Seguimi.
Salvami.
Tenevo gli occhi
chiusi per non guardare l’orribile spettacolo
dell’aquila che si ostinava a dilaniarmi il petto,volevo
urlare ma mi sforzavo
di tenere la bocca chiusa o sapevo che avrei vomitato;volevo ribellarmi
ma era
inutile non avevo neanche più le forse per trasformarmi o
liberarmi,ero
prigioniero di nuovo.
Forse ero nato
per essere schiavo o una cosa del genere,avevo sempre puntato alla
libertà e
non ero mai riuscito ad ottenerla veramente,e per una frazione di
secondo in
cui ero libero mi mancava qualcuno che mi coccolasse,ora invece avevo
solo
bisogno di un angelo custode che mi salvasse,magari Alyce in intimo
bianco con
un paio di enormi giganti ali bianche,sarebbe stato fantastico ma ora
chissà
dov’era.
E
va sempre così...
che
tanto indietro non si torna
E
va sempre così...
che
parli ma nessuno ascolta
E
va sempre così...
che
vuoi cambiare ma non servirà
soltanto
una promessa...
Forse era
vero,forse io non sarei mai stato libero o amato;forse io ero uno di
quei
strani casi della natura nati stronzi e senza nessuno. Ovviamente non
tutti
posso avene il loro felici e contenti,non tutti sono principi e
schiavette
dotate di scarpe di cristallo,c’è chi nasce
matrigna o chi semplicemente nasce
schiavo del principe a cui nessuno a mai domandato se fosse felice,o
nessuno
abbia mai saputo che fine abbia fatto quando il principe e la
principessa si
fossero sposati;il felice e contenti non c’è per
tutti ma solo per i prescelti
e io guarda caso facevo parti di quelli con l’aquila nello
stomaco.
Salvami
e allunga le tue mani verso me
Prendimi
e non lasciarmi sprofondare
Salvami
ed insegnami ad amare come te
e
ad essere migliore
Eppure tutto
poteva cambiare e io potevo avere il mio felici e contenti,tutto potevo
essere
stravolto e cambiato a mio piacimento,tutto poteva cambiare se solo mi
fossi
liberato,se solo Alyce fosse con me,tutto poteva essere diverso grazie
a
lei,l’unica che mi abbia fatto battere il
cuore,l’unica che si sia presa cura
di me,lei che aveva trasformato il mio ghigno da persona superiore,da
stronzo,da pervertito in un sorriso certo non uno di quelli genuini e
ingenui
di quelli che fanno impazzire ma uno abbastanza sorriso che somigliasse
un po’
a una colica,ma era comunque un sorriso ed era il primo,io con lei
sarei cambiato,non
sarei caduto giù laddove non puoi più far
ritorno,o meglio ancora potevo andare
all’inferno ma in buona compagnia.
E
va sempre così...
che
tanto lei poi non ritorna
E
va sempre così...
che
aspetti il sole e cade pioggia
e
va sempre così...
che
credi di aver tempo e invece è già
invece
è primavera
Ma in fondo
perché sarebbe dovuta tornare indietro?Non sarebbero bastati
gli occhi azzurri
e i pettorali per convincerla e di certo non potevo contare sul mio
carattere o
sulla mia fama. Conosciuto da tutti come il gatto nero,come quello che
di notte
mangia i bambini o uccide i gatti per mangiarseli;era inutile sperare
in un suo
ritorno tanto non sarebbe venuta anche se era riuscita a liberarsi dal
suo
Edward non significava che volesse me,era sempre stato così
incontri milioni di
persone nella vita con le quali tutto sarebbe più
semplice,poi però ne basta
una e ti sconvolge tutto non che quel “tutto” fosse
bello ma lei è riuscita a
cambiarlo seppur se ne andata ancora prima che potessi fermarla.
Salvami
ed insegnami ad amare come te
e
ad essere migliore...
Dovevo
solo imparare. Imparare ad amare a voler bene,e forse stavo imparando
non nel
modo giusto ma ci stavo riuscendo proprio davanti a
quell’aquila,sul pilastro
legato con i polsi dolenti che neanche sentivo più stavo
imparando i valori
della vita,i valori di una vita vissuta e non dimenticata;i valori
dell’amore e
ci sarei riuscito se mi avesse salvato se si fosse buttata anche lei ad
occhi
chiusi nel burrone per prendermi senza lasciarmi sprofondare,senza
farci
sprofondare.
“Rio”mi
chiamò Athena comparendo davanti a me con
un’espressione disgustata per il
petto aperto;
“Athena”risposi
con il mio ghigno solo con nota dolorosa,
“come
va?”
“Come
ti andrebbe con il bello di un aquila conficcato nel fegato?”
“Ti
va abbastanza bene da trovare la forza per rispondere”
“già”mi
limitai sentendo le forze che mi abbandonavano,tutta colpa
d’una stupida
aquila.
“Ho
fatto un patto con Zeus”continuò lei con un
piccolo sorriso,
“che
bello.”
