Chapter five.

« Svegliatevi ragazzi! » urla mamma entrando in camera.
Metto la testa sotto al cuscino, quando mi accorgo che c'è ancora Amber accanto a me che fa la stessa cosa. I nostri sguardi si incontrano, la vedo arrossire.
Ragiono per un secondo.
Cosa pensa mia madre se ci vede nello stesso letto? Scatto subito in piedi, e lei in camera non c'è più. Corro a chiudere la porta.
Ritorno a letto sbuffando, buttandomici sopra completamente. Lei è sempre lì, stesa accanto a me con gli occhi chiusi.
« Tutto bene? » le chiedo.
Annuisce leggermente.
Cala il silenzio.
« Scendete a fare colazione! » urla Luke dal piano di sotto.
« A quanto pare dobbiamo alzarci per forza. » dico, quasi sbuffando.
Mi alzo e vado in bagno. Faccio una doccia velocissima e metto un pantalone sopra le ginocchia grigio, maglia blu e vans blu. Le mie amate vans blu. Lascio posto nel bagno ad Amber che esce poco dopo, già vestita.
La seguo a ruota di sotto, sedendomi a tavola accanto a lei.
Luke ha in mano un giornale, la tv è accesa e a quanto pare nessuno la sta guardando. Mi affogo nel mio latte e cereali in silenzio.
Guardo per un secondo Amber che, ovviamente, non ha toccato cibo. Cerco di avvicinarmi pericolosamente a lui.
« Mangia qualcosa. » le sussurro, quasi impercettibile.
« Non ho fame. » risponde secca e allo stesso tempo sussurrando.
« Avevi detto che ti saresti fatta aiutare. »
« Cosa centra con questo? »
« Ti chiedo solo di mangiare qualcosa. »
Senza rispondere si avvicina a un toast, ci sparge sopra un leggero strato di marmellata e lo avvicina piano alla bocca.
Luke si gira a guardarla, quasi esterrefatto, ma sorride vedendola mangiare. Sorrido anche io.
Togliamo entrambi lo sguardo quando lei alza lo sguardo.
« Pensavamo di andare a mare, stamattina. E' un posto bellissimo, ci siamo andati ieri sera a cena io e Pattie, rimaniamo la tutto il giorno. Che ne pensate? »
Sì, avevo proprio bisogno di andare al mare e togliere quel colore bianchiaccio dalla mia pelle.
« Per me va bene. » dico.
« Come volete. » risponde Amber, stranamente, non è fredda.
« Allora andate a mettere i costumi e portate anche un cambio per stasera. » si intromette mamma.
Mi fiondo di sopra, metto velocemente il costume e metto in una borsa il cambio, jeans, maglietta e supra.
Prendo l'iphone, cuffie e gli occhiali.
« Andiamo con la macchina di Luke o la mia? » urlo dalla camera con le mie chiavi in mano.
« Andiamo con la mia, Justin. » mi risponde Luke.
Sbuffo, mi mancava guidare la mia Range. Lascio le chiavi sul comodino e scendo di sotto. Amber è già pronta ed è seduta sul divano con il cellulare in mano.
Vedo Luke mettere alcune borse nella macchina nel vialetto.
« Dov'è mia mamma? » chiedo a Luke quando rientra.
« Qui. » dice lei.
« Buongiorno comunque. » le stampo un bacio sulla guancia. E' sempre bellissima.
« Tutto apposto tesoro? » mi sorride teneramente.
« Sì, e a te? come va con Luke? » la porto in cucina, non voglio che Amber ci veda o senta.
« Con Luke va benissimo. E invece tu, con Amber? vi ho visti stamattina. »
Cazzo, e adesso?
« Stiamo cercando di diventare amici, basta. »
« Dormendo insieme? »
« Mamma, non è successo niente. Ieri sera ci siamo messi a parlare e poi ci siamo addormentati. »
Non potevo di certo dirgli che mi aveva detto tutto, Luke ci sarebbe rimasto male e avrei creato solo casini.
« Va bene. Ma stai attento Justin, non farla soffrire. »
« Perchè mai dovrei? » chiedo.
« Lo so che hai un buon cuore, e non hai mai fatto star male nessuna delle tue ragazze, ma lei è diversa. E non solo perchè è la figlia di Luke e... »
« Ho capito mamma. » la interrompo.
La abbraccio forte, riusciamo sempre a capirci e lei riesce sempre a farmi stare meglio.
« Andiamo. » dice.
L'aiuto con la sua borsa e andiamo verso la macchina. Amber è già dentro, seduta vicino al finestrino destro. Si gira vedendomi entrare. Accenno un sorriso. Si gira, senza ricambiare.
Sbuffo e mi metto le cuffie, perdendomi in quella musica che tanto amavo.

