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Autore: AyrinL    17/01/2012    6 recensioni
Cosa succederebbe se tra l'amore di due ragazzi,tenuto ancora nascosto e al sicuro dal resto del mondo,ci fosse un male troppo forte da sconfiggere? E se l'amore fosse più forte di tutto,anche della morte?
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[dal 2°capitolo]...si ritrovarono subito nudi,abbracciati,intenti a far brillare quell’amore,quasi a farlo bruciare più del sole,più delle stelle. Erano solo loro due quella notte ,spettatrice solamente la Luna,i quali raggi illuminavano i loro corpi;la Luna che oramai portava il segreto di tante notti passate a fare l’amore nel modo più dolce possibile,sussurrandosi ti amo, stringendosi le mani, guardandosi negli occhi,nascondendosi dal mondo. Celando sulle loro labbra tutta quella passione che la paura impediva loro di urlare al mondo intero,forse perché nessuno avrebbe potuto capire,forse perché le gente avrebbe solo parlato ,a vanvera,giudicandoli. Darren si chiedeva spesso perché molti non potessero o volessero capire: l’amore non ha sesso,l’amore è amore,incondizionatamente. Forse nessuno amava nel modo in cui lui amava Chris,nessuno poteva capire.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tim si reggeva sull’uscio dell’ingresso, avvolto nel suo cappotto mentre fuori tirava un vento glaciale. Il suo sguardo era tetro,ma allo stesso tempo,sollevato,quando vide suo figlio sul divano,al sicuro.
-       Papà,che…che ci fai qui?
Tim esitò,non sembrava bene cosa dire,allora Darren,prese la parola:
-       L’ho chiamato io,Chris. Erano tutti preoccupati per te,l’ho chiamato quando sei arrivato.
Chris mise su un broncio,scostò le coperte e si alzò con fare frettoloso. Camminava su e giù per la stanza,in cerca di qualcosa da dire…
-       Darren,perché? Io volevo solo starmene un po’ con te.
 
-       Chris,mi dispiace,ok? Sei sparito per un giorno intero,tua madre e tua sorella erano preoccupate,e..anch’io. – suo padre intervenne , con tono piatto,con le scuse meno sentite di sempre.
 
-       Già,Chris,anch’io.
 
Darren aggiunse quella nota dolente: già,se era stato preoccupato. L’ansia gli aveva praticamente divorato l’anima,ma per lo meno,ora che era con lui,stava decisamente meglio.L’importante era che stesse bene e non avesse commesso sciocchezze. O così sperava. Chris rivolse uno sguardo quasi di scuse al suo fidanzato,battendo rumorosamente il piede e mordendosi un labbro.
Nonostante la tensione nell’aria,Darren non poté fare a meno di pensare quanto fosse adorabile quell’aria da bambino orgoglioso ma sinceramente pentito.
Ma i toni nei confronti di suo padre furono decisamente più scontrosi.
-       Papà,ti ricordo che non sono più un bambino. E che quindi non dovete assolutamente preoccuparvi per me,chiaro? Mi spiace se non mi sono fatto sentire,o se siete stati preoccupati per me. Sto bene.
-       Dove sei stato,diamine?
Chris sembrava essere in agitazione: il suo sguardo vagava per la stanza,cercando di evitare il contatto visivo con suo padre.
-       Sono stato da solo,ne avevo bisogno,ho guidato, ma tranquillo,la macchina è  in ottime condizione,e ho fatto anche benzina. Ora,se non ti dispiace , vorrei restare qui da solo con il mio fidanzato. E per la cronaca,non sto chiedendo il permesso.
-       Chris ,non fare storie. Per lo meno,chiama tua madre,e rassicurala.
Il ragazzo non fece in tempo a  rispondere che la madre di Blaine scese dalle scale.
-       Ehm…buongiorno..cosa…cosa succede qui?
-       Ciao mamma,nulla,non preoccuparti…
-       Cerina,ti spiace se per oggi resto qui?
Cerina annuì lentamente,guardando un po’ perplessa prima Tim,poi Darren.
Dopo alcuni secondi,arrivarono anche Charles e Chuck.
-       Mio dio,quanto ho dormito,ci voleva proprio… uh,buongiorno a tutti! Riunione familiare? – Chuck si trascinò nel soggiorno ancora in pigiama e l’aria assonnata,rivolgendo a tutti un sorriso beffardo.
Darren lanciò al fratello un’occhiata minacciosa: “vai via”.
Chuck sembrò aver recepito il messaggio,e dopo aver lanciato un’occhiata allibita , uscì dalla stanza.
-       Ehm,ciao , Tim. A che devo il piacere?
Charles cominciava anche a lui a chiedersi a cosa fosse dovuta tutta quell’affluenza mattutina. Ma Tim restava li,immobile sulla porta,non sapendo bene cosa dire e cosa fare.
-       Io…ehm…
-       E’ venuto qui – questa volta Chris alzò parecchio il tono della voce,facendo sussultare tutti -  a controllare che io stessi bene. E’ venuto qui a prendermi, non capendo che non ne posso più del suo controllo nella mia vita. E’ la mia vita,papà,lo capisci? Lasciami fare quello che voglio,e quando dico quello che voglio,intendo anche sposare Darren,perché è ciò che più voglio in questo momento!
 