“Sarai
libero se”
“c’è
sempre un se”la interruppi acido,
“se
la uccidi.”Si fermò con tono grave osservandomi;
“chi
dovrei uccidere?”
“Alyce
Tide.”
“In
poche parole uccido lei e sono libero?Non devo fare neanche il
protettore?”
“Non puoi essere protettore di un cadavere.”
POV ALYCE
“Svegliatevi”urlò
Josh spintonando Cloe per farla svegliare che con sguardo truce
aprì gli
occhi,voleva ucciderlo.
“Aly
svegliati pure tu”urlò di nuovo dandomi un altro
spintone,lo guardai male
alzandomi di botto per saltargli addosso e riempirlo di botte,ero in
svantaggio
non riuscivo a picchiarlo per bene stavo per usare i miei poteri quando
Cloe
gli saltò alle spalle iniziando a dargli tanti piccoli pugni
sulle spalle
larghe mentre lui rideva,evidentemente gli stavamo facendo il solletico
ma
nessuno dei tre si era né sforzato né difeso.
“Riguarda
Rio vero?”Spense le risate il coniglio sistemandosi i capelli
alla cieca non
avendo specchi,il vampiro lo guardò con sguardo di scuse e
ci fece sedere a
nostri posti come se fossimo bambine in qualche modo i suoi
atteggiamenti
ricordavano tanto quello del mio gattaccio;solo che Josh era troppo
tenero di
cuore per uccidere senza rimpianti e lo vedevo,come riuscivo a vedere
le sue
strane pasticche a base di sangue. Sapevo che era allergico ma cercava
di
cacciare il meno possibile non voleva uccidere anche se era nato per
questo,ed
era stato addestrato per torturare il nemico.
“Rio
è in grave pericolo”sputò tutto Josh
guardandomi preoccupato,
“perché?”Chiese
fredda Cloe non credendoci,
“perché
ieri è venuto qui. E’ stato nella vostra tenda
probabilmente ha baciato Aly e
ha parlato con me..”stava per continuare ma Cloe lo
bloccò urlando esasperata: “quell’idiota
ha infranto il veto!O mio Dio,Ade lo ucciderà o qualcosa di
peggio dobbiamo
andare sull’olimpo ora e subito
Josh”spiegò lei guardando con aria distrutta il
vampiro che sembrava compatirla e avvicinandosi le regalò
una carezza sul viso
sussurrandogli che tutto sarebbe andato per il meglio,mentre Simone in
un
angolo mangiava le sue carote bofonchiando qualcosa di incomprensibile.
“Josh”
“che
c’è Aly?”
“Cosa
intendi con mi ha baciato?”Chiesi
incredula guardandolo con gli occhi sgranati facendolo ridere mentre io
tastavo
le mie labbra in cerca di una traccia,di una traccia di lui,di una
traccia del
nostro amore.
“Alyce,questo
è l’ultimo dei nostri problemi. Dobbiamo andare
lì su ora”continuò con sguardo
severo facendo sbuffare il coniglio che sbucciando una sua carota si
tagliò
facendo scorrere un piccolo fiume di sangue sul suo polso;il vampiro
deglutì
chiudendo gli occhi e
tappandosi il naso
con le dita,il mio sguardo vagava da Simone a Josh,avevo paura non
avevo mai
visto Josh uccidere in quel modo ma solo con armi o
tecniche
imbattibili.
“Ora
asciugo,non fare quella faccia”commentò divertito
il coniglio prendendo un
fazzoletto per asciugarsi inzuppandolo di sangue,poi preoccupato si
guardò il
polso cercando di capire perché il sangue non smetteva di
scivolare ma anzi
diventava sempre di più.
“Hai
fatto un taglio profondo”commentò Josh avanzando
vero il coniglio prendendogli
il polso tra le mani,
“chiudi
gli occhi non ti farò male”esclamò con
cura ma Cloe lo fermò incredula;
“vuoi
forse ammazzarlo?”Urlò in preda alla furia,
“no,è
sangue in eccesso lui è un coniglio non un essere umano.
Quando sgozzi un
coniglio non fa altro che piangere e sanguinare devi togliere il sangue
in
eccesso e poi farci quello che devi fare,comprendi?”
“No!Non
toccarlo non lo puoi uccidere.”
“Fidati
di me”urlò catturando lo sguardo della gatta che
ne rimase talmente incantata
da tacere e restare in silenzio;io guardavo la scena incredula ma senza
obbiettare.
Josh
riprese il polso pallido del coniglio con cura portandoselo alle labbra
prima
passò la lingua intorno alla ferita facendo rabbrividire il
coniglio,poi quasi
come se fosse un bacio unì le sue labbra al polso
affondandogli i canini,Simone
non parlò ma girò lo sguardo cercando di non
guardare;dopo poco,pochissimo il
vampiro tolse le labbra dando un vero piccolo bacio sulla ferita per
poi
fasciargli il polso con estrema cura.
“Cloe
Joker ci faceva medicina sai?”
“Joker?”
“Lascia
stare.”
