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Autore: Maryjed    15/01/2012    3 recensioni
Shannon era appena uscito dall'ennesima casa di una sconosciuta che l'aveva riscaldato e tenuto stretto fra le sue gambe la notte prima, ma era stanco di quella vita. I 30 seconds to Mars non suonavano già da un anno e mezzo,la sua età si faceva sentire poi la vide e rimase immobile,la osservò dalla vetrina di quel negozi: era fantastica avvolta dentro quell'abito bianco finemente decorato e quei capelli lunghissimi che le scivolavano fin sopra la scollatura. Non aveva mai visto una sposa più bella.
Un desiderio si fece spazio tra le sue viscere, un desiderio inconcreto e completamente nuovo per lui.
Questa è la storia di Shannon e Maria. Questa è la storia di due persone che ritrovano nell'altro la pace interiore che tutti cercano.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Quel giorno il sole risplendeva alto su tutta Los Angeles, qualche nuvola attenuava il calore e alcuni fiorai stavano lavorando nel giardino municipale per cercare di ottenere l’armonia giusta con colori e fiori perché quello di oggi sarebbe stato un evento molto importante.
Maria si svegliò di soprassalto per via dell’arrivo della madre e della truccatrice, si chiese perché mai le avesse dato la chiave di casa e si maledisse per quell’errore che non avrebbe mai più commesso.
“Ho comprato una cosa per te” la madre le mostrò un diadema con tanti piccoli diamanti lucidi e splendenti. Maria rimase in silenzio sconvolta, sapeva che non avrebbe mai indossato una corona per il suo matrimonio e probabilmente non avrebbe nemmeno indossato l’abito da sposa, l’unico problema era annullare un matrimonio organizzato da più di un anno.
“Sarai una sposa fantastica con questo addosso, servirà ad arricchire la semplicità del vestito!” continuò la madre, senza nemmeno fermarsi a fissare gli occhi della figlia: una madre di solito capisce se la figlia la sta a sentire lei invece no, perché in fondo non era mai stata una vera madre.
“Mamma non credo che mi sposerò” si decise alla fine a dirle lasciando le altre due donne con la bocca spalancata e uno sguardo fisso nel vuoto.
“Cosa?”
“Ho detto a Shannon la verità sul…Bambino…Noi…” immediatamente la madre la interrusse “Noi? Tu e quel batterista da quattro soldi? Non ti ho cresciuta e fatto prendere una laurea per stare con un pezzente come lui, dimenticati del passato!”.
“Ma mamma noi abbiamo avuto un figlio” immediatamente uno schiaffo le arrivò in pieno viso.
“Metti questo vestito e sposa tuo marito! E’ tutto ciò che devi fare oggi dopodiché non è affar mio” le ordinò minacciandola anche solo con lo sguardo: non avrebbe mai permesso che tutto venisse mandato all’aria per uno come quello Shannon, certo era un bell’uomo ma non avrebbe di certo garantito una vita agiata a sua figlia e ciò a cui lei puntava, uno scalo sociale, un salto di qualità, la possibilità di potersi girare dall’altro lato mentre camminava accanto a sue ex compagne di scuola e sorridere compiaciuta. Nessuno le avrebbe mai rovinato il suo desiderio. Nessuno.
La sposa obbedì senza aggiungere una parola, lo schiaffo aveva fatto male ma l’aveva svegliata e riportata alla realtà: Shannon era un personaggio famoso e andava a letto con chiunque, che futuro avrebbe mai potuto avere con uno che non si fa scrupoli a tradire? La madre aveva ragione a volerla salvare da tutto ciò, lei sì che vedeva oltre; mentre l’estetista passava il trucco sulle sue guancie Maria tentava di mantenere la calma e le lacrime salde agli occhi, ripensò a Shannon.
Il batterista era decisamente rimasto sconvolto dalle parole della donna :” Tu portavi in grembo mio figlio?” le aveva chiesto incredulo, con il petto in fiamme e la speranza negli occhi e lei aveva fatto un unico gesto con il volto e dato la risposta che sperava con tutto se stesso. Lei a quel tempo era stata felicissima di quella attesa.
