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Autore: irene87    31/08/2006    10 recensioni
La storia si colloca nello spazio temporale dopo la saga di Freezer. Goku, dopo l'esplosione di Namek, non è mai tornato e tutti credono che sia morto...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Chichi, Goku, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

 

La donna non fu in grado di proferire nient’altro, la sua testa era troppo affollata da pensieri sconnessi per permetterle anche solo di tentare di mettere insieme una frase di senso compiuto. Rimase pietrificata.

 

-Chichi, che sta succedendo?- fu la domanda di un Goku che cercava di rimanere calmo, provando a sorridere come se fosse tutto uno scherzo, ma neanche lui ne era convinto e la sua incertezza traspariva da una sorta di sorriso isterico che tentava di contenere.

 

Eccola. Era quella la domanda che temeva, la domanda a cui non avrebbe mai voluto rispondere. Era contenta? Terrorizzata? Confusa? Non lo sapeva. L’unica cosa di cui era certa era che l’uomo che aveva tanto amato non era morto e si trovava in casa sua, dinnanzi ai suoi occhi reclamando una spiegazione. Sentì come se tutta la sua vita si frantumasse come uno specchio rotto.

 

Ma il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dall’irrompere di un uomo che si gettò letteralmente addosso a Goku, facendo finire quest’ultimo, preso alla sprovvista, a terra.

 

-Carios..-sussurò la donna risvegliandosi dai suoi problemi.

 

I due uomini si dimenavano sul pavimento. Goku tentò di allontanare l’avversario senza fargli troppo male ma ogni qualvolta ci riusciva  e si rimetteva in piedi, il biondo si riavventava su di lui con tutte le sue forze. Quest’ultimo infatti oltre a dimostrare tanta tenacia, svelò anche la sua conoscenza delle tecniche delle arti marziali, certo la sua preparazione non era paragonabile a quella di Goku ma riusciva comunque ad essere una bella spina nel fianco. Ma la pazienza del nostro eroe ha una limite e quel limite era già stato superato da un bel pezzo.

 

-Ora basta! Levati di mezzo!- urlò sbattendo letteralmente l’uomo addosso al muro.

 

-Carios!-  strillò Chichi preoccupata rivolgendosi all’uomo che le era stata accanto fino a quel momento. La donna provava un profondo senso di colpa per quello che stava succedendo, dopotutto Carios non c’entrava nulla, la sua unica colpa era quella di averla aiutata ad attraversare il periodo più grigio e difficile della sua vita e di averle fatto riscoprire quel sentimento chiamato amore.

D’un tratto le riaffiorarono alla mente i ricordi della prima volta che lo aveva incontrato…

 

*********************************FLASHBACK***********************************

 

Sola. Era di nuovo sola. La notizia che suo marito, l’uomo che amava più di ogni altra cosa, era scomparso l’aveva letteralmente distrutta. Goku era tutto il suo mondo, la sua vita, la sua famiglia, e per la seconda volta l’aveva lasciata da sola ma, stavolta, era per sempre. Niente riusciva a consolarla neanche quel figlio che tanto amava me che non poteva compensare il vuoto lasciato da suo padre. Così Chichi decise di mandare Gohan a trascorrere la vacanze in un campo estivo: almeno lui avrebbe avuto modo di allontanarsi dai problemi che attanagliavano sua madre e che non le permettevano neanche di occuparsi di suo figlio. Ogni qualvolta, infatti, posava lo sguardo sul visino angelico del suo frugoletto non riusciva a trattenere le lacrime…quel bimbo assomigliava tantissimo a suo padre, a quel padre che non sarebbe più tornato.

 

Chichi trascorreva le sue giornate senza uscire di casa, circondata dai ricordi di una quotidianità che le mancava in ogni suo attimo e dai rimorsi. Rimorsi per un amore che le era sfuggito dalle dita come fine sabbia, perché lei avrebbe voluto dare tanto di più a quell’uomo che aveva amato e che continuava ad amare nonostante tutto, ma che non era riuscita a dare. Ed ora…seduta su di una sedia della cucina con i gomiti poggiati sul tavolo e le mani tra i capelli, con le labbra bagnate di lacrime salate, chiedeva, invocando il nome del Supremo, un miracolo…

 

-Ti prego…ti prego Signore…riportalo da me. Riportalo da me ti supplico- i pugni che battevano forte sul tavolo – TI PREGO!....i-io non posso vivere senza di lui…non ce la posso fare………ho bisogno di rivedere il suo sor-riso…riportalo d-da me…

 

Ma il miracolo non arrivò e Chichi dovette trarre dalle sue debolezze la forza per andare avanti. Per attraversare quel momento difficile la donna, sotto insistenza di Bulma, decise di trasferirsi alla Capsule C., dove le sarebbe stato più agevole accompagnare Gohan a scuola e dove la compagnia di un’amica le sarebbe stata di grande conforto. Era trascorso un anno da allora e Chichi era ormai certa che il su Goku non sarebbe più tornato, dopotutto neanche il potente drago creato dal Supremo era riuscito a rintracciare lo spirito di Goku, del quale non vi era traccia né nelle profondità dello spazio, né nel regno dell’aldilà.