***

« Fammi stendere il mio asciugamano! » urlo a Justin che stava stendendo il suo asciugamano.
Sbuffa e lo sposta più a sinistra. Non amo tanto il mare, preferisco la piscina.
Mi da un fastidio tremendo il sale che ti rimane appiccicato a tutto il corpo e quella sensazione strana. Anche se amo nuotare e amo l'acqua. Ho visto il mare come qualcosa di pericoloso.
La piscina è più tranquilla.
« Vieni a fare il bagno con me? » mi chiede Justin mentre si toglie la maglia.
Me lo fa apposta, vero? distolgo lo sguardo da lui.
« No, non ho voglia. » rispondo.
« Eddai, non voglio andarci da solo. »
Lo guardo per un secondo.
« Va bene. » dice.
Lo guardo allontanarsi. Si avvicina velocemente all'acqua. Non avevo mai notato il modo in cui cammina, è.. bello.
Si butta direttamente in acqua e riemerge dopo qualche secondo. Si gira verso di me. Non ero poi così lontana dalla riva, riuscivo a distinguere ogni sua parte del corpo e del viso.
Mi sorride, perchè? mi sorride sempre ormai. Mi fa 'ciao' con la mano e si fionda in acqua. Si allontana nuotando.
Mi tolgo la maglia e i pantaloncini e mi stendo a prendere un pò di sole.
Prendo il cellulare e non avendo le cuffie metto la musica non troppo alta. Chiudo gli occhi e metto ripetizione casuale.
Una dopo l'altra tutte canzoni che amo, che sono state accanto a me nei momenti bui o quelli felici. Amo la musica, più di qualsiasi cosa,
parte la mia canzone preferita, 'Because of you' di ne-yo. Intono la melodia nella mia testa e mi perdo tra i versi e la voce di Ne-yo.

Want to, but I can’t help it
I love the way it feels,
It’s got me stuck between my fantasy and what is real
I need it when I want it, I want it when I don’t
Tell myself I’ll stop everyday, knowin’ that I won't.

Una voce TROPPO melodica, bella e vicina a me si unisce a quella di Ne-yo.

« I got a problem and I don’t know what to do about it.
Even if I did, I don’t know if I would quit but I doubt it
I’m taken by the thought of it, and I know this much is true
Baby, you have become my addiction, I’m so strung out on you
I can barely move but I like it... »

Sbarro gli occhi, Justin.

« ..and it’s all because of you, and it’s all because of you, and it’s all because of you.
And it’s all because…never get enough, she’s the sweetest drug. »

La canzone va avanti, ma non la ascolto più. E' steso a pancia in giù accanto a me, e mi sorride. Quel sorriso.
Gli sorrido anche io.
« Ehi, hai sorriso! » dice ridendo.
Ho la faccia a punto interrogativo.
« E' la prima volta che ti vedo sorridere da quando sono qui. »
Rimango pietrifizzata. Sorride ancora. Ha un sorriso magnifico, e me n'ero già accorta. Faccio la vaga, non guardandolo.
« Hai una voce bellissima. » gli dico sottovoce.
Mi stendo a pancia all'aria e sposto la testa per guardarlo meglio.
Non mi ero mai accorta che i suoi occhi miele erano così.. belli.
« Grazie. » sussurra.
Non molla lo sguardo, e neanche io. Perchè? Perchè non mollo lo sguardo?
Perchè mi sto perdendo in quegli occhi bellissimi?
Smettila Amber, che cosa stai facendo?
E' più forte di me, lui. Non sorride, perchè? sorridi, ti prego.
Sembra spaventato da quella situazione quasi quanto me.
Ho paura che distoglie lo sguardo. Non lo fare, per favore, Justin.
Sento le guance arrossirsi, e no, non è di certo il caldo che mi sta facendo bollire. La sua bocca si apre in quel sorriso che tanto stavo aspettando.
Si avvicina piano.
Allunga una mano e mi tocca la pancia. Ha la mano freddissima, rabbrividisco.
« Ti stai scottando. »
« E non è solo il sole. »
COSA CAVOLO DICI AMBER?
Inarca le soppracciglia e mima un 'eh?'. Gli chiedo di lasciar stare.
Ma cosa mi prende?
Mi sto scottando, ha ragione Justin, ma non è colpa del sole. E' colpa sua, e non glielo permetto.
Ritorna bene sul suo asciugamano e chiude gli occhi.
« Dicevo davvero, ti stai scottando, non bruciarti. Mettiti la crema almeno, pure in faccia, sei rossissima. » dice, quasi divertito.
Mi prende in giro, per caso?
Apro la borsa e prendo la crema solare, protezione 40. Sì, può bastare.
Ne metto un pò sul palmo della mano e mi riempio completamente tutto il corpo. Justin mi osserva, senza dire nulla, e io faccio finta di non guardarlo.
Ne metto un pò anche sulla faccia, credo di essere bianchissima.
Justin ha chiuso gli occhi. Perfetto. Prendo la bottiglia della crema e gliela svuoto in faccia. Salta in piedi e comincia ad urlare come un bambino.
Mi roto dalle risate, sento un dolore alla milza allucinante mentre lui mi si butta sopra per farmi il solletico.
« Stronza! Mi vendicherò! »
Non riesco nemmeno a parlare. Smette di farmi il solletico e si siede accanto a me, cercando di togliersi dalla faccia tutta la crema. Più lo vedo impacciato più rido.
Si blocca e mi fissa.
« Perchè mi guardi? » gli chiedo dopo un pò, imbarazzata.
« Sei passata dal non ridere mai, ad ridere troppo. » ride.
« Scusa se volevo divertirmi un pò. » dico scazzata.
« Eddai, era per scherzare. »
« No! » ripeto, cercando di essere seria. A quanto dava a vedere, sembravo davvero incazzata.
« Scusa, non volevo, scherzavo. »
Non gli rispondo e mi giro dall'altra parte.
Sento un corp caldo avvicinarsi alla mia spalla e un respiro leggero arrivare al mio orecchio, facendomi venire la pelle d'oca.
« In mia difesa, posso dire che hai un sorriso bellissimo. » sussurra.
Il mio cuore fa un tonfo, per poi cominciare a battere più forte che mai.

jhfbghweavdbghqavbhj.

scusate se ci ho messo così tanto per scriverlo, ma ho avuto problemi.
spero che vi piaccia, perchè a me.. ME GUSTA!

ciao mie lettrici, spero che qualcuna di voi recensisca (?) ciao, vi adoro.