tutte le mie domande la conoscevo, ma non volevo ammetterla.
Mi voltai tenendo lo sguardo basso per la vergogna che in quel momento provavo.
Myu – Così non vincerai mai! Non è questo l’atteggiamento giusto lo vuoi capire?! Hai perso e allora?! Imparerai da i tuoi errori! Migliorerai! Altrimenti perché ti trovi qui?!
Kyoya – è la stessa domanda che ti ho fatto prima…perché tu sei qui.
Anche lei abbassò lo sguardo arrossendo talmente tanto da sembrare un pomodoro, che aveva?
Kyoya – Senti…
Myu – è così stupido…il motivo per cui sono qui che…non capiresti.
Singhiozzava leggermente, stava per mettersi a piangere?
Kyoya - …forse è meglio tornare, si sta facendo buio.
Dissi cercando di cambiare argomento.
Myu – Si, forse è meglio.
Ripetè lei tornando nel luogo in cui aveva lasciato lo zaino, trovandosi di fronte…una bella sorpresina.
Kyoya – Che succede?
Guardai nella sua stessa direzione capendo il motivo del perché si era fermata, un grosso leone di montagna si trovava proprio davanti a noi.
Myu – Lascia fare a me, qualunque cosa accada…non intrometterti.
Disse spingendomi indietro.
Kyoya – Che intenzioni hai? Vuoi farti uccidere per caso?!
Myu – Non urlare, è tutto sotto controllo.
Fissò l’animale negli occhi, mantenendo un espressione di sfida sul volto mentre si metteva in ginocchio per essere della sua altezza.
Myu – Guarda dietro di lui.
Feci come mi aveva detto notando due palline di pelo nascoste tra la boscaglia.
Kyoya – Quelli sono…
Myu – Adesso hai capito? Il motivo per cui lui si trova qui…quei cuccioli hanno perso la madre, è stato Doji ad ucciderla.
Kyoya – Cosa?
Myu – Si era avvicinata troppo e ha ordinato di sparare, io la conoscevo, così come conosco i due leoncini e il signore qui presente, per questo non attacca, un leone comune l’avrebbe già fatto, ma, non si fida più di me, guarda i suoi occhi…ci sta ordinando di andarcene se non vogliamo guai.
Kyoya – Scelta saggia.
Dissi ironico.
Myu – Andiamo, non voglio altri guai.
Kyoya – E la borsa?
Myu – Non fa niente…c’erano solo mattoni.
Kyoya – M – mattoni?!  Stai dicendo che mi sarei spezzato la schiena per portare degli inutilissimi mattoni?!
Myu – Su, su non fare così! Ti sei tenuto in allenamento no?
Tutte lei le inventava! La seguii dando poi un ultima occhiata all’ animale che ci osservava senza spostare lo sguardo, finchè non lo vidi più; prendemmo una scorciatoia, arrivando prima alla base, circa 20 minuti ed eravamo già davanti alle porte delle nostre stanze, così gli rifeci quella domanda.
Kyoya – Perché sei qui?
La vidi di nuovo arrossire e abbassare il capo.
Myu – Perché…sono una stupida ragazzina…che crede ancora nelle favole.
Kyoya – Cosa?
Sorrise tristemente.
Myu – Niente lascia stare…pensa ad alzarti presto domani…buona notte!
Si diresse verso la sua stanza entrando subito, senza darmi neanche il tempo di salutarla.
Kyoya – Buona notte…Myu.

 
 
 

Note: bene bene, spero di avervi incuriosito un po’ con questo nuovo capitolo che ho cercato di allungare il più possibile, vi chiedo scusa se all’inizio di alcuni dialoghi la  (è) sarà in minuscolo, ma Microsoft Word non la mette in maiuscolo ç_ç scusate anche per i tempi verbali che avrò sicuramente sbagliato di nuovo e per altri eventuali errori.
 
Bacioni ^_^ 
 
  
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