 

-Mamma sono tornato!- urlò un ragazzino dagli occhi neri mentre chiudeva la porta dell’ingresso.  

 

-Ciao tesoro, com’è andata oggi a scuola?- Chichi andò incontro alla sua prole.

 

-Bene! Abbiamo imparato un mucchio di cose nuove!- rispose il giovane poggiando la pesante cartella per  terra.

 

-E dimmi…- la donna si avvicinò al giovane sussurrandogli nell’orecchio sinistro - ti sei dichiarato?-

 

-Cosa?!- avvampò Gohan – d-di che cosa stai parlando?

 

-Ma dai…di quella bella biondina di cui mi hai parlato.-

 

-N-non mi viene in mente proprio nessuno…- boccheggiò il povero moretto sempre più imbarazzato

 

-Com’è che si chiamava?...qualcosa come Ri…Ri…Richa! –Esclamò facendo diventare ancora più rosso e imbarazzato il ragazzo che non aveva nessuna intenzione di condividere i suoi problemi di cuore con la mamma. Purtroppo per lui, però, non era semplice sfuggire alle grinfie di una madre apprensiva come la sua…

 

-Su…avanti, confidati con la tua dolce mammina…-

 

A salvare il povero Gohan fu la vista di piccolo lembo di carta spuntare da una delle tasche della sua cartella, che gli fece rammentare una cosa abbastanza importante dal distogliere Chichi…

 

-A  proposito – il giovane balzò in direzione della cartella - prima che me ne dimentichi, il professor Mita mi ha chiesto di consegnarti questa lettera…-  porse la sottile busta gialla alla madre.

 

-Che cos’è? –chiese la donna con aria interrogativa- non avrai mica combinato qualche guaio vero?- lo sguardo di Chichi si fece minaccioso.

 

Il ragazzo scosse la testa.

 

-Lo immaginavo- sorrise- Tesoro, lavati le mani e corri in cucina che la cena è già in tavola –disse aprendo la busta

 

-Ok…- rispose il ragazzino avviandosi verso il bagno

 

-Gohan dì a Bulma che arrivo subito!- urlò cominciando a scorrere con gli occhi la lettera ed esordendo poco dopo con un –Bene!-

 

Il professor Mita, insegnante letteratura, aveva formalmente chiesto alla signora Son di presentarsi la mattina seguente a scuola per un colloquio con lo scopo di discutere delle grandi potenzialità di Gohan e di come sarebbero potute essere sfruttate. Chichi non se l’era lasciato ripetere due volte poiché aveva sempre saputo delle grandi capacità di suo figlio e, dopo tutto il tempo che quel povero ragazzo aveva trascorso a studiare, finalmente qualcuno si era accorto di lui

 

 

La mattina seguente Chichi si svegliò molto presto e dopo essersi preparata con cura, scese in cucina a fere colazione con gli altri.

 

-Buongiorno!- esordì la donna

 

-Buongiorno Chichi…- rispose Bulma senza distogliere lo sguardo dal giornale che ogni mattina leggeva avidamente.

 

-Buongiorno Vegeta…-

 

-…-

 

-Buongiorno tesoro!- esclamò la moretta chinandosi su suo figlio e schioccandogli un affettuoso bacio sulla guancia.

 

-Buongiorno mamma…come sei elegante!- disse il ragazzino notando l’insolito abbigliamento della madre e ricevendo in risposta un –Grazie!- con un sorriso.

 

A quelle parole la donna dai capelli azzurri destò lo sguardo rimanendo a fissare allibita l’amica…

-Chichi!- disse con il tono di chi ha perso ogni speranza- ma come ti sei conciata?-

 

-Come uno spaventapasseri –sentenziò Vegeta attirando su di sé lo sguardo omicida dell’interessata.

