Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: SteTok    15/01/2012    0 recensioni
Una ragazza di nome Ginevra si trasferisce dall'Italia in Germania e nella casa accanto alla sua, scopre essere abitata dai Tokio Hotel...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mi ci avvicinai spinta leggermente da Tom e un ragazzo con i capelli biondi e il septum al naso mi salutò dicendo: 'Ciao, piacere io sono Bill'
Aveva un sorriso da mozzare il fiato, simile a quello di Tom. Dopo qualche secondo dissi:'Ciao, piacere mio. Sono Ginevra.'
A man a mano conobbi anche gli altri due ragazzi che scoprì che si chiamassero Georg e Gustav. Il primo aveva i capelli molto lunghi e il secondo era molto riservato e se ne stava sempre per i fatti suoi, non parlava quasi mai. Ad un tratto Tom mi si avvicinò e all'orecchio mi disse:' Vieni con me, ti faccio vedere il resto dello studio.'
lo guardai e dissi:' Ok. Ma perchè questo è uno studio di cosa?' Ero un pò perplessa da chi fossero e cosa facessero così lui mi disse:' Ginny, che strano che non ci conosci, noi siamo i Tokio Hotel, mai sentito parlare di noi? Comunque, siamo un gruppo musicale che fa rock...'
Rise vedendo la mia faccia da ebete, credo fosse sia per l'averlo vicino che per il fatto che stessi pensando dove avevo già visto Bill. Ad un tratto mi venne in mente e senza rendermene conto, urlai:' Sara! Mia sorella Sara vi ascolta! E' pazza di voi, ecco dove avevo visto Bill!'
Mi guardò e disse:'Cioè, tu hai riconosciuto solo Bill? Che strano...'
'Non che non vi ho riconosciuti ma mia sorella è innamorata persa di Bill e quindi ha i suoi poster dappertutto.'
Mi fece l'occchiolino e disse:' Ah lei ha i suoi poster ed è innamorata di lui,  tu hai niente di mio?'
Arrossì in una maniera che non so e cominciai a borbottare:'Io..Ehm...Io... Che vuoi...Ehm... Che vuoi dire?'
Rise e mi si avvicinò, era così vicino che mi avrebbe potuta baciare, ed infatti è così che fece. Mi diede un bacio appassionato che risultò un pò congelato a causa del piecing al labbro. Lo abbracciai e lui abbracciò me. Gli misi le braccia attorno al collo e lui mi abbracciò più fortealla vita, era una sensazione bellissima e strana al tempo stesso.
Ad un tratto, non so quanto tempo fosse passato ma entrò Bill e ci guardò alzando un sopracciglio, ad un tratto lo vidimo sorridere e richiuse la porta, Tom mi guardò, mi sorrise e ricominciammo a baciarci. Finchè non vidi che erano le 13:20 ed ero in ritardo per il pranzo.
Mi staccai dalle sue labbra e gli dissi:'Tom, io dovrei andare... E' tardi.'
Mi guardò e disse:' Ok tesoro, andiamo.'
Scesimo al piano di sotto e vidi che Bill e gli altri stavano parlando, così abbassai lo sguardo e Tom disse:' Ragazzi, Ginevra se va, la salutate?' Poi mi guardò e continuò dicendo:' Tanto torni più tardi vero?' Mi sorrise e mi diede un bacio davanti a tutti.

Tornai a casa e mio padre mi guardò con aria sospettosa...
  
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