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Autore: OfeliaMillet    16/01/2012    16 recensioni
" [...] Il moro iniziò a ridere coprendosi la bocca con la mano smaltata, quella tipa era davvero assurda!
Anthea lo guardò interrogativa -Ma vi siete messi d'accordo tu e tuo fratello per prendermi per il culo stasera?-
-Scusami...- Si ricompose passandosi due dita sotto gli occhi per evitare che le lacrime facessero colare il suo make up -No, non ci siamo messi d'accordo e se proprio lo vuoi sapere dopo andrò pure a dirgliene quattro a quel coglione...Comunque, non mi sono ancora presentato...- Fece per tendere la mano alla ragazza e proferire finalmente il suo vero nome, quando lei lo precedette -Si, sei Tom Kaulitz il fratello di Bill-
Il moro rimase bloccato, con la mano destra tesa a mezz'aria mentre la ragazza completava la sua frase in modo decisamente errato.
-Già...Tom...- [...] "
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo conclusivo I get down on you



Capitolo 33: Inchiostro, rancore e cenere



-Ma che cazzo dice?-
Simone con uno sguardo severo guardava il programma televisivo che, con qualche giorno di ritardo trasmetteva la conferenza stampa.
-No, piccolo no- Si posò una mano sulla bocca sgranando gli occhi mentre il figlio minore, con un sorriso plastico e gli occhi spenti e stanchi dava quella assurda dichiarazione. Si morse le labbra con l'assurda voglia di correre alla conferenza stampa e stringere il suo bambino distrutto.
Perché stava dicendo quelle cose?
Chi l'aveva obbligato a smentire la storia con Anthea e a dire quelle parole pesanti?

David prese parola, per la prima volta il manager prese in mano le redini, ed iniziò a snocciolare scuse e convenevoli sorridendo mentre Bill accucciava la testa ed annuiva in modo meccanico.
Perché?
Perché Tom non aveva fatto niente per impedire quella carneficina di sentimenti?
Perché nessuno aveva mostrato le palle e si era opposto?
La donna sentì la rabbia invadergli il corpo: perché il suo bambino non poteva avere semplicemente una ragazza?
Era sul contratto forse che vivesse single e infelice finché la band continuava a brillare nel mondo della musica?
Molto probabile.

-Spero che almeno abbiano avvertito quella povera ragazza prima di dire queste stronzate-
Gordon sospirò e passò affettuosamente un braccio attorno alle spalle della moglie che annuiva leggermente rimanendo in silenzio guardando i giornalisti uscire dalla sala conferenze dell'Universal.
-Devo...devo chiamare Bill- Simone si alzò di scatto dal divano spegnendo la televisione e catapultandosi verso il telefono.
-Amore, nella migliore delle ipotesi non ti risponderà e nella peggiore ti manderà a quel paese-
-Non mi interessa-
-Si invece, ti interessa eccome visto che ogni volta ti lamenti con me- Gordon inclinò il capo guardando la donna con il telefono in mano -E poi lo sai che oggi partono per Los Angeles...Aspetta almeno stasera per chiamarlo, ok?-

***



-Un cuore che fa male è un cuore che funziona, tu vuoi un cuore funzionante o ne vuoi uno di ghiaccio, piccola?-

-Voglio un cuore di ghiaccio, mamma...vorrei tanto avere un cuore di ghiaccio -

-Tutti abbiamo delle piccole delusioni nella vita, l'importante è alzarsi, sorridere e gioire delle proprie cicatrici...tu lo farai vero scricciolo?-


Anthea strinse le labbra muovendo la testa in segno di dissenso e cercando di fare un sorriso alla ragazza che rifletteva il vetro della doccia ma tutto quello che ne uscì fu una smorfia distorta.

'Cause a heart that hurts is a heart that works

Tum tum
Battiti regolari di un cuore violentato.

Tum tum
Battiti regolari che, dopo aver ricominciato a funzionare, non ci pensavano nemmeno a smettere.

-Basta-
Sussurrò serrando le palpebre e schiacciando il palmo della mano contro il petto, concentrandosi ancora di più su quel suono continuo, quel tamburo nel suo petto che sovrastava ogni altro rumore.

-Basta-
Digrignò i denti sentendo le mascelle stringersi e dolere per la tensione.

'Cause a heart that hurts is a heart that works

Quella frase scolpita nella sua mente e sul suo corpo.
Il requiem di un'estate che purtroppo non avrebbe più dimenticato.
Inciso e indelebile, inchiostro e rancore sotto la sua pelle.

Tum tum
Nemmeno lo scrosciare dell'acqua riusciva a placare il martellio.
-Basta-
Un singhiozzo uscì dal suo controllo.
-Cazzo-
Un'altro singhiozzo coperto dalla sua mano che iniziò a tremare e a premere sulle sue labbra bagnate.
-Cazzo cazzo cazzo- Le sue mani sul suo corpo. Polpastrelli e unghie contro la pelle, nocche bianche a stringere la sua carne mentre si afflosciava sul pavimento della doccia.
Si sentiva una stupida, più cercava di anestetizzare il dolore e più il suo corpo le inviava segnali vitali.