“Perché non me l’hai detto?”.
“Non saresti stato pronto e non dirmi di no perché tanto so cosa avresti risposto” o forse si sbagliava, l’unica che non si sentiva pronta era lei, non lo voleva quel bambino per quanto amasse l’uomo che gliel’aveva impiantato dentro.
“Non dirmi che hai…Abortito”.
“Cosa ne pensi?” chiese l’ estetista riportandola a quel giorno, nel presente: si specchiò e si notò bellissima, si vestì in fretta e,ignorando i consigli della madre e la corona che era rimasta sopra il comodino, notò che era davvero una bella sposa forse un po’ malinconica ma comunque pronta per unire la sua vita a quella di Erick perché comunque lo amava.
Shannon si vestì di corsa e, senza neppure fare colazione, cosa molto rara per lui, si fiondò verso la porta ma venne bloccato dal fratello appena tornato, chissà da quale evento o quale donna.
“Dove vai così di fretta? Non mi hai cucinato?”.
“Jared devo fermare un matrimonio ora come ora e che ci fai a casa mia? Non mi importa, devo andare” rispose con la bava alla bocca, quasi fosse la cosa più semplice del mondo.
“Il matrimonio di Buddha for Mary? Non ti avevo già detto di lasciare stare che non è alla tua portata? Fermati a cucinare dai”.
“C’è di mezzo un figlio stavolta, Jared ed è mio figlio!” urlò dalla felicità, ignorando il resto perché anche se non lo conosceva amava già quale bambino e ,ne era sicuro avrebbe fatto tornare tra le sue braccia Maria.
“Cosa…Cosa dici Shannon? Sei ubriaco? Tu un figlio?” chiese senza capire l’altro guardandolo incredulo, gli era decisamente impossibile immaginare il fratello nelle vesti di un padre che poi un padre cosa fa esattamente?
“Ti spiego tutto dopo” prese dal garage la moto grigia  e si allontanò sfrecciando a gran velocità e con il cuore pieno di speranza. Ne era sicuro, avrebbe convinto Maria ad abbandonare quel fighettino all’altare e insieme sarebbero andati a recuperare il loro bambino e sì, sarebbero stati una famiglia felice, come quelle che si vedono in televisione che portano a spasso il figlio il venerdì sera e che, dopo essere stati un giorno al parco giochi, dormono insieme nel lettone grande: forse il suo era un pensiero troppo ingenuo e da vero sognatore ma dopotutto, per lui che non aveva mai avuto un padre e che sognava tutto ciò vedendolo in televisione, non era poi una cosa da prendere alla leggera. Ci credeva, ci credeva davvero in quel futuro assieme a lei e a suo figlio.
Si fermò davanti casa di Maria, dove ad aspettarla c’era una limousine, senza farsi troppo notare, entrò dalla porta secondaria del palazzo e si incamminò al piano 5, quando uscì dall’ascensore Maria aveva appena chiuso la porta di casa ed era davvero bellissima: il vestito le cadeva perfettamente, era esattamente come se l’era immaginata nei suoi sogni, sentì il cuore battergli dall’emozione di vederla in quel modo:
“Sei bellissima”.
“Shannon cosa ci fai tu qui?” rimase scioccata nel vederlo, di sicuro era l’ultima persona che si aspettava di vedere, “Cosa vuoi? “, poco prima aveva deciso di costruirsi una fortezza al cuore anti-batteristi.
“Te, nostro figlio. Ho deciso di costruire la nostra famiglia, andiamo a prenderlo” le strinse entrambe le mani e fissandola negli occhi tentò di baciarla ma la donna lo fece scivolare nuovamente verso la dura e futile vita reale.
“Ma Shannon io oggi sto per andare a sposarmi con Erick e costruirò con lui la mia famiglia”, si distaccò da quella presa velocemente, “E per il bene tuo faresti meglio a costruirtene un’altra di famiglia e dimenticarti di quel bambino” non sarebbe caduta nuovamente nel vortice di illusioni alla quale era soggetta ogni volta che si trovava accanto a lui, non stavolta, non quel giorno tanto atteso.
