Cupido, che le acconci, che sussurri
dietro le loro spalle la magia,
che sei la cipria, e la matita, e il rosso
morbido invito sciolto sulle labbra,
colato zuccherino a caramello,
che sei il riflesso gocciolo e bagnato
sul vetro dei nostr’occhi strabiliati,
penzoli e sbirci, che la primavera
soffi tenendola in mano, soffiata
polvere delle labbra tue carnose.
Cupido, che le vesti del tuo amore,
infarfallandole col tuo mistero,
Cupido, lavale pure i denti.
Dedicata particolarmente a T. Un saluto a tutte le donne!