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Autore: imafuckingmofo    16/01/2012    0 recensioni
un amore nato per caso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come sempre, passai la notte insonne.
Mi alzai dal letto verso le 6.30 tanto ormai ogni sforzo di addormentarmi era inutile.
Decisi di pulire un po' casa, se così si poteva chiamare dato che sembrava un porcile.
Finii verso le 9 e decisi di farmi una doccia.
Verso fine mattinata mi arrivò una telefonata.

“Pronto?”
“Ehi Agnes, sono Jared! Volevo solo informarti che stasera abbiamo deciso di dare una festa. Beh ecco, pizza a volontà con gli attori del video a casa nostra, ci stai vero?”
“Beh, ecco... - esitai – massì, sono sicura che mi divertirò!”
“Perfetto! Casa Leto alle 19! A dopo!”

Perfetto, avrei rivisto anche stasera Shannon, come se non fossi già abbastanza incasinata.

La giornata passò abbastanza in fretta e si erano già fatte le 18.
Mi catapultai sotto la doccia, mi vestii optando per dei jeans abbastanza scuri attillati, una canotta grigia chiara e dr. martens bianchi.
Presi la macchina e partii, direzione casa Leto.

Arrivai dopo una mezz'oretta, parcheggiai e suonai.

“ehi!” Tomo aprì la porta e appena mi vide mi abbracciò.
“Tomo! Aspetta.. ma sono in ritardo?” c'era già molta gente.
"Ma no, figurati! Ti avverto che i Leto si stanno ancora facendo belli e hanno incaricato me di accogliere gli ospiti, non oso immaginare quanto tempo ci impiegherà la diva” disse con tono scherzoso e scoppiammo a ridere entrambi.

Mi tenne compagnia lui, parlammo del più e del meno insieme agli altri attori.
Dopo circa un quarto d'ora i Leto non si erano ancora fatti vedere, mah.

“Agnes, mi faresti un favore?” Tomo.
“certamente, dimmi!” sorrisi.
“Vai a chiamare Shannon, non la diva, potrebbe diventare più isterica di quanto già è se gli metti fretta!”
“Certo! Faccio in due secondi!”

Mi incamminai su per le scale, la casa era davvero enorme.
Fortunatamente conoscevo abbastanza la casa e sapevo qual'era la camera di Shan.
Mi avvicinai piano e sentii qualcuno che canticchiava, feci un respiro profondo prima di bussare.

“avanti!” urlò.
Entrai e rimasi a bocca aperta.
“ah ma sei tu!” sorrise vedendomi.
Era a petto nudo, con indosso solo i suoi jeans di pelle lucidi neri.
'respira Agnes' pensavo.
“giù ti aspettano tutti! Muovi il culo!” risi seguita da lui che accennò uno sculettamento per imitare ciò che avevo appena detto.
“coglione.” sbottai scoppiando a ridere.
Mi guardò male, si avvicino e mi caricò a mo di sacco di patate in spalla.
“Chi è il coglione?” rideva.
“Mettimi giù!” mi faceva male la pancia dal ridere.
Mi buttò sul suo letto solo che perse l'equilibrio e mi piombò addosso, fortunatamente, grazie ai suoi riflessi, riuscì a bloccarsi tenendo le mani appoggiate al letto.
Eravamo pericolosamente vicini.
Il cuore stava per scoppiare, ci fissammo a lungo negli occhi, senza fiatare.
Si fece sempre più vicino finché le sue labbra non furono sulle mie.
Fu un bacio lungo e dolce ma allo stesso tempo passionale.
Le mie mani erano sul suo viso e lo accarezzavano.
La sua lingua giocava con la mia.
Si staccò da me lentamente, lasciandomi ancora un piccolo bacio prima di farlo definitivamente.
Mi sorrise e mi aiutò a rialzarmi.
Lui era sereno, felice, mentre io ero nell'imbarazzo totale.
Scendemmo uno fianco all'altro, senza dire niente.

“Finalmente! Le pizze sono già arrivate e per voi ne abbiamo presa una a caso, spero non vi faccia niente!” Tomo.
“Tranquillo muddafugga!” gli sorrise Shan.
Dio se era bello.
Arrivò anche la diva e ci sedemmo tutti a tavola, Shan accanto a me.
 
Parlammo, scherzammo, fu stupendo.
La mano di Shannon rimase sulla mia gamba per tutta la cena, accarezzandola ogni tanto.
Purtroppo la serata passò fin troppo velocemente e si era già fatta l'una.
Salutai tutti e Shannon mi accompagnò fuori.

“E' stata proprio una bella serata.” dissi sorridente.
“Esatto!”
Lo fissai per un po' e lui mi guardò confuso.
Gli saltai addosso e lo abbracciai, era tutta sera che desideravo farlo.
Mi strinse forte a sé, dondolandosi.
“Ciao Shan.” dissi sciogliendo l'abbraccio.
Mi prese per i fianchi ritirandomi a sé e mi baciò.
“Ciao Agnes.” ridacchiò staccandosi.
Salii in macchina e tornai a casa.


'SONO IN PARADISO. SE STO SOGNANDO, PER FAVORE, NON SVEGLIATEMI' era tutto quello che riuscivo a pensare.



________________
Lo so, lo so, posto ogni morte di papa ma ero e sono ancora adesso senza ispirazione e si vede da quanto fa schifo il capitolo.
Chiedo ancora perdono e spero comunque che vi piaccia.
                                                             Ilaria

  
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