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Autore: Carla Volturi    16/01/2012    11 recensioni
Sono trascorsi 18 anni da quando li abbiamo lasciati: Lucia non è piu' la giovane mamma ventiduenne , ma una donna forte e bella di quaranta anni; Carlo, il suo amore quarantasettenne, ormai ha raggiunto la soglia dei sessantacinque anni. Cosa ne è stato di loro? Si ameranno ancora?
PER CHI NON HA LETTO "UN ALTRO POSTO NEL MONDO" (PARTE PRIMA E SECONDA): QUESTO TERZO SEGUITO PUO' ESSER LETTO INDIPENDENTEMENTE DAI PRIMI DUE RACCONTI.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Image and video hosting by TinyPic Sono troppo curiosa di sapere cosa ne pensate del  mio epilogo, quindi lo pubblico, nonostante la decisione iniziale di postarlo domani!
GRAZIE MILLE A TUTTI, SIETE DELLE PERSONE SPECIALI E LE VOSTRE PAROLE NON FANNO ALTRO CHE COLPIRE POSITIVAMENTE IL  MIO CUORE! 
Un bacio...alla prossima ;)
Vostra Carla.

CAPITOLO 24- PER FARTI TORNARE

                   
                                               Un anno dopo- Ottobre

Nonostante l’ Autunno, oggi fa un caldo da paura.
Il sole illumina tutta Minori, regalandole un’atmosfera insolita.
Per tal motivo indosso un abitino marrone chiaro, con scarpe dello stesso colore.
Mi avvicino alla specchiera, appena comprata, in camera da letto: mascara e rossetto alla mano. Poco trucco ma buono. Adoro risaltare i miei occhi.
Osservo l’orologio alla parete: sono in estremo ritardo.
In biblioteca vi è una conferenza che non posso perdere per nulla al mondo.
 