 

-Perché, cos’ho che non và?- la donna si guardò

 

La donna indossava un lupetto bianco di maglina con una gonna a pieghe marrone lunga fino a metà del polpaccio con un paio di decoltè dello stesso colore della gonna e una giacca corta color panna. Ovviamente il tutto era completato dallo stretto e inseparabile chignon che infondeva quel tocco di classe che non guastava mai…perlomeno per Chichi.

 

-Chichi sei elegante ma…come dire…sei giovane, forse questo non è proprio l’abbigliamento che ti si addice…

 

-Ma io credevo…-

 

-Sto cercando di dirti che forse dovresti osare un po’ di più…-

 

E Chichi osò. Il risultato della lezione di stile impartita da Bulma fu una donna completamente nuova: Chichi indossava una mogliettina con un motivo a fiori e strass che si allacciava dietro il collo, al posto della lunga gonna marrone portava invece dei Jeans scuri a vita bassa con il taglio a pinocchietto corto con una cintura di strass  dorata, al posto delle decoltè portava un paio di ballerine e al posto dello stretto chignon vi era una cascata di capelli corvini lasciati sciolti sulle spalle. Il cambiamento fu talmente evidente che neanche Vegeta rimase impassibile.

 

-Ma Bulma sei sicura che questo abbigliamento sia adatto per un colloquio con un professore?-

 

-Oh Chichi stai benissimo!-

 

-Se lo dici tu…

 

 

 Erano le 9:00 ed una donna attendeva, seduta su di una sedia in un tipico corridoio scolastico, di essere chiamata in colloquio. Era un’ora esatta che aspettava. La segretaria l’aveva infatti avvisata che il professor Mita, a causa di un imprevisto, non sarebbe potuto arrivare in tempo per l’orario che aveva specificato nella lettera di invito…ma lasciarla ad aspettare un’ora intera era davvero troppo!

 

-Basta!- esordì Chichi scattando in piedi –non ho intenzione di aspettare un minuto di più- disse furibonda mentre si avviava verso la scrivania al di là della quale sedeva la segretaria del docente- questo professor Mita deve essere un vero screanzato se ha la maleducazione di far attendere per più di un ora una donna a cui ha dato appuntamento.- si fermò innanzi alla scrivania.

 

-Posso fare qualcosa per lei signora Son?-

 

Una fitta al cuore e un flusso inarrestabile di emozioni colpì la giovane donna. “Signora Son…” pensò “…quanto tempo è passato dall’ultima volta che qualcuno mi ha chiamato così……Son…Son Goku…sì è per questo che mi chiamo così, perché lui…lui è…no, non è più…lui non c’è più…non c’è più…-

 

-Signora Son?- disse la segretaria con l’intento di scuotere la sua interlocutrice dai suoi pensieri

 

-…-

 

-Signora Son?!-

 

-E’ il mio nome -rispose Chichi ridestata ma ancora stordita

 

-Lo so che è il suo nome signora, tutto bene?- chiese l’anziana donna preoccupata per lo strano comportamento della moretta.

 

-Forse è solo stufa di aspettare- era una voce maschile che spinse le due donne a voltarsi.

 

-Oh, ben arrivato professor Mita.- sorrise cortesemente la segretaria.

 

-Buongiorno miss Tapiri, immagino che la signora sia la mamma di Son Gohan…-

 

-Esattamente professore, la stava aspettando- confermò l’assistente

 

-Molto lieto di conoscerla- sorrise l’uomo

 

-Il piacere è tutto mio- rispose Chichi accennando un piccolo inchino con la testa.

 

Fatti i convenevoli i due si avviarono in direzione dello studio del professore dove si accomodarono sulle poltrone in feltro rosso che si trovavano ai due lati della scrivania.

 

-Allora…direi di andare subito al punto- esordì l’insegnante –io credo moltissimo nelle capacità di Gohan.-

 

-Questo mi rende molto felice- rispose entusiasta la donna

 

-Sono convinto che arriverà molto lontano, forse addirittura ai campionati nazionali…ma che dico?Sicuramente arriverà ai campionati mondiali!- anche il professor Mita era entusiasta

 

-Ma davvero?! Non sapevo che esistessero anche dei campionati!-

 

-Certo che esistono! Sono famosissimi…mi stupisce che lei non li conosca…-

 

-Beh io…non seguo molto la TV- rispose la donna sfoggiando un sorriso imbarazzato

 

-Non importa…ma…posso farle una domanda?-

 

-Certo! Chieda pure quello che vuole-

 

-Posso chiederle chi si è occupato della sua preparazione?- chiese curioso

 

-Beh…veramente sono stata io…- rispose Chichi orgogliosa- poverino, l’ho fatto lavorare notte e giorno…però i risultati si vedono!-

 

-Davvero?!! Non posso crederci! Anche se sicuramente il suo è un fisico scolpito…- l’uomo era stupefatto.