“Ma Maria nostro figlio ci aspetta, andiamo a prenderlo”.
“Shannon io non so nemmeno dove sia lui, quando lo diedi in adozione promisi all’assistente che non l’avrei cercato so solo che vive da tutta una vita con dei genitori che gli vogliono molto bene. Non complicare le cose né a me né a lui, non agire impulsivamente e non cercarlo, ad ogni modo non è affar mio io ho il mio matrimonio oggi e sono già abbastanza in ritardo” sparì dentro l’ascensore senza rivolgergli uno sguardo. Con quelle parole dure, il batterista rimase bloccato dal dolore, sentì che tutte le sue speranze erano state nuovamente distrutte ma come poteva lei, che lo aveva tenuto in grembo per 9 mesi, disinteressarsi completamente al frutto del loro amore?
Il tragitto per arrivare all’altare era già gremito di petali di rose bianche sparse su un tappeto soffice rosso, la gente, accaldata, fu contenta di trovarsi davanti la sposa finalmente e tutti si illuminarono nel vederla così incantevole: una delle spose più belle, anche Erick ebbe il batticuore nel vederla e ripensando al loro primo appuntamento si sentì finalmente parte dell’universo perché aveva trovato la persona giusta.
Maria lentamente faceva un passo davanti l’altro, mentre la musica dell’orchestra l’accompagnava lentamente: non doveva più pensare a Shannon, la loro era stata la scopata dell’addio al nubilato e quel bambino? Era solo stato un errore anzi no però adesso viveva felice con dei genitori che considerava anche biologici ed era la cosa più importante: avrebbe avuto altri figli con l’uomo  che la stava aspettando vestito di grigio all’altare e che le sorrideva incantato ad ogni passo.
“Sei stupenda” le protese la mano, baciandole la guancia e la cerimonia ebbe inizio.
“Devo fare qualcosa” non faceva che ripetere avanti e indietro agitato.
“Ma Shannon se lei non vuole cercarlo perché dovresti farlo tu?” gli chiese annoiato Jared, sorseggiando uno yogurt affamato perché il fratello l’aveva chiamato con una voce preoccupante e l’aveva costretto a raggiungerlo al giardino urbano senza dargli il tempo di mettere qualcosa sotto i denti.
“Jared ma proprio non lo capisci?”, lo fissò con lo sguardo lucido di lacrime, mai il fratello l’aveva visto in quelle condizioni neppure quando la sua batteria era caduta dal palcoscenico a causa di operai incompetenti, “In giro c’è il sangue del mio sangue e quella si sta sposando con un altro lasciandomi solo!” la fissò da lontano mentre lei assisteva alla predica del sacerdote.
“Fratello ascoltami, lei ha solo preso una decisione per entrambi allora, adesso tuo figlio vive serenamente una vita che merita non sarebbe il caso di far finta di niente?” non sapeva come comportarsi, non avrebbe mai voluto trovarsi nei suoi panni: fece velocemente un resoconto delle sue scopate e fortunatamente aveva sempre usato il preservativo, a differenza del fratello.
“Perché non ho forse il diritto anche solo di vederlo da lontano?”.
“No!” gli urlò quasi il cantante mentre di fronte i due futuri sposi stavano per scambiarsi l’anello.
“Io Maria prometto di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita e ti scelgo come unico e solo uomo della mia vita, a te consacro la mia vita e a te la dono” infilò l’anello a Erick e, chiudendo gli occhi, tentò di riporre in una cassaforte tutti i ricordi di Shannon e di quel bambino, ce l’avrebbe fatta e sarebbe andato tutto bene, si voltò verso sua madre che aveva finalmente stampato in faccia un sorriso a 32 denti forse non l’aveva mai vista tanto orgogliosa di lei in vita sua.
La cerimonia terminò con il tipico bacio e finalmente gli invitati potettero avvicinarsi al banchetto, Erick si avvicinò alla suocera sorridente e soddisfatto:
“Grazie mille per avermi supportato”.