                                                               ***
Varco velocemente l’ingresso dell’edificio.
Prima sala lettura”, mi dice Sara, nuova dipendente comunale presso la mia biblioteca.
Le sorrido e correndo come una pazza, apro la porta della stanza.
Faccio un passo indietro: quanta gente!.
Non vi è una sedia libera.
Un centinaio di persone hanno gli occhi puntati sull’autore del libro.
Una mia conoscente mi fa segno con la mano: accanto a lei vi è uno sgabello vuoto. Mi ci piazzo sopra.
Gentile mi chiede: “Vuoi la brochure?”.
Scuoto la testa: “No grazie. So già di cosa tratta”.
Sorride: “Immagino!”.
Una giovane donna, dietro una lunga scrivania, inizia a parlare: “Ora il nostro scrittore ci leggerà alcuni righi del suo magnifico romanzo”.
Lunghi applausi accolgono l’uomo, visibilmente emozionato.
Si alza.
Indossa gli occhiali da vista, che gli danno un fascino unico…come se non l’avesse mai avuto!.
Prende tra le mani il suo libro e inizia: “Ti piace il mio vestito?”, disse Marta, “Se vuoi te lo regalo”, affermò sicura di sé. Luca, dal canto suo, rimase un attimo impietrito: possibile che la moglie del suo migliore amico non l’avesse riconosciuto?. Decise di allontanarsi dall’ombrellone e sorpresa: i suoi occhi profondi, quei capelli lunghi e ricci, quel corpo filiforme lo stregarono. Pensò che nell’aria ci fosse qualche sostanza magica. Stropicciò gli occhi con le mani: Luca non ti sbagli, è una giovane ragazza, potrà avere venti, venticinque anni meno a te, ma è tremendamente bella. Dopo un piccolo battibecco e successiva presentazione, lui decise di andarsene, ma Marta, presa dall’ingenuità dei suoi venti anni, lo fermò per un braccio: “No!”. Il sole era forte a Minori. La gente rideva, scherzava, si rilassava. Vi era una gran confusione, eppure Luca e Marta riuscirono a sentire ogni minima cosa si dicessero. Luca, Marta e i loro sguardi d’amore”.
Sorrido commossa. Le lacrime scendono lungo il mio viso. Le mani tremano.
Molti si alzano in piedi, applaudendo. Tra loro riesco chiaramente a distinguere Luna, Cristiano e Lucilla.
Faccio la stessa cosa, presa dall’entusiasmo e dalle bellissime parole appena udite.
Carlo china la testa dinanzi i suoi lettori estasiati. Toglie gli occhiali e si accomoda.
Tutto è magnifico, non ci sono parole per descriverlo.
La signorina precedentemente menzionata placa la folla esultante: “Vi prego di sedervi e di alzare la mano, nel caso in cui vorreste fare delle domande”.
Dopo aver ristabilito la situazione, una giovane moretta si alza, affermando: “Dottor Scala molti dicono che la sua è una storia autobiografica”.
Carlo ride: “Bhè allora molti dicono la verità in questo caso”.
Seconda domanda, in piedi un adolescente: “Come fa Luca ad innamorarsi di Marta? Voglio dire ci sono venticinque anni di differenza”.
Il bel dottore porta la mano sotto il mento: “Guarda posso solo dirti che quando si ama poco conta l’età. Ascoltate quanto dico: non fate in modo che il tempo condizioni la vostra vita, vivete a pieno tutti i vostri giorni con le persone che amate: genitori, figli, fidanzate, mogli, mariti. Nulla deve ostacolarvi. Non fate in modo che sia altro da voi a decidere per voi”.
Applauso sonoro.
Una signora dai capelli rossi: “E Marta come vivrà quest’amore?”.
Carlo: “Marta è una roccia. Affronterà tantissime sfide nella vita e mai niente la scalfirà, perché è unica al mondo”.
Preso dalle domande, non riesce a distinguermi nella folla. Sono cosi elettrizzata, cosi eccitata. La mia vita mi scorre dinanzi. Stringo forti le mani sudate. Mordo le labbra. Chiudo per un attimo gli occhi: sento su di me piu’di venti anni d’amore. Il mio unico amore. Ho avuto solo lui nella mia vita e lo rivoglio ancora e per sempre. Perché senza Carlo non vivo. Perché senza Carlo non sono io. Quest’anno di lontananza mi ha fatto comprendere un'unica importantissima verità: lo amo e lo rivoglio accanto. Costi quel che costi. Voglio poter baciarlo la mattina, la sera. Voglio ridere con lui. Voglio dormire con lui. Voglio farci l’amore. Voglio sentirlo dentro di me e godere dal piacere. Carlo…solo Carlo per il resto della mia vita…la mia vita infinita con lui.
Mi alzo di scatto e gli chiedo: “Perché “Per farti tornare”? Perché hai scelto questo titolo per il tuo libro?”.
Sobbalza dalla sedia, non appena mi vede.
Non si aspettava la mia presenza, ormai ci incontriamo sporadicamente, da un anno a questa parte. Schiarisce la voce e tenta di controllarsi.
Prende il microfono in mano e guardandomi negli occhi profondamente, mi dice: “Per farti tornare da me, amore mio. Per fare in modo che tu sia mia ancora una volta. Per fare in modo che tu possa perdonare tutti i miei errori”.
 