Il ragazzo si voltò,senza voler neanche ascoltare la replica di suo padre. Aveva preso una decisione e non avrebbe permesso la sua interferenza in alcun modo. I suoi occhi adesso erano rossi,per la rabbia incontrollabile che cresceva dentro di se,che gli pulsava in ogni centimetro del suo corpo.
Perché Chris desiderava nient’altro che libertà,nella sua vita. Voleva quella libertà che da troppo tempo era rimasta imprigionata dentro di se per ventuno lunghissimi,fottutissimi anni,che adesso voleva evadere,una volta per tutte. E lui voleva assecondare quella forza che ormai rischiava di scoppiare,non poteva più tacere le sue urla sovraumane, voleva ripulirsi di tutto il marcio che s’era accumulato. Quel marcio che solo l’amore che provava era riuscito a ripulire. Ma se lui non avesse sposato Darren,sentiva che la sua vita sarebbe ricaduta di nuovo in quella voglia matta di arrivare alla vetta della felicità,quella vetta che adesso non era più un lontano orizzonte dai colori scuri,ma un punto quasi vicino.
Ci era tanto vicino.
E suo padre non l’avrebbe ostacolato.
 
Tim adesso sembrava davvero essere furibondo. Perse le speranze con suo figlio,cercò di rivolgersi ai genitori di Darren.
-       Charles, cosa faresti se tuo figlio a 21 anni venisse da te e dicesse di volersi sposare? In fondo,Darren ne ha già 24 di anni,è un po’ diverso,non ti pare?
Charles fece un respiro profondo. Si sedette sul divano,con molta calma,come se tutto quello che lo circondasse fosse una cosa del tutto normale.
-       Ho già vissuto quest’esperienza una volta. – Cerina si accomodò affianco a lui,gli prese una mano,e guardò suo marito sorridendogli,avendo capito bene ciò di cui stava per parlare. Il padre di Darren continuò a parlare.
-       Sai,quando io chiesi a mia moglie di sposarla, avevo 24 anni. E lei,ne aveva 21. Non è stato facile,sai,perché,eravamo giovani,e credimi,rispetto ai nostri figli,la situazione era molto più difficile. Studiavamo entrambi al college,senza soldi,senza certezze per il nostro avvenire. Ma sai una cosa? Capimmo che il futuro non si può costruirlo da soli. Abbiamo bisogno di qualcuno accanto a noi,di una famiglia.Tutti. Di una vera famiglia. Quando annunciammo al padre di Cerina il nostro matrimonio,lui andò su tutte le furie. Non era d’accordo,e sai,ci diede le tue stesse motivazione. “Troppo Giovane”.Non parlò per mesi con sua figlia. Ma io e lei non abbiamo demorso,e siamo saliti sull’altare. E dopo tanti anni,siamo ancora qui,con due meravigliosi figli,più innamorati che mai. Vedi , Tim, quando suo padre capì che non c’erano più ragioni per essere arrabbiato,e quando s’accorse che io ero effettivamente la persona giusta,accettò la cosa. Ora,non ti sto chiedendo di accettare subito la situazione. Ma di capire la scelta di tuo figlio. Lascia che cominci a camminare da solo con le proprie gambe.
 
Chris e Darren ascoltarono commossi quel discorso. E proprio in Darren,fiero di suo padre,crebbe ancora di più la voglia  di sposare Chris,sognando di creare la stessa famiglia che i suoi genitori avevano creato. Tim teneva la testa abbassata.
Poi ricominciò a parlare.
-       Per Chris è diverso. Lui è…
-       Io sono cosa , papà?
-       La situazione è decisamente diversa.
Diversa . Per quanto Darren cercasse di capire il significato di quell’aggettivo, quella parole immisero in lui un moto di rabbia,la stessa rabbia che ribolliva in Chris. E quella rabbia gli fece perdere parecchio del contegno che aveva mantenuto dall’arrivo di Tim,fino a rivolgersi a lui e inveirgli contro.
-       Diversa? Diversa forse perché siamo gay? Perché siamo personaggi famosi? A noi non importa nulla di tutto ciò,ok?  Non sto dicendo che sarà facile,ma Chris…Chris è l’uomo più coraggioso che io conosca. Lui non si lascia abbattere da nulla,soprattutto se ci sono io a proteggerlo! Quindi non lascerò che tu ci impedisca di fare ciò che entrambi sogniamo da sempre! Nessuno potrà toglierci ciò che abbiamo! Non pretendo,Tim,che tu capisca,ma io amo tuo figlio,lo amo più della mia stessa vita.-
Chris poco più in la,era ormai in lacrime,e quelle lacrime erano il segno del totale amore per il suo fidanzato.
-       Lo amo dal primo momento che l’ho visto,e lo amerò per sempre,non potrei mai fargli del male,mai! Quindi,Tim,se non ti dispiace,vorrei passare questa giornata a consolare il ragazzo che amo,perché,questa mattina,è giunto a casa mia,dopo aver guidato per ore,senza mangiare,in condizioni miserabili,perché suo padre non riesce a comprenderlo.
 
Ma Tim,non fece in tempo a rispondere,che sentirono un tonfo provenire dietro di loro.
Chris s’era riversato a terra: era bianco ,maledettamente bianco. Era svenuto.
Giaceva a terra,senza respiro.




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Note dell’autrice :
prima di tutto,grazie per le visualizzazioni , vi amo,semplicemente.
 tranquilli,Chris non è morto LOL …è solamente svenuto. Perché? Dal prossimo capitolo,capirete davvero tante cose! Quindi non perdetevelo!
So che volete uccidermi per tutta questa tristezza: vi prometto del FLUFF almeno quanto prima!
A presto
   
 
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