'Cause a heart that hurts is a heart that works

Una fenice fatta di lettere, un nuovo inizio.
Una nuova Anthea, una Anthea dolorante, divisa in parti, formata da lettere e parole.
Una Anthea a pezzi ma per la prima volta una Anthea funzionante, viva.
Allora perché, pur trovando speranza e un significato positivo in quel suo nuovo tatuaggio, più avrebbe voluto che il suo cuore cessasse di funzionare?

-Liiiiiiiiiiiiiithiiiiiiium, don't want to lock me up inside ...Anthea abbassa la voce di Amy se non vuoi che me le tagli io le vene!-
La voce di Theo, che prima "intonava" Lithium e poi starnazzava come al solito, sovrastò la canzone degli Evanescence, lo scrosciare della doccia e persino i suoi singhiozzi.
-Togliti dalle palle!-
-Ah, tu avessi davvero le palle, fanculo la parentela, starei attaccato a te peggio di una cozza allo scoglio ma, per tua fortuna, non è questo il caso: spegni questa roba depressiva e esci dalla doccia che stai facendo le squame!-
Anthea sbuffò chiudendo l'acqua bollente della doccia per poi aprire la porta del bagno investendo il cugino dei vapori caldi del suo bagno.
-Anthe! Copri quelle tette e la...vagina!- Theo spalancò gli occhi puntando l'indice contro il corpo nudo della ragazza che dopo avergli mostrato il dito medio si allungò verso l'attaccapanni per recuperare il suo asciugamano.
-Tette e vagine non uccidono, non fare il melodrammatico-
-Non uccidono ma attentano alle melanzane alla parmigiana che ho mangiato oggi a pranzo e...Cos'hai fatto al vecchio tatuaggio?-
Il biondo scoprì nuovamente il corpo della cugina leggendo la frase che adesso arricchiva l'ornamento sul suo fianco.
-Alla faccia del pensiero positivo...-
-Che c'è che non va?- Anthea passò le dita sul suo fianco dove spiccava la frase nuova di zecca e leggermente rialzata.
-Niente, solo che...non pensavo te lo saresti tatuato...insieme a Dirk-
Anthea scoppiò a ridere coprendosi con l'asciugamano -E' un posto come un altro e non dire cose del genere che poi mi immagino la faccia di quel coglione tatuata sul mio corpo-
Theo rise poggiando la schiena al lavandino e guardando la cugina -No, hai capito cosa volevo dire... hai collegato Bill a Dirk, hai unito insieme le uniche due volte in cui-
-Theo smettila, non c'entra niente, è solo un discorso estetico- La bionda bloccò le parole del cugino guardandolo con sguardo severo -Il tatuatore mi ha consigliato la zona-
-Sarà...- Theo sbuffò guardando la cugina -In ogni caso tu hai bisogno di un cambiamento, qualcosa che ti stravolga e ti faccia sentire nuova e bella-
-In che senso?- La bionda si sedette sul water chiuso iniziando a pettinarsi i capelli bagnati e il cugino la osservò attentamente spalancando occhi e bocca -Tu hai bisogno di capelli nuovi!-
Saltellò giù dal lavello arrivando davanti ad Anthea e tirandole una ciocca.
-Una bella tinta, oppure li rasiamo ai lati!- Osservò in modo professionale e minuzioso la ragazza per poi allargare le labbra in un sorriso eccitato , quasi diabolico -Magari li tingiamo e li rasiamo anche!-
-Che?- La bionda spalancò gli occhi reggendosi i capelli con una mano e allontanandosi dal cugino.
-I capelli non si toccano!-
-Dai Anthe- Theo si avvicinò a lei che scattò verso la porta del bagno -Su, in tutti i film la protagonista si stravolge i capelli dopo una delusione amorosa, è un must!- Annuì solenne -Nuovo taglio nuova vita!-
Anthea scosse la testa di fronte al cugino entusiasta chiedendosi perché aveva parlato proprio a lui della fenice e della sua voglia di rinascere totalmente nuova.

