La fic è ambientata prima dell’episodio "Labirinto al centro della terra"…e mi è venuta così dal nulla J

Fa molto caldo.

Solo, disteso accanto a un albero di questa strana isola, mi concedo un po’ di riposo osservando quello che fanno gli altri in assoluta comodità.

E’ già da un paio di settimane che ci siamo spostati su quest’isola che sembra muoversi, e le liti tra Sansone e Hanson sono all’ordine del giorno.

Quei due non cambieranno mai.

Li sento benissimo anche se sono abbastanza lontani dal luogo dove mi sono seduto.

Ognuno cerca di dominare l’altro alzando la voce.

Nessuno dei due ha torto, e nessuno dei due ha ragione.

Possibile che si affannino sempre così tanto per delle futili questioni?

Non si rendono conto che così facendo, si rendono ridicoli?

Strano che non lo capiscano.

Rebecca non si vede in giro, e non è nemmeno ora di pranzo.

Se non sta cucinando, è probabile che sia da qualche parte a pensare al capitano Nemo.

Dev’essere molto lontana se non sente che i suoi scagnozzi stanno litigando per la seconda volta da quando è iniziata la giornata.

Ultimamente il cibo è molto migliorato.

I tempi in cui dovevamo arrangiarci sull’isola di Lincoln, come l’ha voluta chiamare Nadia, sono ormai finiti.

Non c’è che dire, Rebecca se la cava davvero bene, ai fornelli.

Spero solo che si decida a darmi delle porzioni di cibo più consistenti.

Mi domando se voglia farmi perdere qualche chilo.

Non mi sembra di averne bisogno!

Sono perfettamente in forma!

Ayrton sta osservando con attenzione alcuni alberi nelle vicinanze del Retan (lo vedo benissimo anche da qui).

Sta solo fingendo di essere un esperto di botanica.

Per quanto si sforzi di pensare, non troverà mai nella sua mente il nome dell’albero di cui sta toccando il tronco, riflettendo.

E’ incredibile quanto sia strano quell’uomo.

Non è mai possibile capire cosa pensi veramente.

E dire che ai tempi del nostro primo incontro sembrava una persona abbastanza simpatica!

Se non altro, abbiamo le stesse idee per quanto riguarda il cibo.

E continua a dire di essere un conte.

Mah!

Forse non si è ancora del tutto ripreso dal lungo periodo che ha trascorso su quest’isola in compagnia di quelli che credeva demoni…

Nadia è uscita dalla tenda che divide con Rebecca e Marie proprio in questo momento.

Sembra non avermi visto, almeno non ancora.

Indossa quel vestito bianco che si è fatta da sola.

Le sta persino meglio del vestito rosso da acrobata.

Ultimamente è molto cambiata.

Di certo è perchè ormai si è resa conto dei suoi sentimenti.

Non l’avevo mai vista innamorata.

E’ strano vederla fare cose che un tempo lei stessa avrebbe ritenuto impossibili.

Mi saluta con un cenno della mano e un sorriso, quindi va a inoltrarsi nella fitta giungla che ricopre quest’isola.

Sta andando dalla capra, non c’è dubbio.

Le ho promesso di non dire a nessuno della sua presenza, altrimenti a quest’ora ce la saremmo mangiata.

Ma come si può venire meno a una promessa fatta a Nadia?

Vorrei tanto che mi coccolasse un po’.

Non chiedo molto, in fondo.

"Ah! Ti ho trovato!"

Mi volto di scatto per vedere Marie che mi guarda con un’espressione di trionfo.

Non ho voglia di giocare con lei.

"Andiamo, King, smettila di startene qui tutto solo, divertiamoci un po’!"

Faccio per andarmene, ma lei mi afferra prontamente per la coda.

La vita è dura.

Soprattutto per un leoncino.