 

La moretta non aveva ben capito il significato e la coerenza dell’ultima frase- Scusi, può ripetere?-

 

-Beh…sicuramente il suo è un corpo agile e ben allenato ma davvero non riesco a capacitarmi di come possa essere lei l’artefice della preparazione di Gohan…-

 

-Sta cercando di dirmi- forse aveva capito dove il professore stesse cercando di andare a parare- che una bella donna non può essere altrettanto intelligente?- il suo tono era allibito

 

-Ma no! Lei ha frainteso! Sto solo dicendo che non capisco come una donna esile come lei abbia potuto istruire Gohan ad un livello così alto di arti marziali-

 

-Cosa?…- Chichi rimase come fulminata

 

-Comunque non importa…-continuò il professore- il torneo Tenkaichi si avvicina ed io desidero che per allora Gohan sia più che pronto…cosa ne dice?- attese speranzoso una risposta positiva

 

-…Lei è pazzo…-

 

-Beh…so che il ragazzo è ancora giovane- controbatté deluso- ma io credo che ce la possa fare egregiamente.

 

-Non si azzardi mai più a parlarmi di arti marziali- la donna era scattata in piedi. Era furiosa.

 

-Non capisco…- il professor Mita era rimasto allibito dinanzi alla reazione inaspettata della madre del suo pupillo.

 

-Mi ascolti bene: non permetterò mai più ad un membro della mia famiglia di praticare le arti marziali!- Chichi stava urlando- non voglio più sentir parlare di tornei, delle Sfere del Drago e di Sayan! Non mi lascerò portare via mio figlio di nuovo!- detto ciò la donna girò i tacchi e si diresse a passo sostenuto verso la porta.

 

-Signora Son!- al richiamo dell’uomo la donna si arrestò –non volevo turbarla…ma spero che lei ci rifletta bene, è un vero peccato sprecare il talento di suo figlio…-

 

-Professor Mita so io cos’è meglio per mio figlio- la moretta si apprestò ad aprire la porta

 

-Signora Son! – la donna si arrestò di nuovo- mi chiami pure Carios.

 

Chichi si chiuse la porta dello studio alle spalle.

 

 

 

***********************************FLASHBACK**********************************

 

  

Chichi si destò dai suoi ricordi e vide Carios riverso sul pavimento, immobile e Goku in piedi che lo fissava con sguardo omicida. In quel momento qualcosa scattò nella mente della donna, qualcosa che la fece correre verso l’uomo che le era stato vicino per un anno intero a dispetto di chi, invece, l’aveva abbandonata. La giovane si gettò sul corpo di Carios, probabilmente svenuto a causa del forte urto contro il muro, e scoppiò in lacrime.

 

-Ti prego basta…- supplicò

 

Goku, all’udire quelle parole piene di dolore, tornò in se – M-mi dispiace…non volevo- si scusò ma in realtà avrebbe voluto uccidere con le sue stesse mani l’uomo che, era ovvio, aveva rubato il cuore dell’unica donna che avesse mai amato.

 

 

 

Continua…

 

 

 

 

Allora…salve a tutti! Forse è un po’ tardi per le presentazioni ma, come si suol dire, meglio tardi che mai! Mi chiamo Irene, ho 19 anni sono nata e cresciuta a Roma e ADOOOOOORO Dragon Ball da sempre. La mia coppia preferita, come del resto avrete sicuramente capito, è Goku/Chichi…li trovo meravigliosi! Anche se vorrei che il nostro caro Akira si fosse sprecato un po’ di più in scene romantiche con magari qualche bacetto a guarnire il tutto.^______^ Chiedo troppo, lo so! Cmq desidero  scusarmi per l’enorme ritardo con cui ho pubblicato questo capitolo ma, accidenti, già non è facile scrivere una fan-fiction figurarsi per me che è la prima!Non voglio però giustificarmi, sono stata imperdonabile T____T.

Infine desidero fortemente ringraziare tutte coloro che hanno recensito la mia piccola “creazione in fase di sviluppo”: bambi88, Aleberyl 90, Lefteye, louis89 e miss. Spero di riuscire ad aggiornare presto e che questo capitolo vi sia piaciuto. Cercherò di tenervi il meno possibile con il fiato sospeso.

Un bacione…

 

 

  
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