                                                               ***
Ho appena salutato i miei ragazzi, venuti appositamente da Napoli per la presentazione del libro.
Luna prosegue i suoi studi in medicina. Certe volte la sento parlare con suo padre di autopsie e squartamenti vari. Per loro è prassi, per me è svenimento assicurato.
Lucilla si è iscritta a Lettere e Filosofia, il suo sogno è diventare maestra….come si dice: “Tale madre, tale figlia”.
Ed infine il mio Cristiano…eh Cristiano: donne cadete ai suoi piedi inebriate dal suo fascino…quando indossa la divisa della marina militare è di una bellezza sconvolgente. E non lo dico solo perché sono sua madre!.
Entro di nuovo in sala lettura: siamo soli. Io e Carlo.
Ci sediamo l’uno accanto all’altro. E’ bellissimo nel suo completo scuro. Il suo profumo aspro solletica le mie narici.
Gli sorrido: “Sei stato bravissimo”.
Prendo il libro tra le mani. Lo apro: “Ora voglio un autografo”.
Certo”, risponde. Sbottona la giacca. Afferra la penna a sfera ed inizia a scrivere.
Dopo ciò leggo: “A Lucia, mia moglie, mia musa, mia donna per tutta la vita. Dopo di te nessuna. Ti amo piu’ di prima, tuo Carlo”.
Ci guardiamo negli occhi. I suoi occhi azzurri, che dopo due anni si fondono coi miei, penetrando nella mia anima.
Osservo il dito destro-sinistro: “Indossi entrambi le fedi?”.
Annuisce: “Si. E’ un modo per ricordarmi cosa devo fare ogni giorno della mia vita”.
Curiosa (diciamo che mi voglio far corteggiare) chiedo: “E cosa dovresti fare? Sentiamo un po’!
Ancora occhi negli occhi: “Ti devo riconquistare. Il libro, le fedi, i fiori sotto casa il giorno del nostro anniversario…tutti mezzi per arrivare al tuo cuore, amore mio. Io ti voglio ancora”.
Accarezzo il suo viso e rivolgo quella stessa mano a lui.
E’confuso. Non capisce cosa debba fare.
Allora? Quanto tempo ci metti? Il giorno del nostro matrimonio non fu cosi difficile”, affermo sicura di me. sicura dei miei sentimenti. Sicura del mio amore per lui.
Uno straordinario sorriso sul suo volto. Si sfila la fede per poi metterla a me.
Finalmente di nuovo marito e moglie.
Ci stringiamo forte e ci abbandoniamo in un bacio travolgente, passionale. Un bacio vero, profondo, colmo d’amore. Un bacio che dura secoli…ma chi se ne frega del tempo, che vada al diavolo, ora ci siamo solo noi. Noi solo e nessuno ci fermerà mai piu!.
Gli sussurro all’orecchio: “Ti amo da morire amore mio. Non lasciamoci mai piu’”.
Prende il mio viso tra le sue mani: “Mai piu’amore, mai piu’
Ci riguardiamo. Con fare intrigante e seducente mi chiede: “Ce ne andiamo a casa?”.
Gli indirizzo un occhiolino: “Ce ne andiamo a casa!”.
E mano nella mano, ritorniamo li, nella casa sulla roccia, dove non vi sono giorni, mesi e anni. Dove non vi sono secondi, minuti e ore, ma solo Carlo e Lucia e il loro amore!.
 
Un giorno Luca le disse “Dammi l’amore Marta” e lei glielo diede, abbandonandosi tra le sue braccia, consapevole del fatto che non ci sarebbe stato altro uomo al di fuori di lui nella sua vita”.
                                                                        
                                                                                  Fine
 
NOTA AUTRICE:

Sono qui, avvolta nel mio piumone, con la sola luce del mio pc. Con la sola luce del mio cuore, non un semplice organo vitale, ma penna tra le mie mani. Senza cuore non avrei mai potuto parlare ancora una volta di Carlo e Lucia. Senza cuore non avrei potuto vivere le loro vicende a pieno.
E senza cuore non avrei potuto scrivere in parte ciò che è stato tanto tempo fa.
Questo terzo seguito è stato una sorta di liberazione per me: scrivere per archiviare definitivamente il passato. E magari chi sa spalancare le porte ad un nuovo bellissimo futuro. Dovremmo farlo tutti…dovremmo pensare tutti al futuro, rischiando, tentando nuove strade, forse impervie ma poco importa se ci conducono a qualcosa di positivo.
Ringrazio ancora tutte le mie non piu’lettrici ma vere e proprie amiche di penna, che mi hanno sempre sostenuta con le loro parole profonde e sincere. Grazie mille a tutte, siete fantastiche!.
  
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