“Adesso che Maria è tua moglie vedi di mantenerla buona e lontana da compagnie che non dovrebbe frequentare” si allontanò fumando una sigaretta.
Era felice, lei sorrideva felice ed entusiasta di fronte alla vita che le si prospettava invece Shannon che vita avrebbe mai potuto avere adesso? Nulla sarebbe più stato come prima, lo sapeva, mai avrebbe potuto dimenticare che nel mondo c’era suo figlio, uscì fuori dal giardino dove incontrò la madre di Maria a fumare.
“Sei un bell’uomo ma sei troppo rozzo” gli disse bloccandolo, “Mio nipote ha preso solo il taglio degli occhi da te”.
“Cosa?” si bloccò di scatto l’uomo e potè vedere finalmente la donna che l’aveva allontanato dal suo più grande amore e iniziò a tremare dalla rabbia e frustrazione.
“Tu sai dov’è?” le chiese rabbioso e con il cuore impazzito.
“Certo, chi se non io deve eliminare di torno gli inconvenienti che potrebbero intralciare mia figlia?” lo fissò da cima a fondo, continuando ad aspirare anche il filtro, il suo sguardo era malvagio e tanto soddisfatto.
“Dimmi dov’è, ne ho il diritto”.
“Calmati” gettò a terra la sigaretta e, scrivendo su un pezzo di foglio qualcosa lo diede all’uomo “Ecco questa è l’agenzia di adozione dove andai allora, devi sapere che Maria non voleva neppure tenerlo questo bastardo allora e non l’ha mai cercato io invece ho sempre cercato di sapere. Lei non ti ama quindi sarà meglio per tutti se tu adesso sparisci”.
Il batterista prese quel foglio e si allontanò senza rispondere ad altre domande o insinuazioni, andò dritto a casa, preparò la valigia in fretta e furia mettendoci dentro ciò che incontrò per prima.
“Parti?”.
“Jared”, si girò piangendo, “Non fermarmi ti prego, devo andare” non se lo spiegava bene ma quella sarebbe diventata un’ossessione se non avesse cercato di placarla, “Mi basta solo vederlo, ti prego…” il cantante lo strinse a sé, lui non poteva capire ciò che il fratello stava provando ma  era l’amore della sua vita e non l’avrebbe mai abbandonato in un momento come quello.
“Verrò con te” gli sussurrò all’orecchio teneramente, “Dove si va?”.
“Francia”.
“Stavo proprio pensando di farci un salto” sorrise, asciugando le lacrime al fratello, “Andiamo a cercare tuo figlio allora”.
Quel giorno il sole risplendeva alto su tutta Los Angeles, qualche nuvola attenuava il calore e alcuni fiorai stavano lavorando nel giardino municipale per cercare di ottenere l’armonia giusta con colori e fiori perché quello di oggi sarebbe stato un evento molto importante. Il giorno in cui Shannon aveva deciso di cercare suo figlio.
 

 
…Continua…

 

Salve a tutti questo è l'ultimo capitolo di questa ff ma, come avrete già notato, si prospetta un seguito che è già in via di stesura perchè questa storia mi ha presa talmente tanto che non riesco a rinunciarvi finchè non troverò un finale che possa andarmi bene ma che ancora non ho trovato XD.
Volevo ringraziare tutti coloro che hanno avuto la pazienza di aspettare i miei aggiornamenti e di leggere ciò che nasceva dentro di me, senza di voi non sarei niente quindi grazie a coloro che l'hanno messa tra le preferite, tra le seguite(che con mia grande sorpresa sono davvero tanti!) e tra le ricordate ma soprattutto un grazie enorme va a I_Want_Wonderland, Moi_Lolita,StelLa_Rock, ilechelon e annalisaechelon che sono state qui a seguire ogni avvenimento e a recensirlo rendendomi tanto tanto felice.
Questa ff è dedicata alla mia shannonimalleto che spero possa rimettersi e leggerla SOON! Ti amo.
Grazie mille ancora, ci rivediamo presto con il continuo ;)

   
 
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