“Perfetto,in
poche parole dobbiamo trovare una porta che ci porti
sull’olimpo che si trova
da queste parti”esclamò il coniglio ridendo per
fermarsi subito alla vista del
mio sguardo gelido,ero preoccupata terribilmente preoccupata non potevo
neanche
immaginare cosa potesse accadere a quello stupido gattaccio,e non
volevo
neanche immaginare cosa sarebbe la mia vita senza neanche la speranza
di
poterlo incontrare prima o poi,in un’altra vita,in un
sogno,dove potremmo
amarci.
“Togliti
di mezzo.”Dissi a Simone guardandomi intorno non trovando
altro che
alberi,sicuramente la porta era un albero,un albero indistruttibile;con
orrore
mi accorsi di non aver più i pendenti ma facendo un grosso
respiro e unendo le
mani sopra la mia testa riuscii ad innalzarmi evocando l’aria
sotto di me e quasi
come una tempesta di fuoco feci bruciare ogni singolo angolo,albero,e
pianta
mentre Simone mise a sicuro tutti con il suo scudo. Aspettai che tutto
intorno
a me fosse completamente bruciato notando con orgoglio un solo albero
proprio
ai miei piedi.
“Perché
hai bruciato tutto?”Chiese Cloe pensando al disastro
ambientale che avevo
appena provocato,ma non me curai molto e andai vicino
all’albero
impaurita,sapevo che se non avesse voluto non si sarebbe aperto.
“Albero.”
“Mutaforme.”
“Puoi
aprire?”
“Perché?”
“Devo
andare a liberare una persona”
“un
qualche titano?No perché hai sbagliato albero.”
“No,dall’olimpo.Non
ho tempo da perdere.”
“Parola d’ordine.”
“Aly
togliti”urlò Josh affondando un pugno nella
corteccia spaccandone metà,sentii l’albero
urlare e poco dopo aprirsi,ero contro la violenza ma per Rio potevo
anche
uccidere tutti gli alberi esistenti. Ci buttammo dentro tutti e quattro
per
mano con gli occhi chiusi per la paura di incontrare qualcosa di
spiacevole.
“Alyce
vai da quella parte,noi andremo da questa”commentò
Simone guardandosi attorno,c’erano
due enormi strade d’oro che portavano in direzione
opposte,guardai confusa il
vampiro ero sicura che sapevano dove sboccassero;
“Alyce
non può andare da sola.”Si impose Cloe guardandolo
male,
“invece
può.”Finì Simone,
“Aly
lì c’è Rio ne sono sicuro non devi
far’altro che camminare.”
“E
voi dove andrete?”
“A
trovare Zeus.”
Camminavo,camminavo,camminavo;era
passato un giorno ed io ero sempre in cammino.
I
miei pensieri spesso andavano a Cloe e i ragazzi diventavo triste e
tornavo
indietro,più volte ho fatto lo stesso pezzo di strada per
insicurezza ma poi mi
dicevo che ero arrivata troppo lontano e non potevo andare dietro,anche
perché
più avanzavo e più strani alberi coprivano l
sentiero. Avevo paura,non sapevo
dove stavo andando né se alla fine ci fosse davvero Rio ad
aspettarmi ma non
potevo abbandonarlo,lui non l’avrebe fatto anzi
più volte mi ha salvato,rassicurato,incoraggiato,lui
c’era sempre stato per me seppur tutti dicevano che era
crudele eppure con me
non lo era mai stato,tutti dicevano che voleva solo uccidermi eppure non mi aveva mai neanche
tolto un capello
seppur io e lui avevamo sempre litigato,come quando mi
accusò della morte di
Edward o quando la mattina lo svegliai inzuppandolo
d’acqua,io e lui non
eravamo mai andati veramente d’accordo,eppure ho sempre
pensato che l’amore
quello che vero con la A maiuscola non è quello pieno di ti
amo e dolcezze ma
quello litigato,sudato;non è quello pieno di rose dove tutto
sembra andare a
meraviglia ma quell’altro quello dove lui si dimentica del
tuo compleanno ma
poi fa di tutto per rimediare,quello dove lui non è il
massimo della dolcezza
ma è sincero e sai che anche se il suo massimo
sarà “hrkui ti uohf amo” quel ti
amo sarà più sincero di tutti gli altri.
“Mi
arrendo”urlai dopo un’altra inconcludente ora di
cammino,continuai a fare altri
passi trascinati non ne potevo più quando quasi con sorpresa
notai un’enorme
pilastro con una persona sopra ero curiosa anche
perché
più si avvicinava l’alba
più quel ragazzo sembrava piangere.
Angolome:ho fatto in fretta
è!Oggi non sono andata a scuola
u_u Cosa ne pensate di questo capitolozzo?
Spero
vi piaccia,Alyce si sta avvicinando a Rio,ma che sia Rio quello sul
pilastro?°-° Scusate se
Scrivo
cose senza senso ma mi sono fissata con una bellissima canzone (Ganja
Babaman
*-*).
Ok,sto
sparlando ringrazio tutti che ancora mi seguono!Al prossimo capitolo!