***




-Bill, sei pronto?-
David guardò il moro di sfuggita mentre continuava a dare dritte al gemello per il volo. Sarebbero arrivati ad L.A. , avrebbero soggiornato nella loro casa americana, come era stato stabilito prima di Anthea, e sarebbero riusciti a terminare il loro album come d'accordo.
Tom annuiva mentre i suoi occhi erano fissi sul gemello che, dopo aver sbuffato all'ennesima chiamata della madre spense il cellulare puntando i suoi occhi sull'entrata dell'aeroporto.
Nella mente del cantante continuava ad esistere una piccola speranza: forse Anthea sarebbe arrivata, forse stava cercando i suoi anfibi mentre saltellava per la sua stanza con gli irresistibili calzini verdi, si sarebbe precipitata per le scale del palazzo  urlando alla sorella che aveva cose da fare e, dopo aver considerato che la sua macchina non sarebbe riuscita a portarla in aeroporto, avrebbe corso a perdifiato verso la fermata degli autobus...
-Perfetto e...Bill, andiamo o hai deciso di stabilirti in aeroporto?-

...Forse le strade di Berlino erano congestionate dal traffico, forse se avesse aspettato anche solo un minuto in più avrebbe visto una ragazza bionda, la sua ragazza bionda, spalancare  le porte dell'aeroporto e cercarlo.
Solo un minuto, cosa cambiava aspettare un altro minuto?
In tutti i film, in tutte le storie il destino viene deciso da quei 60 secondi.
-Bill- La  voce del gemello lo riscosse dal suo viaggio mentale riportandolo alla realtà fredda di una notte berlinese in cui, per sua sfortuna e forse per sua colpa, non esisteva nessuna ragazza bionda pronta a precipitarsi dietro di lui.
-Sai...Lo sai che è impossibile che lei sappia che tu sei qua- Il treccinaro osservò il moro annuire e stendere le labbra in un sorriso.
-Certo che lo so- Annuì nuovamente -Andiamo, L.A. aspetta solo noi, no?-
Deglutì stringendo le labbra e voltandosi inconsapevolmente per l'ultima volta verso l'entrata.


Perché i sognatori è questo che fanno: continuano a sognare, a sperare in un finale diverso per la loro storia senza però avere la forza o il coraggio di abbandonare la penna e, invece che scrivere, costruire da soli il proprio lieto fine.




Note finali:   ç___ç
Lo so, siamo arrivati ad una conclusione e voi tutte volete uccidermi per come sono andate le cose ma, come ho sempre detto, io amo sognare, sono una sognatrice purtroppo, ma nelle mie storie amo mettere un pizzico di "verità", voglio che siano genuine e non forzate, che i dialoghi siano veritieri (e non cose come "Villano, come hai osato defraudarmi?" ecc ecc) e che gli epiloghi non siano troppo sulle nuvole... Un tocco di amara verità ci sta sempre, come nella vita, quel boccone che non mandi giù, quella storia d'amore che non è come quella che aspettavi quando avevi quattro anni e speravi ancora che il principe Filippo ti raggiungesse a cantare nei boschi (LOL perchè sto astraendo in questa maniera? xD)
So che essendo una fanfiction uno spera nel lieto fine visto che di finali schifosi esistono già nella realtà ma che ci volete fare? E' da giugno che questa storia, almeno nella mia testa, si direzionava verso questo finale "tragico".

MA, GENTILI DONZELLE, NON DISPERATE!
Come potete vedere il finale è affrettato, non ho inserito un epilogo  e molta gente avrà pensato "WTF? è adesso?"   
Beh....adesso ci sta il SEQUEL u.u
Esatto, calmate gli spiriti, gli ormoni e abbandonate i Kleneex con cui vi siete smoccicate per questo finale perchè Theo, Anthea e chissà...forse anche Bill e la sua combriccola saranno di nuovo su questi schermi!
Quando?  Ecco, per adesso non sono ancora sicura della data ma, chiunque recensirà questo ultimo capitolo (anche solo con un "ciao") verrà avvertito da me tramite risposta alla recensione appena sarà pubblicato il primo capitolo del sequel, contente?
Spero vivamente di si, se no boh, scriverò tanto per dare aria alle fantasie malate del mio cervello anche se devo ammettere che è brutto non avere spettatori.

Allora per adesso io vi saluto e vi ringrazio perché VOI e questa Ff mi avete tenuto compagnia nei momenti di sconforto in cui preparavo la tesina di maturità, durante l'esame e persino in questi ultimi mesi in cui la mia vita si è totalmente rivoluzionata grazie all'università.
Vi ringrazio di aver passato questi mesi con me e di aver amato "I get down on you" quanto l'ho amata io, di essere state pazienti con i miei ritardi e di pazientare ancora per quanto riguarderà la nuova avventura del sequel!
Non sono brava nei ringraziamenti quindi boh, fate finta di esservi commosse e di amarmi un sacco e va bene così, farò finta di crederci xD

Ve l'ho detto, adesso che è finita spero davvero in una recensione da ognuno di voi, da ogni lettrice di questa fan fiction, da chi ha sempre buttato un occhio ma non mi ha mai scritto, da chi (amore infinito) ha sempre e dico sempre commentato e anche dalle lettrici random che per la prima volta beccano questo capitolo fra le fan fiction aggiornate di Efp....Don't be shy!

Ho fatto un ringraziamento generico ma è come se vi avessi ringraziato e baciato una ad una!
Ci leggiamo presto su questi schermi per un prorompente sequel, donzelle!

Ofelia
  
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